Preistoria. Lo studio della preistoria della Thailandia e’ ancora agli inizi e non e’ quibndi possibile presentare un’immagine organizzato della presenza umana nel Nord fin dai tempi piu’ antichi.
Scavi nella valle di Chiang Mai hanno pero’ riportato alla luce reperti paleolitici e ricerche nella zona di Chiang Saen hanno scperto un sito del Pleistocene. E’ chiaro quindi che la valle del Mekong fu abitata da comunita’ di cacciatori e raccoglitori fin da tempi remoti. Fra questi e le succevvive testimonianze del Neolitico c’e’; un lungo periodo di tempo e un ulteriore vuoto precede la fioritura artistica e culturale del periodo buddhista.
La scuola archeologica francese, che per piu’ di 50 anni domino’ il campo della ricerca scientifica nel Sudest asiatico, era convinta che quest’area fosse una sorta di retrovia culturale, dove la vera civilta’ sarebbe stata importata all’ultimo momento dalla Cina e dall’India. Le straordinarie scoperte dell’americano Chester Gorman a Ban Chiang distrussero dalle fondamenta il fragile castello di ipotesi dei francesi
Le ricerche di Godman, interrotte soltanto dalla sua prematura morte, si estesero anche nella valle di Mae Hong So, dove le rivelazioni furono non memo sorprendenti. La Grotta degli spiriti conteneva, insieme a utensili neolitici simili a quelli scoperti in Indocina e ritenuti appartenenti a comunita’ di semplici cacciatori, anche un’ampia varieta’ di semi di piante domestiche: betel, mandorle, pepe, zucche e cetrioli. Era dunque ormai chiaro che gruppi di agricoltori abitavano la penisola che era probabile si fosse sviluppata indipendentemente da influssi provenienti dall’esterno.
Agli inizi del I millennio d.C. le regioni del Nord risultano popolate da comunita’ fra cui quella mon e quella khmer. Non si conoscono le rotte delle immigrazioni , ne’ i rapporti di questa gente con quella del tardo Neolitico. Ma e’ innegabile che si trattava di comunita’ primitive e che esse avevano contatti culturali con Birmania e Cina. Le regioni del Nord dovevano scambiare i loro prodotti seguendo le stesse rotte. Pero’ trovandosi cosi’ lontane dal mare e’ probabile che ne tressero poco profitto.
Cultura e religione viaggiavano con le merci e cosi’ raggiunsero l’alta valle del Mekong e la regione del Nord. Il buddhismo e la sofisticata organizzazione statale indiana ebbero una profonda influenza sullo sviluppo dei piccoli principati nordici. Nel VII secolo gruppi mon provenienti dalla Thailandia del Sud stabilirono un principato indipendente ad Hariphunchai, l’odierna Lopburi, che divenne poi uno dei principali centri culturali e religiosi dell’intera area.
Con il declino della potenza marittima di Srivijaya, si creo’ un vuoto di potere rapidamente colmato dai khmer della Cambogia, che estesero la loro influenza su quasi tutta la penisola Indocinese. Il Nord non venne mai inglobato nell’impero khmer ma esistono testimonianze di guerre e battaglie fra questi e i principati locali. Gradualmente le vie del commercio si spostarono dalle rotte marittime alle vie carovaniere, attraverso i monti, e questo porto’ nuova prosperita’ alle regioni dell’interno e in ultima analisi contribui’ all’emergere di regni importanti in aree ben lontane dal mare, come Pagan e Sukhothai.
Fra la meta’ del’XI secolo e la meta’ del XIII gruppi di thai si sistemarono nella parte alta del Nord. Il gruppo principale fu quello degli Yuan Tai. Le loro terre a nord furono chiamate Yanok che e’ la versione thai della parola pali Yonaka. Il primo governatore documentato dei thai fu Mang Raidel clan dei Tai Luedi Chiang Rung in Yunnan. Mangrai fondo’ la moderna citta’ di Chiang Rai nel 1263 e conquisto Lamphun nel 1292, piu’ tardi fondo’ la citta’ di Chiang Mai nel 1298.
