Ovunque andiate... che i vostri piedi non inciampino, che le vostre braccia non si indeboliscano e che le vostre parole siano veritiere. Allora le vostre speranze saranno esaudite e le vostre iniziative avranno successo (Fabio, da una Preghiera tribale del nord Thailandia).

lunedì 29 agosto 2011

Il piatto d'oro (Avidita' e Onesta').

C'era una volta in una citta' chiamato Seri due venditori di pentole e padelle e bigiotteria fatta a mano. Essi si erano accordati di dividere la città tra di loro. Essi avevano anche deciso che dopo che un venditore se ne fosse andato dalla zona a lui assegnata l'altro avrebbe potuto nprovare a vedere se riusciva a vendere in quell'area.
Un giorno, mentre uno di loro stava scendendo per una strada, fu notato da una povera bambina che chiese alla nonna di comprarle un braccialetto. La vecchia nonna rispose: "Come possiamo noi poveri comprare braccialetti?" La bambina suggeri': "E'; vero non abbiamo soldi ma siamo in grado di dare al mercante il nostro vecchio piatto nero e fuligginoso". La vecchia accetto' di fare un tentativo cosi' invito' all'interno il rivenditore.

Questi vide che le due persone erano molto povere e innocenti, per cui non voleva perdere il suo tempo con loro. Anche se la vecchia lo supplicò lui rispose che non aveva alcun braccialetto che la donna potesse permettersi di comprare. Allora la vecchia disse: "Abbiamo un piatto antico che è inutile per noi, possiamo scambiarlo con il braccialeto?" L'uomo lo prese e, comincio' ad esaminare il piattone graffio' il fondo e con sua sorpresa, vide che sotto la fuliggine nera, il piatto era d'oro! Fece finta di niente e non disse niente alle due donne su cosa aveva notato. Aveva deciso di ingannare quella povera gente in modo da poter ottenere il piatto pagando una miseria.. Egli disse: "Questo non vale nemmeno un braccialetto. Non ha alcun valore. Questo io non lo voglio!" Se ne andò, pensando che sarebbe tornato più tardi, quando avrebbero accettato ancora meno per il piatto.

Nel frattempo l'altro venditore dopo aver terminato la sua parte di città, si reco' nella zona del primo come avevano concordato. Finì in una stessa casa della nonna e della bambina. Ancora una volta la povera bambina pregò la nonna di tentare lo scambio del vecchio piatto per un braccialetto. La donna vide dallo sguardo che questo era un mercante buono che aveva compassione delle persone e pensò: "E 'un uomo buono, non come il rude venditore di prima" Così lo invito' e offri' anche a lui il medesimo scambio: il piatto nero fuligginoso e vecchio per un braccialetto. Quando lo esamino' anche questo mercante si accorse che il piatto era d'oro sotto
la sporcizia. Sincero disse alla vecchia, "Tutti i miei beni e tutti i miei soldi insieme non valgono tanto quanto questo piatto ricco d'oro!"
Naturalmente la donna rimase scioccata da questa scoperta, ma ora sapeva che aveva davanti una persona brava e onesta, cosi' disse che sarebbe stata ben felice di accettare tutto ciò che il commerciante poteva darle per quell'oro. Il venditore disse: "Ti darò tutte le mie pentole e bigiotteria, oltre a tutti i miei soldi, se volete vorrei mantenere solo otto monete e una scatola dove mettere il piatto d'oro". Cosi' fecero il contratto, dopo di che il mercante ando' al fiume e pago' le otto monete al traghetto per passare dall'altra parte.

L'altro mercante torno' alla casa, sognata avidi profitti, sognava quei soldi che non gli appartevano, Quando incontro' la bambina e sua nonna,disse di aver cambiato idea ed era disposto ad offrire pochi centesimi per il piatto ma non uno dei suoi bracciali, quello sarebbe stato veramente troppo. La vecchia con calma gli disse dello scambio che aveva appena fatto con il venditore onesto, e disse: "Signore, tu ci hai mentito".

Il venditore avidi non si vergognava sicuramente delle sue bugie, era un deliquente e un bugiardo nato, era triste, non era soddisfatto perche' pensava: "Ho perso il piatto d'oro che valeva un sacco di soldi". Così chiese alla donna: "Da che parte è andato?" La donna gli disse la direzione, saputo questo lascio' li, vicino alla porta, tutte le sue cose e corse verso il fiume, pensando: "Mi ha rubato! Mi ha rubato! Egli vuol farmi diventare pazzo!!!!
".
Dalla sponda del fiume vide il venditore onesto che stava attraversando il fiume sul traghetto, quindi urlo' all'uomo del traghetto di tornare indietro. Ma l'altro mercante gli disse di andare avanti, che fosse lui ad andare sull'altra sponda se voleva parlargli. Il traghettatore cosi' fece.
Vedendo che non poteva fare niente, l'avido venditore fece esplodere la sua rabbia, saltò su e giù, battendosi il petto. Divenne così piena di odio verso l'uomo onesto, che aveva il piatto d'oro, che egli comincio' a tossire sangue ebbe un attacco cardiaco e mori' sul posto!

La morale e':
"L'onesta' e' la miglior politica".




 

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