Ovunque andiate... che i vostri piedi non inciampino, che le vostre braccia non si indeboliscano e che le vostre parole siano veritiere. Allora le vostre speranze saranno esaudite e le vostre iniziative avranno successo (Fabio, da una Preghiera tribale del nord Thailandia).

venerdì 22 aprile 2011

Palazzo Suan Pakkad.

Uno strano nome per una delle meraviglie di Bangkok, Suan Pakkad infatti significa “fattoria dei cavoli”, dato che prima di ospitare la residenza principesca qui stava una fattoria che prpduceva questi vegetali, il nome e’ rimasto.
La residenza e’ un insieme di 5 padoglioni tradizionali posti in bellissini giardini panoramici, autentica oasi di npace con cigni e anatre, a formare uno dei piu’ fini esempi di architettura tradizionale abitativa di tutta Bangkok. L’edificio princiopale si trovava all’inizio in Chiang Mai e fu la residenza di una ricca famiglia del nord. La Principessa e il Principe Chumboth di Wagara Svarga e Nakhon Sawan, notevoli collezionisti d’arte la fecero smontare e portare qui.
Il piu’ interessante edificio e’ comunque il Padiglione Laccato che e’ antico di 450 anni e fu portato qui da Ayutthaya. Fu originariamente la libreria di un tempio posto fra Ayutthaya e Bang Pa-In, sulla riva del Chao Phraya. La lucente struttura bianca e oro e’ un esempio unico di arte decorativa siamese, il solo esempio di questo tipo a sopravvivere alle ingiurie del tempo e della guerra. E’ ammirato non solo per le sue fini proporzioni ma anche per i suoi notevoli murali laccati ornati con intricati disegni in oro. Questi pannelli, ideato e concepiti con grande ingenuita’ decorativa, rappresentano storie jataka, storie delle precedenti vite del Buddha, episodi dal Ramakien e scene della vita che si svolgeva in Ayutthaya nel XVII secolo e mostrano migliaia di persone poste su uno sfondo stilizzato.
Ognuno dei padiglioni aveva una funzione specifica: camera da letto, sala da ricevimento, cappella e sala da pranzo. Contengono un vasto assortimento di manufatti thai, di cui i piu’ interessanti sono: un vaso dell’Eta’ del Bronzo proveniente da Bang Chiang, scilture Khmer, le ceramiche Sangkhalok e le ceramiche a piu’ colori Benjarong. Altri oggetti comprendono: strumenti musicali, fini ripriduzioni artigianali delle barche reali, antichi tamburi che risalgono al priodo Don Song dell’antica storia del Vietnam. Il padiglione ospita anche antichi mobili thai, statue in bronzo e pietra, delle quali quelle del periodo Dvaravati e Khmer sono ritenute particolarmente interessanti, porcellane cinesi e thai, spade che una volta appartennero a antichi guerrieri, delicati ventagli artifianali usati dai monaci nei riti buddhisti.
Si puo’ anche visitare il Padiglione dei Minerali dove sono raccolti esemplari riuniti dalla principessa Chumbhot.
La famiglia del principe visse qui per diversi decenni e dopo la sua morte l’intero luogo fu trasformato in un museo. la maggior parte della collezione e’ disposta in modo informale che riflette pero’ o gusti personali del principe.

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