Nel 1837 i Tai Yuan fondano la citta’ di Chiang Saen. Nel 1338 il principato di Phayaocade sotto il controllo di Chiang Mai e dal 1350 molta parte del Lan Na e’ governata dai Yuan. I thai controllano aree di Nan e Phrae che erano sotto l’influenza di Sukhothai fino al 1344 e 1349.
I thai Yuan sostituiscono i mon nelle amministrazioni regionali. Essi sviluppano nuovi punti di vista su se stessi e il mondo, mantenendo le loro vecchie credenze animistiche le integrano con nuove adottate dai Lawa e dalle tradizioni buddhiste mon.
Essi iniziano anche la costruzione di Wat Phra Sing in Chiang Mai. La storia del Lanna prende in considerazione i seguenti periodi.
L’eta’ d’oro del Lan Na (1355-1525): in questo periodo si espande il buddhismo theravada, si scopre il Buddha di Smeraldo in Chiang Rai, si costruisce Wat Chedi Luang in Chiang Mai, si catturano e si solidificano Phrae e Nan, vi e’ la guerra contro Ayutthaya, si estende il controllo a Si Satchanalai, si costruisce Wat Chedi Yot. E’ un periodo in cui l’economia prospera e la vita e’ piena di fervore religioso.
Gli annali storisci del Lan Na sembrano un racconto delle gesta di re Artu’, un elenco infinito di battaglie, assedi e guerre usando amici e vicini per strappare il potere ad alleati e parenti. Come nel medio evo europeo le guerre erano spesso intraprese per puro orgoglio, spesso risolte da singoli combattimenti eroici fra re rivali, ognuno sopra un elefante da guerra. L’arte del governo non era il principale requisito per la regalita’, piu’ utili erano la forza fisica e la destrezza militare, condite con un sofisticato senso di perfidia. Nonostante l’instabilita’ del potere sembra che la popolazione non fosse coinvolta dal continuo stato di guerra: la regione continuo’ a prosperare per molto tempo. Lanna espanse la sua area di influenza assorbendo i regni di Phayao, Phrae e Nan e resistette con successo a diversi tentativi di invasione da parte di Ayutthaya.
L’eta’ d’oro di Chiang Mai sboccio’ nella meta’ del XV secolo, durante il regno di Tilokaraja, grande guerriero e determinato sostenitore della fede buddhista, che nel 1455organizzo’ a Chiang Mai l’ottavo concilio mondiale nuddhista. La presenza di una tale prestigiosa e ampia congregazionenella Thailandia settentrionale e la bellezza di Wat Wat Ched Yot, il tempio che molto probabilmente ospito’ il concilio, testimoniano del fatto che, nonostante la movimentata scena politica, la regione godeva di buone comunicazioni, si poteva viaggiare sicuri e c’era a disposizione un surplus di cibo. Sufficiente a sostenere una comunita’ specializzata di artigiani che potevano fare a meno di lavorare nei campi di riso.
La storia ufficiale della Thailandia del Nord comincia verso la fine del XIII secolo , quasi in contemporanea allo sviluppo di Sukhothai nella Thailandia centrale. Mengrai, capo di un piccolo principato nella valle dell’odierna Chiang Salu. Si imbarco’ nell’enorme impresa di radunare sotto il suo controllo tutti i capi della regione. Egli era in gran parte thai, ventiquattresimo successore di uno dei capi lawa, che dominavano l’alta valle del Mekong.
