Ovunque andiate... che i vostri piedi non inciampino, che le vostre braccia non si indeboliscano e che le vostre parole siano veritiere. Allora le vostre speranze saranno esaudite e le vostre iniziative avranno successo (Fabio, da una Preghiera tribale del nord Thailandia).

giovedì 21 aprile 2011

Periodo di Rattanakosi, monarchia costituzionale: 1946-1976.

Nel 1946, il fratello di Re Ananda, Bhumibol Adulyadej gli successe col nome di Rama IX.
Nell’aprile del 1948 l’esercito richiamo’ Phibun dall’esilio e lo elesse Primo ministro, egli subito si conquisto’ la fiducia degli USA, iniziando cosi una lunga tradizione di regimi militari che governarono la Thailandia col sostegno degli Stati Uniti. Il ritorno al potere di Phibun riassunse coincise con il periodo della Guerra Fredda e lo stabilirsi di un regime comunista nel Nord Vietnam. Ancora una volta gli oppositori politici furono arrestati e alcuni condannati a morte. Sempre durante questo periodo alcune delle figure chiave della lotta clandestina durante la II Guerra Mondiale furono eliminate, senza alcun giudizio e con la complicita’ della polizia guidata dal direttore generale Phao Sriyanond.
Ci furono colpi di stato organizzati dai sostenitori di Pridi nel 1948, 1949 e 1951, Il coplo di stato del 1949 porto’ a forti scontri fra esercito e marina prima che Phibun ne uscisse vittorioso, Nel colpo di stato del 1952 Phibun quasi perse la vita quando la nave dove era stato portato come ostaggio fu bombardata dall’aeronautica militare pro-governativa.
Nel 1949 fu promulgata una nuova costituzione che creava un Senato nominato formalmente dal re, in pratica dal governo. Ma nel 1951 il regime aboli’ la nuova costituzione e torno al sistema del 1932 abolendo l'Assemblea Nazionale come corpo elettivo. Questo creo’ grandi proteste negli studenti e nella stampa e porto’ a ulteriori processi e repressioni. Il regime fu tuttavia aiutato dalla ripresa postbellica, dalle esportazioni di riso e dagli aiuti americani. Con l’aumento della popolazione e dell’urbanizzazione l’economia comincio’ a diversificarsi.
Nel 1950 alla Thailandia fu chiesto dagli Stati Uniti di unirsi alle forze delle Nazioni Unite nella guerra di Corea. Sebbene sembra che i thailandesi non si ricordino di questo la Thailandia ebbe il terzo posto per numero di truppe che parteciparono a quella guerra. Il governo tai rispose alla sfida tenendo i comunisti a distanza, si comporto’ cioe, nello stesso modo degli Stati Uniti. Oggi, dopo varie guerre nel Sudest Asiatico con la caduta del Vietnam, Laos e Cambogia in mano ai comunisti nel 1975 questa politica sembra meno pesante di quella che molti critici storici tai pensano fosse in quel periodo.
Nel 1955 Phibun perse la sua posizione di potere nell’esercito a vantaggio di due rivali il maresciallo in campo Sarit Thanarat e dal generale Thanom Kittikachorn. Per ripristinare la sua posizione rimise in vigore la costitituzione del 1949 e indisse nuove elezioni in cui i suoi sostenitori vinsero. Ma l’esercito non era disposto ad affidargli il potere e il 17 settembre 1957 chiese le dimissioni di Phibun. Quando Phibun tento’ di arrestare Sarit l’esercito organizzo’ un colpo di stato non violento che pose fine alla carriera di Phibun e lo obligo’ a ritirarsi in Giappone da dove non fece piu’ ritorno. Thanom divenne Primo ministro e lo rimase fino al 1958, poi lascio’ il suo posto a Sarit, che era il vero capo del regime e che detenne il potere fino alla morte nel 1963, quando lo passo’ nuovamente a Thanom.
