Un articolo di Consuelo Cannas in data 10/03/14.
Cina
Smog, Pechino e Shangai a rischio
350mila le vittime ogni anno,
ma i numeri sono in aumento
Non c’è fine all’inquinamento che ha coperto molte aree nel nord
di Pechino per tutta la settimana scorsa. Le autorità hanno emesso un allarme
arancione e sollecitato i cittadini a rimanere a casa. Il numero di morti
premature causate dall’eccessivo smog è in aumento: secondo uno studio condotto
nel 2010 dall’Accademia Cinese per la
Pianificazione Ambientale, ogni anno in Cina, 350.000 persone su
500.000 muoiono prematuramente a causa dell’inquinamento esterno.
Tra le grandi città più
conosciute al mondo, Pechino e Shanghai sono quelle che vantano il più alto
tasso di smog. Ma i
cittadini, si trovano nella condizione di essere infelici di diventare delle
vere e proprie aspirapolveri umane, allo stesso tempo sono riluttanti a
rinunciare ad uno stile di vita urbano. Cosa è meglio, la capitale del nord o
il centro commerciale alla fine del Fiume Giallo? Zhuang Guoshun, direttore del Centro di Studi di Chimica
Atmosferica dice che
Pechino è coperta dallo smog per circa il 60% dell’anno, mentre per Shanghai si
parla del 50%.
Gli esperti ambientali e gli epidemiologi
affermano che le cause di questa anomalia sono tante, incluso il tempo di
esposizione alle sostanze inquinanti, usi e costumi, oltre che i fattori
economici. Il grado di tossicità
dell’inquinamento può variare da città a città in base alle diverse fonti. Per esempio a Xi’an lo smog è dovuto
maggiormente al consumo di carbone. Mentre Pechino, Shanghai and Guangzhou
soffrono di un crescente numero di automobili in transito su strada.
Una delle preoccupazioni
maggiori degli scienziati è il livello delle PM2.5 (Particolato Atmosferico,
conosciuto anche come Polveri sottili), che penetrano nei polmoni e nel sistema
circolatorio. Essi sostengono che queste PS contengono circa 300 sostanze
chimiche diverse, e tra esse, quelle più pericolose sono composti organici
contenenti idrocarburi aromatici policiclici, considerati cancerogeni. «Benché Pechino sia molto più inquinata di
Shanghai, i livelli PM2.5 sono simili in entrambe le città durante il cattivo
tempo. Ma quando si arriva al PM1, che è il livello più pericoloso, vuol dire
che a Shanghai la situazione è peggiore. E questo lo dimostra il fatto che c’è
una peggiore visibilità rispetto alla Capitale», afferma Zhang che
ha lavorato nel campo della chimica atmosferica per 30 anni. (Per la notizia completa di Consuelo Cannas vedi l'articolo sull'Indro).
Consuelo Cannas e’ una
sinologa che ha per lungo tempo lavorato in Cina, anche profonda esperta del
Sudest asiatico, operando tra Pechino e Singapore e l'Italia, si definisce una
viaggiatrice “per lavoro e passione”, per lavoro fa la consulente alle imprese
interessate all’import-export con la Cina per passione continua ad approfondire
il suo interesse di studiosa delle culture dell'Estremo Oriente, compresa la
cultura thailandese. E’ autrice del libro: “Il
controllo politico di Internet in Cina", Edizioni Ex
Libris.
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