Mengrau si mosse verso sud e nel 1262 in una localita’ ben protetta da tre collinette e dal fiume Kok fondo’ la citta’ di Chiang Rai, il cui nome derivo’ da quello del principe. In seguito si diresse verso la valle del Ping e dopo molti tentavi riusci’ a conquistare Haripunchai. La citta’ fu presa intatta e mantenne la sua supremazia culturale per un’altro mezzo secolo. Controllare un cosi’ importante centro religioso accrebbe lastatura politica di Mengrai che divenne sovrano predominante del nord. Egli strinse amicizia con Phya Ngam Muang, il re dei phayao, dieci anni dopo la morte di questo re i suoi domini furono ammessi a quelli di Mengrai, il quale controllo’ presto una vasta area che si estendeva dal Laos a quelli che oggi sono gli stati shan in Birmania. Si proclamo’ cosi’ re di Lan Na, “il regno di un milione di campi di riso”. Dopo la conquista di Hariphunchai Mengrai stabili’ una nuova capitale in un sito fortificato sulle rive del fiume Ping, Wiang Khum Kam, che abbelli’ con numerosi templi buddhisti. Dopo pochi anni decise di costruire una citta’ piu’ grande sulla riva opposta del fiume. La nuova citta’ fu chiamata Chiang Mai. Questa citta’ era destinata a diventare il principale centro culturale e religioso del Nord e il centro politico ed economico di una vasta area, dalla frontiera settentrionale del regno di Sukhothai alle provincie meridionali della Cina. Mengrai mori’ nel 1317 dopo aver fondato non solo un regno ben organizzato ma anche una dinastia che avrebbe governato la Thailandia settentrionale per i successivi 200 anni.
Periodo del declino (1525-1558): e’ un periodo di instabilita’ politica durante il quale i nobili sfidano l’autorita’ dei re e due re vengono assassinati, quando Ayutthaya invade e quando i nobili invitano il figlio del re di Xan Chiang, Laos, a venire e a essere re. Quando egli piu’ tardi tornera’ indietro per essere re del Laos portera’ con se: le gemme Lan Na, il Buddha di Smeraldo e l’immagine del Buddha Sihing.
Il periodo dell’occupazione birmana (1558 – 1774): il Lan Na e’ politicamente nel caos, il re birmano la invade e la occupa in tre giorni. Il re Lan Na rimane ma come un pupazzo e nel 1578 i birmani installano un loro proprio nobiluomo a governare. I birmani occupano il Lan Na per 218 anni.
Purtroppo l’epoca delle battaglie leggendarie fini’ presto, a partire dal secondo quarto del XVI secolo la situazione politica diventa tumultuosa. Nel 1558 Chiang Mai venne conquistata dal re di Pegu. Lan Na perse la sua indipendenza e rimase sotto il controllo birmano per i successivi due secoli. Inizialmente il dominio birmano non doveva portare a una diretta dominazione, il re birmano nominava un capo di suo gradimento per ogni citta’ ed esigeva un tributo annuale. La vita per i contadini sarebbe stata esattamente la stessa se i loro capi non si fossero ribellati causando una nuova invasione da parte dell’esercito birmano, che stavolta distrusse villaggi e campi di riso fino a che non ebbe sottomesso i ribelli. Un forte antagonismo. Durante la guerra che culmino’ con la distruzione di Ayutthaya il nord vsi era nuovamente ribellato e i birmani furono costretti a marciare di nuovo a Nord. L’ultima fase dell’occupazione birmana fu la piu’ deprimente per i popoli del Lan Na: frequenti distruzioni di villaggi e citta’, confisca dei raccolti, lavori forzati e deportazioni di intere citta ridussero las popolazione a uno stato di estrema poverta’.
Il periodo della restaurazione (1774 – 1899): questo periodo inizia quando re Taksin di Thonmburi e Phraya Kavila di Lampang espellono i birmani da Chiang Mai e piu’ tardi da Chiang Rai, quando queste citta’ furono ricostruite e ripopolate, quando i confini del Lan Na furono estesi a comprendere Chiang Tung, Chiang Rung e Sip Son Panna, aree oggi incluse in parti della Cina, Laos e Myanmar, quando i templi furono restaurati e rinnovati, quando le fortificazioni di Chiang Mai furono migliorate, il tempo dei fossati e delle fortificazioni, quando le mura della citta’ furono ricostruite. In questo tempo il traffico del teak con i britannici dava molti profitti.
