Ovunque andiate... che i vostri piedi non inciampino, che le vostre braccia non si indeboliscano e che le vostre parole siano veritiere. Allora le vostre speranze saranno esaudite e le vostre iniziative avranno successo (Fabio, da una Preghiera tribale del nord Thailandia).

lunedì 1 ottobre 2012

Parvati (Divinita'. Induismo).

Parvati e' una dea madre il cui periodo di adorazione va dal 400 d.C. ai giorni nostri. Si ritrova nel Ramayana a in diversi testi puranici. La sua origine devono essere state le montagne dell'Himalaya e il suo nome significa “figlia delle montagne”. Come dea della ferilita' essa e' il piu' giovane dei benigni aspetti della dea Sakti. Si dice che viva, in una sua incarnazione, come altra dea, chiamata Annapurna, come tale e' la dea del cibo e della cucina e il suo nome in sanscrito significa “dea dell’abbondanza”. Sotto questa forma si dice abbia il dono di portare cibo a un numero illimitato di persone. Annapurna vive sulla cima himalayana che porta lo stesso nome. la cui vetta piu' alta raggiunge gli 8.091 mt.
Parvati e' figlia di Himavan (l'Himalaya) e di Mena, una sorella di Vishnu e sorella piu' giovane di Ganga. Divenne la consorte del dio Shiva e, come tale, personifico' l'estremo esempio di devozione e risoluta moglie indiana. Suoi figli sono Ganesha e Skanda. 
Una Varaha Purana parla della sua origine. Una volta Brahma, Vishnu e Shiva si incontrarono sul monte Kailash per risolvere il problema di un potente asura chiamato Andhaka, che creava problemi a tutti gli dei. I tre dei si guardarono l'un l'altro e dai loro rifulgenti sguardi nacque una vergine che aveva linee del corpo celestiali, in tre colori bianco, rosso e verde. Brahma stesso la lodo: 
"Tu saria chiamata la dea dei tre tempi: il passato, il presente e il futuro, la preservatrice dell'universo e sotto varie forme sarai venerata e realizzerai i desideri dei tuoi devoti. Ma, oh dea dividiti in tre forme in base ai colori da cui sei contraddistinta". 
Allora lei si divise in tre parti, dalla parte bianca usci' Saraswati che divenne la moglie di Brahma, dalla parte rossa Lakshmi l'amore di Vishnu e dalla parte nera Parvati piena di tante qualita' e dell'energia di Shiva. 
Secondo un altro racconto Parvati si presento' a Shiva come una bellissima ragazza danzante ma cio' he ottenne fu solo disinteresse. Comincio' allora una vita di penitenza fino a che il dio le apparve come un vecchio bramino e la prese come moglie, 
La Vaivarta Purana racconta delle circostanze che portarono al riapparire sulla terra di Uma, che aveva sacrificato se stessa ed era diventata Sati, nella forma di Parvati. Shiva sentendo della morte della moglie svenne dal dolore, Brahma e Vishnu erano dispiaciuti per lui. Vishnu promose a Shiva che avrebbe riportato indietro sua moglie in un'altra forma. Poco dopo Sati nacque come Parvati, figlia di Mena. Ancora giovane Parvati udi' una voce proveniente dal paradiso che le diceva di vivere in grande austerita' in modo da poter ottenere Shiva come marito, dato he cio' non poteva essere ottenuto in altro modo. Cosi' Parvati fece pesanti penitenze per essere riunita al marito, il che avvenne anche grazie a Kamadeva, il dio dell'amore, che colpi' Shiva con una freccia mentre era in meditazione e Parvati si trovava di fronte a lui, pregando che il desiderio di lei fosse soddisfatto. Shiva apri' gli occhi e si innamoro' di Parvati.
Se e’ seduta a fianco di Shiva e’ rappresentata con due braccia, se da sola con quattro. La sua cavalcatura e’ una tigre o un leone. E’ una delle principali divinita’ della religione induista. Se Shiva rappresenta l’aspetto personale di dio immanifesto e trascendentale Parvati e’ l’energia divina che da lui scaturisce generando universi materiali e determinandone la trasformazione. Shiva e Parvati sono completari uno all’altro, si dice che due caratteri ideali devono essere l’uno l’opposto dell’altro, cosi’ e’ per loro, basta guardarli. Shiva e’ un eremita trascurato, il corpo cosparso di cenere, i capelli arruffati, vestito con pezze di pelli di animali, Parvati e’ la regina del fashion, indossata abiti raffinati ed e’ ornata con molti gioielli. Marito e moglie, la coppia, diventano quindi simboli della rinuncia e dell’abbondanza, della ricchezza e della poverta’, cosi’ si potrebbe qandare avanti a lungo raffigurando Shiva e Parvati rispettivamente come la statisticita’ e il dinamismo, la coscienza e l’energia, l’immanifesto e il manifesto, il senza forma e la forma, l’immutabilita’ e il cambiamento. Parvati e Shiva si completano insieme, portando ognuno una parte insieme formano la realta’. 
Suoi attributi sono conchiglia, corona, specchio, benda ornamentale per la testa, rosario e occasionalmente il loto. 
Altri suoi sinonomi: Sakti, Ahladini-Sadini, Sati, Uma. Molti gli epipeti: Amba o la madre, Aja o capra, Gauri o dea dall'aspetto di mais, Bhutama o madre dei folletti.

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