Ovunque andiate... che i vostri piedi non inciampino, che le vostre braccia non si indeboliscano e che le vostre parole siano veritiere. Allora le vostre speranze saranno esaudite e le vostre iniziative avranno successo (Fabio, da una Preghiera tribale del nord Thailandia).

mercoledì 4 maggio 2011

I gong.

Nelle prime residenze del periodo Rattakosin due zanne di elefante sostenevano un gong cerimoniale, l’avorio era normalmente preso solo da zanne di animali morti per cause naturali. uccidere animali e farne quest'uso sarebbe visto oggi come allora con cipiglio dato che essendo la Thailandia un paese buddhista l'uccidere animali per certi non e' permesso.
I primi strumenti thai furono fatti prima che la cultura indiana si infiltrasse in ogni luogo, e tutti hanno nomi onomautopedici che sono parole di singole sillabe che si approssimano al suono. La paola thailandese per il gong e’ khawng che e’ molto simile al suono, entrambe le parole sono di origine malese. 
Anche se  di varie misure, in differenti combinazioni e utilizzati per usi differenti tutti i gong hanno la stessa forma base: un pezzo rotondo di metallo, sostenuto da una cornice e che emette un suono alto e profondo quando e’ percosso con una bacchetta. I gong erano usati come strumenti musicali oppure per dare segnali. Per scendere piu’ nei particolari si puo’ dire che sono formati da una superficie frontale piatta con un bugno al centro e sottili bordi circolari dietro che si assottigliano leggermente in avanti. Questi bordi sono chiamati chat, termine che deriva dall’ombrello a piu’ livelli che e’ il simbolo della regalita’ in Thailandia. Esso ha anche due buchi tramite i quali e’ sospeso. I gong piu’ sofisticati possono essere ornati, in Thailandia, da disegni, fra cui possono ricorrere quelli dal Ramakien. 
Certi tipi di gong erano utilizzati per segnare il passaggio delle ore, una funzione simile a quella delle campane in Europa. Due differenti strumenti venivano tuttavia utilizzati a questo scopo: un tamburo per le ore notturne e un gong per quelle diurne. Un ricordo di questa tradizione e’ rimasto ne moderno vocabolario thai per indicare le ore del giorno. Le ore del giorno cominciano alle sette del mattino e usano la paola thai per gong in unione con l’ora, cosi’ sawng mong chao significa “seconda ora del mattino”, cioe’ le otto. La parola thum, simile al suono del tamburo, segna le ore della sera e della notte, e in questo caso per le otto di sera si avra’ sawng mong thum. La parola per indicare un’ora e’ chua mong, cioe’ gli intervalli di tempo fra i suoni del gong.
Gong di differenti dimensioni hanno differenti usi rituali, come nelle processioni e continuano ed esistere diverse cerimonie in cui essi sono utilizzati. Essi sono anche importanti strumenti di percussione nelle orchestre, come la piphat. In esse i gong variano da un paio, uno per i toni alti e uno per quelli bassi, sospesi a una piccola struttura in legno aperta dall’alto a interi cerchi di gong, il musicista siede in mezzo al cerchio con due bacchette battenti, una per mano, i gong sono arrangiati in senso orario secondo il il suono ascendente.

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