Ovunque andiate... che i vostri piedi non inciampino, che le vostre braccia non si indeboliscano e che le vostre parole siano veritiere. Allora le vostre speranze saranno esaudite e le vostre iniziative avranno successo (Fabio, da una Preghiera tribale del nord Thailandia).

martedì 5 aprile 2011

Luang Por Sothorn.

Non ci sono prove che possano indicare chi fu la persona che costrui’ la sacra statua di Buddha chiamata Luang Phor Sonthorn e anche quando rimane senza risposta. La leggenda rigurdante questa statua risale al periodo di Ayutthaya.
Si diceva che all’inizio Luang Phor Sonthorn fosse ospitata in un tempio della capitale (Ayutthaya e’ stata capitale prima di Thonburi e Bangkok) ma quando la capitale fu saccheggiata dagli invasori birmani nel 1767 molte residenze e templi furono bruciati.
Per non sottostare al giogo birmano le persone scapparono dalla citta’ in guerra prendendo con loro solo gli oggetti di maggior valore e seppellendo gli altri sotto il terreno. Alcuni, sperando di poter tornare, gettarono le loro ricchezze nel fiume in modo che non cadessero in mano dei birmani.
Per proteggere se stessi dal pericolo che avevano di fronte i thai portarono con loro la grande statua di Buddha. Solo quando videro che I birmani erano ormai vicini decisero di porre la statua sul letto del fiume con la speranza di recuperarla in seguito. Si ritiene possibile che queste persone siano state uccise dall’invasore prima di avere la possibilitâ di riportare la statua a riva. Questa potrebbe essere la parte vera della storia, ed ora la leggenda.
La l;eggenda bracconta che molto tempo fa nella Thailandia del nord vivevano tre monaci buddhisti che erano fratelli. Tutti e tre studiavano le arti magiche e arrivarono a un punto di conoscenza che permise loro di trasformarsi in tutto cio’ che desideravano, prendendo qualsiasi forma. In quel tempo c’erano guerre nel nord quindi i monaci pensarono di andare a sud. Per fare questo si trasformarono in statue e cominciarono a navigare lungo il fiume Chao Phraya.
La statua piu’ grande navigo’ fino al Golfo di Thailandia, seguendo la costa arrivo a Samut Songkram dove le persone la invitarono a stare nei loro templi. La statua pero non si fermo, continuo’ a navigare lungo il canale Samrong e si diresse verso Bang Phli. Un primo gruppo di persone tento’ di persuaderla a entrare e stare nel loro tempio ma la statua non si fermo’ e prosegui’ il suo viaggio. Quando raggiunse il tempio successivo in Bang Phli, le persone prima la venerarono poi usarono il bianco e sacro filo sai sin ( N.B. presente in molte cerimonie buddhiste dalla nascita, alla benedizione di una casa, alle cremazioni, ai sermoni, ecc...) per trascinarla a riva. La cosa funziono’.
La seconda statua fu felicemente recuperata in Samut Prakan.
La terza statua navigo’ lungo il fiume Bang Pakong fino a Chachoengsao. Il primo tentativo di alcune persone per fermare la statua falli’. Poi qualcuno suggeri’ che prima che la statua accettasse l’invito doveva essere costruito un santuario per lei. Cosa che fu fatta, poi sempre utilizzando il sai sin la statua fu portata a riva. Il tempio di Wat Sothorn in Chachoengsao fu costruito nello stesso posto dove si recupero’ la statua. Oggi il tempio richiama miglia di pellegrini che vengono qui a pregare e a chiedere che i loro desideri diventino realta’. Questa statua di Buddha e’ chiamata Luang Por Sothorn ed e’ una delle piu’ venerate di tutta la Thailandia.

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