Ovunque andiate... che i vostri piedi non inciampino, che le vostre braccia non si indeboliscano e che le vostre parole siano veritiere. Allora le vostre speranze saranno esaudite e le vostre iniziative avranno successo (Fabio, da una Preghiera tribale del nord Thailandia).

martedì 26 luglio 2011

Xieng Mieng: l'uomo piu' intelligente del regno.

Questa e' una storia molto famosa nel nordest (Isan) della Thailandia e in Laos.

Molto tempo da viveva un uomo chiamato Xieng Mieng, ma questo non era sempre stato il suo nome. Una volta egli fu novizio in un tempio e in quel periodo il suo nome fu Kham, Kham era molto intelligente ma era anche molto pigro e gli piaceva ingannare la gente. iniziamo questa prima parte vedendo come Xieng Mieng prese il suo nome.
Un giorno Kham stava facendo bun bagno al fiume, alcuni mercanti che caricavano mieng, passarono di li. Il mieng si ottiene dalle foglie di un cespuglio e si mastica come gomma, Kham amava bmasticare mieng.
"Novizio, quanto e' profondo questo fiume?" chiese uno dei mercanti.
"Penso che tu non puoi trversarlo" disse Kham.
"Penso che posso farlo" rispose il mercante.
"Ok, se tu puoi attraversare il fiume ti do' tutti i miei vestiti, se non puoi attraversarlo tu mi dai tutto il tuo mieng. Va bene?" disse Kham.
"Ok, e' una scommessa" disse il mercante.
I mer5canti sollevarono i loro cesti dei9 mieng, si tolsero le scarpe, si arrotolarono i pantaloni e cominciarono a camminare nel fiume.
"E' facile, il fiume non e' poi cosi' profondo". Cosi' essi camminarono lunmgo il fiume fino a che giunsero all'altra riva.
"Abbiamo vinto, novizio. Abbiamo vinto la scommessa". Abbiamo attraversato il fiume. Ora dacci i btuoi abiti" disse il mercante.
"Tu non hai vinto la scommessa perche' non hai attraversato il fiume, hai solo caminato nel fiume. Per attraversare il fiume tu devi saltare da questa riva del fiume all'altra. Tu hai perso la scommessa. Ora dov'e' il mio mieng?" disse Kham.
"Noi abbiamo attraversato il fiume! Ora dacci i tuoi vestiti!" urlo' il mercante.
"Non hai vinto! Dammi il mieng!".
Cosi Kham e i mercanti discussero, discussero e discussero.
"Andiamo a trovare il re! Il re decidera!" disseo i mercanti.
"Ok, andiamo dal re!" disse Kham.
Cosi' si recarono dal re e a lui ognuno racconto' la sua storia.
Ascoltati Kham e i mercanti il re ski ritiro' nella sia stanza per pensare. Dopo un'ora il re usci' dalla camera e disse:
"Mercanti Kham ha ragione a meta' e voi avete ragione per l'altra meta', cosi' non dovrete dare a bKham tutto il vostro mieng, dovrete dargli quattro cesti e cinque ciotole del vostro mieng".
"Sei un re molto saggio" disse Kham "Per favore, aspettatemi qui, mercanti. Vado a prendere i quattro cesti e le cinque ciotole".
Rapidamente sedici persone che portavano le quattro piu' grandi ceste del regno arrivarono a palazzo.
"Dov'e' Kham?" chiese il re.
"Qui" rispose Kham e la voce veniva da dentro un cesto. e salto' fuori dal cesto con cinque ciotole.
"Tu ci hai imbrogliati!" disse uno dei mercanti.
"Non vi hlo imbrogliati. Il re ha detto "Quattro cesti e cinque ciotole", non sono questi quattro cesti? E non sono queste cinque ciotole?".
Cosi' Kham e i suoi amici riempirono ceste e ciotole con tutto il mieng.
Il re chiamo' poi Kahm e palazzo e disse:
"Kham, ai monaci non e' permesso scommettere, e' contro la legge del tempio, ora devi lasciare il tempio".
