Ovunque andiate... che i vostri piedi non inciampino, che le vostre braccia non si indeboliscano e che le vostre parole siano veritiere. Allora le vostre speranze saranno esaudite e le vostre iniziative avranno successo (Fabio, da una Preghiera tribale del nord Thailandia).

sabato 22 dicembre 2012

Scacchi thai (Mak Ruk Thai).

Il gioco del Mak Ruk Thai mostra somiglianze con gli scacchi internazionali ed e' alquanto complicato. Come negli scacchi occidentali ci sono sei diversi tipi di pezzi che pero' negli scacchi thailandesi sono completamente diversi per forma da quelli tradizionali, l'unico pezzo che e' simile e si riconosce facilmente e' il cavallo. In thai i pezzi prendono anche nomi diversi da quelli a cui siamo abituati: il re e' khun, la regina met, la torre rua (barca), l'alfiere khon, il cavallo ma, il pedone bia.
La disposizione dei pezzi all'apertura varia un po' rispetto a quella degli scacchi tradizionali. Nella prima fila l'eccezione e' data dal re e dalla regina bianchi che invertono le posizioni, il re bianco sara' in d1 mentre la regina in e1, la disposizione dei pezzi neri e' invariata. A questo punto mentre mentre negli scacchi i due re si trovano di fronte dalle parti opposte della scacchiera negli scacchi thai i re avranno di fronte la regina. 
Altra differenza e' data dal fatto che i pedoni non si trovano nelle file due e sette ma tre e sei, per il bianco e per il nero rispettivamente. 
Per quanto riguarda il movimento re, torre e cavallo muovono in modo simile a quello degli scacchi occidentali. La morte del re rappresenta la fine della partita. 
La regina ha un movimento molto piu' limitato, negli scacchi puo' andare in qualsiasi direzione e senza limite di movimento, ad eccezione di quello rappresentato da un pezzo che le sta davanti, negli scacchi thai si muove solo in diagonale e di un quadrato per volta. 
L'alfiere puo' muovere un quadrato in diagonale o dritto in avanti, no dritto indietro. 
Il pedone muove in avanti di una sola mossa per volta e non ha la scelta della doppia mossa in apertura. Cattura in modo simile agli scacchi in diagonale ma per la promozione di un pezzo, non a scelta, ma sempre a regina basta sia spostato avanti di tre righe, cosi un pedone bianco diventa regina quando arriva alla fila occupata in apertura dai pedoni neri, la sei, viceversa un pedone nero diventa regina quando raggiunge la terza fila. 
Quando nessuna delle due parti ha delle pedine, il gioco deve essere completato entro un certo numero di mosse o è dichiarato un pareggio. Quando un pezzo viene catturato il conteggio riparte da zero solo se è l'ultimo pezzo di una parte in gioco. 
Quando nessuna parte ha dei pedoni il matto deve essere raggiunto in 64 mosse. Il giocatore svantaggiato fa il conteggio, e può scegliere di interromperlo in qualsiasi momento. Se il giocatore svantaggiato da' scacco matto al giocatore in vantaggio e non interrompere il conteggio, il gioco viene dichiarato in pareggio. 
Quando l'ultimo pezzo (che non è il re) del lato svantaggiati viene catturato, il conteggio può essere avviato o riavviato dal conteggio suddetto, dalla parte più debole, e la parte più forte ha ora un numero massimo di mosse basato sui pezzi rimasti: 
Se ci sono due torri a sinistra: 8 mosse 
Se c'è una sola torre rimasta: 16 mosse. 
Se non ci sono torri rimaste, ma ci sono due alfieri: 22 mosse 
Se non ci sono torri rimaste, ma c'è un alfiere: 44 mosse 
Se non ci sono torri o alfieri ma ci sono due cavalli: 32 mosse 
Se non ci sono torri o alfieri, ma c'è un cavallo: 64 mosse 
Se non ci sono torri, vescovi, o cavalieri, ma c'e' la regina: 64 mosse. 
Il lato più debole pronuncia ad alta voce il conteggio delle sue mosse in fuga, a partire dal numero di pezzi rimasti sul tavolo, tra cui i due re. La parte più forte deve dare scacco matto al re del suo avversario prima che il numero massimo è pronunciato, in caso contrario la partita è patta. Durante questo processo, il conteggio si puo' riavviare se chi conta vuole fermarsi e iniziare a contare di nuovo.
Ad esempio, se il Bianco ha due torri e un cavallo contro un re nero, ha tre mosse per dare scacco matto al suo avversario, valore dato da 8 (vedi sopra) meno il numero totale di pezzi, 5. Se il Nero cattura una torre bianca, il conteggio non si riavvia automaticamente, a meno che Nero sia disposto a farlo, a suo proprio svantaggio. Tuttavia, molti giocatori non sanno questo e riprendono a contare. 
Il Makruk o scacchi thailandesi, è un gioco da tavolo che discende dal Chaturanga un gioco indiano del VI secolo, che e' l'antenato comune di tutti i giochi di scacchi: scacchi, shogi, makruk, xiangqi e janggi. E' considerato il gioco sopravissuto più simile a questo antenato. 
Ci sono circa due milioni di thailandesi che possono giocare a makruk, mentre circa 5000 possono giocare a scacchi. 
Secondo l'ex campione mondiale di scacchi Vladimir Kramnik, "Il Makruk Thai è il più strategico degli scacchi internazionale. È necessario pianificare le operazioni con un'attenzione totale. Il Makruk tailandese può essere paragonato ad un finale di partita anticipato negli scacchi internazionale". 



Nessun commento:

Posta un commento

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...