Ovunque andiate... che i vostri piedi non inciampino, che le vostre braccia non si indeboliscano e che le vostre parole siano veritiere. Allora le vostre speranze saranno esaudite e le vostre iniziative avranno successo (Fabio, da una Preghiera tribale del nord Thailandia).

lunedì 20 marzo 2017

Thailandia: il fascino e il potere di Soraida ovvero i thai amano gli elefanti?

Soraida Salwala la fondatrice di Friends of Asian Elephant Foundation, la Fondazione Amici dell’Elefante asiatico, non credeva ai suoi occhi, girava e rigirava fra le mani il conto bancario, era nervosa e emozionata, non sapeva se ridere o piangere, cio’ che provava era un senso di gran gioia e sgomento, solo quattro giorni prima il progetto a cui aveva dedicato una vita sembrava infrangersi contro una realtà cattiva, avrebbe dovuto chiudere l’Ospedale degli elefanti.
I quotiadini nazionali e locali ne avevano parlato: mancanza di fondi, bancarotta, fallimento, chi avrebbe aiutato gli elefanti?
Gli elefanti in Thailandia, sia selvatici che domestici, stanno lottando per la loro sopravvivenza. La loro popolazione sta diminuendo rapidamente a causa della distruzione dei loro habitat naturali, le foreste, il bracconaggio per l'avorio e il massacro di elefanti femmine per vendere i loro figli di in circhi e come attrazioni turistiche.
Un secolo fa, fino a 100.000 elefanti lavoravano principalmente trasportando tronchi nelle foreste. Oggi rimangono meno di 4.000 elefanti addomesticati mentre la popolazione selvatica è scesa al di sotto dei 2.000.
Sempre più spesso, sono maltrattati e trascurati dai proprietari e gli elefanti domestici che non possono più aiutare a generare reddito dal disboscamento sono un peso per i loro proprietari che, in molti casi, ne riducono l’alimentazione o semplicemente li vendono al miglior offerente. Alcuni soffrono di abusi o lesioni accidentali e maltrattamenti. Alcuni sono trascurati e lasciati morire a causa di lesioni. Soraida Salwala si prendeva cura di tutto questo, ma ora il suo lavoro sembrava finito, non c’erano più soldi per andare avanti.
Ma non solo i santi e Gesù Cristo sanno compiere miracoli, il Buddha, i bodhisattva, o Ganesh il dio con testa da elefante, e protettore di questo bellissimo animale, sanno fare altrettanto. Ganesh poi è abilissimo nel rimuovere ostacoli di tutti i tipi sia materiali che spirituali, inoltre è il Signore della fortuna che porta prosperità, fortuna e successo. Chiunque di loro sia stato l’incredibile si è avverato e in soli pochi giorni il conto bancario della fondazione è aumentato a dismisura da circa 1,4 milioni di baht a 21,3 milioni di baht (da 37.800 a 575.600 euro circa), grazie alle donazioni pubbliche. Le notize diffuse dai quotidiani sulla chiusura avevano fatto preso, avevano aperto i cuori della gente, thailandesi e no.
Abbinate a una campagna pubblicitaria le notizie riportate avevano permesso di raccogliere fondi per circa 20 milioni di baht. Calcolato che lei aveva dato la notizia ai media il 13 marzo, nella giornata dedicata agli elefanti e che stringeva fra le mani il conto bancario il 17 erano passati 4 giorni, erano stati donati alla fondazione 5 milioni di baht (135.000 circa) al giorno.
Soraida ha detto che era felice, che la risposta del pubblico è stata schiacciante evidentemente in Thailandia non si voleva che i suoi beneamati animali perdessero la struttura, dopo che lei aveva detto che era costretta ad abbandonare il suo ruolo nella fondazione, perché questa era criticamente a corto di personale e di fondi questa era la risposta. Si decisamente il suo popolo amava gli elefanti.