E questo e' il modo in cui Xieng Mieng prese il suo nome, xieng e' il titolo dato a un uomo che in precedenza e' stato monaco, mieng abbiamo appena visto cosa sia.

In quel tempo senza televisioni, senza video, senza cinema le persone avevano un solo modo per divertirsi, ascoltare storie. E se uno era nato re poteva ascoltare storie tutto il tempo bastava che lo volesse. Il re amava le storie, ascoltava storie a tutte le ore del giorno: mattimo, pomeriggio, sera, notte. Ascoltava storie quando mangiava, quando stava facendo il bagno e ascoltava storie anche quando dormiva.
Un giorno un uomo di nome Sonkhuanta ando' a trovare il re con una richiesta importante.
"Scusa" disse al segretario del re "posso vedere il re? Ho un'importante richiesta da discutere con lui".
"Per piacere, aspetta qui" disse il segretario "il re sta ascoltando una storia. Ti vedra' quando questa sara' finita".
"Grazie" disse Sonkhuanta e inizio' ad aspettare, aspettare, aspettare . E aspetto' ancora. Aspetto' quel mattino, quel pomeriggio, quella notte e aspetto' il mattino dopo.
"Scusami" disse Sonkhuanta al segretario del re "Posso vedere il re? Ho un'importante richiesta da discutere con lui. Ho gia' aspettato un giorno intero".
"Per piacere aspetta un po' piu' a lungo. Il re sta ascolando una storia, ti vedra' quando avra' finito di ascoltare la storia".
"Grazie" disse Sonkhuanta.
E aspetto quel giorno e il giorno dopo e poi quello dopo e ancora, ancora, ancora...
Finalmente dopo una settimana il segretario chiamo' Sonkhuanta e lo introdusse alla presenza del re.
"Ho ascoltato una bellissima storia. Mi piacciono le storie" disse il re "Ora, come posso aiutarti?".
Sovrano, sono qui per invitarti al nostro villaggio, dove si tiene una gran festa".
"Saro' ben felice di venire, quand'e' la festa?" chiese il re.
"Ieri" rispose Sonkhuanta.
Fu in quel momento che il re decise che doveva fare qualcosa che gli facesse perdere il vizio di ascoltare troppe storie. Cosi' annuncio' che avrebbe donato una collana a chi fosse stato in grado di curarlo e di fargli perdere il vizio di ascoltare storie.
Molte persone andarono a palazzo con la speranza di guadagnarsi la collana, ma ogni volta il re diceva: "Voglio ascoltare un'altra storia". Sembrava che fosse impossibile curare il re.
Xieng Mieng ando' a palazzo e disse al re: "Re, posso curarvi dal vostro vizio di ascoltare storie. Questa notte tornero' a trovarvi, qui a palazzo".
Quella notte Xieng Mieng torno' a palazzo e racconto' al re la seguente storia:
"C'era una volta una gran fattoria in cui si coltivava granturco. Il granturco era conservato in un grande magazzino. Una cavalletta affamata arrivo' alla fattoria, la cavalletta saltello', saltello', saltello' e prese un seme di granturco. Poi la cavalletta saltello', saltello', saltello' a casa e mastico', mastico', mastico' il seme di granturco. Una cavalletta affamata arrivo' alla fattoria, la cavalletta saltello', saltello', saltello' e prese un seme di granturco. Poi la cavalletta saltello', saltello', saltello' a casa e mastico', mastico', mastico' il seme di granturco. Una cavalletta affamata arrivo' alla fattoria, la cavalletta saltello', saltello', saltello' e prese un seme di granturco. Poi la cavalletta saltello', saltello', saltello' a casa e mastico', mastico', mastico' il seme di granturco. Una cavalletta affamata arrivo' alla fattoria, la cavalletta saltello', saltello', saltello' e prese un seme di granturco. Poi la cavalletta saltello', saltello', saltello' a casa e mastico', mastico', mastico' il seme di granturco. Una cavalletta affamata arrivo' alla fattoria, la cavalletta saltello', saltello', saltello' e prese un seme di granturco. Poi la cavalletta saltello', saltello', saltello' a casa e mastico', mastico', mastico' il seme di granturco. "
E per le seguenti quattro ore Xieng Mieng ripete' la stessa storia. Finalmente il re non pote' ascoltare piu' a lungo.
