Ovunque andiate... che i vostri piedi non inciampino, che le vostre braccia non si indeboliscano e che le vostre parole siano veritiere. Allora le vostre speranze saranno esaudite e le vostre iniziative avranno successo (Fabio, da una Preghiera tribale del nord Thailandia).

domenica 29 luglio 2012

Taksin Taksin (r. 1767-1782. Sovrano. Ayutthaya/Thonburi).

Phra Racha Wang Derm Palace Org.
Dopo aver dominato il Sudest asiatico per piu' di 400 anni, il Regno di Ayutthaya fu sconvolto e completamente distrutto dall'occupazione dei birmani nell'aprile del 1767. Fu qualcosa di terribile, dopo 14 mesi di assedio l'esercito' birmano entro' in citta' brucio' il palazzo reale, i principali edifici, migliaia di case, non furono risparmiati neppure i templi, le immagini di Buddha furono o bruciate o ridotte in pezzi per saccheggiare le foglie d'oro di cui erano ricoperte. StuprI e torture, atti di violenza furono rivolti contro donne, uomi e bambini per farsi rivelari dove avevano nascosto i tesori che sicuramente la citta' doveva avere. Niente rimase neppure dell'arte, della letteratura, della musica, della danza, tutti i libri e manoscritti furono distrutti e bruciati come se i birmani non solo volessero estinguere tutto il popolo thailandese ma anche distruggere la loro cultura.
In mezzo a tutto questo scempio emerse una figura che a volte e' stato giudicato in malo modo nella storia thailandese e a volte come in questo periodo e' stato santificato. Per lui non ci sono mai state mezze parole o da una parte o dalla parte opposta.
Per quel gruppo di storici e studiosi che non erano attratte dalla figura di Taksin il paragone piu' evidente era quello con Phaya Petchaburi che era morto con tutti i suoi uomini per cercare di difendere la citta' dai birmani mentre Taksin e i suoi uomini non avevano neppure pensato di correre in loro aiuto, anzi dopo aver sparato con un certo numero di grandi cannoni sul nemico, senza il permesso del sovrano che ne fu dispiaciuto, pensava che i birmani si sarebbero ulteriormente vendicati, scappo' via dalla citta' assediata con 500 uomini.
Questa versione della figura di Taksin duro' per decenni c'e' pero' da dire che non corrisponde al punto di vista degli storici moderni che anzi arrivano ad apprezzare a tal punto questo sovrano da definirlo "il Grande". Sinceramente questa e' la versione che preferisco ed e' quella esaminata in questo scritto.
Taksin nacque il 17 Aprile 1734 in Ayutthaya, suo padre, Yong Saetae, lavorava come esattore delle tasse ed era un cinese immigrato da Chenghai County. Sua madre, Lady Nok-lang, era Thai e fu poi insignita del titolo feudale di Somdet Krom Phra Phithak Thephamat. Colpito dal ragazzo, Chao Phraya Chakri (Mhud), il primo ministro durante il regno di re Boromakot, lo ha adotto' e gli diede il nome thai di Sin che significa denaro o tesoro. All'eta' di 7 anni, fu assegnato ad un monaco di nome Tongdee perche' iniziasse la sua educazione in un monastero buddista, Wat Kosawat, poi Wat Choeng Thar. Dopo sette anni di formazione fu inviato dal suo patrigno a servire come una paggio reale, studio' cinese, annamita, e indiano con diligenza e rapidamente fu in grado di parlarle queste lingue con scioltezza. Durante il periodo in cui Sin e il suo amico, Tong-Duang, vissero come novizi buddisti incontrarono un indovino cinese che disse loro che entrambi avevano linee fortunate nei palmi delle loro mani e che entrambi sarebbero diventati re. Non la presero seriamente ma Tong-Duang fu in seguito il successore di Re Taksin, Rama I.
Dopo aver trascorso tre anni come monaco buddista Sin entro' al servizio del re Ekatat e fu prima vice governatore e poi governatore di Tak, il che gli valse il nome di Phraya Tak, una citta' che era esposta al pericolo di escursioni dalla vicina Birmania.
