"La ferrovia della morte" * Parte 1 di 4 di Willie Etges
Il ponte sul fiume Kwai o il Ponte della Ferrovia della Morte (Vedi i video "La ferrovia della morte” di Willi Etges parte 2, parte 3, parte 4) e' diventato famoso grazie al film e al libro il "Il ponte sul fiume Kwai" e ha attratto molti visitatori sia thailandesi che stranieri.
Durante l'occupazione giapponese della Thailandia nella seconda guerra mondiale, l'esercito imperiale giapponese porto' in questa zona di Kanchanaburi il ferro per il ponte da Java. Questi pezzi furono riassembleati da prigionieri di guerra alleati, POW, sotto la supervisione giapponese. Questi prigionieri venivano da campi di concentramento sparsi un po' in tutta l'Asia Orientale.
Il ponte faceva parte di un percorso ferroviario strategico per il Myanmar, i giapponesi volevano garantire le forniture ai loro militari in quella regione senza che queste passassero per il mare, cioe' trasportate da navi, il che era giudicato troppo pericoloso. Si opto' per la costruzione di una ferrovia, questa doveva essere di 415 chilometri di lunghezza, circa 303 km in Thailandia e circa 112 chilometri in Birmania, e doveva passare attraverso il Passo Tre Pagode, nel distretto di Sangkhlaburi, la parte più settentrionale della provincia di Kanchanaburi.
La construzione inizio' il 16 settembre 1942 a Nong Pladuk, e fu conclusa il 25 dicembre 1943. All'inizio il comando giapponese aveva indicato in cinque anni il tempo necessario per la costruzione, fu deciso che il numero di vite che era necessario sacrifiare non era importante ma il ponte doveva essere finito in un anno, ci vollero sedici mesi. Si stima che oltre 16.000 prigionieri di guerra da Inghilterra, Australia, Olanda e America siano morti durante la costruzione del ponte che fu un bersaglio di bombardamenti nel 1945. Oltre a loro, durante la costruzione, morirono circa 90.000 lavoratori di Tailandia, Myanmar, Malesia e Indonesia.
Alla fine della guerra nel 1945, quattro chilometri della ferrovia fra il confine birmano e thailandese furono demoliti dall'esercito britannico, i rimanenti 300 chilometri furono venduti dalla State Railways Authority of Thailand nel 1947 per un prezzo di 50 milioni di baht.
Ricostruito, il ponte è ancora in uso oggi con le parti curve che sono quelle originali. La ferroviaria attualmente termina a Ban Tha Sao o Stazione Namtok, una distanza di circa km 77 dalla stazione di Kanchanaburi. Un treno speciale che parte da Bangkok e arriva alla stazione Namtok è disponibile nei fine settimana e festivi.
Ne' il luogo, ne' la vicenda che sono stati immortalati da David Lean nel suo famoso film del 1957 "Il ponte sul fiume Kwai" hanno qualcosa a che fare con i luoghi dove si svolse la tragedia originale. Questa e' la prima critica che si puo' fare al film, sebbene il ponte sul fiume Kwai sia esistito e esista ancora oggi, tanto su di esso transitano ogni giorno treni regolari che portano i passeggeri da Bangkok fino a Nam Tok il film e' stato girato a Sri Lanka e il ponte fu posto vicino a Kitulgala.