"Stop!" disse il re "Basta! Sono stanco di questa storia! Non voglio piu' ascoltare storie!".
E fu cosi' che Xieng Mieng guari' il re dal suo vizio di ascolare storie e ando'a vivere col sovrano.

Un giorno il re disse a Xieng Mieng:
"Oggi voglio andare alle corse dei cavalli e mi piace masticare betel quando guardo le corse. Tu mi seguirai e porterai il betel".
"Come andremo la?" chiese Xieng Mieng.
"Io guidero' il mio magnifico cavallo bianco e tu mi seguirai a piedi, naturalmente".
"Va bene, vi seguiro" disse Xieng Mieng.
Il re a cavallo e Xieng Mieng a piedi uscirono da palazzo, passarono per campi di riso e puntarono verso una profonda foresta verde. Guidando un cavallo il re procedeva andava velocemente mentre Xieng Mieng dovendo camminare a piedi ed essendo una persona molto lenta rimaneva indietro e perdeva tempo. Cosi' il re arrivo' alle corse e guardo' la prima corsa, poi la seconda. voleva masticare betel. Guardo' la terza corsa, poi la quarta e infine anche la quinta e il desiderio era sempre piu' forte ma Xieng Mieng non arrivava. Il re guardo' la sesta corsa, la settima e l'ottava ma il betel ancora non arrivava.
Xieng Mieng arrivo' quando il re stava guardando l'ultima corsa.
"Xieng Mieng! Dove sei stato? Sei stato cosi' lento! Volevo masticare il mio betel!"
"Mi dispiace, mio sovrano, ma voi mi avete detto di seguirvi. Vi ho seguito, sono qui" disse Xieng Mieng.
Il re ricordo' le sue parole: "Corretto Xieng Mieng, ti ho detto: "Seguimi". La prossima volta dovrai seguirmi piu' rapidamente possibile. Hai capito?"
"Si" rispose Xieng Mieng "la prossima volta vi seguiro' il piu' rapidamente possibile".
La settimana seguente il re chiamo' Xieng Mieng:
Voglio andare di nuovo alle corse dei cavalli. Dovrai trasportare il mio cesto di betel. Ora ricorda questa volta dovrai seguirmi il piu' rapidamente possibile. Hai capito?".
"Si, io vi seguiro' piu' rapidamente possibile".
"Esatto" disse il re.
Il re monto' il suo bel cavallo bianco e si reco' alle corse dei cavalli. Xieng Mieng lo segui' il piu' rapidamente possibile. Corse, corse, mentre correva il betel cadeva fruori dal cesto, lui continuo' a correre senza preoccuparsene.
Il re stava assistendo alla prima corsa quando arrivo' Xieng Mieng:
"Molto bene, sei arrivato rapidamente. Ora dov'e' il mio betel?".
"Qui" rispose Xieng Mieng mostrando il cesto.
"Qui non c'e' niente, dov'e' il mio betel?" chiese il re.
"E' caduto mentre vi seguivo".
"Caduto? Perche' non l'hai raccolto? Sei pazzo?"
"Perche' voi mi avete detto di seguirvi piu' in fretta che era possibile. Se mi fermavo a raccogliere il betel arrivavo troppo tardi".
Il re ricordo' le sue parole:
"Giusto Xieng Mieng, ti ho detto: "Seguimi piu' in fretta possibile" e tu lo hai fatto. La prossima volta seguimi il piu' velocemente possibile ma raccogli tutto quello che cade. Hai capito?".
"Si" rispose Xieng Mieng " la prossima volta vi seguiro' il piu' rapidamente possibile e raccogliero' tutto quello che cade".
"Esatto" disse il re.