Nel 1764, l'esercito birmano attacco' la regione meridionale della Thailandia, era guidato da Muang Maha Noratha, l'esercito birmano vinse le prime resistenze e marciò su Phetchaburi. Qui, i birmani si trovarono di fronte i soldati siamesi guidati dai due generali, Kosadhibodhi e Phraya Tak, l'esercito siamese batte' quello birmano al passo Singkhorn.
Nel 1765, quando i birmani attaccarono Ayutthaya, Phraya Tak difese la capitale e per questo gli fu dato il titolo di "Phraya Vajiraprakarn" di Kamphaeng Phet. Ma non ebbe la possibilità di governare Phet Kamphaeng perché la guerra scoppiò di nuovo e fu immediatamente richiamato a Ayutthaya per proteggere la città. Per più di un anno, i soldati thailandesi e birmani combatterono aspre battaglie durante l'assedio di Ayutthaya. Fu durante questo periodo che Phraya Vajiraprakarn sperimento' molte sconfitte e ostacoli che lo portarono a dubitare della necessita' e del valore dei suoi sforzi.
Il 7 aprile 1767 Ayutthaya era sotto pieno assedio birmano, Taksin partecipo' alla difesa della citta' negli ultimi giorni poi vedendo che la situazione era disperata decise di lasciare la citta' e guadagnarsi una via d'uscita. E qui c'e' un'altra versione che dice che il 3 gennaio, poco prima della caduta di Ayutthaya Taksin parti' con 500 seguaci dirigendosi verso Rayong, sulla costa orientale del Golfo di Thailandia. Questa azione non è mai stata adeguatamente spiegata, l'area del palazzo reale e Ayutthaya stessa si trovavano su un'isola, come Taksin e i suoi seguaci abbiano potuto rompere l'accerchiamento birmano rimane un mistero.
Comunque sia Taksin e i suoi seguaci si diressero prima verso Chonburi, una citta' sulla costa est del golfo di Thailandia, poi a Rayong dove raduno' un piccolo esercito, catturo' poi Chantaburi e Trat e grazie al fatto che gli uomini di queste citta' non erano stati deportati dai birmani rapidamente ingrosso' le sue forze che da aprile a ottobre passo' da 500 a 5,000 uomini. Ufficiali e soldati arrivarono da altre parti del Siam per unirsi a Taksin. Cosi' con una flotta di centinaia di barche il suo esercito salpo' risalendo il fiume Menam rapidamente fino a che arrivo' a Thonburi, conquisto' la citta' e ne giustizio' il governatore che era un rinnegato che si era venduto ai birmani. Una grande forza formata da siamesi fu mandata dai birmani a sconfiggere Phaya Taksin, ma i siamesi fuggirono e Taksin riusci ad uccidere il generale birmano nel suo campo. Questo evento segno' la liberazione del Siam dai birmani solo sei mesi dopo la distruzione della capitale Ayutthaya.
Come prima cosa Taksin avrebbe voluto riscostruire Ayutthaya, poi cambio' idea e ritorno' a Thonburi, dove il 28 dicembre 1768 fu incoronato re del Siam.
Fortunatamente per Taksin i birmani erano occupati dal 1767 a respingere le invasioni dei cinesi.
Dopo il sacco di Ayutthaya il Siam era stato diviso in cinque parti: il Siam Centrale sotto re Taksin, le provincie peninsulari, le provincie dell'est che includevano Korat, la provincia di Phitsanulok e parte di Makhon Sawan e l'estrema parte nord di Phitsanulok che era sotto un monaco buddhista che si era proclamato re.
Grazie al suo coraggio e alla fede nel suo destino Taksin prevalse su tutti gli altri governanti, si conquisto' il loro rispetto piu' quello di re Narai di Cambogia che tento' di catturare Chantaburi e Trat mentre Taksin si trovava a Chiang Mai
Nel 1777 una ribellione in Korat fu sedata da Chao Phraya Chakri, il governatore ribelle fu catturato e giustiziato. Al ritorno dalla sua spedizione Chao Phraya Chakri fu nominato principe reale, con un titolo che potrebbe essere tradotto come "Signore Supremo della Guerra".
