Al mattino a colazione uno dei manager dell'hotel gli fece presente che disponeva di una bellissima macchina ed era a sua disposizione.. La promessa di Franco che se ne sarebbe ricordato lo fece diventare loquace, quando piu' tadi gli chiese se conosceva Lin ottene cio' che voleva.
LIn era stato un grande maestro di krabi krabong, poi all'improvviso aveva abbandonato tutto e si era rituirato su quel pezzetto di spiaggia.
Il Krabi krabong e' un' arte militare nata in un periodo in cui non esistevano bombardieri supersonici o cannoni a raggi laser. Per centinaia e centinaia d'anni i thai, i khmer, i birmani si sono combattuti nelle terre di quella regione che oggi e' conosciuta come Thailandia. Fu nella meta' del secondo millennio che alcuni thai si dedicarono allo studio di antichi modi di combattattimento, si avvalsero di cio' che avevano, la zona a quel tempo era abitata soprattuto da agricoltori i cui forconi, falci, badili asce e simili divennero le prime armi utilizzate in quest'arte. Ne studiarono l'applicabilita' su vasta scala, ne standardizzarono a un tal punto le tecniche che i contadini costretti al servizio militare obbligatorio riuscivano ad assimilarle in poco tempo. Il krabi Krabong si sviluppo' dalle antiche arti utilizzate dai siamesi per combattere sul campo di battaglia. Allora gli scontri erano una mischia, una lotta di centinaia, migliaia di uomini che si lanciavano gli uni contro gli altri. Il tutto causava una confusione incredibile nella quale non era raro per i soldati perdere le loro armi o che esse si rompessero negli scontri. Le domande che semplici militari, sottoufficiali e ufficiali si posero era ovvia: "A quel punto era finita? Non restava altro?" Fu a causa di questo che furono sviluppate un certo numero di tecniche per combattere a mani nude. ma non solo furono studiati metodi per utilizzare i pugni, i gomiti, i piedi, i ginocchi, la testa. Cosi krabi krabong e muay boran furono unite insieme, anche se rimane incerto se le due arti si siano, in un primo tempo, evolute insieme o indipendentemente. Il krabi krabong necessita sia di abilità inell'uso delle armi che capacita' di lottare e combattere a mani nude. Fu grazie a questi studi che l'esercito di Ayutthaya conquisto' il predominio sugli stati vicini.
LIn era stato un grande maestro di krabi krabong, poi all'improvviso aveva abbandonato tutto e si era rituirato su quel pezzetto di spiaggia.
Il Krabi krabong e' un' arte militare nata in un periodo in cui non esistevano bombardieri supersonici o cannoni a raggi laser. Per centinaia e centinaia d'anni i thai, i khmer, i birmani si sono combattuti nelle terre di quella regione che oggi e' conosciuta come Thailandia. Fu nella meta' del secondo millennio che alcuni thai si dedicarono allo studio di antichi modi di combattattimento, si avvalsero di cio' che avevano, la zona a quel tempo era abitata soprattuto da agricoltori i cui forconi, falci, badili asce e simili divennero le prime armi utilizzate in quest'arte. Ne studiarono l'applicabilita' su vasta scala, ne standardizzarono a un tal punto le tecniche che i contadini costretti al servizio militare obbligatorio riuscivano ad assimilarle in poco tempo. Il krabi Krabong si sviluppo' dalle antiche arti utilizzate dai siamesi per combattere sul campo di battaglia. Allora gli scontri erano una mischia, una lotta di centinaia, migliaia di uomini che si lanciavano gli uni contro gli altri. Il tutto causava una confusione incredibile nella quale non era raro per i soldati perdere le loro armi o che esse si rompessero negli scontri. Le domande che semplici militari, sottoufficiali e ufficiali si posero era ovvia: "A quel punto era finita? Non restava altro?" Fu a causa di questo che furono sviluppate un certo numero di tecniche per combattere a mani nude. ma non solo furono studiati metodi per utilizzare i pugni, i gomiti, i piedi, i ginocchi, la testa. Cosi krabi krabong e muay boran furono unite insieme, anche se rimane incerto se le due arti si siano, in un primo tempo, evolute insieme o indipendentemente. Il krabi krabong necessita sia di abilità inell'uso delle armi che capacita' di lottare e combattere a mani nude. Fu grazie a questi studi che l'esercito di Ayutthaya conquisto' il predominio sugli stati vicini.
