Ovunque andiate... che i vostri piedi non inciampino, che le vostre braccia non si indeboliscano e che le vostre parole siano veritiere. Allora le vostre speranze saranno esaudite e le vostre iniziative avranno successo (Fabio, da una Preghiera tribale del nord Thailandia).

sabato 19 aprile 2014

Truffe e imbrogli: le agenzie visti.

Andando a far colazione pensava cosa avrebbe fatto quel giorno. Andare in spiaggia? La polizia gli aveva detto che proprio quel gorno sarebbe uscito un articolo su lui e Noi sul Pattaya Mail. Se gli avevano detto il giusto gli italiani si radunavano sulla spiaggia a destra appena si arrivava alla spiaggia. Andare li lo avrebbe reso l'oggetto di occhiate furtive, risatine nascoste, commenti appena accennati e cose simili. Non era proprio il caso. Se fosse andato in un'altra parte della spiaggia avrebbe fatto bene ad avvisare la reception su dove si trovava, non conosceva quella spiaggia, non era in grado di farlo. Andare a Pattaya meno che meno, era peggio della situazione precedente. Sarebbe rimasto in albergo, dividendosi fra camera e piscina.
La receptione era un'ampia sala da una parte la zona dove venivano accolti i turisti, li si trovavano le cassette di sicurezza dietro a un banco che sembrava di marmo.
Dalla parte opposta grandi vetrate, divani e poltrone e una selezioe di riviste e quotidiani. Si sedette vicino a questi, c'era il Pattaya Mail.  L'articolo era in prima pagina: "Rapita ragazza in pieno centro di Jomtien" sotto la storia con tutto cio' che gia sapeva. 
Di fronte dalla parte opposta rispetto all'entrata principale si trovava il ristorante. Si sedette a un tavolo libero. Dopo la colazione e il caffe' riusci' a ragionare meglio. Poteva andare dove voleva bastava che lasciasse all'hotel il numero del suo telefonino. La scheda SIM era thai, l'aveva comprata per lui Noi il secondo giorno che stavano insieme a Bangkok. 
Lascio' il numero con la preghiera di chiamarlo se c'erano novita', se succedeva qualsiasi cosa.
Preferi' camminare e si diresse verso laspiaggia, lascio' perdere la zona degli italiani, e arrivato alla curva giro' a sinistra e ando' avanti.
Si fermo' dopo un 700/800 metri. Li, in spiaggia, c'erano alcune piante che proteggevano dal sole. Si disse che era il luogo ideale per le donne thai dal momento che odiano abbronzarsi. In Italia aveva conosciuto una ragazza thai, Nomkit, viveva a Bologna, era separata e voleva tornare a vivere in Thailandia. Un giorno l'aveva incontrata sotto le due torri, stava andando a far spesa, lui non aveva niente da fare. Lei gli chiese se l'accompagava. Voleva andare in una profumeria li vicino dove tempo prima aveva visto cofanetti di Pupa in offerta. Aveva sempre fatto una passione per quei cofanetti, ora che era vicina alla partenza volva comprarne diversi, in Thailandia essendo prodotti di importazione e beni di lusso erano soggetti a pesanti tasse  che quasi ne triplicano il prezzo, un cofanetto come intendeva acquistare costava intorno ai 40 euro, in Thailandia poteva arrivare a 100. Mentre la commessa stava controllando la disponibilita, lei si avvicino' a Franco:
"Me lo fai un piacere?"
"Quello che posso..."
"Gli chiedi se ha qualcosa per diventare bianca?"
"Come?"
" A nessuna thai piace il colore della sua pelle, ogni thai vorrebbe avere la pelle bianca".
"Stai scherzando?"
"No, davvero, chiediglielo".
Franco chiese quello che lei voleva. Per la commessa quella doveva essere una richiesta cosi' strana che chiamo' la proprietaria.
"Prego?"
"La mia amica vorrebbe qualcosa per schiarire la pelle?"
