Ovunque andiate... che i vostri piedi non inciampino, che le vostre braccia non si indeboliscano e che le vostre parole siano veritiere. Allora le vostre speranze saranno esaudite e le vostre iniziative avranno successo (Fabio, da una Preghiera tribale del nord Thailandia).

sabato 23 febbraio 2013

Sonthi Boonyaratglin (1946-vivente. Militare. Thailandese).

Sonthi Boonyaratglin e' nato il 2 ottobre 1946 in Ubon Ratchathani. E' di stirpe persiana. Il suo antenato, lo sceicco Ahmad Qomi era un commerciante iraniano espatriato che ha vissuto in Thailandia per 26 anni. Molti thailandesi, compresi quelli delle famiglie Bunnag e Ahmadchula fanno risalire le proprie origini a lui. 
Si e' diplomato alla Scuola Preparatoria all'Accademia delle Forze Armate, si è laureato alla Chulachomklao Royal Military Academy nel 1969 ed e' stato poi assegnato al Corpo di Fanteria dell'Esercito Reale, ha comandato diverse altre unita' di alta specializzazione fino a giungere al Corpo Speciale d'Elite da Guerra con sede in provincia di Lopburi.
Nel mese di agosto 2004, fu nominato vice comandante dell'esercito e contro tutte le aspettative fu promosso rapidamente a comandante dell'esercito nell'ottobre 2005. La sua rapida carriera fu sostenuta dal comandante supremo delle forze armate in pensione Surayud Chulanont, con il quale aveva servito presso il Corpo Speciale da guerra e dal presidente del Reale Consiglio Privato, generale Prem Tinsulanonda. Entrambi consulenti di re Bhumibol Adulyadej. 
Come comandante dell'esercito, il generale Sonthi ripetutamente assicuro' il pubblico che l'esercito non avrebbe interferito nella crisi politica, anche se aggiunse che "Sua Maestà deve essere sicuramente addolorato" per i problemi politici del paese. Egli protesto' contro il fallito tentativo di Thaksin di promuovere un gran numero di suoi compagni di classe alla Scuola Preparatoria all'Accademia delle Forze Armate nelle unità dell'esercito responsabili della sicurezza di Bangkok. 
Nel 2006 il solito rimpasto militare fu rimandato a causa della crisi politica, Thaksin nego' di avere in mente di rimuovere Sonthi da Comandante dell'esercito. Sonthi comunque consolido' la base del suo potere trasferendo 129 ufficiali di medio rango sotto i generali che egli pensava fossero fedeli al primo ministro. Alcuni osservarono che questo era un messaggio mandato da Sonthi al governo e una dichiarazione che egli era ancora il comandante dell'esercito. 
Ancora nel maggio 2006, Sonthi pubblicamente nego' la necessità di un colpo di stato militare: 
"Ogni volta che i militari sono stati coinvolti nella politica, sembra che i problemi della nazione abbiano cominciano a crescere e peggiorare. Gli ufficiali militari, di conseguenza, devono fare un passo indietro dalla politica. Con questa ferma e chiara presa di posizione, assicuro a tutti che sicuramente non ci sarà un colpo di stato". 
Egli fu il primo musulmano responsabile di un esercito che per la maggior parte era buddista. La mossa è stata vista come un tentativo da parte del governo di frenare la rivolta islamista nel sud del paese che aveva ucciso più di 1.400 persone nei precedenti due anni e mezzo. 
Dopo essere stato nominato comandante dell'esercito nel 2005, Sonthi si mostro' sicuro di poter risolvere l'insurrezione nel profondo sud. Egli affermo' che avrebbe preso un approccio "nuovo ed efficace" e che l''esercito ormai sapeva chi erano gli insorti, Sonthi ottenne uno straordinario aumento di poteri esecutivi per combattere i disordini. Tuttavia, fino al 19 settembre 2006, l'esercito ammise che non aveva idea di chi fossero gli insorti. La drastica escalation della rivolta durante la leadership di Sonthi porto' molte critiche nell'operato dell'esercito. 
Fra le accuse rivolte a Sonthi quella di non aver soccorso due insegnanti che erano stati gravemente picchiati dalla folla nel maggio 2006. Uno di loro, Juling Pangamoon, rimase per lungo tempo in coma, divenne famoso perche' attiro' su di se l'attenzione dalla famiglia reale di Thailandia, ma alla fine mori' per il brutale pestaggio. 