Finita la colazione ando' in spiaggia, Lin era li.
Erano circa le 10:00 del mattino e Lin gli offri' un caffe'.
"Oggi andiamo a Ko Lan? Hai visto cosa sta succedendo?"
Gli indico' la spiaggia. Una chiazza di petrolio anneriva la sabbia, il locali gli disse Lin, credevano che la causa fosse una petroliera che si era rovesciata prima al largo della Maha Chai Bay in Samut Sakorn tre giorni. Deci operao erano stati mandato a pulire ma ci sarebbe voluto tempo. Lin disse che mai aveva visto Jomtien inquinata peggio di cosi, i turisti arrivavano alla spiaggia come tutte le mattine ma se ne andavano subito apena vedevano quella chiazza nera. La macchia si estendeva per circa un chilometro di sabbia.
"Allora andiamo a Koh Lan?"
"Andiamo".
Fu una bella giornata Lin gli lascio' guidare il motoscafo, quando furono le due mangiarono insieme, crostacei e frutti di mare. Passando il resto del giorno sulla spiaggia, parlando.
A un certo punto Franco decise di essere sincero.
"Hanno rapito una mia amica.."
"Raccontami tutto, con tutti i particolari".
Franco parlo' per due ore, cerco' di non dimenticare niente di quanto vissuto con Noi.
"Puo' essere dovunque e potrebbe averla presa per un sacco di ragioni. Potrebbe essere qui vicino chiusa in una stanza di uno di questi edifici che tu vedi o potrebbe gia' essere stata portata all'estero a lavorare in qualche casa di appuntamenti dove non sarebbe mai piu' uscita. Potrebbe essere addirittura in Italia" Lin aveva letto che era gia' successoche ragazze thai fossero state portate nel paese di Franco per prostituirsi "In ogni caso occorre indagare sulla deliqnuenza organizzata della zona, sperando che ne sappia qualcosa. La polizia sta facendo qualcosa?".
Franco non ne sapeva niente. Lin gli suggeri' di tenerla sotto pressione, magari minacciando di diffosere la storia sulla stampa del suo Paese, facendo presente a tutti che quella era la sua ragazza, la sua fidanzata. Se ce ne fosse stato bisogo sarebbe stato molto diverso diverso un articolo intitolato "Sparita la ragazza di un italiano a Pattaya" da "Sparita una delle tante ladies in Thailandia".
Era ora di tornare, Lin cerco' di tranquillizzare Franco.
Alla sera torno' in Walking Street, decise di mangiare un fritto misto di pesce al Tankay Seafood Restaurant. Questo ristorante dispone di una grande sala da pranzo che si estende sopra la spiaggia protendendosi verso il mare e offrendo una splendida vista panoramica con il suono rilassante delle onde che lambiscono la riva. L'arredameento non era niente di particolare ma il cibo era eccelente.
Dopo mangiato, come la sera precedente cammino' fino al Royal Garden. Questo shopping Mall appartiene alla Minor Iternational, una societa' che opera nel settore della ristorazione alberghiera con 1.000 rostoranti e 30 hotel nelle regioni dell'Asia-Pacifico e Medio Oriente e Africa. Con sede a Bangkok, in Thailandia, opera hotel sotto i marchi Anantara, Four Seasons, Marriott, Elewana e Avani, e' proprietaria dei Pizza Company e del franchising Thai Express Restaurant, gestisce le gelaterie Swensen, i ristoranti Sizzler, i Dairy Queen e i Burger King e ua catena di caffetterie chiamate The Coffee Club diffuse in Thailandia e altri Paesi.
La societa' fu fondata da William Ellwood Heinecke (nato nel 1949) un imprenditore oggi thailandese ma nato in America. Egli è il CEO e Presidente di Minor Corporation, il CEO e Presidente di Minor Internazionale e il Presidente del Minor Food Group.
Tornando indietro volle fermarsi a mangiare un gelato, in un locale di fronte al Bamboo Bar, aveva tavolini esterni, la sera precente aveva visto delle coppe che dovevano essere, oltreche' belle esteticamente molto buone. Non voleva farsi vedere dalle ragazze del bar di fronte quindi sedette all'interno. Ordino' una coppa ai mirtilli. Il primo boccone gli ando' di traverso:
"Ciao"
"Lei, cosa ci faceva li?" fu il suo pensiero.
