- Ohhh.
- ..........................
- Finalmente!
- ..........................
- Mamma mia, Fiore.
- ..........................
- Ah niente...
- ..........................
- Ah, Simone alle sei e venti, ha detto che veniva presto e io alle sei e venti ero pronta.
- ..........................
- Si e’, ah sono in casa, sono in casa, adesso.
- ..........................
- Ah, avevo appena finito li al cimitero, stavo aggiungendo un po’ d’acqua che... Pronto?
- ..........................
- Eh?
- ..........................
- Ah, adesso sono andati a prendere qualcosa perche’ adesso, ascolta, sono le dieci senno’ cade in terra.
- ..........................
- Anche te...
- ..........................
- Perche’... e allora Simone alle sei e venti era gia’ qui, dopo cinque minuti sono arrivati loro due. E poi, il caffe’ a lui e il bricco del latte a lei, il te’ a lei e il bricco del latte, per Simone devo riprendere un tegamino per fare il suo te, non posso mica dare l’avanzo di lei, eh? A Simone... eh... Hai capito? Eh? (1).
- ..........................
- E io il mio caffe’ che l’avevo gia’ preso.
- ..........................
- Allora ieri sera aspetta Simone, ho detto: “Ma adesso arrivera’”. Poi ho visto che tardava un po’ ho detto: “Si sara’ fermato a chiacchera”. Sicche’ e’ arrivato che erano le otto e mezzo passate. Dico: “Sei stato a chiaccherare?”, dice: “Si, nonna, pero’ ho lavorato fino alle sei e mezzo, poi ci siamo messi a parlare”. E dis: “Ah, non ti preoccupare per me che vedi la nonna la trovi sempre qui nella seggiola... quelle poltrone li... dis “eeehhh, eeehhh (risata)” (2). “Ma, dico “vedrai che il ventitre mattina, vanno fuori loro se Dio vuole, ma va fuori anche le poltrone, ahhhh, aaahhh (risata)” (3). E via e allora mi ha detto: “Ah, nonna, oggi vado a Bologna, per la Ditta.” Cosa c’e la fiera vero?
- ..........................
- Eh?
- ..........................
- C’e’ la fiera anche oggi, sara la fiera di qualcosa di loro. Perche’ di: “Non prendo le posate perche’ vado a Bologna per la ditta”.
- ..........................
- Si e’, di quella roba li, eh?
- ..........................
- Eh, hai capito?
- ..........................
- Allora ha detto: “Stasera non so’ se ci sono nonna”, “Comunque c’e’ il telefono” dico “Va bene”. Perche’ te mi hai chiamata anche stamattina? No, e perche’ la Gabriella mi ha chiamato, dis: “Ah se vuoi venire a prendere il latte, vieni”. Perche’ mi aveva detto di andarci domani, invece ci sono andata subito. Eh... e allora lui voleva andare fuori, ha visto che c’era il dado nel bagno ha aperto ha visto che c’era il sole. Allora ha detto: “Vado fuori”. Erano le sette e quarto, dico: “Neanche chi ti vede (4), c’avrai ben tempo sti giorni, dico per farle” “Ah, oramai non c’ho mica piu‘ tanto”.
- ..........................
- Ah, che vada via qualche giorno prima? Perche’ lei stamattina ha pulito eh, ha spostato le comodine, ha tirato in qua, ha spazzato, ha spolverato, tu vedessi che straccio che mi ha messo in cima alla lavatrice. Ha pulito nel bagno che ci ha dato, dato. Poi mi ha chiesto gli stracci da dare in terra, ha dato in terra...
- ..........................
- Eh.
- ..........................
- Sicche’ mi son meravigliata perche’ da quando ha fatto colazione e’ venuta di qua che erano le otto e mezzo. Io ero qui che mi preparavo, dico: “Vado dalla Gabriella a prendere il latte perche’ mi ha telefonato che invece di domani posso andare oggi”. “Allora” dice “veniamo giu’; anche noi”. “Ah” dico “venite pure”.
- ..........................
- Si e’, e allora dopo mi sono fermata al cimitero. Hai levato anche quell’affarini nel sedile eh?
- ..........................
- Che l’abbia levato Simone che l’abbia messo in quell’altra?
- ..........................
- Ah, ma... comprane ben una invernale.
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- Si, ascolta, e le fodere da rifoderare?
- ..........................
- Guardaci se ci fosse...
- ..........................
- Ah, ech...
- ..........................
- Si, prendile te, dopo ti do’ poi io i soldi.
- ..........................