Il Regno di re Taksin fu caratterizzato da numerose guerre, combattute principalmente per respingere le invasioni birmane e per conquistare il regno di Lanna che si trovava nella Thailandia del nord, che era governato da principati birmani e laotiani e minacciato dalla Cambogia. Nel 1769 egli occupo' la Cambogia occidentale, poi marcio' a sud e ristabili' il dominio siamese sulle terre della penisola malese, arrivando fino a Penag e Terengganu. Essendosi cosi' assicurato una base in Siam, marcio' a nord nel 1774 e catturo' Chiang Mai nel 1776, unendo permanentemente Il Siam e Lanna. Il piu' importante generale in questa campagna fu Thong Duan, conosciuto anche col titolo di Chaophraya o Lord Chakri. Nel 1778 Chakri guido' un esercito alla conquista di Vientiane e Luang Prabang che furono catturate. Oltre a questi due regni lao Chakri stabili' il dominio siamese su altri regni del luogo.
Sebbene la guerra abbia attraversato la maggior parte del regno di Taksin, il re dedico' anche molta parte del suo tempo alla politica, all'amministrazione e all'economia e al benessere del paese. Promosse i traffici e mantenne relazioni coi paesi stranieri compresa la Cina, la Gran Bretagna e Paesi Bassi. Costrui' strade e scavo' canali. A parte il restaurare e rinnovare i templi il re si occupo' di far rivivere la letteratura.e varie altre arti come la pittura, la commedia, l'architettura e l'artigianato. Egli emise anche leggi per promuovere l'istruzione e gli studi religiosi.
Gli storici dicono che a un certo punto la tensione provocata delle guerre e dal troppo lavoro volle il suo tributo e il re comincio' a diventare un fanatico religioso, considera se stesso il Buddha futuro e si aspettava che il suo sangue cambiasse da un momento all'altro diventando di colore bianco. Comincio' a praticare la meditazione e a tenere letture religiose ai monaci, a volte faceva frustare i monaci che si rifiutavano di venerarlo come un dio. Alcuni monaci tuttavia hanno lasciato resoconti in cui suggeriscono che i racconti della sua pazzia siano stati costruiti come una scusa per rimuaverlo dal trono e condannarlo a morte. Comunque le lettere di un monaco francese, che era in Thonburi in quel periodo confermano i racconti di un re con un particolare modo di fare. Cosi' le parole insanita' mentale o pazzia potevano essere le parole di quel periodo per definire le azioni del sovrano? Inoltre con i birmani che ancora rappresentavano una minaccia c'era bisogno di un forte governante sul trono. Sulla base di alcune fonti frequentemente venivano riportate oppressioni e abusi fatti da ufficiali. Re Taksin li puniva pesantemente, torturandoli e condannadoli a morte, senza preoccuparsi quanto alto fosse il loro grado.
I laici soffrivano ancora piu' pesantemente. Il commercio col Siam era allora un monopolio governativo. Taksin comincio' a sospettare che tutti facessero commerci illegali e comincio' ad accettare la dichiarazione giurata di una singola persona come prova evidente e sufficiente per accusare qualcuno di ruberie. Cio' permetteva il crescere di una banda detestabile di informatori che aumentavano le loro ricchezze tramite denuncie che portavano persone ad essere frustate a morte. Celebre e' la storia di una delle moglie di Taksin che fu condannata a morte con l'accusa di depredare il tesoro reale. La donna era completamente innocente e i soldi di cui fu accusata di aver rubato furono ritrovati nel tesoro reale dopo che Chao Phraya Chakri sali al trono.
Alla fine una fazione guidata da Phaya San catturo' la capitale ed ordino' il re ad abdicare, Taksin si dichiaro' disposto a farlo e a ritirarsi come monaco se la vita gli fosse stata risparmiata. Un paio di giorni dopo l'ex-re fu ordinato monaco, entrando cosi' in quel gruppo che cosi' pesantemente aveva maltrattato. Phraya Sankaburi assunse la direzione degli affari, rilascio' tutte le persone in prigione e segui' un massacro degli informatori.
Chao Phraya Chakri era stato mandato da Taksin a invadere la Cambogia e la notizia dell'allontanamento di Taksin gli giunse mentre si trovava a Siemriep, subito ordino' al governatore di Korat di andare a Bangkok con tutti gli uomini che poteva, occupare la capitale e attendere li il suo arrivo. Ma i nobili e gli alti gradi dell'esercito gli mettevano fretta, occorreva il suo permesso perche' Taksin fosse giustiziato. Sebben riluttante alla fine Chao Phaya Chakri cedette ma anche l'artefice dell'insurrezione e i suoi seguaci seguirono la stessa fine.