Era elegante sebbene indossasse solo due straccetti, una mini-gonna che non copriva niente e una mezza camicetta che a malapena le copriva il seno. Era vestita ma nuda allo stesso tempo.
"Allora" disse Waan "Cosa facciamo stasera? Per ora mangiamo un gelato vedo. Va bene, per me al cioccolato" e si sedette.
"Ma veramente, io volevo solo mangiare un gelato e andare a letto".
"A me va bene".
"A me no, non voglio andare a letto con te".
"Ma come? Mi sono vestita cosi' per te, non ti piacciono i miei vestiti? Ho scelto questi perche' cosi' potevi togliermeli piu' in fretta".
Si alzo' e si stiro' il corpo in modo provocante, in un momento gli sguardi di tutti gli uomini che erano nel locale furono su di lei. Non ce n'era uno che non lasciasse trapelare cosa chhi lo lanciava avrebbe fatto se solo avesse potito.
"Smettila, siediti, senno' me ne vado".
"Se la smetto passi la serata con me?" e si passo' le mani sul seno stiradoselo, solo che il movimento fu dal basso all'alto e offri' allo sguardo di quelle persone il suo seno.
"Basta, siedi, no... si... va bene, ma siedi".
Lei sedette.
"Dove vuoi andare?"
"C'e' un locale, un po' distante da qui, andando verso Nord Pattaya, ci si siede, dall'altra parte c'e' il mare, si beve, si parla e si ascolta musica, il chitarrista e' fantastico".
'Per me va bene"
"Allora mangiamo il gelato e andiamo. Ma come mai sei qui?"
"Ti ho visto mentre camminavi, ero vicia alla stazione di polizia. Ho deciso di seguirti".
Presero un tuk tuk, dopo che Waan aveva contrattato il prezzo.
Il locale non era niente di particolare quanto ad arredamento piccolo, aveva pochi tavoli e sedie in vimini. Per il resto era come Waan l'aveva descritto.
Waan era dell'idea che lui sbagliava con Noi, secondo lui Noi era appena arrivata al locale quando l'aveva conosciuta e stava facendo un lavoro che non le piaceva, si era aggrappata a lui nella speranza che la tirasse fuori, secondo Waan Noi era una come tutte le altre che era partita dal suo villaggio con in testa l'idea di far soldi. Nessuno sicuramente l'aveva forzata ad abbandonare il villaggio, se voleva un lavoro normale c'erano le fabbriche, i supermercati e tante cose simili, la decisione doveva essere stata rapida: "Quei lavori pagano troppo poco per essere presi in considerazione", altri lavori richiedevano caratteristiche che lei, quasi sicuramente non aveva, fra le quali un'istruzione. Era quindi una decisione finanziaria che l'aveva portata a scegliere quella strada. Quando aveva preso l'autobus non aveva certamente pensato: "Ora vado a Bangkok o Pattaya a cercare un uomo che mi sposi", il suo pensiero era statoi certamente diverso era stata portata in quei luoghi unicamente dal richiamo del denaro.
Waan probabilmente era nel giusto ci sono ragazze che non sono adatte per quel lavoro, ma in questo caso si fermano dopo pochi giorni e poi fuggono, prendono il primo autobus e se e tornano al villaggio. Se una ragazza e' ancora li dopo un mese, rimarra' li per sempre, questo uello che tutti pensavano, perche' tutto sommato gli e' piaciuto.
Le ragazze dei bar non sono stiipide sanno benissimo che cio'che oggi offrono, la loro gioventu' e la loro bellezza domani non ci sara' piu' e che dovranno finche' sono in tempo assicurasi contro quel momento. Noi doveva aver visto in Franco la persona che poteva dargli sicurezza e un supporto finanziario, arrivata li per una sola ragione fare abbastanza soldi per sostenere la sua famiglia, padre, madre, fratelli e figli e avere uno stile di vita decente se c'era il modo di sostituire il bar con un farang, economicamente sistemato, che poteva diventare un futuro marito e prendersi cura di lei e dei suoi finanziariamente perche' non cercare di sposarlo?
Ma se veramente Noi era bellissima potevano essere succese tante cose, Pattaya e' in mano di diverse mafie. Nonstante tutti gli sforzi fatti dalla municipalita' la citta' ha continuato a raccogliere delinquenti di ogni specie che hanno portato in Pattaya tutti i tipi di reati. Fra i piu' orribili la tratta degli esseri umani, da bambini a giovani donne. Dire che una ragazza e' stata rapita non fa quasi piu' notizia da queste parti, sono decine di migliaia le persone che vengono trafficate nel Sudest asiatico ogni anno. Noi era solo una di quelle. D'altra parte la maggior parte di questo enorme numero sono ragazze.