Esiste poi un problema tecnico che riguarda la posizione del ponte. In effetti il ponte attraversa un fiume e questo va bene, ma sembrerebbe quasi non aver niente a che fare con il fiume Kwai. Pierre Boulle, che aveva scritto il libro originale, non era mai stato in Kancahanaburi e tanto meno ne conosceva la zona, sapeva che la l'infame ferroviaria correva parallela al fiume Kwae per molte miglia, e assunse che attraversava il fiume Kwae a nord di Kanchanaburi. Si sbagliava la ferrovia attraversava realmente non il fiume Kwae ma il fiume Khlung Mae. Quando il kolossal di David Lean usci', questo errore diede alle autorita' thailandesi un grosso problema. Migliaia di turisti accorsero per vedere il ponte sul fiume Kwai, ma tutto quello che potevano vedere era la realta' il ponte sul Khlung Mae, non esisteva nessun ponte sul fiume Kwai. Così, con ammirevole spirito pratico, i thailandesi hanno ribattezzato il fiume, nel 1960, il fiume Khlung Mae è diventato il fiume Kwae Yae o Grande Kwae a nord della confluenza con il Noi Kwae o Piccolo Kwae, questo il vero motivo dell'esistenza di due fiumi con lo stesso nome nella zona.
Gli incidenti ritratti sono per lo più fittizi, e anche se il film rappresenta le cattive condizioni e la sofferenza causata dalla costruzione della ferrovia e dei suoi ponti, storicamente, le condizioni erano molto peggio di quelle raffigurate.
Il vero alto ufficiale alleato al ponte era un tenente colonnello inglese Philip Toosey. Alcuni considerano il film come una parodia e un insulto per Toosey. In un programma della BBC Timewatch, un ex prigioniero del campo affermo' che era improbabile che un uomo come l'immaginario Nicholson potesse avere raggiunto il grado di tenente colonnello, e se lo avesse fatto, a causa della sua collaborazione egli sarebbe stato "tranquillamente eliminato" dagli altri detenuti. Julie Summers, nel suo libro "Il colonnello di Tamarkan", scrive che Pierre Boulle, che era stato prigioniero di guerra in Thailandia, creo' il personaggio di Nicholson come un amalgama dei suoi ricordi di ufficiali collaborazionisti francesi. Boulle ha sempre negato con forza l'affermazione che il libro era anti-britannico, anche se molte persone coinvolte nel film stesso, tra cui Alec Guinness, ritiennero altrimenti.
Toosey era molto diverso da Nicholson e non era certo un collaboratore che si sentiva obbligato a lavorare con i giapponesi. Toosey infatti ha fatto tanto per ritardare la costruzione del ponte, fece tutto cio' che gli era possibile. Mentre Nicholson disapprovava atti di sabotaggio e altri tentativi deliberati di ritardare il progresso della ferrovia, Toosey li incoraggio': termiti furono raccolte in gran numero perche' mangiassero le strutture in legno e il cemento fu mescolato ad altri materiali.
Alcuni dei personaggi del film hanno nomi di persone reali che sono stati coinvolti nella costruzione della ferroviaria. Né i loro ruoli, né i loro personaggi sembrano essere stati ritratti con precisione. Per esempio, storicamente il sergente maggiore Risaburo Saito era secondo in comando al campo. Nel film un colonnello Saito è comandante del campo. In realtà, Risaburo Saito era rispettato dai suoi prigionieri per essere relativamente misericordioso e giusto nei loro confronti; Toosey poi lo difese nel processo contro i crimini di guerra svoltosi al termine della Seconda guerra mondiale. i due divennero amici.
La distruzione del ponte come rappresentato nel film è del tutto fittizia. In realtà, due ponti sono stati costruiti: un ponte provvisorio in legno e un permanente in acciaio e calcestruzzo pochi mesi dopo. Entrambi i ponti sono stati utilizzati per due anni, finché non furono distrutti dai bombardamenti aerei alleati. Il ponte in acciaio è stato riparato ed è ancora in uso oggi.
Nel 1997, questo film è stato ritenuto "culturalmente, storicamente o esteticamente significativo" e selezionato per la conservazione nella Biblioteca del Congresso Stati Uniti, National Film Registry.
Altre alla ferrovia ci sono edifici che ricordano la tragedia.
