Ovunque andiate... che i vostri piedi non inciampino, che le vostre braccia non si indeboliscano e che le vostre parole siano veritiere. Allora le vostre speranze saranno esaudite e le vostre iniziative avranno successo (Fabio, da una Preghiera tribale del nord Thailandia).

giovedì 21 aprile 2011

Periodo di Rattanakosi, monarchia costituzionale: 1932-1946.

Comincia da questo momento per la Thailandia un periodo pieno di colpi di stato. Il nuovo regime instaurato nel 1932 aveva a capo un gruppo di colonnelli fra cui primeggiavano Phraya Phahol Pholphayuhasena e Phraya Songsuradej. In dicembre essi emanarono la prima costituzione thailandese. Questa costituzione istituiva l’Assemblea Nazionale meta’ nominata e meta’ eletta indirettamente. Al popolo fu detto che libere elezioni ndemocratiche si sarebbero tenute quando meta’ della popolazione avrebbe completato il livello primario di istruzione il che era previsto negli anni ’40.
Una volta designato il nuovo governo e posta in essere la costituzione conflitti cominciarono a sorgere fra membri della nuova coalizione al governo. C’erano quattro maggiori fazioni che si contendevano il potere il gruppo dei piu’ anziani conservatori guidati da Phraya Manopakorn Nititada (Mano); il gruppo dei militari anziani guidati da Phraya Phahol; un gruppo di giovani appartenti a esercito e marina guidato da Luang Phibunsongkhram e un gruppo di civili guidato da Pridi Phanomyong.
Un serio conflitto sorse nel 1933 quando a Pridi fu dato il compito di redigere un nuovo piano economico per la nazione. Il suo fu un programma radicale che richiedeva la nazionalizzazione di grandi tratti di terre arabili e una rapida industralizzazione diretta dal governo, era anche prevista una rapida crescita dell’istruzione sia a livello secondario che universitario in modo che la burocrazia non fosse completamente governata dalla monarchia e dagli aristocratici. Il piano fu subito condannato dalla maggior parte dei gruppi al governo come ispirato da ideologie comuniste. A causa di questo i membri piu’ conservativi furono allarmati dal piano di Pridi e chisero al governo di Manu di adottare politiche che lo contrastessero. Ma quando Manu tento’ di far questo Phibun e Phraya Phahol lanciarono un nuovo colpo di stato che espulse Manu dal governo. Phraya Pahon fu fatto Primo ministro e il suo governo escluse del tutto I monarchici.
Una reazione monarchica si ebbe nel 1933 quando il principe Bovoradej, un nipote di re Mongkut e un tempo Ministro della difesa guido’ una rivolta armata contro il governo. Il principe accusava il governo di non rispettare il re e di promuovere il comunismo. Egli sperava che alcune delle truppe di stanza a Bangkok si sarebbero unite alla rivoluzione ma le truppe si schierarono col governo e la marina militare dopo essersi dichiarata neutrale parti’ per il sud. Bovoradej fu sconfitto e riparo’ in esilio in Indocina.
Una delle conseguenze di questa rivolta fu la diminuzione del prestigio del re. Nel pieno della rivolta il re e la famiglia reale si ritirarono a Songkla e questo fu interpretato dal partito che aveva vinto come una mancanza del re rispetto ai suoi doveri, rifiutandosi di dare pieno supporto alle forze governative la sua credibilita’ fu minata.
Pochi mesi dopo, nel 1934, Prajadhipok, le cui relazioni col governo si erano ulteriormente deteriorate si reco’ all’estero per cure mediche. Dall’estero tenne una corrispondenza col governo. Da questa si capisce che oltre che chiedere la continuazione di alcune prerogative reali il re era piu’ preoccupato e ansioso di mitigare in qualche modo la natura non democratica del nuovo regime. Il governo non acconsenti e il 2 marzo 1935 il re annuncio’ la sua abdicazione.
Nel messaggio in cui dichiarava la propria abdicazione il re accuso’ il governo di non avere alcun rispetto per i principi democratici, di applicare metodi di amministrazione incompatibili con la liberta’ individuale e i principi di giustizia, di comportarsi in modo autocratico e non permettere alla popolazione di avere una voce reale negli affari del Siam. La reazione dell’Assemblea fu immediata emano’ un atto per cui era proibita la publicazione di qualsiasi materiale contrario all’ordine publico e di fetrimento al morale, la legge fu fatta applicare con la forza. In altre parole era successa una cosa sola l’assolutismo della monarchia era stato sostituito con l’assolutismo del partito del popolo con i militari come arbitri unici del potere.