Dopo un po' di tempo il re torno' alle corse guidando il suo magnifico cavallo bianco. Xieng Mieng lo segui' il piu' rapidamente possibili. Cadde il betel raccolse il betel, poi cadde letame dal dietro del cavallo e Xieng Mieng lo raccolse mettendolo nel cesto del betel, il cavallo continuo' a far cadere letame e Xieng Mieng a metterlo nel cesto finche' questo fu pieno .
Il re guardo' la prima corsa, Xieng Mieng arrivo' mentre guardava la seconda.
"Dov'e' il mio betel?" chiese.
"Re, qui, qui e' il vostro betel".
Il re si avvicino' al cesto ma lo trovo' pieno di letame.
"Cos'e' questo?" "Questo e' letame".
"Esatto".
"Perche' c'e' tutto questo letame nel mio cesto del betel?"
"Non ricordi le tue parole?" chiese Xieng Mieng "Tu mi hai detto di seguirti il piu' rapidamente possibile e di raccogliere tuitto quello che cadeva. E' caduto il betel e l'ho raccolto, e' caduto il letame e l'ho raccolto. Ho seguito esattamente le tue parole".

Il tempo nel regno era gradevole, non era troppo caldo e non era troppo freddo. Il cielo era blu, i campi di riso verdi e l'aria era fresca.
"Xieng Mieng" disse il re "il tempo e' magnifico, voglio andare in campagna. Facciamo un picnic presso uno stagno".
:Come ci arriviamo?" chiese Xieng Mieng.
"Io cavalchero' il mio magnifico cavallo bianco, tu camminerai, naturalmente" rispose il re.
Il re a cavallo e Xieng Mieng a piedi uscirono da palazzo, attraversarono campi di grano e si diressero verso la foresta. Videro animali e uccelli e finalmente raggiunsero le sponde di uno stagno.
"Fermiamoci" disse il re "Devi essere molto stanco, hai camminato a lungo".
Il re e Xieng Mieng cominciarono il loro picnic, mangiarono pollo, riso glutinato, verdure sottaceto e per dessert mango. Il cavallo mangio' dell'erba. I due uomini ski sdraiarono all'ombra di un albero.
"Xieng Mieng" disse il re "tu sei un uomo molto intelligente. Mi hai ingannato diverse volte, ora puoi imbrogliarmi e obligarmi a entrare nello stagno? Se sei in grado di farlo ti lascero' guidare il mio cavallo quando torneremo a casa".
Xieng Mieng rispose rapido:
"Mio signore, non posso ingannarvi e obligarvi a entrare nello stagno. Non sono intelligente come voi".
"Cosi' lo ammetti, sono piu' intelligente di te!" disse il re.
"Si, mio signore, questo e' quello che dico, tu sei piu' intelligente di me. Ma, mio re, se voi entrate nello stagno posso convincervi a uscire dallo stagno".
Il re rise:
"Voglio proprio vedere come puoi farlo" e il re entro' nello stagno.
"Sono piu' intelligente di te" rideva il re mentre stava in mezzo allo stagno.
"Ok, Xieng Mieng ora sono in mezzo allo stagno, ora prova a imbrogliarmi e a farmi uscire da qui".
"No, mio re, tu sei molto piu' intelligente di me. Non posso imbrogliarvi e farvi uscire dallo stagno, restate pure dove siete. Devo tornare a casa ora, cosi' dato, che voi state comodamente nello stagno, non avete bisogno del vostro cavallo, lo usero' per tornnare a casa. Arrivederci, mio re, grazie per il delizioso pasto.
Cosi' Xieng Mieng prese il bianco cavallo del re e se ne torno' a casa.
"Aspetta, aspetta" gridava il re, correndo dietro a Xieng Mieng "Mi hai imbrogliato di nuovo".

Nel regno viveva un mercante chiamato Xieng Nyan, egli pensava di essere l'uomo piu' intelligente, pensava di essere l'uomo piu' intyelligente del regno e che nessuno era capace di imbrogliarlo.
"Chi e' l'uomo piu' intelligente del regno?" chiese un giorno alla gente. Si senti' rispondere che in un altro villaggio, abbastanza lontano, c'era un uomo molto intelligente. Quell'uomo era piu' intelligente di Xieng Nyan, il nome di quell'uomo era, naturalmente, Xieng Mieng.