Soraida aveva rivelato che la fondazione aveva accumulato più di 20 milioni di baht in debiti nel corso degli ultimi 11 anni e il denaro rimanente nel conto bancaro era circa 1,4 milioni di baht, non sufficiente a portare avanti il lavoro.
Ma chi è Soraida? Soraida è allo stesso tempo uno dei fondatori e il segretario generale della Fondazione Amici dell’Elefante asiatico. Un crociata che ha guardato le avversità dritto negli occhi e costruito la fondazione nel 1993. Una pioniera di un progetto primo nel suo genere, dedicato al benessere degli elefanti. Quando aveva 8 anni di età, Soraida Salwala vide un elefante ferito sdraiato sul ciglio della strada, perché un camion  lo aveva investito. Mentre la sua famiglia passava, sentì un colpo di pistola. Soraida chiese a suo padre quello che è successo e il padre rispose:
"Zio Elefante è ora in cielo".
Soraida chiese ancora:
"Se l'elefante stava male, perché non poteva andare in ospedale?"
Non ottenere una risposta che le piaceva. Fattasi grande la passione di Soraida per gli elefanti e il suo coraggio l’hanno aiutata a rendere realtà il suo sogno. Nel 1993 ha aperto il primo ospedale al mondo per gli elefanti asiatici, gestito dagli Amici della elefante asiatico.
Fino ad oggi, lei e il suo staff hanno curato quasi 4.000 elefanti, con problemi che vanno dalla cattiva alimentazione e ferite di armi da fuoco a lesioni da filo spinato, alle infezioni oculari alle gravidanze più difficili da ferite da coltello, ferite da arma da fuoco e incidenti stradali a più gravi lesioni delle mine antiuomo dalle zone del confine birmano, alle ossa rotte. Qui è stata creata la prima protesi per elefante al mondo Il centro è diventato un leader mondiale nel trattamento dell’animale.
Una delle pazienti più famose è una femmina di 50 anni di nome Motala, che ha perso un piede in Birmania, la cui situazione ha attirato l'attenzione dei media mondiali e il cui trattamento è stato parzialmente finanziato dalla non meno famosa Fondazione Brigitte Bardot.
Attenzione qui non ci sono show, spettacoli, gite o trekking su elefanti, vi troverete in un ospedale non in un luogo di divertimento. E’ un centro di riposo e di recupero per elefanti dove è possibile visitare le aree di trattamento. Ci sono un sacco di informazioni su questo simpatico animale e un breve video nel centro di accoglienza, dove è anche possibile contribuire con l'acquisto di souvenir o semplicemente fare donazioni.
Nel corso degli anni l’ospedale ha svolto un ruolo fondamentale nella crescita di altri ospedali simili, favorendo forti relazioni con i sostenitori, donatori e mezzi di comunicazione. Ma soprattutto, ha creato un meravigliosamente stretto rapporto con ogni elefante che passa attraverso di esso. Senza la visione e la determinazione di Soraida, la Fondazione semplicemente non esisterebbe.
Io non vi ho mai chiesto soldi, non c’è nessun “donate”, non c’è pubblicità della Google sul blog ma per questa causa mi sento di farlo chiunque voglia donare puo’ collegare la donazione a Kasikorn Bank (Ram-Indra Branch) Bangkok. A/C Name: “FRIENDS OF THE ASIAN ELEPHANT”. A/C Number: SAVINGS #088-2-20983-0 dalla Thailandia o Bank of Ayudhya Public Co., Ltd. (Suanplu Branch) Bankok, Thailand. Swift Number: AYUDTHBK. A/C Name: “FRIENDS OF THE ASIAN ELEPHANT”. A/C Number: SAVINGS #040-1-14242-7 dall’estero o chiamare 054-829-308 prefisso della Thailandia 0066 per ulteriori informazioni.
E’ inoltre possibile donare online alla pagina: http://www.friendsoftheasianelephant.org/en/donate/
Anticipatamente vi ringrazio.

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