Ovunque andiate... che i vostri piedi non inciampino, che le vostre braccia non si indeboliscano e che le vostre parole siano veritiere. Allora le vostre speranze saranno esaudite e le vostre iniziative avranno successo (Fabio, da una Preghiera tribale del nord Thailandia).

mercoledì 4 maggio 2011

Loy Kratong.

In tutto il paese, luna piena di novembre.
Loi significa galleggiare e kratong e’ una navetta a forma di loto tradizionalmente fatta con foglie di banana ma oggi piu’ comune in polistirene. Essa e’ un’oblazione alla dea delle acque perche’ porti via le pene degli anni passati e per richiedere fortuna in quelli a venire.
Pari per importanza solo al Songkran, e’ la piu’ bella festa thailandese. Le sue origini non sono mai state definitivamente chiarite. Tradizioni religiose, usanze e costumi diversi hanno concorso all’usanza di gettare nell’acqua cestelli galleggianti formati da fiori che recano a bordo una candelina, una moneta, un capello e un desiderio. Il tutto viene affidato alle acque. Cerimonie simili si svolgono un po’ da tutte le parti, basti ricordare lo “Sposalizio del mare” a Venezia.
Stando a una tradizione, che non ha nessun riferimento storico, la festa sarebbe nata a Sukhothai, dove raggiunge livelli di spettacolarita’ altissimi. Ci sono grandiose rappresentazioni fra le rovine, parate in costume fuochi di artificio, spettacolo di luci e suoni, danze tradizionali. In realta’ e’ piu’ probabile che si tratti di una antica tradizione animista volta a venerare gli spiriti delle acque, riportata di moda nella corte di Bangkok nella meta’ dell’Ottocento.
Il Loy Kratong viene celebrato in ogni angolo della Thailandia. Ma dopo quello di Sukhothai, in nessun’altro luogo e’ bello come a Chiang Mai, dove il fiume Ping e i larghi fossati che circondano le mura sono luoghi ideali per il lancio dei kratong. Una grande parata di carri e di gente in costume rappresenta il momento culminante della festa. La festa in modo quasi simile si svolge a Lampang.
In tutto il nord, nei giorni che precedeno la luna piena di novembre vengono celebrate le feste del religiose del Yi Peng, letteralmente “la seconda luna”, stando all’antico calendario del Lan Na, ventiquattro ore prima che la luna raggiunga la sua pienezza i monaci leggono ad alta voce brani dai testi sacri ed espongono dipinti che illustrano il tema dei sermoni. I templi e le case vengono decorati con foglie di banana e lanterne di carta trasparente. Una tradizione peculiare dell’Yi Peng e; il lancio verso il cielo di palloni di carta gonfiati con aria calda. I palloni sono messaggeri di desideri, voti e preghiere. Appare chiaro che questo tipo di celebrazione rivolta verso il cielo e’ precedente a quella rivolta alle acque, in seguito sono state unite per venerare i due tipi di spiriti. 

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