Re Rama VII abdico’ senza lasciare un successori. Il gabinetto scelse suo nipote, di 10 anni, Ananda Mahidol, per succedergli al trono, ma il ragazzo si trovava in Svizzera per studiare e non avrebbe fatto ritorno fino al 1945. Pridi fu fatto reggente e Phibul Songkhram, primo ministro, e mantenne cosi’ una posizione di potere dal 1938 alla fine della seconda guerra mondiale.
Avendo ormai sconfitto tutti i suoi avversari il governo si dedico’ alle riforma: l’uscita della moneta dal gold standard permise la ripresa dei traffici; le spese per l’istruzione furono aumentate diminuendo quindi il tasso di analfabetismo, furono introdotte elezioni provinciali e locali; nel 1937 si tennero le elezioni per l’Assemblea Nazionale, questo anche se non erano ancora permessi i partiti; fu creata la Thammasat University, una piu’ accessibile alternativa rispetto all’elitaria Chulalongkorn University. Le spese militari ebbero una grande espansione, negli anni fra il 1930 e il 1940 l’esercito, la marina e l’aviazione militari furono equipaggiate come mai nella storia precedente e questo sicuramente stava a indicare una crescente influenza dell’esercito negli affari politici.
Per diverso tempo il generale Phibun, che guidava i militari come Ministro della Difesa e Pridi che guidava i civili liberali come Ministro degli esteri lavorarono insieme in perfetta aemonia. Il tutto si interruppe nel dicembre 1938 e la dominazione dei militari divenne schiacciante.
Phibun era un ammiratore di Mussolini e il suo regime si ispiro’ a molte caratteristiche fasciste. Nel 1939 quaranta oppositori politici sia monarchici che democratici furono arrestati e dopo un processo truccato diciotto furono giustiziati, le prime esecuzioni politiche in Siam dopo piu’ di 100 anni, molti altri fra cui il principe Damrong, furono esiliati. Phibul lancio’ anche una campagna contro i cinesi, scuole e giornali cinesi furono chiusi e le tasse sui loro traffici aumentarono.
Phibun copio’ le tecniche di propaganda usate da Hitler e Mussolini per costruire il culto del leader. Consapevole del potere dei mass media, uso’ il npotere del governo sulle trasmissioni radiofoniche per plasmare il sostegno popolare al regime, slogamn favorevoli a;l governo erano costantemente in onda alla radio e scritti a caratteri cubitali sui giornali, la foto di Phibun era presente ovunque mentre i ritratti dell’ex monarca Prajadhipok erano banditi re Prajadhipok, erano banditi. Allo stesso tempo, passarono una serie di leggi autoritarie che diedero al governo il potere di arresto quasi illimitata e censura sulla stampa completa. Durante la seconda guerra mondiale, i giornali sono stati incaricati di stampare solo buone notizie provenienti dagli stati alleati dell’Asse, mentre i commenti sarcastici sulla situazione interna furono vietati. Allo stesso tempo passarono tutta una serie di leggi autoritarie che diedero al governo un potere quasi illimitato di arresto e di completa censura sulla stampa.
Sotto l’influenza di Phibul, il nome inglese del paese fu ufficialmente cambiato nel 1939 da Siam in Thailandia, prathet tai in tai, prathet dal sanscrito pradesha “nazione” o “paese”, tai si pensa significhi libero anche se nell’uso attuale serve piu’ che altro a definire le varie popolazioni tai. Questo fu naturalmente un gesto nazionalista che implicava l’unita’ di tutte le persone che parlavano thai, comprese quelle del Laos e gli Shan ma escludendo i cinesi, lo slogan del regime divenne: “La Thailandia per i thai.”
La modernizzazione fu altro tema imperante in questi anni, tutti i thai dovevano fare il saluto alla bandiera, conoscere l’inno nazionale, parlare solo la lingua nazionale, tutti dovevano lavorare duramente, essere informati degli eventi correnti (ovviamente quelli propinati loro dal regime). Questo programma comprendeva anche le arti film e commedie furono sponsorizzati dal governo e dovevano dipingere un glorioso passato quando i thai uomini valorosi e senza paura conquistarono la liberta’ del paesedifendendo il loro onore o sacrificando se stessi. Il patriottismo fu unsegnato a scuola e fu un tema ricorrente nelle canzoni e nelle danze.
Continuando nella modernizzazione Phibun insistette che le donne dovevano portare gonne e non il chongkraben, che gli uomini dovevano indossare abiti in stile occidentali e cravatte, senza alcuna considerazione per il clima e che tutti dovevano smettere di masticare betel, maak. Per un lungo periodo stabili’ anche come le donne dovevano portare i capelli secondo la moda del momento e dato, che allora non si sapeva cosa sono gli hippy, gli uomini dovevano portare capelli lunghi, piu’ tardi quando gli hippy vennero di moda il governo cambio’ direzione e ordino’ capelli corti.