Xieng Mieng divenne geloso di questa persona che non conosceva, doveva provare che lui era piu' intelligente di Xieng Mieng, decise cosi' di provare a imbrogliarlo. Prese una canna di bambu', ci scureggio' dentro, poi lo sigillo' strettamente. Si mise in cammino, voleva arrivare al villaggio di Xieng Mieng. Furono necessarie ore per arrivare al villaggio, dato che era molto lontano.
Quando finalmente arrivo' era accaldato, era stanco e assetato. Gli venne incontro un uomo che disse:
"Benvenuto nel nostro villaggio. Mi sembri accaldato, stanco e assetato. Prego, andiamo insieme al bar".
"Grazie" rispose Xieng Nyan e andarono a bere insieme un ottimo caffe' laotiano.
"Adesso come posso aiutarti?" chiese l'uomo.
"Voglio incontrare Xieng Mieng" fu la risposta di Xieng Nyan.
"Perche' stai andando a trovarlo?" chiese l'uomo.
"Oh, sono un uomo molto intelligente, Nessuno puo' imbrogliarmi, ma mi hanno detto che qui c'e' un nome di nome Xieng Mieng che e' piu' intelligente di me, voglio provare ad imbrogliarlo".
"Come?" chiese l'uomo.
"Bene, vedi questa canna di bambu'? La usero' per imbrogliare Xieng Mieng, la apriro' e chiedero' a lui di odorare. Indovina cosa c'e'; dentro".
"Non lo so'" rispose l'uomo.
"Una mia scureggia" disse ridendo Xieng Nyan.
"Una tua scureggia in questa canna di bambu'?" rise l'uomo "Tu sei un uomo molto intelligente. Ma quando hai scureggiato nella canna di bambu'?"
"Quando ero a casa mia nel mio villaggio"
"Ah, cosi' fu tanto tempo fa, sei sicuro che la tua scureggia puzzi ancora? Penso che possa essere andata persa".
"Non credo" disse Xieng Nyan.
"Dovresti odorarla" suggeri' l'uomo,
"Credi?" e Xieng Nyanapri' il tubo e odoro', la sua faccia cambio' improvvisamente.
"E' ancora qui" disse Xieng Nyan.
"Ah, ah, ah, ah, ah, ah": se la rise il vecchio uomo "Lo sai ci sono? Sono Xieng Mieng e sono piu' intelligente di te".
Cosi' Xieng Nyan se ne torno' al paese sapendo ben bene che Xieng Mieng era l'uomo piu' intelligente del regno.

Xieng Mieng era diventato molto famoso, un po' dovunque si parlava dell'uomo piu' intelligente del regno. Un uomo che senti' parlare di Xieng Mieng fu un ricco mercante di nome Vilavath. Vilavath pensava di essere molto intelligente, pensava di essere piu' intelligente di Xieng Mieng, decise cosi' di andare a trovarlo e sfidarlo.
"Xieng Mieng, sono Vilavath, sono un mercante. Sono il mercante piu' intel;ligente di questa terra. Sono venuto a sfidarti in una gara".
"Che tipo di gara?". chiese Xieng Mieng.
"Una gara di stoffa magica. Tu porterai una stoffa e io portero' una stoffa. il giudice decidera' quale delle due stoffe ha la miglior caratteristica magica. Ma attento, Xieng Mieng, ho la piu' straordinaria stoffa di questa terra". disse Vilavath con un sorriso.
"Una gara di stoffe magicha, naturalmente accetto. Vedrai che io ho la piu' fantastica stoffa di questa terra.
La verita' era pero' che Xieng Mieng non aveva nessuna stoffa magica., aveva una bella camicia, due paia di pantaloni e un vecchio pa-salong ma non aveva stoffe magiche. Ma era molto intelligente e sorrise perche' aveva un piano.
Arrivo' il giorno della gara e si radunarono molte persone. Vilavath porto' una bella scatola d'oro coperta di pietre preziose. Xieng Mieng porto' una scatola molto semplice.
