Asalaha Bucha fu dichiarata festa nazionale nel 1958. Si tiene nella notte di luna piena dell'ottavo mese lunare, in luglio, alla vigilia del Phansa, quando le persone laiche fanno visita al wat locale per dare da mangiare ai monaci e ai novizi e pregare nella cappella. I laici possono anche donare abiti da utilizzare durante il periodo della quaresima buddhista, tuttavia questa cerimonia conosciuta in Thai come thawai phga apnamfon puo' svolgersi in un altro giorno concordato fra i monaci e la comunita' laica locale.
I monaci intonano una benedizione e terranno un sermone riguardante i meriti che si acquisiscono donando questi abiti. Dopo il pasto i monaci salmodieranno ancora per dare protezione e benedizione alla vigilia di entrata nel phansa. Alla sera viene letta la dichiarazione di Asalahabucha e tutte le persone cammineranno per tre volte attorno all'ubosot tenendo fra le mani fiori, incenso, candele che porranno poi in un luogo idoneo vicino all'entrata dell'ubosot.
In modo particolare i giovani uomini che si apprestano ad entrare nel monacato per il periodo temporaneo celebrano questo giorno con ardore e fede. Asalaha Bucha segna anche l'inizio del Khao Pansa, il periodo di tre mesi in cui i monaci devono risiedere nel tempio.
La festa ricorda il primo sermone dato dal Buddha nel giorno di luna piena dell'ottavo mese lunare, chiamato Asalaha. Il Buddha aveva ottenuto l'illuminazione il sesto mese lunare e aveva passato sette settimane vicino all'albero bodhi, dopo di che decise di insegnare il Dhamma alle altre persone. Diede il suo primo sermone a un gruppo di cinque ascetici e tenne il discorso del "Mettere in moto la Ruota del Dhamma", che riguarda le Quattro Nobili Virtu':
• Ogni sofferenza viene dal ciclo della vita, la malattia, la vecchiaia e la morte.
• Ogni sofferenza viene dal ciclo della vita, la malattia, la vecchiaia e la morte.
• Il desiderio o l'impossibilità di ottenere qualcosa è il fondamento della sofferenza.
• Solo quando si smette di desiderare, si diventa liberi da ogni sofferenza.
• Vi è una "via di mezzo" che conduce a un percorso tra gli estremi di ascetismo e di indulgenza che porta all'eliminazione del desiderio.
Il capo degli ascetici era Kidanna e quando i cinque chiesero al Buddha di essere ordinati egli divenne il primo monaco buddhista. La festa quindi vuole onorare la Sangha o comunita' dei monaci.
Oltre a offrire cibo ai monaci, ascoltare i sermoni e partecipare alla processione in questo giorno le persone devono seguire i cinque precetti e cio' spiega perche' la vendita di alcolici non e' permessa in questi due giorni di festa.
Nessun commento:
Posta un commento