Le ragazze scelgono la strada della prostituzione di loro volonta', da sole arrivano qui o in altre parti della Thailandia ed e' qui che una buona parte possono cadere in trappole che fanno si che quella liberta' finisca. Molte altre ragaze vengono fatte entrare in Thailandia dagli stati vicini, dove sono vendute dai genitori. Il costo di questi corpi in vendita e' estremamente ridicolo, qualcosa che non dovrebbe aver prezzo e' vendita a un prezzo di circa 300 euro.
La storia di queste ragazze e' una notizia riportata in questi giorni sui giornali thailandesi e non si discosta per niente da storie di ragazze dei paesi dell'est che vengono trafficate in Italia.
Paan ha 15 anni, vive in Laos, un Paese dove quasi un terzo della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà. Alla sua giovane eta' Paan non sapeva cos'era passare un giorno felice, non sapeva cosa voleva dire sorridere, giocare, come aveva visto fare dagli altri bambini.
La bambina aveva preso la sua decisione, non poteva vedere i suoi genitori che non avevano niente da mangiare. Doveva fare un ultimo disperato tentativo di guadagnare i soldi per la sua famiglia. Paan si era lasciata convincere dalla sorella maggiore ad andare a lavorare in un'azienda agricola nella Thailandia centrale. Cosi' facendo lei era divetata l'obiettivo primario per i trafficanti del sesso, finì in un bordello thailandese , dove fu costretta ad avere rapporti sessuali con un cliente che pago' per prendersi la sua verginità . Cerco' di fuggire due volte, fu ripresa e le fu spiegato che era inutile farlo, l'avrebbero sempre ritrovata. La chiusero in una lurida cella , da sola, senza finestre e sempre al buoi, all'inizio non le davano da mangiare, cio' duro' per giorni, poi le diedero una ciotola di riso bianco, alle guardie fu detto di farne quello che volevano bastava solo che non la rovinassero, continuava ad essere destinata al mercato. Passarono giorni su giorni, i giorni sui fecero settimane di torture, poi un giorno si presento' un uomo thai vestito completamente di bianco.
Le chiese se era disposta a fare quanto volevano. Se non voleva i suoi umini l'avrebbero presa ogni giorno con la forza, era certo meglio farlo consenziente con i clienti e mandare soldi a casa, dove i suoi genitori li aspettavano. Fu riportata nella stanza e usciva al solo scopo di vendere il suo corpo Di denaro non ne vedeva, una minima parte andava ai suoi genitori, la maggior parte a coprire le spese di viaggio che essi avevano sostenuto per lei. Quel sistema era la cosidetta schiavitu' per debiti, abolita in Thailandia dai tempi di re Chulalongkorn, esiste ancora nel sottobosco della prostituzione come metodo usato dai trafficanti per tenere soggiogate quelle povere donne.
Quando un nuovo set di schiave fu pronto per soddisfare i clienti la sorella di Paan torno' per riportarla al suo villaggio, vicino a Vientiane . Come era partita cosi' si trovava ora in costante bisogno di soldi. Torno' in Thailandia. Fu assunta per lavorare in un ristorante che affittava anche camere ma anche li doveva essere a disposizione dei clienti che oltre al pasto cercavano altro. Un giorno la polizia intervenne e Paan fini in una casa rifugio gestita dal governo.
Ci sono circa 470.000 vittime della tratta di esseri umani in Thailandia, Paese che si e' classificato al 24 posto nel Global Slavery Index, tabella compredente 162 paesi per quanto riguarda la schiavitu' ai giorni nostri, il Laos è classificato 30, con una stima di 50.000 vittime, l'Italia e' al 136 posto con 8.300.
Contro tutto questo i due Paesi avevano fatto poco e niente.
il potere delle mafie aveva cambiato completamente il mercato thailandese della prostituzione. Prima di mettersi a cercarla, come sembrava chee Franco volesse fare, c'era qualcosa che doveva sapere:
La mafia russa aveva avuto tanto potere da riuscire a introdurre prostitute del loro Paese nel mercato della prostituzione di Pattaya e Bangkok. Queste avevano cominciato a presentarsi nel 1994 ed erano diventate sempre piu' comuni. Anche se nessuno conosce il loro numero esatto si sa' che alcune sono fisse e centinaia vanno e vengono in aereo su ordini impartiti per lo più da facoltosi uomini thailandesi. Questi facoltosi uomini thailandesi erano gli stessi che potevano aver apprezzato una ragazza bellissima come noi.
