Ovunque andiate... che i vostri piedi non inciampino, che le vostre braccia non si indeboliscano e che le vostre parole siano veritiere. Allora le vostre speranze saranno esaudite e le vostre iniziative avranno successo (Fabio, da una Preghiera tribale del nord Thailandia).

venerdì 22 aprile 2011

Chinatown.



Boonsamakan Vegetarian Hall.
E’ un antico e piccolo tempio in color giallo molto tranquillo che contiene magnifici esempi di scultura su legno cinese. Queste sculture si possono vedere nel portico di entrata e attorno all;’altare interno e rappresentano dragoni e altre creature della mitologia cinese. Ci sono anche riproduzioni in miniatura di scene da tradizionali opere cinesi e lavori con tegole gioiosamente dipinti a rappresentare leggende cinesi. Porte ottogonali da ciascun lato dellaltare principale portano alle cripte e alle stanze private di preghiera.
Il tempio si riempie di persone una volta all’anno durante il periodo del Festival Vegetariano, per onorare i nove capi delle divinita’. Troupe di attori viaggianti danno spettacoli in questo periodo sul palcoscenico che si trova opposto all’entrata principale.

Wat Traimit o Tempio del Buddha d’oro.
E’ l’unico bgrande wat dell’area e molti turisti si fermano qui per vedere il Buddha dorato che si trova all’interno del monastero, situato nella parte sud di Chinatown e, attraversato un canale, dalla stazione ferroviaria di Hua Lamphong. Il tempio ha tutta l’aria di una logora trappola per turisti e l’immagine stessa nostante la sua popolarita’ e il fatto che si dica che e’ il piu’ grande Buddha in oro del mondo non ha proprio niente di speciale. Data dal XIII secolo ed e’ alta quattro metri, 3.90, per gli amanti della precisione, il pesop e’ stato stimato in 5.5 tonnellate e si crede sia tutta in oro solido. Lo stile e’ Sukhothai. In base a una leggenda, che si ripete per molte altre statue ritenute preziose, fra cui il Buddha di Smeraldo, questo Buddha e’ stato per lungo tempo nascosto sotto uno strato di stucco.finche’ cadde accidentalmente da una gru nel 1955 e il metallo venne alla luce.
Inizialmente fu conservata in Wat Chotikarame si penso’ che fosse un’immagine ordinaria in intonaco e mattoni. Piu’ tardi fu portata a Wat Traimitr e posta in un deposito in attesa che il bot fosse completato. Nel 1955 si decise di spostarla nel nuovo edificio. Quando si comincio’ a muoverla cadde un pezzo di intonaco e fu rivelata la statua d’oro sottostante.

Kun Do Shrine.
Questo santuario si trova in Soi Isara Nuphap e ospita una hrande testa dorata di un cavallo che sorride. Si dice porti fortuna a quelli che gli offrono delle verdure.

Mercato dei Ladri.
Il mercato dei ladri era conosciuto una volta per i ragionevoli prezzi che avevano le antichita’ li vendute. Beni rubati non sono piu’ in vendita oggi e non si possono piu’ trovare quei prezzi stracciati ma e’ ancora oggetto di grande divertimento aggirarsi per le bancarelle, contrattare e far compere. Gli oggetti venduti sono, oggi, per la maggior parte beni elettronii.

Mercato Kao (Talad Kao).
E’ bene visitarlo al mattino presto quando mercanti cinesi e donne di casa cpntrattano al meglio tutti i prodotti in esposizione, pollame e pesce principalmente. Occorre venire qui prima delle 10:00 per vedere un’antica tradizione scomparsa in tutte le altre zone della Thailandia e che sopravive nella piccola stradina fuori Soi Isara Nuphap: quella delle lanterne.

Mercato di Pak Khlong.
Si estende a valle del Wat Pho ed e’ il piu’ grande mercato di frutta e verdura della citta’, un emporio pieno di canestri di frutta esotica.. Qui da oltre un secolo vengono immagazzinati e venduti gli ortaggi, la frutta, i fiori recisi e altri prodotti agroalimentari che giungono portati sui battelli dai giardini e dagli orti di Thonburi Per vederlo al meglio occorre venire di mattina presto, quando con l’arrivo dei venditori tutto il mercato si anima ed e’ in preda a una frenetica attivita’. Mentre all’ora della siesta, mercanti e manovali si abbandonano al tirpore pomeridiano e il mercato diventa silenzxioso. I visitatori rimangono affascinati dalle esposizioni dei fiori.