- Oh beh, dieci hai fatto benzina e poi dopo andare a casa in treno e una cosa e l’altra.
- ..........................
- Beh, insomma per quel che costano, hai capito?
- ..........................
- E allora mi ha detto, a dis: “Ormai c’ho piu’ poco”. Che abbia det...
- ..........................
- E’ di una ignoranza, di una ignoranza.... (5). E’ venuto qua con una grinta stamattina eh...(6) Ho detto: “Sta a vedere che avra’ sentito che io e Simone abbiam parlato ieri sera eeehhh eeeehhhh (risolino), ma c’era la porta chiusa e poi ero vicina, vicina a Simone e poi parlavo piano, piano, piano. Ho detto a Simone: “Facciamoci pur coraggio, ormai domani ne abbiamo undici“. E dis: “Si, si nonna”. Dico: “Va pur la, che vadano che io sono tanto stufa, che dopo io e te stiamo ben bene”. (7)
- ..........................
- Si.
- ..........................
- Si vede...
- ..........................
- A mezzo addormentato, si vede dorme adesso, che mangia, caga e dorme. Prima non dormiva, era qui che si teneva stretto il culo, il bischero, la gola egrl, ughh, mamma mia, mamma mia, mamma mia, Fiorenza. Eeefff (sbuffo)
- ..........................
- Adesso vado su che vado a tirar su il letto a Simone e poi dopo mi metto qui. Oggi, c’ho un po’... Ieri sera ha mangiato quel friggione ma una cucchiaina poco piu’ ma sai che l’ho mangiato una cucchiaiata anch’io? Non mi ha fatto niente. Si e’ adesso ce n’e’ rimasto due cucchiaiate e poi ieri ho fatto il cavolfiore fritto e poi con quelle due fettine di tacchino che era rimasto l’ho fatto a pezzetti e l’ho fritto come il cavolfiore, eh. Ah dico: “E’ cosi’ buono questo tacchino” tre pezzi ne ha presi, ahhh (risata). (8)
- ..........................
- Ora ce n’e’ per due o tre di tacchino e due o tre di pollo li, oggi faccio mezzo piattino di tagliatelle che ho preso su il ragu’ e poi butto li quella roba li.
- ..........................
- Stasera, stasera, ah ho belle... ho belle preparato le patate.
- ..........................
- Si.
- ..........................
- No! Adesso lo posso cuocere anche stamattina quella. Oh vuoi dire che non sia buona?
- ..........................
- Ah, ma adesso la cuocio subito.
- ..........................
- Adesso la cuocio subito, poi le patate le ho belle li pronte. Stasera cuocio le patate e poi metto tutto in mezzo.
- ..........................
- No, no che cosi’ stasera non faccio puzza.
- ..........................
- Che ne faccio belle abasta!
- ..........................
- Eh.
- ..........................
- Stamattina, lo straccio da dare in terra! Ah, deficiente!!! E poi me lo ha portato qua dicendo: “Metto li”, le ho detto: “Si metti li, metti li”. Ah non era mica tanto sporco perche’ ascolta si vede che ha sfregato poco.
- ..........................
- Ah, gliene ho dati due.
- ..........................
- Ah, ma...
- ..........................
- Ah se non vanno quest’altra, quell’altra vanno ehhh.
- ..........................
- Ah domani e’ venerdi, mi ha detto che forse gli tocca lavorare anche sabato, Simone.
- ..........................
- Oh, Dio, Signore Benedetto, a me non mi interessa mica veh, perche’ io, guarda, ne ho di roba da dargli, da fare eh, non mi pare il vero di vedermelo qui. Solo che anche stamattina: biscotti, plum cake, tortine tutto li sopra uno sbandieramento che se uno viene dentro dice ma chi deve mangiare qui un reggimento (9). Eh la macchinetta a lui, il bricco a lui, il tegamino a lei, il bricco a lei, Simone c’ha un bricco e basta.
- ..........................
- E io...
- ..........................
- Si, si ne ho.
- ..........................
- E portalo su, perche’ adesso adopero anche quel verde. Perche’ e’ gia’ un po’ che ce l’ho li.
- ..........................
- Ah ma e’ meglio, Simone vuole il normale, a lei stamattina gli ho schiaffato il verde.
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- No, no che ce n’ho anche una nuova.
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- Ah, ma quella l’ho presa che e’ poco, ’ho presa che e’ poco, vado a quest’altr’anno.
- ..........................
- Si e’.
- ..........................