Centro ferrovia Thailandia - Birmania si trova nei pressi del cimitero di guerra di Kanchanaburi (Don Rak), mostra la storia della ferrovia Thailandia - Birmania, dall'invasione dell'esercito imperiale giapponese, alla progettazione e costruzione della ferrovia, alla sua geografia, alle condizioni di vita nei campi di prigionia, agli aspetti medici, alle sintesi dei morti, alla sua manutenzione e al suo funzionamento, il bombardamento e la fine della ferrovia, e così come e' oggi dopo la guerra. Aperto tutti i giorni dalle 09.00 alle 17:00 l'ingresso è 80 e 40 per adulti e per bambini sotto i 14 anni. Per ulteriori informazioni, si prega di chiamare tel. +66 3451 0067, +66 3451 2721 o consultare www.tbrconline.com o scrivere: admin@tbrconline.com.
Museo di guerra JEATH il nome deriva dai paesi che impegnati nella costruzione della ferrovia della morte nella seconda guerra mondiale 1942-1945, e comprende Giappone, Inghilterra, America, Australia, Thailandia e l'Olanda. Situato nella zona di Wat Chai Chumphon, il museo è una ricostruzione delle capanne di paglia che erano il luogo di detenzione dei prigionieri di guerra con anguste cuccette elevate in bambù. Sulle pareti fotografie e illustrazioni delle capanne dei prigionieri di guerra, delle loro condizioni di vita. I prigionieri di guerra sopravvissuti dal campo hanno donato oggetti per migliorare il museo e testimoniare l'autenticità della storia. Il museo e' aperto tutti i giorni dalle 08.30 alle 18:00.
Don Rak, cimitero di guerra di Kanchanaburi, si trova sulla Saeng Chu To Road, highway 323, prima di raggiungere la cittadina di provincia. Il cimitero perfettamente curato contiene i resti di 6.982 prigionieri di guerra alleati che morirono durante la costruzione della 'Ferrovia della Morte'. Il cimitero occupa una grande area ben tenuta e decorata con belle piante e alberi. La sua tranquillità da modo ai visitatori di meditare sulla guerra e i suoi effetti. E 'aperto tutti i giorni dalle 8:30 alle 18:00 Per ulteriori informazioni, chiamare il +66 3451 1500.
Cimitero Chong Kai situato a soli 2 chilometri a sud della città, sulla riva del fiume Kwai Noi, il cimitero occupa il sito di Kai Chong che un tempo era il campo dei prigionieri di guerra. Di dimensioni più ridotte del precedente, il cimitero attira i visitatori per vedere il suo pacifico e ben progettato paesaggio dove 1.740 prigionieri di guerra riposano nella pace eterna.
Museo memorial di Hell Fire Pass è una parte della Ferrovia della Morte, che è stata costruita durante la Seconda Guerra Mondiale con il lavoro dei POW per tagliare la montagna. Il sito si trova in una fitta foresta vicino al km. 66 della Yok-Sai Thong Pha Phum Road, highway 323. Lungo un percorso di 4 chilometri a piedi si possono immaginare le difficolta' incontrate dai prigionieri alleati nella costruzione della Ferrovia della Morte, specie se si pensa ai semplici strumenti che venivano utilizzati. Nel 1943 i prigionieri di guerra impiegavano trapani a mano, pale e picconi, cesti e dinamite è completarono questa parte del lavoro in sei settimane. Il passo è di circa 500 metri di lunghezza e 26 metri di profondità. C'è anche un museo dove sono esposte foto d'epoca, mappe, modelli, illustrazioni, ecc del periodo. Aperto tutti i giorni dalle 9 alle 16, l'ingresso è gratuito. Chiamare 08 1814 7564, 08 1754 2098, +663453 1347, fax. +663453 1347, per ulteriori informazioni.
Per ulteriori dettagli generali, si prega di contattare il
Ferrovie dello Stato della Thailandia, tel. 0 1690 +662220 4334 o
consultare il sito www.railway.co.th.
Degno di nota è lo spettacolo di luci e suoni che si svolge ogni anno per commemorare l'attacco degli Alleati al ponte nel 1945.
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