Sarit e Thanomrano i primi leader thai ad essere stati istruiti completamente in Thailandia ed erano meno influenzati da idee politiche europee, come fascismo o democrazia. Essi erano thai tradizionalisti il cui desiderio era restaurare il prestigio della monarchia e mantenere una societa’ basata su ordine, gerarchia e religione. Essi vedevano nelle armi il miglior mezzo per essi di assicurare tutto questo e anche per sconfiggere il comunismo che essi associavano con uno dei nemici tradizionali della Thailandia, i vietnamiti. Il giovane re Bhumibol che ritorno’ in Thailandia nel 1951 collaboro’ con questo p[rogetto, il presente elevato status della monarchia thailandese ha le sue origini in quest’era.
Il regime di Sarit e Thanom fu fortemente appoggiato dagli Stati Uniti. I due paesi divennero formalmente alleati con la costituzione del Southeast Asia Treaty Organization (SEATO). Questo e’ dimostrato dal fatto che quando la guerra in Indocina fu fra Francia e vietnamiti la Thailandia non si schiero’ da nessuna parte ma quando questa divenne una guerra fra Stati Uniti e comunisti vietnamiti la Thailandia si schiero’ subito al loro fianco, concludendo un accordo segreto nel 1961, mandando truppe in Vietnam e Laos e permettendo agli Stati Uniti di usare aereoporti nell’est del paese per poter bombardare il Vietnam del nord.
I Vietnamiti ricambiarono sostenendo il Partito Comunista di Thailandia che era presente principalmente nel nord e nel nordest a compiere azioni di guerriglia, mentre al sud cooperava con i non certo contenti mussulmani.
La guerra del Vietnam sostenne la modernizzazione e l’occidentalizzazione della civilta’ thailandese. La presenza degli americani e la conseguente esposizione alla cultura occidentale ebbe effetto su uno aspetto della vita thailandese, in modo cosi’ vasto e rapido come mai era successo in precdenza. Prima dei tardi anni ’60 l’accesso alla cultura occidentale era limitato a un’elite ben istruita, la guerra del Vietnam porto’ invece la cultura occidentale faccia a facc ia con larghi segmenti della societa’ come mai era successo in precedenza.
Durante tutta la guerra del Vietnam al personale militare americano furono assegnate piccole vacanze in Bangkok. Molti uomini di affari thailandesi prosperarono in quel periodo, fra bar e case di prostituzione. Una parola divenne di moda in quel periodo mia chao “moglie affittata” una donna tai che godeva di una relazione a lungo termine con uno straniero, ovviamente pagata.
In qiuel periodo molti tai sostenevano la posizione ufficiale amiricana che quella guerra era per scongiurare la teoria del dominio, il concetto cioe’ che i comunisti desideravano prendere il Vietnam, il Laos e la Cambogia e da qui attentare alla liberta’ della Thailandia e della Birmania.
Alla fine se il traguardo degli americani era rendere libero il Sud Vietnam dai comunisti, esso falli. I militari americani si ritirarono lasciando il Vietnam del Sud al suo fato. Questo scosse molto la fiduzia dei tai negli americani. Dopo alcuni incidenti di fine guerra, il governo di Mom Rajavong Kukrit Pramoj mando’ a casa gli americani.
Con i dollari statunitensi che pompavano l’economia i servizi, i trasporti, le imprese edili crebbero rapidamente.
L’unita’ tradizionale, la famiglia rurale, comincio’ a essere distrutta a mamo a mano che un numero crescente di thai si sposto’ nelle citta’ per trovare un nuovo lavoro. Questo porto’ a uno scontro di culture e i thai furono esposti alle idee occidfentali che riguardavano la moda, la musica, i valori e la morale.
La popolazione comincio’ a crescere in modo esplosivo appena miglioro’ il tenore di vita. Le posibilita’ d’istruzione e la diffusione dei mass media crebbero durante la guerra del Vietnam. Brillanti studenti universitari impararono sempre di piu’ per quanto riguardava economia e sistemi politici thailandesi, il che porto’ a una crescita dell’attivismo studentesco. La guerra del Vietnam porto’ anche alla crescita della classe media thailandese che inizio’ a maturare una propria dignita’ e coscienza.
