Ovunque andiate... che i vostri piedi non inciampino, che le vostre braccia non si indeboliscano e che le vostre parole siano veritiere. Allora le vostre speranze saranno esaudite e le vostre iniziative avranno successo (Fabio, da una Preghiera tribale del nord Thailandia).

mercoledì 18 maggio 2011

Il naga.

Exotic India.
I naga e’ nella mitologia induista e buddhista una creatura semidivina, meta’ uomo e meta’ serpente, essi tuttavia anche assumere forma interamente umana o interamente di serpente. Vivono in un regno sotterraneo pieno di bellissimi palazzi che sono adorni di gemme. Si dice che Brahma abbia relegato i naga nelle regioni sotterranee piu’ basse e li abbia condannati a mordere solo veri demoni o coloro che sono destinati a morire di morte prematura. I naga sono anche associati con le acque: fiumi, laghi, mari e pozzi e nel tempo c’e’ anche stato un tipo di naga parte serpente e parte umano che abitava un mondo acquatico sotterraneo. Essi sono visti come guardiani di tesori. Il piu’ importante di questi leggendari naga si chiamava Ananta, conosciuto anche come Sesha, trasportava il dio Vishnu dall’una all’altra parte dell’oceano cosmico mentre il dio sognava l'universo che veniva in esistenza.
La storia dei naga e’ piena di leggende e un’altra delle piu’ importanti riguarda la zagolatura dell’oceano e il naga Vasuki che permise che il suo corpo fosse avvolto attorno al monte Mandara cosi’ che gli dei e i demoni si afferrassero alla sua testa e alla sua coda tirandole indietro e fortemente ruotando la montagna e cosi’ zagolando l’oceano da cui emerse e fu rilasciato magicamente l’elisir della vita.
Nel buddhismo si crede che il re di questi serpenti, Muchalinda, abbia offerto ricovero al Buddha che stava meditando sotto una pioggia che durava da sette giorni. E’ questo molto probabilmente il vero motivo per cui in un paese buddhista, come la Thailandia, non c’e’ altra creatura mitologica che appaia cosi’ frequentemente.
In realta’ la figura del naga predata sia il buddhismo che l'induismo e puo’ essere fatto risalire alla religione vedica. Questo serpente mitico arrivo’ in Thailandia con i khmer, che all’apice del loro impero nel XII secolo, controllavano una gran parte di cio’ che e’ oggi Thailandia. Grandi balaustre in pietra, come quella del tempio khmer do Phanom Rung, furono il modello per vere opere d'arte. I naga che si trovanop cosi' di frequentey lungo le scalinate che portanop ai templi simbolizzano un ponte fra il mondo degli uomini e quello degli dei, in questo modo essi segnano l’entrata nel mondo sacro del tempio. Molto piu’ tardi le balaustre furonon copiate come entrata nei monasteri buddhisti, come e’ in Wat Phra Kaeo.
Questi serpenti possono avere un numero variabile di teste semplicemente una, tre, cinqueanche sette, ma sempre in numero dispari.
I khmer non usavano i naga solo per fare balaustre ma anche come bassa protezione degli archi, in questo caso erano sempre in gran numero con la bocca rivolta verso un’altra creatura acquatica, l’elefante dal lungo naso makara. Come il chor fa esso abbelisce il tetto dei monasteri tuttavia in numero maggiore. Il suo corpo simuoso forma la trave di diverse sezioni del tetto ed e’ quando possibile dorato.
Naga significa serpente in sanscrito e appare nel primo documento sui miti cosmologici dell’induismo. Appare anche nelle leggende buddhiste a ricordare come strettamente queste due religioni siano correlate.
Tutti questi ruoli architettonici – balaustre di entrata, parte finale dei tetti, protezione degli archi furono conservati dai thai nei loro edifici monastici
In Naga: Cultural Origin in Siam and the Ovest Pacific (1988), l’architetto e scrittore Sumet Jumsai, arguisce che il naga e’ riprodotto cosi’ tante volte in Thailandias, perche’ esso simbolizza i pervasivi riti acquatici e la cultura della popolazione thai. Tuttavia dato che non tutti sono d’accordo con il concetto che la Thailandia ‘ una civilizzazione basata sull’acqua Jumsai cerca di convincerli come profondamente i simboli d’acqua come i naga hanno permeato rituali e disegni. Egli riporta che una misura rurale dell’ammontare di acqua necessario alle coltivazioni in un dato anno naga hai nam, “naga che danno l’acqua”, i naga usano acqua e piu’ naga ci sono attorno piu’ e’ secco l’anno. Quando l’acqua e’ abbondante e’ presente un solo naga, ma se ce n’e’ una severa mancanza possono arrivare fino a sette. I monsoni, le irrigazioni, le alluvioni, il network di acqua della parte bassa del fiume Chaon Phraya, nonche’ i canali di Bangkok tutti dimostrano un’eredita’ acquatica, di cui il naga e’ il simbolo piu’ appropriato.


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