Nell'agosto del 2006, dopo che 22 banche commerciali furono bombardate simultaneamente nella provincia di Yala, Sonthi annuncio' che avrebbe rotto con la politica del governo per negoziare con i capi della rivolta, c'era un solo problema, come egli ammise, non si sapeva chi erano i veri capi dei militanti. In seguito, gli insorti bombardarono sei grandi magazzini a Hat Yai, una citta' che fino ad allora non aveva registrato attività in questo senso. L'8 settembre, il vice primo ministro Chidchai Vanasatidya chiese di dare maggiori poteri a Sonthi per affrontare meglio l'insurrezione. Tuttavia,ancora una vola l'esercito ammise che non si sapeva con chi si doveva negoziare. 
Tre giorni dopo, Sonthi attuo' un colpo di stato contro il governo del primo ministro Thaksin Shinawatra. Sonthi fece arrestare i suoi superiori, l'ex vice primo ministro per la sicurezza nazionale Chidchai Vanasatidya e il ministro della Difesa Thammarak Isaragura na Ayuthaya che furono immediatamente arrestati. Nonostante l'escalation della violenza, nel maggio 2007 Sonthi inizio' il ritiro delle truppe dal Sud, la loro sostituzione con i volontari della difesa territoriale. Non si capi' e lui non disse mai perché l'esercito regolare dovette essere ridotto nel Mezzogiorno. 
In questo periodo Human Rights Watch ha accusato l'esercito thailandese, sotto il comando del Sonthi, di far "scomparire" malesi di religione musulmana nel lontano sud in un deliberato tentativo di sconfiggere l'insurrezione.
Durante il picco della crisi politica nel febbraio 2006, Sondhi Limthongkul, leader di Alleanza del Popolo per la Democrazia incontro' personalmente Sonthi per chiedere che i militari intervenissero nella crisi. In seguito, Sondhi affermo' che Sonthi lo aveva ascoltato con attenzione e aveva promesso di prendere in considerazione la sua richiesta. Sonthi affermo' di essere stato indotto in errore nel ricevere Sondhi, e non aveva intenzione di appoggiare gli attivisti anti-governativi. 
Il 19 settembre 2006, Sonthi e altri leader militari lanciarono un colpo di stato contro il governo di Thaksin Shinawatra. In un Paese che detiene il record mondiale per i colpi di stato era il primo dopo un lungo periodo, 15 anni. 
I golpisti in origine chiamarono il loro organo di governo Consiglio per la Riforma Democratica, non c'era piu' governo ne' Casa dei Rappresentanti, per un certo periodo il Consiglio e chi lo capeggiava governarono ed ebbero in mano il Paese. Carri armati circondarono la sede del governo in Bangkok mentre l'esercito occupava e le stazioni radiotelevisive. Thaksin dichiaro' lo stato di emergenza da New York, dove si trovava per una riunione delle Nazioni Unite, ma la sua trasmissione fu tagliata a metà frase quando i militari entrarono nella stazione televisiva. 
Sonthi sciolse il Governo, il Parlamento, e la Corte Costituzionale, e temporaneamente diede a se stesso competenze equivalenti a quelle del Primo Ministro. Egli dichiaro' che il Consiglio intendeva cedere il potere in due settimane. Il secondo giorno del colpo di stato ricevette un mandato formale da re Bhumibol Adulyadej. Sonthi rimosse completamente da tutti i posti che occupavano gli ufficiali superiori i militari che si sapevano fedeli al governo Thaksin, li sostitui' con ufficiali di sua completa fiducia. 
Se all'inizio il golpe fu accolto di buon grado dalla popolazione e molti furono contenti dell'allontanamento di Thaksin dalla politica fu lo stesso Consiglio e quello che segui' a lavorare a favore del miliardario, esso dimostro' mancanza di visione politica ed economica e i passi falsi che seguirono disalienarono in breve il favore del popolo. Ad esempio le promesse di riportare la stabilità in Thailandia dopo mesi di proteste di piazza anti-Thaksin, le bombe esplose nella capitale la notte di Capodanno, e la violenza nel paese è in gran parte nel sud musulmano non furono mai rispettate e le violenze aumentarono. 
Accadde anche che invece di tranquillizare, come dovrebbe essere normale dopo un colpo di stato chi ora governava spavento' gli investitori con una nota in cui, anche se in modo velato, si parlava di controlli sui capitali e di proporre limiti alle imprese straniere in Thailandia. Allo stesso tempo, fu promosso un modello economico molto povero e scarno chiamato "teoria dell'autosufficienza." In effetti subito dopo il golpe Sonthi si scaglio' contro la Temasek Holdings, la societa' di Singapore che aveva comprato le azioni della Shin Coroation di Thaksin e con esse cinque satelliti, fra cui IPSTAR, il piu' grande satellite commerciale al mondo, e uno dei piu' importanti operatori di telefonia mobile in Thailandia. Sonthi disse chiaramente che in questo modo Singapore poteva spiare la Thailandia e intercettare cosa si dicevano i leader della giunta ed altri personaggi nazionali importanti. Nel febbraio 2007, in un comizio di fronte a un migliaio di studenti egli sostenne che avrebbe fatto quanto in suo potere per richiamare i satelliti e altre attivita' legate alle telecomunicazioni, minacciando di nazionalizzare il tutto. Ora cercare investitori esteri, come la Thailandia, a parte la teoria dell'autosufficienza, in auge per altri motivi, ha sempre cercato e parlare di nazionalizzazioni sono evidentemente due questioni che si scontrano. 
