Ovunque andiate... che i vostri piedi non inciampino, che le vostre braccia non si indeboliscano e che le vostre parole siano veritiere. Allora le vostre speranze saranno esaudite e le vostre iniziative avranno successo (Fabio, da una Preghiera tribale del nord Thailandia).

mercoledì 15 giugno 2011

Gli amuleti.

Le tavolette votive, le antenate degli amuleti, nacquero come un ricordo della vista a luoghi santi. Ma a poco a poco nel corso di anni e secol;i cambiarono la loro funzione in ogetti con l’abilita’ di proteggere. Se si’ incuriositi da questi iffetti dopo che si e’ visitato il Grand Palace si puo’ recare al mercato degli amuleti che si trova proprio li vicino, nelle strade attorno a Wat Maha That. Qui vengono venditi vari tipi di amuleti che sono essenzialmente tavolette votive a cui sono attribuiti speciali poteri. Se comunque oggi non si ha tempo, non importa, lo stesso tipo di mercato si trova vicino a tutti i principali templi in Bangkok. Che in Thailandia ci sia una vera e propria moda per gli amuleti lo dimostra il fatto che ci sono sul mercato una mezza dozzina di riviste dedicate ai collezionisti, libri specializzati e un sito di e-commerce che sembra faccia buoni affari. La collezione degli amuleti e’ diventato un mercato significativo con pezzi singoli che passano di mano a piu’ di un milione di baht.
Raro e’ vedere un thai senza amuleto. Conosciuti in thailandese come phra khruang gli amuleti consistono di figure rappresentanti episodi o attitudini dalla vita del Buddha, o le principali divinita’ induiste, o l’immagine di un santo monaco e si crede portino amore, fortuna, potere e ricchezza a chi li indossa, questo dipende dal fatto che si crede contengano l’energia vitale del monaco che li ha santificati. Sono considerati cosi’ sacri che i thai non parlano di comprarli e venderli ma di affittarli o usarli, chao phra.
Fu durante il regno di re Mongkut che inizio’ il culto delle tavolette tavolette votive uno dei motivi fu la moda nata in quel periodo di collezionare antichita’, che fiori’ a corte e divenne oggetto di incessante domanda. Antichi siti vennero illegalmente spogliati. All’inizio le ravolette votive in terracotta erano tenute in scarsa considerazione. Erano oggetti derivati dalla tradizione indiana e venivano indossate come protezione contro i molti pericoli incontrati nei pellegrinaggi. Ma gradualmente la loro provenienza e il diffondersi della credemza che i monaci che li avevano creati potevano trasferire in essi alcuni dei loro poteri li resero sempre piu’ desiderabili.
Agli inizi del XX secolo il culto si era definitivamente stabilito. Oggi molti buddhisti ne indossano uno o piu’ di uno. Perderli rappresenta un vero e proprio disastro. Perche’ gli amuleti non perdano il loro potere occorre ci sono poche regole da tenere a mente. Una delle piu’ importanti e’ che non deve essere posto in un luogo dove possa essere sovrastato dagli organi sessuali di una donna o da in indumento che e’ stato a contatto con essi, come pantaloni e mutandine. Permettere questo produce inaspettate conseguenze negative sul proprietario dell’amuleto. Per la stessa ragione in Thailandia nessuna donna scavalchera’ mai il corpo di un uomo sdraiato, non importa quale sia la circostanza. Che l’uomo indossi o no amuleti non fa fatto, questo gesto riduce automaticamente i poteri di un uomo.
Un uomo puo’ indossare molti amuleti appesi a una catena, a volte anche una dozzina. In questo caso egli puo’ essere un nakieng, ganster, che e’ esposto a una vita violenta o vuol semplicemente dire che chi li porta si sente sfortunato, o che da’ una sensazione di sicurezza averli intorno al collo.
Si possono anche vedere amuleti danzare dallo specchietto retrovisore delle macchine e di molti altri veicoli per avere protezione contro incidenti. Alcuni conducenti li pongono anche davanti al posto di guida insieme con statue inn miniatura di Buddha e foto di rispettati monaci. Alcune di queste disposizioni possono esere abbastanza elaborate.
A un osservatore non thai puo’ sembrare che un certo amuleto appaia sgraziato, lavorato male, un oggetto meno che comune. Tuttavia due qualita’ restano nascoste: la persona che lo ha fatto e la sua composizione. Molti amuleti sono fatti di argilla ma l’impasto e’ spesso molto complesso, in quanto questa puo’ essere mescolata con un certo numerio di ingredienti inusuali che contribuiscono a dargli potere come certi semi, erbe, fiori secchi e la cenere di testi sacri bruciati. Inoltre se la composizione e’ stata fatta da un rispettato monaco anziano l’amuleto beneficia del suo potere.
Con rari amuleti che hanno un prezzo di piu’ di 27,000 baht le contraffazioni abbondano, ma anche questo non discoraggia. Riproduzioni di famosi, costosi amuleti sono comuni ma basta che essi siano santificati da un monaco e continuano a portare protezione al proprietario, almeno finche’ questi rispetta i precetti buddhisti.

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2 commenti:

  1. ciao ho visitato a giugno l'antica capitale ayuttaya. Nel tempio più importante dell'area ho acquistato un amuleto. Rappresenta un santo buddhista di cui però ho perso il nome. Secondo te come posso trovare questa informazione?

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  2. Quello che mi viene in mente e' questo: fanne una foto dove si veda bene cosa l'amuleto rappresenta, mandamela (Il mio indirizzo email lo trovi nei miei dettagli). In due o tre giorni vedrai che ti daro' una una risposta. Ciao.

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