Lo sviluppo economico non porto’ prosperita’ a tutti. Durante gli anni ’60 molti poveri rurali si sentirono sempre piu’ insoddisfatti delle proprie condizioni di vita e disillusi rispetto alle promesse del governo centrale. E interessante notare che non furono sempre i piu’ poveri a unirsi ai movimenti antigovernativi. Il fatto che ci fosse una rappresentanza dei villaggi rurali nel governo non miglioro’ per niente la situazione. Gli abitanti dei villaggi divennero cosi’ in modo sempre piu’ crescente oggetti di vessazione da parte della polizia e di una burocrazia corrotta. Gli abitanti dei villaggi si sentivano sempre piu’ traditi dato che il governo faceva promesse che pero’ non venivano mai rispettate. Dal 1970 il malcontento ruarale si manifesto’ in un movimento attivista di contadini.
Questo movimento nacque nella regione a nord, nell’area intorno a Chiang Mai. Quando questa regione entro’ a far parte effettivamente dello stato siamese sotto il regno di re Chulalongkorn alla vecchia nobilta’ locale fu permesso di entrare in possesso di grandi appezzaqmenti di terreno. Come risultato di questo circa il 30% delle famiglie erano senza terra. Negli anni ’70 alcunio studenti aiutarono a portare alcune di queste proteste sulla scena nazionale. Le proteste posero in luce le perdite per le terre, le alte rendite, il pesante ruolo della polizia, di una burocrazia corrotta e di una simile nobilta’ locale, la poverta’ di infrastrutture e la poverta’ crescente. Il governo stabili’ un comitato per ascoltare le lagnanze dei contadini. In breve tempo ci furono 50,000 petizioni, molte di piu’ di quelle che fosse possibile esaminare. Gli ufficiali dichiararono che molti dei contadini domandavano cose irrealistiche e troppo difficili da raggiungere.
L’ambiente politico thailandese cambio’ poco nella seconda meta’ degli anni ’60. Thanom e il suo vicecapo Praphas si mantennero strettamente ancorati al potere, l’alleanza fra i due fu ulteriormente cementata col matrimonio della figlia di Praphas e il figlio di Thanom. Alla fine degli anni n’60 tuttavia piu’ elementi della societa’ thailandese divennero apertamente critici del governo dei militari che vedevano incapace di risolvere i problemi del paese. Non furono solo gli studenti attivisti ma anche il mondo degli affari aveva cominciato a criticare la leadership del governo e le relazioni che questa intratteneva con gli Stati Uniti. Thanom fu posto sotto ulteriori pressioni riguardo alla tenuta del suo potere quando il re publicamente disse che era arrivato il tempo per il parlamento di essere restaurato e che una nuova costituzione entrasse in vigore. Dopo che Sarit aveva sospeso la costituzione nel 1958 era stata nominata una commissione perche’ ne redigesse una nuova, ma circa dieci anni dopo questa non era stata completata, lo fu finalmente nel 1968 e il governo programmo’ elezioni per l’anno seguente. Il partito formato dalla giunta vinse le elezioni e Thanom rimase primo ministro.
Sorprendentemente l’Assemblea non era del tutto addomesticata, un certo numero di membri, per la maggior parte professionisti, dottori, medici e giornalisti cominciarono a combattere apertamente alcune delle politiche governative portando prove di una vasta corruzione nel governo su un gran numero di importanti progetti. Al dibattito sul nuovo budget del 1971 apparve evidente che la domanda di maggiori fondi per le spese militari non avrebbe ottenuto voti sufficienti. Meglio che soffrire una cosi fatta perdita della faccia Thanom organizzo’ un golpe contro il proprio governo, sospese la costituzione e dissolse il Parlamento. Ancora una volta la Thailandia era ritornata sotto un regime militare assoluto.