- Ah e c’e’ anche quei cosi di te’ che hai portato su, che sono qui che non li beve ne’ lui e di sopra ci sono anche di sopra.
- ..........................
- Ah, senno’ caso mai Luca non li prende dietro?
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- No, eh, si son belle stufati eh? Eh si, non ne comprare eh, Fiore.
- ..........................
- C’e’ come la Coca Cola eh? Ufff (sbuffo).
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- Eh, poi ne beviamo un po’ a mezzogiorno io e te.
- ..........................
- Eh
- ..........................
- Oh, stamattina sono fuori tutti con i bimbi, c’e’ quella del Cantone con il bimbo fuori, c’e’ questa qui che e’ rimasta qui tutta la settimana, si vede che aveva delle ferie. Stamattina quando sono arrivata era li giu’ che andava, sembrava che volasse. Ma questa bimba qui deve aver qualcosa... Camminare cammina poco, la tiene sempre in braccio e in carrettino. E’ nata il primo di luglio quando io ero al mare l’altr’anno. Sicche’ c’ha... quanto c’ha?
- ..........................
- Eh?
- ..........................
- Oh....
- ..........................
- Si stamattina ha pulito i corridoio li e non vedo dove butta il rusco, se lo butta nel bide’ o se lo butta giu’. Perche’ quando e’ in terrazza che delle volte va a spazzare lo butta giu nella strada.
- ..........................
- Ah io...
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- Ah ma non ci vado mica... di la, per l’amor di Dio.
- ..........................
- Si, si.
- ..........................
- Ah be’ loro sono a pian terreno.
- ..........................
- Oh, Dio, Fiorenza.
- ..........................
- Adesso vado lassu’ a tirar su il letto lassu’ poi faccio le mie cose mi ha dato anche la ricotta, ehhhhhh (sospiro), almeno se c’eri te te la davo giu’.
- ..........................
- Ah, non faccio mica dei...
- ..........................
- Ah la mangiamo, adesso un po’ oggi, un po’ stasera. Si.
- ..........................
- Ah, va bene allora... A se Simone c’e’ volevo far la scaloppina con il pure’ ma non gliela faccio mica, gli faccio la fettina, se c’e’ che viene e poi la scaloppina gliela faccio domani sera.
- ..........................
- Ehhhh.
- ..........................
- Ah e’ lo stesso e’ bene sono i suoi meriti. Ah ma se mi dicesse qualcosa e’ la che non lo hai chiamato gli dico: “Dopo che gli hai fatto prendere anche un avvocato...” gli dico (10), “e con tutto quello che hai detto? Che a me tutte le domeniche, quasi un ora, ah non sciupare piu’ dei soldi per telefonare a me, si” (11).
- ..........................
- Si, si.
- ..........................
- Ah, bisogna che mi lasci il numero.
- ..........................
- Si e’...
- ..........................
- Si e’...
- ..........................
- E va bene, ascolta...
- ..........................
- Adesso vado su a pulire.
- ..........................
- Oh, si, si.
- ..........................
- E va bene...
- ..........................
- No, no va bene, ci sentiamo.
- ..........................
- A dopo si fa in un momento, come qui che adesso levan via tutto loro, ma facciamo presto a pulire in camera e nel bagno. Ehhh
- ..........................
- Ah, ha spostato le comodine, tirato in giu’.
- ..........................
- Sie’ na’ merda.
- ..........................
- Vado, Fiore, ciao.
(1) Ma due bricchi di latte per noi due chi te li ha mai chiesti? Non ne bastava uno in due? Come e’ normale e buona educazione servire fra marito e moglie!
(2) Cosa intendeva dire? Che a lei toccava la seggiola e a noi le poltrone? Come dice lei piu’ volte da altre parti, noi finita l’Eredita’ siamo sempre andati a letto e quella finisce alle otto di sera. Quindi chi le impediva di aspettare Simone tranquillamente seduta in poltrona? Non noi certo! Comunque sta parlando un po’ troppo di come si comportava Simone, una volta puo’ essere un errore, due tre volte un frantendimento, ma un sacco di volte.... Io continuo ad avere i miei dubbi, posso capire una donna di 85 anni, posso capire mia sorella che dopo aver ascoltato tutto questo reputo una deliquente ma Simone????? No, via, Simone proprio non ci credo o meglio, forse, non voglio crederci.
(3) E questo cosa significa, che siamo appestati e quindi quando partono gli appestati bisoga buttar fuori la roba che hanno usato in quanto e’ appestata anche quella?