Allo stesso tempo Phibun lavoro’ strenuamente per liberare la societa’ dalle influenze monarchiche, festivita’ tradizionali che riguardavano la monarchia furono sostituite con nuovi eventi nazionali, titoli reali e aristocratici furono abbandonati, ma nonostante questa imposizione per gli altri egli mantenne il suo cognome aristocratico. Non lascio’ in pace neanche la Sangha e lo stato della setta Thammayuth che era sponsorizzata dal re fu retrocesso.
Il suo culto della personalita’ arrivo’ al punto che a tutte le sale cinematografiche era stato imposto di mostrare una sua foto alla fine di ogni spettacolo al posto del ritratto del re e il publico doveva alzarsi e inchinarsi e dato che il verde era il suo colore nelle occasioni ufficiali furono usate decorazioni di questo colore.
Phibul alleo’ la Thailandia i poteri dell’Asse (Germania, Italia, Ungheria, Romania e Giappone) e dichiaro’ guerra prima alla Francia, la guerra di Indocina di breve durata e che fini’ con l’arbitrato del Giappone, e poi all’Inghilterra e agli Stati Uniti. In questo periodo la Francia era occupata dalla Germania nazista e Phibun penso’ che, grazie a questo, poteva vendicarsi dell’umiliazione che nel 1893 e nel 1904 quando il Siam a causa di trattati perse buona parte del Laos e della Cambogia. Per fare questo la Thailandia aveva bisogno dell’aiuto del Giappone che fu assicurato. Occorreva una causa scatenante e questa fu trovata facendo scrivere a Luang Wichit una serie di opere nazionalistiche che glorificavano l’idea di molti gruppi netnici appartenenti al grande impero thai e condannavano il diavolo che si celava dietro i governi coloniali europei. Dimostrazioni irredentiste e anti francesi cominciarono a verificarsi sempre piu’ frequentemente in Bangkok e nel 1940 ci furono schermaglie di frontiera lungo il Mekong. Il 1 gennaio 1941 la Thailandia attacco’ il Vietnam del Sud, dando a Tokyo una ragione per occupare Saigon. Nel 1941 le schermaglie divennero una guerra su piccola scala fra la Francia e la Thailandia. Le forze thailandesi dominavano la guerra sia sul terreno che nell’area ma subirono una pesante sconfitta navale nella battaglia di Koh Chang. I Giapponesi intervennero subito per sedare il conflitto e la soluzione finale restitui’ le aree disputate nel Laos e nella Cambogia alla Thailandia.
Il prestigio di Phibun divenne cosi’ grande che egli si senti’ veramente il leader della nazione e quasi a celebrare l'occasione, promosse se stesso maresciallo generale, saltando le file di tenente generale e generale.
Questa campagna di espansione termino’ bruscamente l’8 dicembre 1941 quando il Giappone invase il paese, sbarcando truppe lungo la linea costiera a sud e la Cambogia. Dopo prime resistenze Phibun permise ai giapponesi di passare attraverso il paese per attaccare la Birmania e invadere la Malesia. Convinto che il Giappone avrebbe vinto la guerra si alleo’ con questa nazione.
Come ricopensa il Giappone permise alla Thailandia di invadere e annettere gli stati Shan del nord Birmania e sui sultanati del nord della Malesia, tutti territori che aveva in precedenza ceduto alla Gran Bretagna. Nel 1942 Phibun dichiaro’ guerra alla Gran Bretagna e agli Stati Uniti.
Sennonche’ l’ambasciatore thailandese a Washington, Seni Pramoj, volutamente sbaglio’ nel consegnare la dichiarazione, utilizzando un tipico modo tai di fare e non fare allo stesso tempo. Cosi’ dopo la guerra gli Stati Uniti non considerarono la Thailandia come un nemico, sebbee la Gran Bretagna lo fece.
Pridi guido’ il movimento di resistenza all’interno della Thailandia e la regina Ramphaiphanni, moglie di re Prajadhipok, fu alla testa del movimento in Gran Bretagna.
Nello stesso periodo c’era un movimento di ribelli combattenti e spie, chiamato Tai Liberi, erano organizzati e sovvenzionati dagli Allleati. Pridi, nome in codice “Ruth”, era fra questi. I Tai Liberi divennero molto piu’ visibili quando l’Asse comincio’ a subire le prime sconfitte.
Diversi campi segreti di addestramento furono posti nella regione nordest del paese, qui sorsero anche aeroporti segreti dove atterravano aerei sia thailandesi che americani portanto viveri e armi, agenti delle operazioni speciali e dei servizi strategici, agenti thailandesi di Seri e allo stesso tempo tali aerei evacuavano prigionieri di guerra. Dal 1945 ufficiali delle forze aeree thailandesi collaborarono con il Comando per il Sudest asiatico in Kandy e Calcutta.
