I cristiani si trovano in Thailandia da secoli. I primi ad arrivare furono i portoghesi cattolici che conquistarono punti e pezzetti dell”India, Sri Lanka e Sud Asia e cominciando a controllare i traffici. I re Thai ebbero cordiali relaziono con i preti e ufficiali portoghesi e permisero loro di stabilire insediamenti in Ayutthaya e in altri luoghi. Oggi l’inglese e’ la seconda lingua per questa parte del mondo ma non bisogna dimenticare che quasi tutti gli affari e le questioni politiche erano fino al XIX secolo, quando l’influenza portoghese incomincio’ a sparirem condotti in qyesta lingua. I re portoghesi mandarono spedizioni e missionari in questa parte del mondo i re portoghesi mandarono spedizioni e missionari da queste parti e costruirono chiese, forti e fattorie commerciali. Essi anche fondarono comunita’ cattoliche alcune delle quali esistono ancora.
Nei prini anni del 1800 cominciarono ad apparire missionari protestanti. Essi furono agebolati dal fatto che il prinvcipe Mongkut fosse uno dei possibili eredi al trono. Egli era avvicinabile e interessato al mondo, per niente un sovrano come usava allora chiuso fra le mura del suo palazzo. Il principe Mongkut ricevette missionari, capitani di mare, commercianti e altri estranei e fece in modo di imparare inglese, latino e scienze. Era un grosso lettore ed ebbe una larga corrispondenza con importanti personaggi in Europa e in America.
I missionari si fermarono e divennero parte della comunita’ straniera, portando qyeu talenti e quelle persone abili di cui il principe pensava la Thailandia avesse bisogno, essi giocarono una gran parte nella costruzione di ospedali, scuole e stamperie. Quando il principe Mongkut ascese al trono, fu una successione disputata e una delle cose che gioco’ in suo favore la sua intima conoscenza con gli stranieri e il loro modo di fare, egli segui’ i suoi interessi ancora di piu’. Mori’ nel 1868, ma la trasformazione del Siam in uno stato moderno aveva preso l’avvio, grazie ai suoi 37 anni di regno.
Da allora i cristiani sono sempre stati i benvenuti in Thailandia, anche se non hanno mai avuto molto successo nel fare conversioni alla loro religione. Essi hanno costruito ospedali, scuole, comunita’ fra i cinesi e varie popolazioni delle tribu’ delle colline. I Thai d’altro canto non hanno mai mostrato piu’ di un educato, ma distante, interesse nella religione.
Oggi le tribu’ delle colline, unsieme con gli immigrati vietnamiti, formano la maggior parte della comunita’ cristiana in Thailandia che conta circa il 0.5% della popolazione.
La Chiesa Romano Cattolica attualmente ha due arcivescovi Thai, uno dei quali e’ anche cardinale, otto altri vescovi e poco piu’ do 500 preti Thai. Essi sono bem stabiliti nelle loro chiese e nei loro seminari. A un certo punto la gerarchia ecclesiastica fece una perizione al governo Thai chiedendogli di permettere che piu’ preti europei potessero entrare nel paese e lavorarema cio’ fu rifiutato dicendo che i cattolici avevano avuto 350 anni per stabilizzare se stessi e avevano prodotto un numero di preti Thai sufficienti per il momento.
Certe caratteristiche della societa’ cristiana attraggono i Thai in modo particolare. Cosi’ e’ per il Natale. Fra i Thai e’ molto meno della celebrazione cristiana ma e’ una possibilita’ di andare a far compere, di incontrare Babbo Natale e di partecipare a party. I dettagli piu’ fini e religiosi sono usualmente ignorati ma l’acquisto dei regali e il donarli non lo e’ per niente. La ragione e’ che, mentre il Natale e’ sp;p parzialmente capito, esso cade fra le celebrazioni per il compleanno del re, il 5 dicembre, e il Nuovo Anno internazionale. Le illuminazioni per il compleanno del re sono ancora appese a Natale e rimangono fino al Nuovo Anno, dando a Bangkok un’aria di festa.
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