"Vilavath mostraci la tua stoffa" disse il giudice.
"Sono felice di mostrarvi la mia stoffa magica" disse Vilavath con un gran sorriso, apri' la scatola e ne estrasse una stoffa dorata.
"Questo e' un bel pezzo di stoffa, Vilavath" disse Xieng Mieng "ma non vedo niente di magico".
"Aspetta un momento" fu la risposta. Poi prese la stoffa con entrambe le mani e la sollevo' sopra la testa. Poi gentilmente scosse la stoffa. Fumo dalla stoffa sali' al cielo.
"Ooooooooooooh! Aaaaaaaaaa!" esclamarono gli spettatori, rimasti a bocca aperta.
"Fumo da una stoffa": disse una donna.
"C'e' fumo ma non c'e' fuoco" disse un uomo.
"Bravo! Evviva!" urlo' la folla.
"Grazie, grazie!" disse Vilavath.
"Una stoffa che fuma" disse Xieng Mieng "Questo non e' molto eccitante. Tu devi essere pazzo, Vilvath, non lo sai che il fumo causa il cancro. Penso che la tua stoffa ha il cancro!"
Gli spettatori risero a questo scherzo.
"Ora, Vilavath, ti mostro qualcosa di veramente magico" disse Xieng Mieng aprendo la sua scatola, pose le sue mani all'interno e le alzo' sopra la testa. dicendo:
"Signori e signore come potete chiaramente vedere con i vostri occhi sto tenendo una stoffa fatta con fili invisibili".
"Ooooooooooooh! Aaaaaaaaaa!" urlo' la folla.
"Affascinante" disse un uomo "Xieng Mieng solleva una stoffa ma noi non la possiamo vedere, e' una stoffa invisibile"
"Grazie tante" disse Xieng Mieng abbassando le mani e ponendo la stoffa nella scatola.
"Filo invisibile! Aah! Non ci credo! Non ho mai visto nessuna stoffa fatta con filo invisibile!" disse Vilvath.
"Ovviamente no, pazzo! il filo era invisibile e di conseguenza la stoffa era invisibile. Se tu puoi vedere la stoffa, questa non e' invisibile! Puoi capire questo?" disse Xieng Mieng. Cosi' Lui be Vilavath cominciarono a discutere e discussero, discussero, discussero. Poi qualcuno disse:
"Giudici la vostra decisione, per favore".
"Non possiamo decidere" dissero i giudici "Otto punti a Xieng Mieng e otto punti a Vilavath. E' pari".
"Questo e' terribile! E' vergognoso! La mia stoffa invisibile e' ovviamente migliore di una stupida stoffa che fuma" Si lamentava Xieng Mieng.
Poi si avvo' a casa, qui arrivato sbatte' la porta e da quel momento rise, rise e rise.

Vilavath era molto arrabbiato per l'esito della gara:
"Sono piu' intelligente di Xieng Mieng posso batterlo!" si tormentava.
un giorno un mercante ando' a trovarlo:
"Vendo il piu' affascinante uccello che esista al mondo. E' un uccello mynath che puo' parlare cinque differenti lingue contemporaneamente. Puo' parlare: thailandese, laotiano, cinese, inglese e francese. Puo' parlare queste lingue con voce armoniosa, dolce e soffice. Ascolta.
L'uomo estrasse un piccolo, nero mynath da una gabbia, l'uccello parlava veramente cinque lingue con voce melodiosa come il mercante l'aveva descritta.
"Posso battere Xieng Mieng con questo uccello!". penso' Vinavath, cosi' compro' l'uccello dal mercante, poi si reco' dal suo nemico.
"Xieng Mieng, ti sfido a un'altra gara".
"Naturalmente, che tipo di gara".
"Una gara fra uccelli che parlano".
"Molto interessante e quali sono le regole della gara".
"L'uccello che puo' parlare piu' lingue e che le parla piu' dolcemente vince".
"Naturalmente, accetto" disse Xieng Mieng.