Le mafie nel loro insieme avevano tanto potere da infischiarsene delle severe regole che certe ambasciate imponevano per l'entrata di ragazze thai nello stato che rappresentavano, donne thailandia sono trafficate in Italia, nei Paesi Bassi, in Germania, nell'Unione Europea, in Giappone, in Australia, India, Malesia e in altre nazioni del Medio Oriente.
- I mediatori di manodopera che tengono in mano migliaia di donne provenienti dalle campagne della Thailandia, della Cina, Laos, Birmania e Cambogia e che vendono nei bordelli di Bangkok spesso operano in sindacati internazionali organizzati.
- che un gran numero di donne e bambini provenienti dai paesi limitrofi sono adescati nella prostituzione e trattate attraverso i quattro punti di confine thai: Chiang Rai, Ranong e Mae Hong Son al confine birmano, Trat e Sa Kaew al confine con la Cambogia, Mukdahan e Nong Khai alla frontiera col Laos e Yala e Narathiwat al confine con la Malesia.
Quello che Waan voleva far capire a Franco era la situzione in cui avrebbe dovuto muoversi se voleva ritrovare Noi. Poteva lui da solo mettersi contro tutto questo? Secondo lei avrebbe fatto meglio a lasciar perdere.
Avrebbe voluto parlargli di quanto conosceva bene, delle mafie co cui anche lei aveva avuto a che fare, lo avrebbe fatto un'altra volta, non c’era tempo, ormai il locale stava chiudendo.
“Stasera vengo con te”.
“No, ci lasciamo fuori e ognuno per la sua strada“.
Quei rifiuti di Franco la facevano arrabbiare. Non riusciva a capire, lei era molto bella di questo era certa, decine su decine di uomini e anche qualche donna glielo avevano sussurrato. L'inizio voleva scordarlo ma da un certo punto in poi aveva fatto perdere la testa a piu’ di una persona, in tanti avrebbero voluto sposarla, l’avevano sempre cercata, non si era mai offerta a qualcuno, l’avevano sempre supplicata, mai aveva supplicato qualcuno, aveva scelto sempre con chi andare a letto e anche se si faceva pagare se uno era troppo vecchio, aveva la pancetta e le gote flaccide laveva rifiutato senza pensarci due volte. I farang credono che le prostitute thai come lei andassero con chiunque questo non era vero assolutamente vero.
Era ormai l’una chiamarono due tuk tuk, Franco aspetto’ che lei partisse poi raggiunse l’albergo. Si stava quasi addormentando quando: “Toc toc”, bussavano alla porta.
Lei era li: “Come aveva trovato l’albergo?”, “Chi l’aveva fatta entrare?”, “Cosa sarebbe successo ora?”.
“Beh, non mi lasci entrare?”.
“Come hai fatto? Ha il tuk tuk sotto? Torna a casa”.
“Ok, se non mi fai entrare, mi tolgo gli abiti e dormo qui, nuda, sul pavimento”.
In un attimo si tolse la camicetta, si appresto’ a togliersi la gonna.
Franco la prese per un braccio e la trascino’ dentro..
La camera per fortuna era una twin room, con due letti da una piazza e mezzo.
”Io dormo qui, a te va bene li
“Perche ‘ disfare un altro letto, possiamo dormire nello stesso, entrambi li”.
“Non scherzare, siamo due persone, abbiamo due letti, nessun problema”.
Franco con la voce sottolineo’ quel persone, voleva che fosse chiaro.
Lei si tolse la gonna, resto’ in mutandine, non indossava reggiseno.
“E non cammbiare letto se lo fai, scendo in reception e prendo un'alltra camera”.
Ancora un rifiuto: “Ma no aveva acora capito che per lei quei rifiuti erano un invito”.
Non sapeva ancora cosa avrebbe fatto, ando’ al suo letto, si butto’ sulle coperte in modo che lui potesse vederla e gli auguro’ la buona notte.
Indietro: la doppia faccia delle ladies.
Indietro: la doppia faccia delle ladies.
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