Quella signora, elegantemente vestita, la guardo' un momento prima di decidere, pensava che la commessa aveva fatto bene a chiamarla, quella situazione richiedeva  una risposta drastica:
"Ho diversi prodotti per rendere la pelle piu' scura, pochi per redere la pelle bianca e a lei non li vendo!".
Franco capi' subito che quella era la risposta piu' corretta che si poteva dare.
"Perche'?"
"Perche' lei ha la pelle che ogni donna italiana o europea vorrebbe avere se si potessero realizzare questi desideri. Queste donne vanno al mare d'estate, acquistano lozioni o oli abbronzanti, si sottopongono a sedute sotto lampade abbronzanti, vanno due voltte a settimana nei saloni di bellezza e la loro abbronzatura per quanto bella possa essere non assomigliera' mai minimamente a quella che la natura le ha dato in modo naturale. Tutte le donne italiane vorrebbero la pelle abbronzata come la sua, me compresa e lei cosa fa? La vuole cambiare. No, non le vedero' mai quella roba".
Lei aveva preso i cofanetti, non aveva insistito. Piu' tardi seduti comodamente ai tavolini esterni del bar La Linea, mentre sorseggiavano due Bellini, gli aveva assicurato che era vero: le donne thai odiano il colore della loro pelle.    
Quegli alberi in quella spiaggia sembravano messi li apposta per quello. 
Dall'altra parte della strada un ristorante russo, era curioso, non aveva mai assaggiato quella cucina. Diversi locali, vicino, permettevano di mangiare o bere qualcosa comodamente seduti a tavolini esterni.
Entro' in spiaggia, chiese se si poteva sedere, sotto aveva il costume da bagno, si tolse i vestiti. la persona che gestiva il tutto, un thai di buona statura e corporatura con i baffetti, gli chiese se voleva bere qualcosa, si chiamava Lin, ordino' una spremuta di arancia, nam som in thai.
Quando arrivo' con la spremuta Lin gli chiese se voleva fare un'escursione a Koh Lan col suo motoscafo. Koh Lan o Isola Corallo e' una piccola isola situata 7.5 km ad ovest di Pattaya, con i suoi 4 km di lunghezza e' la piu' grande  fra le isole che si trovano nel mare di fronte alla citta'. L'isola e' formata da una collina che ha un'altezza massima di 205 metri sul livello del mare. Conta un monastero su questa collina e due piccoli villaggi Ban Ko Lan e Ban Krok Makhan dove ci sono alloggi e ristoranti.
La maggior parte delle spiagge di Koh Lan sono sul suo lato occidentale. La più visitata è Tawaen Beach , dove c'è un piccolo porto. Tutta la lunghezza della spiaggia è fiancheggiata da piccoli negozi turistici e da ristoranti il cui menù presenta pesce e frutti di mare. Altre spiagge sono Tonglang Beach, Tien Beach, Samae Beach e Naon Beach. Queste spiagge sono piu' pulite, con sabbia piu' soffice di quelle di Pattya, il mare e' piu' cristallino e trasparente e l'atmosfera piu' rilassante, il tutto unito insieme attira i turisti da queste parti. Amministrativamente Ko Lan appartiene a Amphoe Bang Lamung , in provincia di Chonburi.
Per andarci occorre noleggiare un motoscafo con autista o servirsi dei battelli che partono dal molo di Pattaya. Essi partono ogni ora e raggiungono l'isola in 45 minuti contro i 15 dei motoscafi che pero' sono piu' cari. Franco promise a Lin che entro breve tempo sarebbero andati insieme.
Non c'era molta gente e Lin si fermo' a parlare con lui. Poi all'improvviso da un tavolo vicino qualcuno si mise a urlare.
"Qualcun altro che e' stato truffato, purtroppo questo accade tutti i giorni. Basta leggere i giornali locali per vederne di tutti i colori. Scusa, vado a vedere cosa succede".
Quelle persone se ne andarono quasi subito e Lin torno' da lui.