Ma il re approfitto’ di varie festivita’ per parlare alla nazione e in questi discorsi era apertamente critico sul regime Thanom-Praphas. Egli espresse dubbi sull’uso della violenza per combattere gli insorti, egli parlo’ dell’esistenza di una vasta corruzione nel governo ed espresse come punto di vista che i colpi di stato dovevano diventare un ricordo dei passati regimi politici. Inoltre la giunta doveva confrontarsi con una crescente opposizione anche all’interno dei circoli millitari. Sentendosi preoccupati per i loro ruoli politici, Thanom e Praphas, cercarono di svincolarsi dal completo controllo dell’esercito, ma ando’ peggio molti ufficiali si sentirono oltraggiati per la rapida promozione di Narong e per il fatto che questi sembrava destinato a succedere a Thanom. Agli ufficiali sembro’ che si volesse creare una dinastia politica.
Le dimostrazioni studentesche iniziarono nel 1968, crebbero progressivamente di intensista’ e raggiunsero il culmine nei primi anni ’70 e cio’ nonostante il bando sempre in vigore in quel periodo sulle riunioni politiche. Nel 1973 nove studenti della Ramkhamhaeng University furono espulsi per aver publicato un articolo, in un giornale studentesco, critico contro il governo. Poco dopo migliaia di studenti cominciarono a protestare presso il Monumento alla Democrazia domandando il rientro dei nove studenti. Il governo in un primo tempo chiuse le universita’ ma poco tempo dopo permise agli studenti di riiscriversi.
In ottobre altri 13 studenti furono arrestati con l’accusa di cospirare per rovesciare il governo. Questa volta alle proteste degli studenti si unirono le voci di lavoratori, uomini d’affari, ordinari cittadini. I dimostranti si contarono nel numero di diverse decine di migliaia e le proteste si estesero dal rilascio degli studenti arrestati alla richiesta di una nuova costituzione, alle dimissioni del governo.
Il 13 aprile il governo rilascio’ i detenuti e i leader delle manifestazioni sospesero le proteste in conformita’ con i desideri del re che era apertamente contro il partito democratico In un discorso publico agli studenti questi aveva criticato il movimento pro-democrazia dicendo agli studenti di concentrarsi sui loro studi e di lasciare la politica agli anziani.
Come la folla cerco’ di disperdersi il giorno dopo, il 14, molti studenti non riuscirono a uscire perche’ la polizia, tentando di controllare il traffico, aveva bloccato la zona sud di Rajavithi Road, Messa alle strette e sopraffata da una folla ostile la polizia rispose con gas lacrimogeni e spari.
Fu chiamato l’esercito e i carri armati entrarono in Rajdamnoen Avenue mentre elicotteri sparavano sulla Thammasat University. Un certo numero di studenti cerco’ di fare barricate con autobus, camion, auto in modo che i carri armati non potessero passare. Con il caos per le strade il re apri’ i cancelli di Palazzo Chitralada agli studenti in modo da evitare che fossero uccisi per le strade. Comunque malgrado gli ordini di Thanom di intensificare l’azione militare il comandante dell’esercito Kris Sivara aveva ritirato l’esercito dalle strade.
La pace fu alla fine restaurata e molto del credito fu dato al re. In quel periodo in mancanza di una costituzione il re ordino’ che i 2,347 membri dell’Assemblea Consultiva si riunissero e designassero un governo ad interim fino a che una nuova costituzione non fosse pronta. Pochi tai criticarono questo esercizio di potere extracostituzionale da parte del re, infatti molti di loro approvavano e approvano il coinvolgimento del re in politica. Essi si sentono fortunati ad avere un sovrano che non ha paura ad esercitare prerogative reali non scritte per preservare la pace del regno.
Gli eventi del 1973 crearono una rivoluzione nella politica thailandese per la prima volta il ceto medio urbano guidato dagli studenti si era posto contro la giunta al governo e aveva guadagnato il beneplacito del re per un passaggio alla democrazia. I leaders della giunta furono obligati ad andarsene, trovarono rifugio a Taiwan e negli Stati Uniti.