Moschea Luang Kocha.
Qui si riuniscono i mussulmani il venerdi’ pomeriggio per celebrarare i loro riti religiosi. Alcune tombe in pietra nel cimitero dietro la moschea meritano attenzione. La moschea si trova vicino alla scuola Pei Yimg.

Neng Noi Yee.
Come molti templi in Bangkok ha un tetto in ceramica invetriata sormontato da alcuni dragoni. Anche se santuario buddhista le sue statue e dipinti incorporano elementi del confucianesimo e del taosmo.

Pei Ying School.
Si trova poco distante da Sampeng Lane ed e’ un grande edificio di disegno europeo che ospita una scuola per giovani fondata da immigranti cinesi mel 1916 per tramandare la loro lingua e le loro tradizioni..

Stazione di Hua Lamphong.
E’ la principale stazione ferroviaria della citta’, costruita da un architetto tedesco poco prima della I Guerra Mondiale. E’ il piu’ interessante edificio di Bangkok p er quanto riguarda lo stile deco’. Ha grandi soffitti a volta, massicci lucernai e grandi entrate che danno un senso di zona ariosa. Specialmente i tetti in ferro el portico neoclassico mostrano caratteristiche di ingegneria che erano all’avanguardia per questo periodo. I lucernai a due toni sono un classico esempio di stile Stijl, moderni olandese. L’economico bar e ristorante che si trova al piano mezzano ha la miglior veduta.

Sri Gurusing Sabha Temple.
Si trova in una trasversale di Chakraphet Road, in sostanza non e’ altro che una grandr sala, che ricorda l’interno di una moschea. E’ dedicata alla venerazione del Guru Granth Sahib, il santo libro Sikh del XVI secolo che e’ considerato un guru vivente e l’ultimo dei 10 grandi maestrio della religione. Il tempio e’ il secondo piu’ grande tempio Sikh al di fuori dell’India. I visitatori sono i benvenuti ma devono togliersi le scarpe. Se si arriva in un giorno di festa si puo’ assaggiare il langar, pranzo comune sikh servito nel tempio.

Wat Chakkrawat Eachawas.
E’ il tempio prederito dai cinesi per i funerali. La sua piu’ notevole caratteristica di questo wat e’ il suo stagno dei coccodrilli, giusto dopo il cortile princiale.

Wat Kammatuyaram.
Questo interessante piccolo tempio e’ nel lato della strada opposto al Cathay department store, data dal 1864 ed e’ principalmente visitato per l’interessante chedi in stile Sri Lanka. Il tempio ha alcuni dei piu’ importanti dipinti murali di Thailandia, intoccati da quando sono stati dipinti. Per vederli chiedere a un monaco di aprire la porta dell’interno.

Wat Kanikaphon.
Il suo nome significa “Tempio delle donne vendute” o “Tempio della donna che vendeva donne”. Si trova in una strada vicina alla Plabplachai Road.. il nome gli fu dato perche’ venne fondato da una tenutaria di birdelli desiderosa di riscattare il proprio passato. Vi vengono bruciati miniature di oggetti di lusso come automobili, case, computer, ecc... il cui fumo sale verso i defunti a facilitarne l’esistenza nell’aldila’.

Wat Mongkornkamlawat.
O Monastero del dragone a fiori. E’ frequentato da cinesi ed e’ dedicato al ramo mahayana del buddhismo, quello piu’ diffuso in Cina. La parte centrale e’ riempita da un’affascinante collezione di icone religiose, da statue di Buddha a divinita’’ taoiste. Immensi ceri decorati con motivi cinesi vengono collocati in segno di offerta intorno all’altare. Il tempio e’ sempre affollato ma prende maggior vita durante l’annuale festival vegetariano quando attivita’ religiose e culinarie si svolgono qui a ogni ora del giorno e della notte. Si trova sulla Charoen krung Road.

Wat Pathum Kongka.
Anche conosciuto come Wat Sampheng. Data dal periodo di Ayutthaya, a;meno cento anni prima della fondazionme di Bangkok.

Wat Samphatawong.
Anche conosciuto come Wat Kho. Ha uno stupefacente e moderno bot a piu’ piani.

Yaowarat Road.
Animatissima, rumorosa e inquinata. Yawarat Road e’ la principa;e arteria e strada di lusso del quartiere cinese. Qui si trovano le gioiellerie, le drogherie prestigiose e altri negozi chic. In fondo alla strada si estende il quartiere di Nakhon Kasem, un tempo soprannominato mercato dei ladri merche’ i ricettatori vi smerciavano gli oggetti rubati.

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