(4) Se non sbaglio in Italia c’era un vecchio proverbio che diceva: “Male non fare, paura non avere”. Cosa dovrebbe importare alla gente a che ora vado fuori?
(5) Adesso sono veeramente stufo lascio a voi giudicare chi e’ la persona piu’ ignorante: noi che lo avevamo detto quasi subito come dimostrano le sue parole sul pianerottolo, parole viste in precedenza, lei che ha la scusa di essere anziana anche se mai e a qualsiasi eta’ ci si dovrebbe comportare in questo modo, o mia sorella che come abbiammo visto nella sua venuta a Castelluccio la sobbilla e le tiene bordone, chi e’ la persona piu’ ignorante fra le tre secondo voi?
(6) Sinceramente io questa non l’ho capita, cioe’ non so’ il motivo per cui sarei dovuto arrivare con una grinta quella mattina. Io non avevo ascoltato niente, non sapevo assultamente niente di questi discorsi fra Simone e mia madre, anzi io ero nella piena convinzione e magari ci resto che di tutto questo a Simone non importasse niente. Se cosi’ non e’ si vede che mi sono sbagliato a valutarne il carattere e chiedo scusa. Che debba ascoltare i discorsi di suoi nonna, giusti o sbagliati, e’ un’altra cosa, dato che per motivi di lavoro deve stare in quella casa, ma che possano interessargli ne dubito anche oggi, non ho mai conosciuto Simone come una persona che spettegola su questo e su quest’altro. Il motivo quindi per cui dovevo arrivare con una grinta rimane per me un’incognita, sempre supposto che veramente in quel modo sia arrivato.
(7) ANCORA?????????????????? No!!! Non posso arrivare a credere che una persona intelligente, di trenta anni, ingegnere, quindi ben educato possa star li a fare discorsi simili anche se ha una macchina da guadagnare. Quindi smettetela con questa storia perche’ ed e’ l’ultima volta che lo dico: “NON CI CREDO!!!!!”.
(8) Molto probabilmente sta ridendo perche’ non era tacchino ma pollo, come dice in una telefonata precedente, cosa ci sia da ridere nel mentire proprio non lo capisco quando le persone poi ti scoprono che hai questo bel vizietto ti vogliono lontana per tutta una vita. Comunque tutta fatica sprecata non so’ se sono cambiato su altre cose o meno ma su due di sicuro: amo i cani e mangio il pollo!!! Quanta fatica sprecata!!!
(9) Questo e’ cosi vero (in senso ironico) che basta che uno vada al forno a chiedere dove facevamo colazione. Che sul tavolo ci fosse tutta quella roba e’ vero perche’ lei voleva metterla ma che poi quella roba venisse mangiata e’ un’altro conto. Io ad esempio, ho sempre e solo bevuto al mattino, due tazze di caffe’ col latte e non ho mai mangiato niente, la Sanga e lo dice la stessa persona quando quando aveva mangiato un plum cake non prendeva certo un tortino Porretta.
(10) La storia dell’avvocato e’ stata trattata in precedenza, comunque la storia anche questa poco credibile dato che dalla bocca di mia sorella e’ piu’ facile vedere uscire mille menzogne che un barlume dio verita’ e’ questa. Secondo lei ha preso l’avvocato perche’ facesse da arbitro, da giudice, sempre meglio dei carabinieri, questo lo asserisce lei pero’ nel dirmi questo non manca di dirmi che ha assunto un avvocato deficiente che non sa assolutamente fare il suo lavoro dato che al’inizio non voleva accettare, non era il suo lavoro, e ha dovuto convincerlo. L’avvocato assunto da mia sorella e’ molto famoso e stimato nella zona di Porretta credo che questa stima sia stata ben guadagnata durante la sua carriera professionale, quell’avvocato sa sicuramente il diritto e se non voleva fare quanto mia sorella le stava chiedendo sapeva elegantemente come togliersela di torno, le parlava della mediazione civile e commerciale. Quindi credo che stavolta mia madre dica il vero ma se e’ cosi’ perche’ l’ha preso dato che c’e’ anche qualcuno a lei molto molto vicino che sa il modo come io sono arrivato in Italia?
(11) Le telefonate cui si riferisce mia madre sono state registrate e potete trovarle in precedenza, mi sembra che la situazione che li viene prospettata porti a tutt’altra conclusione. Per trovarle in modo rapido provate con l’indice. E come vede non li sto’ sciupando e non per questa frase ma per cosa dira’ in un’altra telefonata. Sono tre mesi e mezzo che non le telefono, pensateci bene, telefonarle per cosa?
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