Dopo la distruzione di Ayutthaya due figure emersero come forze di resistenza contro gli invasori uno era Taksin di cui abbiamo gia’ parlato l’altro fu re Kawila, giovane capo di Lampang, che si ribello’ contro i birmani e riusci’ a conquistare Chiang Mai, consegnando la citta’ all’esercito siamese. Re Taksin prese formalmente possesso di Chiang Mai una domenica del quindo mese dell’anno Chula Sakarat 1136 BE, 1774, la data segna la fine dell’influenza birmana su Chiang Rai. Tuttavia la citta’ fu presto abbandonata perche’ la popolazione era ridotta alla fame dal continuo stato di guerra. Kavila e Taksin continuarono a combattere i birmani che occupavano ancora Chianm Rai e Chiang Saen. La guerra si protrasse con alterne fortune per diversi anni, fu il periodo piu’ sanguinoso nella storia del Lan Na e ler tattiche della “terra bruciata” realizzate nel paese dall’esercito siamese raggiunsero un tale livello che a un certo punti Kawila si ribello’ ai suoi alleati. Che rubano e opprimevsano i villagi attorno a Phrae e Nan. Per questa insolenza ricevette cento bastonate e gli vennero tagliate le orecchie. Kawila per riconquistare meriti ando’ a saccheggiare la citta’ di Chiang Saen, diventata roccaforte birmana.
Nel 1781 re Taksin fu messo a morte. Kawila formo' una nuova allenza col nuovo re Chakri, che lo nomino’ governatore di Chiang Mai, uno dei suoi fratelli fu nominato suo vice e un’altro governatore di Lampang.
Dopo la morte di Kawila Chiang Mai fu governata da una serie di personaggi minori che si dinteressarono delle condizioni in cui versava il popolo, ridotto a uno stato di servitu’. Le comunicazioni con il Siam meridionale erano difficoltose e opccorreva molto tempo per arrivare a Bangkok. Finop alla costruzione della ferrovia nel 1920 bil commercio era scarso. Durante la stagione delle piogge ci volevano 17 giorni daChiang Mai a Bangkok. E 50 da Bangkok a Chiang Mai, nella stagione secca 35 e 66.. si viaggiava a dorso di elefante.
Il periodo delle riforme (1884 - 1937): questo e’ il periodo quando le citta’ del Lan Na divennero parte del Siam e Bangkok mando’ governatori e il Lan Na fu classificato come regione del Nord, per essere incorporata piu’ tardi nell’amministrazione nazionale come provincia, quando il vecchio sistema delle provincie fu abolito.
Il governo di Bangkok dimostro’ scarsissimo interesse per il Lan Na, fino a quando nella seconda meta’ del XIX secolo gli inglesi deposero l’ultimo re di Mandalay in Birmania e i francesi annessero formalmente il Tonchino (Vietnam del Nord), fu chiaro che l’uno o l’altro avrebbero tentato di nssorbire anche il Lanna. Furono gli inglesi a reclamare la sovranita’ sul territorio del La Na abitato dagli Shan e il Siam si trovo’ in una posizione difficilmente sostenibile diplomaticamente. Si ricorse allora all’espedoiente di trasferire un gran numero ndi persone verso nord, per ripopolare di genti thai alcune aree a lungo disabitate. Per mantenere i delicato equilibrio fra le superpotenze desiderose di acquistare nuovi territori , c’era bisogno di un controllo effettivo maggiore di quello mantenuto dal debole principe di Chiang Mai. Nel 1877 un alto funzionario siamese ando’ a risiedere in citta’ e da allora Bangkok comincio’ ad amministrare il Nord direttamenre , anche se un principe di Chiang Mai conservo’ nominalmente il potere fino al 1939.
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