Ovunque andiate... che i vostri piedi non inciampino, che le vostre braccia non si indeboliscano e che le vostre parole siano veritiere. Allora le vostre speranze saranno esaudite e le vostre iniziative avranno successo (Fabio, da una Preghiera tribale del nord Thailandia).

lunedì 13 febbraio 2017

Thailandia: il Patriarca Supremo.

Sabato 12/02/1917 si è svolta presso il Tempio del Buddha di Smeraldo la sacra cerimonia di nomina del nuovo Patriarca Supremo Somdet Phra Ariyawongsakhatayan, l'abate di Wat Ratchabophit Sathitmahasimaram, a 20° Patriarca Supremo dell’ Era Rattanakosin, cioè dal 1782.
Il Patriarca Supremo o Sangharaja è il capo dell'ordine dei monaci buddisti in Thailandia, il capo di un organo, Councilio Supremo della Sangha, che governa 300.000 monaci buddisti nel Paese. Il suo titolo completo è Somdet Phra Saṅgharāja Sakalamahāsaṅghapariṇāyaka 'il Supremo Patriarca, il capo di tutti i membri del Sangha'. La parola Sangharaja deriva dal Pali, è composta da Sangha e raja, Sangha significa comunità religiosa e raja sovrano, re, o principe. Il titolo è dato in molti paesi di buddismo Theravada per indicare un monaco anziano che è il capo titolare di una fraternità monastica (Nikaya), o del Sangha in tutto il Paese.
Il Patriarca Supremo ha l'autorità legale per sorvegliare tutte le confraternite di Thailandia la Theravada, la Maha Nikaya e la Dhammayuttika Nikaya, così come la piccola minoranza di buddismo Mahayana nel paese.
Il Vice Primo Ministro Wissanu Kreangam ha detto che l'ordinazione ha seguito lo stesso schema dell'ultima cerimonia nel 1989, avvenuta presso lo stesso tempio e che la cerimonia è stata simile a quella tenuta per il predecessore di Somdet Phra Ariyawongsakhatayan quando è stato nominato monaco superiore del Regno.
Dopo la nomina da parte di Sua Maestà Re Maha Vajiralongkorn del nuovo Supremo patriarca di Thailandia, vi è la tradizione di tenere una cerimonia di investitura.
Il  re Maha Vajiralongkorn (re Rama X) ha nominato l'abate nel suo nuovo ruolo, e ha dichiarato che sarà conosciuto come Somdet Phra Ariyawongsakhatayan (Ambhorn Ambharo).
Sua Maestà ha presentato l'acqua santa, il piatto d’oro d'oro che porta il nome del Patriarca Supremo e gli articoli associati con l’importante ruolo gerarchico che il monaco anziano è stato chiamato a ricoprire. I membri della famiglia reale hanno reso omaggio al Patriarca durante la cerimonia e Wissanu ha detto che il presidente del Consiglio della Corona, generale Prem Tinsulanonda, il primo ministro generale Prayuth Chan-Ocha, il Presidente Nazionale dell’Assemblea legislativa Pornpetch Wichitcholchai e il presidente della Corte suprema Veerapol Tungsuwan hanno umilmente resoo maggio al nuovo monaco più alto in classifica del Paese e assistito al rito di investitura.
Somdet Phra Ariyawongsakhatayan è il XX Patriarca Supremo di Thailandia nell’Era Rattanakosin, e il terzo dal Tempio Ratchabophit. Come il suo predecessore Somdet Phra Nyanasamvara, morto nel 2013, è un monaco della Dhammayuttika Nikaya, il più piccolo e più conservatore dei due ordini in cui è diviso il buddhismo Theravada in Thailandia. Suo fratello minore, Phra Suthep Medhi Supatipanno, è ora capo monastico nella provincia di Ratchaburi.
Dopo la cerimonia il Patriarca Supremo è tornato al suo tempio, in Ratchabophit. Somdet Phra Ariyawongsakhatayan, di 89 anni, è stato abate del tempio di Ratchabophit a Bangkok dal 2008. Il tempio Ratchabophit è l'ultimo monastero reale costruito sulla base di antiche tradizioni. Ratchabophit significa "costruito dal re". Questo tempio ha caratteristiche tradizionali in stile Thai per quanto riguarda l’architettura esterna e di stile occidentale per gli interni. Il monastero ospita anche un cimitero reale, tra cui quattro pagode dedicate alle regine del re Rama V. Re Rama V è il bisnonno dell’attuale monarca.