Inoltre non venne fornita alcuna data precisa per le elezioni, il che poneva il problema se ci sarebbe stato un ritorno alla democrazia in Thailandia.
Nonostante queste critiche al Consiglio, Sonthi, continuo' ad essere sostenuto da molti thailandesi, non fosse altro per la sua reputazione di soldato incorruttibile in un paese in cui sia i politici che gli alti gradi militari sono stati sempre accusati di aver approfittato illegalmente dalle loro posizioni. Il Gen Sonthi era anche ben conosciuto per essere vicino al re di Thailandia, Bhumibol Adulyadej, ed era visto come un portavoce non ufficiale per il monarca.. 
Nel dicembre 2006, la giunta con a capo Sonthi Boonyaratglin pubblico' alcune linee guida per la Costituzione permanente in fase di stesura, tra queste: porre un limite di due mandati per il primo ministro; impedire al governo di agire come un organo amministrativo ad interim dopo lo scioglimento del Parlamento; rendere più facile avviare un dibattito di sfiducia contro il primo ministro, considerando che per la Costituzione del 1997 200 parlamentari erano sufficienti per la procedura, Sonthi chiese che fossero ridotti a 100; trasformare il Senato, da un organismo completamente eletto a uno con il 50% di membri nominati, per evitare che i parenti dei politici potessero essere eletti e sconvolgendo in tal modo l'intento non di parte della Costituzione del 1997; consentire ai politici di cambiare partito politico in qualsiasi momento, la Costituzione del 1997 richiedeva che ogni candidato per la Camera doveva appartenere ad un partito politico da 90 giorni prima della data di registrazione per le elezioni; vietare la fusione dei partiti politici. Inoltre suggeri' anche che la durata in carica del capo del villaggio doveva aumentare da 5 anni a 10 anni, mentre la durata in carica degli amministratori delle organizzazioni del Tambon dovevano essere ridotta. 
Sonthi successivamente ha negato di aver dettato il contenuto per la nuova costituzione, ma ha dichiarato: "Non possiamo costringerli a fare le cose, ma persone responsabili dovrebbero sapere a cosa una  Costituzione dovrebbe assomigliare". 
Sonthi si e' dimesso da comandante in capo dell'Esercito Reale Thailandese il 30 settembre 2007. Gli successe il generale Anupong Paochinda; si e' dimesso dalla carica di presidente del Consiglio per la Sicurezza Nazionale il 1 ° ottobre 2007. È stato sostituito come come presidente del Consiglio per la Riforma democratica dal Maresciallo Capo Chalit Pukbhasuk, il comandante in capo della Royal Thai Air Force. Sonthi ha poi accettato un posto nel gabinetto del primo ministro Surayud Chulanont come vice primo ministro responsabile della sicurezza. 
Oggi Sonthi Boonyaratkalin fa oggi parte del Matubhum Party, un partito politico che dovrebbe porsi a meta' strada fra le camice rosse e quelle gialle, in posizione neutrale. A casa di questa posizione Sonthi e' il bersaglio di molte critiche da parte di coloro che sostennero il golpe e che lo accusano di essere in combutta con Yingluck e il suo governo per ripulire lo status di Thaksin in vista di un suo ritorno. Nelle elezioni del 2011, il suo partito ha vinto due sedi e si trova all'opposizione. 
Sonthi ha due mogli Sukanya Boonyaratglin e Piyada Boonyaratglin. Ha sposato la prima moglie, Sukanya, quando era un tenente e la seconda moglie, Piyada, quando era un capitano. Attualmente vive con le due donne. La bigamia è illegale in Thailandia, ed è punita con una pena detentiva. Tuttavia, il precedente ministro dell'Interno Aree Wongsaraya, ha difeso Sonthi, sostenendo che si tratta di una questione personale e vantandosi di avere lui stesso sei mogli. In tutti i modi considerando mia yai e mia noi (moglie maggiore e moglie minore, o amante, ma il termine ha in se qualcosa di conosciuto, di legale) questa e' la situazione normale in Thailandia, tanto che e' stato detto che se l'accesso al parlamento fosse riservato a coloro che hanno una moglie sola in Thailandia non rimarrebbe nessun parlamentare. 
Suo figlio Pop Nithi Boonyaratkalin ha sposato l'attrice thai Panward Hemmanee nel mese di aprile 2012.



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