La verita' era che Xieng Mieng non aveva nessun uccello che potesse parl;are, tuttavia aveva un piano. Ando' nella foresta e porto con se una rete e un pollo appena ucciso. Pose la rete sul pavimento vi pose sopra il pollo e si mise a sedere all'ombra di una grande pianta. Subito un avvoltoio grosso e brutto atterro' vicinio alla rete.
"Squack!" grido' l'avvoltoio dirigendosi verso il pollo e Xieng Mieng si alzo' prontamente e chiuse la rete.
"Ti ho preso, brutto avvoltoio". disse e se lo porto' a casa dove lo mise dentro una grande gabbia. L'avvoltoio era affamato ma Ximieng non aveva nessun tipo di cibo per lui.
"Squack!" strillo' l'uccello. Squack nella lingua degli avvoltoi significa:" "Ho fame, voglio mangiare".
Xieng Mieng ando' al mercato e compro' alcuni grassi uccelli mynath. Tornato a casa getto' un mynath nella gabbia dell'avvoltoio.
"Ecco, mangia questo delizioso mynath" disse Xieng Mieng e ogni giorno diede da mangiare un uccello mynath all';avvoltoio.
Arrivo' il giorno della gara, arrivarono molti spettatori da luoghi diversi. Vilavath portava con se una bellissima gabbia d'oro coperta da una preziosa pezza di seta.Xieng Mieng portava con se una semplice gabbia di bambu' coperta da un vecchio pa salong.
Xieng Mieng udi l'uccello di Vinavath parlare in cinque lingue diverse.
"Squack!" urlo' l'avvoltoio.
"Questo e' il tuo uccello parlante?" chiese Vinavath e rise "Questo e' un avvoltoio e gli avvoltoi non possono parlare".
"Pazienza, la gara e' appena cominciata" gli rispose Xieng Mieng.
":Che la gara cominci" disse un giudice "Vinavath, mostraci il tuo uccello".
Questi prese l'uccello fuori bdalla gabbia.
"Sawadee" disse l'uccello in thailandese.
"Sabai di" disse l'uccello in lao.
"Ni hao ma" disse l'uccello in cinese.
"Good morning" disse l'uccello in inglese.
"Bonjour" disse l'uccello in francese.
"Bravo! Evviva!" urlarono gli spettatori che non avevano mai sentito un uccello che parlasse cinque lingue.
"Grazie molte" disse Vinavath "e ora il mio uccello vi fara' un discorso in cinque differenti lingue".
Gli spettatori applaudirono quando l'uccello diede prova della sua abilita'.
"Che affascinante uccello! ma cosa dice?" disse un uomo.
"Non lo so' parlo solo lao" rispose un'altro.
Mentre l'uccello parlava Xieng Mieng apri' la sua gabbia, ne usci' il brutto avvoltoio.
"Squack!" grido' e si getto' sopra l'uccello parlante.
:Squack!" urlo' di nuovo e l'avvoltoio si divoro' il mynath.
"Che cosa ha fatto?" urlo' Vilvath "Che cosa hai fatto? Il tuo brutto avvoltoio ha mangiato il mio magico uccello che parlava cinque lingue. Tu hai perso la gara e ora mi ripaghi l'uccello.
"Non ho perso la gara. Mom ti pago l'uccello. Hai dimenticato le regole della gara? Gli uccelli dovevano parlare dolcemente. Il tuo uccello ha detto molte, molte cattive parole in tutti e cinque i linguaggi. Il mio bellissimo avvoltoio a capito il tuo uccello. Un linguaggio cosi' sporco! Cosi' brutte parole! Naturalmente si e' arrabbiato e ha mangiato il tuo uccello". spiego' Xieng Mieng.
"Il mio uccello non ha detto cattive parole" disse Vinavath.
E cosi' discussero, discussero, discussero.
"Giudici, la vostra opinione, per favore".
"Noi non possiamo decidere" dissero i giudici "E' pari".
"Squack!" disse l'avvoltoio.
"Mi dispiace che tu abbia dovuto ascoltare cosi brutte parole, mio bellissimo avvoltoio" disse Xieng Mieng "Hai ancora fame?".

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