Il ruolo del buddismo e della figura del Patriarca supremo in Thailandia hanno attraversato molti cambiamenti che riflettono la storia politica del paese.
Già nel periodo di Sukhothai, dal XIII al XVI secolo d.C. c'erano monaci che vivevano in wat in città e monaci delle foreste, e non vi era come nei tempi moderni un unico Supremo Patriarca designato, una sola posizione responsabile per tutte le confraternite e ordini.
Il Sangharaja della Thailandia è tradizionalmente nominato dal re, Rama I aver nomino’ il primo Patriarca dei tempi moderni nel 1782.
L'ordine Dhammayuttika Nikaya, a cui appartiene Somdet Phra Ariyawongsakhatayan, è stato creato nel XIX secolo dal re Mongkut (Rama IV). Rama IV creo’ il Dhammayuttika Nikaya perché il vecchio ordine era visto come privo di disciplina. L'obiettivo di re Rama IV, era quello di rendere il buddismo più puro attraverso questo ordine più conservatore.
Il Dhammayutika Nikaya potrebbe essere visto come uno degli strumenti che monarchi passati della dinastia Chakri utilizzarono per costruire una nazione adatta all’epoca moderna. Re Rama V creo’ anche il Consiglio Supremo della Sangha e lo mise in mano ai monaci della Dhammayuttika , mentre Rama VI adott0’ il calendario buddista e rese il buddismo uno dei tre pilastri della moderna identità nazionale tailandese.
Sia re Bhumibol Adulyadej che l'attuale re Maha Vajiralongkorn sono stati ordinati come monaci Dhammayutika.
Nel 1932, si conclude il periodo della monarchia assoluta e viene introdotta la democrazia anche nella legge monastica, permettendo ai monaci di scegliere i propri rappresentanti, dirigenti e tribunali, compresa la nomina del Patriarca supremo.
Questo si è conclusa nel 1962 sotto la dittatura del Feldmaresciallo Sarit Thanarat, che ha restituito il potere di nomina al re.
La situazione è cambiata di nuovo nel 1992, quando il governo concesse il potere supremo di nominare il suo leader al Consiglio della Sangha in base all'anzianità dei monaci.
L'ultimo cambiamento ha ridato quel potere al re. A partire dal dicembre 2016, il Patriarca Supremo è formalmente nominato dal re di Thailandia e controfirmato dal Presidente del Consiglio, con la consultazione del Supremo Consiglio Sangha, un organo amministrativo della Sangha Thai. La nomina è stata resa possibile grazie ai cambiamenti apportati dal governo militare alla legge monastica del paese lo scorso dicembre.
Con la nomina il nuovo Patriarca Supremo Somdet Maha Muniwong prende il posto di Somdet Phra Maha Ratchamangalacharn o Somdet Chuang, il leader che il Consiglio Supremo della Sangha aveva scelto nel gennaio dello scorso anno per la posizione.
Somdet Chuang è'membro del più grande e più vecchio ordine thai del Buddhismo Theravada, il Maha Nikaya, ma il governo militare blocco’ la sua nomina, accusandolo di evasione fiscale, inoltre è stato accusato di avere stretti rapporti con il controverso abate di Wat Phra Dhammakaya, Phra Dhammachayo, del quale è stato mentore quando Phra Dhammachayo è stato ordinato nel 1969. Accuse che lui ha sempre negato.
Nonostante una candidatura da parte della Consiglio supremo della Sangha, la sua nomina ufficiale come Patriarca Supremo era in fase di stallo a causa di un rifiuto del governo thai di trasmettere la sua nomina al re. Prayut sosteneva che i problemi di una persona scelta per una carica cosi’ alta dovevano essere risolti prima che questo fosse possibile e che quindi non era in grado di presentare la candidatura al re.

Nel mese di dicembre 2016, la giunta ha approvato un emendamento alla legge Sangha cambiando le regole per la nomina del Patriarca Supremo di bypassare il Consiglio Supremo Sangha e consentire il Re di Thailandia di nominare direttamente il Patriarca Supremo. In base a questa legge Infine, il 7 febbraio 2017, Somdet Amborn Ambaro è stato nominato dal re Rama X per come prossimo Patriarca supremo,scelto fra 5  nomi dati a lui in un appuntamento col Primo Ministro. 

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