La Thailandia non aveva comunque una classe politica capace di produrre la democrazia senza intoppi. Le elezioni del gennaio 1975 non furono ion grado di produrre una stabile maggioranza di partito e nuove elezioni nell’aprile 1976 ottennero lo stesso risultato. Seni Pramoj e suo fratello Kukrit Pramoj, anziani politici, si alternavano al potere ma erano incapaci di proporre un efficace programma di riforme. L’aumento dei prezzi del petrolio nel 1974 porto recessione e inflazione, indebolendo le posizioni del governo. Una delle piu’ popolari mosse del governo in questo periodo fu assicurare il ritorno degli americani a casa. Gli insorti comunisti divennero piu’ attivi nelle campagne e si allearono con la classe intellettuale urbana e con gli studenti. Il Vietnam, il Laos e la Cambogia divennero comuniste nel 1975. La crescita del comunismo nei paesi confinanti creo’ il panico nella popolazione, l’abolizione di 600 anni di monarchia in Laos, il fiume di rifugiati dal Laos e dalla Cambogia sconvolsero l’opinione publica e i conservatori ottennero un miglior risultato politico alle elezioni del 1976.
Nel tardo 1976 le idee della classe media avevano preso le diatanze da quelle degli studenti che avevano la loro base alla Thammasat University. L’esercito e i partiti di destra cominciarono una propaganda contro il liberalismo degli studenti accusandoli di essere comunisti e di attivismo, utilizzando gruppi paramilitari come i Village Scouts e i Red Gaurs molti studenti furono uccisi. I problemi giunsero con gli inizi di ottobre quando Thanom rientro’ in Thailandia per farsi monaco in Wat Bovorn.
Le tensioni fra i lavoratori e gli imprenditori divennero piu’ feroci, dopo che il movimento civile divenne piu’ attivo dopo il 1973. Idee socialiste e di sinistra fecero proseliti fra gli intellettuali e i lavoratori. L’atmosfera politica divenne sempre piu’ tesa. Lavoratori furono trovati impiccati a Nakhon Pathom dopo che avevano protestato contro il proprietario di una fabbrica. Era un periodo in cui chiunque protestava poteva essere accusato di organizzare una rivolta comunista.
Nel 1976 gli studenti dell’Universita’ Thammasat organizzarono proteste contro la morte violenta di due di loro, misero in scena una finta impiccagione dei due con uno dei manichini che assomigliava al principe ereditario. Alcuni giornali, compreso il Bangkok Post, uscirono il giorno dopo con le foto e dissero che gli studenti si erano resi colpevoli del reato di lesa maesta’. Importanti uomini di destra e ultra-conservatori criticarono gli studenti a istigarono a usare mezzi violenti per sopprimere il movimento.
Il tutto culmino’ nella giornata del 6 ottobre 1976 in cui l’esercito scateno’ le organizzazioni paramilitari di estremisti di destra e questo causo’ una violenza inaudita, essi bastonarono a morte gli studenti, protestanti o meno che avevano trovato rifugio nella Thammasat University. Centinaia di studenti furono torturati e uccisi, la costituzione fu sospesa e l’esercito riprese il potere. Subito dopo gli incidenti fu emanata un’ammnistia per impedire che i responsabili si dovessero presentare di fronte alla legge.
La soppressione di questa dimostrazione di studenti fu anche piu’ sanguinosa di quella del 1973.
Alla sera la giunta organizzo’ un colpo di stato e dichiaro’ la fine del Partito Democratico che guidava la coalizione di governo. L’esercito installo’ come Primo Ministro Thanin Kraivichien, un giudice ultraconservatore e condusse una purga nelle universita’, nei media e nel servizio civile. Migliaia di studenti, intellettuali e altre persone di sinistra fuggirono da Bangkok e si iscrissero nel Partito Comunista che operava nel nord e nel nordest con basi sicure in Laos. Altri partirono per l’esilio, compreso il Dr. Puey Ungphakorn, uno stimato economista e rettore della Thammasat University.
Anche l’economia era in serie difficolta’ in non piccola parte dovuta alla politica di Thanin che spaventava gli investitori stranieri.



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