Quando gli affari cominciarono ad andare male per il Giappone il nuovo Primo ministro, Khuang Aphaiwong, fece arrestare Phibun, e si ritiro’ dall’alleanza. Questo arresto tutto sommato fu abbastanza facile, i giapponesi consci della sconfitta diventavano sempre piu’ arroganti, Bangkok era sotto continui bombardamenti, anche la situazione economica non andava molto bene anche a causa della perdita dei mercati dove la Thailandia esportava il surplus di riso a causa di tutto cio’ Phibun era diventato molto impopolare e si intendeva processarlo come criminale di guerra.
I giapponesi si arresero il 15 agosto 1945 immediatamente la responsabilita’ per la Thailandia cadde sulla Gran Bretagna. Gli inglesi considerarono i thai parzialmente responsabili per gli inconmensurabili danni portati alla causa degli alleati e decisero di trattare la Thailandia come una nazione sconfitta. Gli Stati Uniti tuttavia erano sempre stati contrari alle politiche colonialiste e aiutarono il nuovo governo, dando gli aiuti per soddisfare le richieste degli inglesi. La Thailandia subi’ cosi’ solo una piccola punizione per i danni di guerra arrecati sotto Phibun.
E’ in questo periodo il nome del paese fu di nuovo cambiato in Siam, il Siam, al pari dell’Italia, impiego’ l’antica politica di stare sempre dalla parte del vincitore.
Seni Pramoj divenne Primo ministro nel 1945, tuttavia quel posto gli tornava scomodo dato che il governo era pieno di ministri fedeli a Pridi, questi infatti continuava a detenere il potere anche se dietro le quinte.
Dopo la guerra la Thailandia affronto’ un’insurrezione che il governo diceva ispirato dai comunisti o almeno finanziata da questi. Altri piu’ chiaramente capirono che i ribelli erano contro le diatture militari piuttosto che a favore del comunismo. La soppressione di questo movimento permise all’ala destra del regime di porre ufficiali militari a governare sui tai. I generali diventarono primi ministri e ogni tanto per breve tempo permisero un governo di civili.
Elezioni generali si tennero nel gennaio del 1946, erano le prime elezioni in cui i partiti politici erano legali e il Partito del Popolo di Pridi ottenne la magioranza dei voti. Pridi divenne cosi’ il Primo ministro del Siam eletto democraticamente.
Nel 1947 egli acconsenti’ a ridare indietro alla Francia i territori occupati nel 1940, come prezzo di ammissione alle Nazioni Unite, la cancellazione di tutti i risarcimenti di guerra da parte del Siam e un sostanziale pacchetto di aiuti da parte degli americani.
Dopo la guerra la Thailandia fece anche piu’ cambiamenti da una parte essa divento’ piu’ conosciuta a livello internazionale. Uno dei prini leader delle Nazioni Unite fu un principe thaiWam Waithayakorn. Come ministro degli esteri egli fu lo strumento per fare entrare il paese nelle Nazioni Unite fin dall’inizio. Piu’ tardi quando le Nazioni Unite erano quasi appena nate egli fu il presidente dell’Assemblea generale.
Ananda Mahidol ritorno’ in Thailandia nel 1945, e fu accolto da una folla festante, ma fu trovato morto in camera in misteriose circostanze nel 1946. Sebbene non ci fossero prove apparenti che suggerissero un assassinio, tre attandenti di Ananda furono arrestati due anni dopo la sua morte e giustiziati nel 1954. Non furono mai date publiche giustificazioni di questo e fra la maggior parte degli storici oggi c’e’ quasi consenso nel dire che furono giustiziati per sedare un debito carmico, cioe’ per aver permesso che egli morisse durante il loro turno di guardia. Un nome che rimase legato a questa storia fu quello di Alexander McDonald, un americano che lavorava per l’Office of Strategic Securety, dopo la seconda guerra mondiale. Egli aveva preso a prestito la Colt 45 che fu trovata di lato al re, si accerto’ comunque che egli non era implicato. Alexander McDonald resto’ a Bangkok dopo la guerra e fondo’ il gquotidiano di lingua inglese “Bangkok Post”. Occorre dire a questo punto che, sebbene siano passati tanti anni, e’ ritenuta cosa da non fare per un farang indagare sulla morte di Re Rama VIII e da parte dei tai c’e’ quasi niente di scritto e se ne tace. Oggi nessuno parla o scrive publicamente sulla morte di Ananda e non si sa se fu un semplice incidente o un regicidio.
Quando Re Ananda fu trovato morto Phibun incolpo’ Pridi che dovette scappare, con l’aiuto di americani e inglesi e a dispetto di un movimento per riportare Pridi in Thailandia questi mori’ all’estero in Beijing, come ospite della Republica Popolare di Cina. 

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