"Hanno truffato un loro  amico con i visti e il problema e' alquanto serio per lui".
"Cioe'?"
Li gli disse che la Thailandia e' piena di oneste societa' che offrono servizi visti e che aiutano i turisti dietro il pagamento di un corrispettivo, ci sono pero' poche compagnie gestite da veri criminali, il cui unico scopo e' quello di spremere il piu' possibile il malcapitato. Queste compagnie generalmente hanno un'unica persona che vi lavora e' l'ufficio di frequente chiude da una parte per riaprire da  un'altra. A parte i soldi, che in alcuni casi possono essere tanti, c'e lo stress per i giorni in cui si rimane senza passaporto, questo periodo al normale dovrebbe essere breve ma si parla di casi in cui si e' protatto per mesi.
Difficile in Thailandia che la polizia fermi un turista, ma puo' accadere e se in quel caso non si ha il passaporto sono guai seri. Tecnicamente non avere il passaporto con se quando le autorita' lo richiedono e' considerato un'offesa.  Franco fu preso da terrore, il suo passaporto si trovava nella cassetta di sicurezza e sempre li lo aveva lasciato anche a Bangkok.
"Supponi" continuo' Lin "di essere coivolto in un incidente, verra' chiamata la polizia, penso come nel tuo Paese, vorra' vedere un documento, qui l'unico documento valido che hai e' il passaporto.  Se ti rivolgi a un'agenzia visti onesta anche questa avra' bisogno del passaporto ma solo per un giorno o due, cio' non dovrebbe creare nessun problema.  In ogno accertati prima per quanto l'agenzia lo trattiene.
Trovare agenzie oneste non e' poi cosi' difficile molto spesso basta una semplice ricerca su internet, altrimenti puoi andare dove si ritrovano i farang qui a Pattaya o nel luogo dove vivi, questi possono darti iformazioni, dato che diversi di essi potrebbero aver usato il servizio e non una volta sola.
Devi fare fotocopie del tuo passaporto  e conservarle in un luogo sicuro. Il passaporto e' il documento piu' importante qando si e'all'estero. Si dovrebbe tenerlo caro, mai darlo a qualcuno, specialmente a persone che faranno volutamente patire prima di restituirlo, e cio' al fine di strappare piu' soldi possibile, in alcuni casi anche decine di migliaia di baht.
Ottenere un visto da soli senza affidarsi a qualcuno non e' difficile, ci sono visti per tutti gli scopi. Il problema e' che il governo cambia abbastanza frequentemente le regole e si potrebbe non essere capaci di destreggiarsi in una situazione del genere. C'e' un ottimo forum in inglese che viene consultato anche da coloro che cercano informazioni su questo argomento Thai Visa. In esso si possono porre domande e diversi membri e i moderatori sono persone con vaste esperienze".
Lin era stato una fonte preziosa di notizie, mentre lui parlava, Franco, aveva comprato per entrambi della frutta, aveva offerto a Lin una birra. Non si puo' parlare di amicizia, visto che si erano cosnosciuti solo alcune ore prima ma Franco era simpatico a Lin e Lin era simopatico a Franco.
Franco gli disse che sarebbe tornato il giorno dopo, aveva bisogno di un amico in quel luogo e Lin molto probailmente era la persona giusta.
Torno' in albergo, voleva farsi una doccia e cambiarsi, voleva uscire quella sera, non voleva chiudersi in camera a pensare.
Apri' la porta, li sul letto un biglietto, penso': "L'albergo che vuole qualcosa, vediamo".
"Cerca l'amore nel luogo piu' oscuro. Li giacera' insieme al piu' osceno peccato. Hai cominciato un lungo viaggio. W".

Indietro: le truffe dei condomini 01.


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