Ovunque andiate... che i vostri piedi non inciampino, che le vostre braccia non si indeboliscano e che le vostre parole siano veritiere. Allora le vostre speranze saranno esaudite e le vostre iniziative avranno successo (Fabio, da una Preghiera tribale del nord Thailandia).

venerdì 22 aprile 2011

Monumento alla Democrazia.



Il punto di raduno dei movimenti democratici di Thailandia degli ultimi 30 anni. Il Monumento alla Democrazia fu costruito durante il periodo in cui era Primo Ministri il maresciallo in campo Phibulsongkram, per commemorare la fine della monarchia assoluta. Fu disegnato dall’artista italiano Corrado Feroci che prima di immigrare in Thailandia e diventare il padre dell’arte mo9derna del paese disegno’ monumenti per il dittatore italiano Benito Mussolini. Esso vuol rappresentare il cambiamento da monarchia assoluta a democrazia avvenuto nel 1932. La pietra di fondazione fu posta il 24 giugno 1939, fu completato il 22 giugno 1940 e inaugurato uffucialmente il 24 giugno 1940. L’imponente monumento di 24 metri, che si solleva al centro di un anello con molto traffico, e’ un segno distintivo della citta’, Ancora oggi il monumento resta un importante simbolo e la graziosa Ratchadamnoen Rd. fra il monumento e Sanam Luang e’ stato lo scenario di molte proteste publiche, compreso il maggio nero del 1992, quando almeno 50 protestanti furono uccisi dai militari mentre dimostravano per la democrazia, contro il governo di Schinda Kraprayoon.
Le ali alte 24 metri e i 24 metri di raggio del monumento significano 24 giugno che fu il giorno del cambiamento del sistema governativo.
I 75 cannoni attorno al monumento simbolizzano l’anno 2475 B.E. (1932 D.C.).
I rilievi nelle parti basse delle quattro ali illustrano la storia del Partito Civile che realizzo’ il cambiamentoo.
I piedistallo contiene una copia della costituzione. E’ alto tre metri il che si riferisce al terzo me se del calendario tradizionale, giugno. ( Il Nuovo Anno del calendario tradizionale thai inizia in aprile).
Le sei spade poste sul portale del piedistallo suggeriscono le sei politiche del Partito Civile: indipendenza, pace interna, uguaglianza, liberta’ economia e educazione.

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