Ovunque andiate... che i vostri piedi non inciampino, che le vostre braccia non si indeboliscano e che le vostre parole siano veritiere. Allora le vostre speranze saranno esaudite e le vostre iniziative avranno successo (Fabio, da una Preghiera tribale del nord Thailandia).

sabato 17 giugno 2017

Soldati rimuovono opere da una galleria di Bangkok

Giovedì soldati hanno visitato due gallerie d'arte nel centro di Bangkok e hanno ordinato di rimuovere tre fotografie da una mostra senza citare alcuna ragione.
Tenute in due gallerie d'arte adiacenti, una mostra rappresenta la vita e i ricordi dei prigionieri politici, mentre l'altra è un omaggio alla repressione militare del 2010 sulle proteste dei Redshirt che hanno lasciato più di 90 morti.

Questo è l'ultimo sforzo delle forze militari per controllare ogni cosa con  il loro divieto di attività politiche, in atto dal colpo di stato del maggio 2014. I soldati hanno precedentemente bloccato proiezioni cinematografiche, seminari accademici e perfino sfilate di calcio universitario.
Tada Hengsapkul ha detto che "tre o quattro" i soldati in uniforme sono arrivati circa verso le 13.00 alla sua mostra presso la galleria Cartel Artspace e hanno chiesto di entrare. Hanno frainteso che l'accusato di lesa maestá, Pronthip “Kolf” Mankong, fosse ospitato nella mostra, ha detto Tada.
Infatti, il ritratto di Pronthip era incluso tra quelli di altri prigionieri politici nella mostra "The Shards Would Shatter At Touch", che si è aperta il 20 maggio e termina martedì. Pronthip, ora un'attivista per il benessere delle donne detenute, aveva scritto un pezzo critico sull'uso della sua immagine senza il suo permesso per Prachatai, un sito di notizie noto per la sua posizione progressista e anti-establishment Tada crede che sia stato così che i militari hanno appreso della sua mostra.
"Mi ero già scusato. Ho pensato che la cosa fosse finita, ma lei ha scritto su Prachatai", ha detto Tada venerdì, aggiungendo che sapeva che l'articolo poteva richiamare l'attenzione. "Ho capito subito, i soldati sarebbero venuti a trovarci."
I soldati impararono che Pronthip non era interessata all'entrata nella galleria, Tada ha detto loro di aver tolto il suo ritratto e tutti gli altri molto prima del loro arrivo a causa della sua denuncia. Soddisfatti della spiegazione, i soldati hanno subito lasciato la galleria.
Mentre Tada sembrerebbe essere stato risparmiato dalla censura, per Harit Srikhao, la cui mostra "Whitewash", si stava tenendo accanto, non è stato il caso.
Mentre gli ufficiali aspettarono che il personale di Tada prendesse la chiave per farli entrare, i soldati si avventurarono in un edificio vicino dove si svolgeva la mostra di Harit, che contrasta le immagini della sanguinosa repressione del 2010 con immagini della vita quotidiana.
Dopo aver guardato la mostra, i soldati entrarono nella sede, chiamata Galleria Ver, e chiesero al proprietario di prendere tre collage dal muro. Harit disse che durante la visita dei militari lui non era nella galleria, quindi non aveva idea di cosa avesde offesi i soldati.
"Non sono sicuro di quali sono le ragioni", disse Harit. I luoghi in cui i pezzi erano appesi sono stati lasciati vuoti senza spiegazioni per accordo con il proprietario della galleria.
Tada ha detto che i soldati erano disarmati e sono stati accompagnati da diversi ufficiali di polizia. Nessuno di loro ha identificato la propria unità, ha detto.
Sompot Suwancharas, capo della stazione di polizia con giurisdizione sul territorio, ha dichiarato di non aver sentito parlare della visita.
I soldati sono diventati una visione comune nella vita quotidiana dal colpo di stato del 2014, avendo adottato doppie funzioni come funzionari di polizia e forze di sicurezza per la giunta governativa. Per attuare il divieto della giunta per le attività politiche, i soldati hanno costretto gli organizzatori di vari eventi a cancellarli, dai gruppi di discussione a spettacoli culturali.
Sono diventati una veduta regolare osservano e filmano spettacoli che potrebbero essere interpretati come politici, come un pezzo di performance astratto basato sul massacro di studenti del 1976 presso la Thammasat University.
Mercoledì forze di sicurezza sono state  spedite al concerto di una cantante country che il primo ministro aveva criticato perchè si veste e balla provocatoriamente. Gli hanno chiesto di mettere una giacca. Kolf, il cui articolo critico sull'uso della sua immagine nella mostra di Tada ha spinto la risposta militare, è stata imprigionata per un gioco di studenti ritenuto offensivo alla monarchia.
Tada ha detto che non è stato sorpreso dalla visita dei soldati. La sua mostra riguarda i prigionieri attuali e ex che hanno subito accuse politiche.
"Sono già abituato a questo tipo di cose in questo paese", ha detto Tada, aggiungendo che è preoccupato perchè l'attenzione e la pubblicità su ciò che accadde potrebbe "spaventare" le nuove generazioni di artisti.
Harit, la cui mostra è stata censurata dai soldati giovedì, ha detto che quello che  è accaduto "non è al di là delle aspettative" ma lamentava l'effetto sul suo lavoro.
"Non mi riguarda personalmente, non credo, ma riguarda il contenuto del mio lavoro", ha detto Harit. "Sono scomparse tre immagini. Ora è un lavoro incompleto".

Un articolo di Teeranai Charuvastra


FONTE: http://www.khaosodenglish.com/politics/2017/06/16/soldiers-remove-artworks-bangkok-gallery/

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