Alla morte di Taksin seguirono grandi disordini di cui pensarono di approfittare i birmani per invadere nuovamente. Essi si spinsero a nord e a sud del Siam, ma l'uparat, il vicere' che era il fratello di Chakri porto' le armate del Siam a occidente, nelle vicinanze di Kanchanaburi dove distrussero l'esercito birmano. Questa fu l'ultima grande invasione del Siam.
Le Cronache ufficiali annamite riportano che l'ordine di uccidere Taksin parti' da Chao Phaya Chakri, l'ex-re fu preso portato a Wat Chaeng posto in un sacco di velluto e battuto a morte con un profumato bastone di sandalo, cio' perche' il sangue reale non poteva assolutamente essere versato, era il 7 aprile 1782, Taksin aveva 47 anni. Ci sono comunque racconti che dichiarano che Taksin fu segretamente mandato in un palazzo che si trovava sulle montagne nella zona di Nakhon Si Thammarat, dove visse fino al 1825 e al suo posto fu ucciso un sostituto. Sia come sia spariva in quel momento uno dei piu' notevoli uomini che mai abbia indossato la corona del Siam.
Un'altro punto di vista riguardo a questi eventi e' che sebbene da giovani fossero stati amici Thaksin e Chao Phaya Chakri si trovavano su posizioni contrastanti e Chakri voleva portare avanti le sue idee e per far questo voleva diventare re. Se Taksin poteva essere visto come un nuovo tipo di leader che promuoveva una visione decentralizzata del regno e una nuova generazione di nobili che uscivano dalla cerchia dei mercanti cinesi che lo avevano aiutato durante la guerra, al contrario Chakri e i suoi sostenitori erano della vecchia generazioni dei nobili di Ayutthaya, persone quindi non favorevoli ai cambiamenti. Tuttavia questo non tiene conto del fatto che lo stesso Chakri era parzialmemte di origini cinesi e che aveva sposato la figlia di Taksin. Inoltre il re era in contrasto con i cinesi dato che questi avevano il controllo del prezzo del riso il che rappresentava un problema specie nei periodi di carestia. Ma ancora prima di ritornare dalla Cambogia Chakri uccise il figlio di Taksin che occupava un rango nel suo esercito.
Per concludere questo dibattito e' vero che Chao Phaya Chakri era il di fatto il piu' alto nobile del regno che svolgeva gli affari di stato come cancelliere, di conseguenza egli era il piu' favorito per diventare il nuovo leader. Ancora da considerare e' il fatto che la Thailandia doveva alla Cina milioni di baht, per poter cancellare questo accordo potrebbe essere stato lo stesso Taksin a decidere di ordinare e a pretendere di morire in una falsa(?) esecuzione. . .
Re Taksin e' considerato da alcuni storici radicali molto diverso dai re che avevano governato Ayutthaya. Era figlio di un esattore di tasse cinese e di una madre che era una comune cinese, ma egli era diverso, la sua sua politica non aveva precedenti e cosi' lo stile della sua leadership che erano rappresentativi di una nuova classe e infatti il periodo di rivalutazione di questo sovrano arriva nel 1932, quando la monarchia assoluta lascia aperta la strada a un periodo democratico, e' da allora che Taksini inizia a ricevere i massimi onori, in un modo come mai era stato prima e nel 1981, acquista il ruolo di eroe nazionale e il titolo di "Il Grande". Statue vengono costruite in suo onore come quella che si trova in Wongwian Yai in Thonburi, all'intersezione fra Prajadhipok/Intara Phithak/Lat Yai/Somdet Phra Chao Taksin Roads.
Una tomba contenente abiti di Taksin e un santuario di famiglia fu trovato nel distretto di Changhai, in Guangdong in China nel 1921. Si pensa che un discendente di Taksin abbia spedito li i suoi abiti perche' fossero seppelliti in base alla tradizione cinese. Questo fra l'altro confermerebbe la tesi che il padre fosse di questa citta'.
In Thailandia il grande santuario a re Taksin si trova in Luang Road, di fronte a Camp Taksin in Chanthaburi. E' un edificio a nove facce dove all'interno si trova la statua del re. 



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