Un articolo di Francesco Tortora in data 13/09/2013.
Area di libero scambio?
Italia-Thailandia, “that’s Amore”
Visita in Italia del Premier thailandese, Yingluck Shinawatra, siglati tre importanti accordi
La nascita dell’ASEAN nella sua forma di Unione di Stati del Sud Est Asia - e non più in quella di semplice Associazione - ha riscosso da tempo grande interesse nel mondo occidentale ed anche nell’Unione Europea. La Thailandia, da tempo, si è posta alla guida del processo di sviluppo ASEAN inizialmente come Nazione facente parte del gruppo delle cosiddette “Tigri asiatiche”, successivamente come vero e proprio Paese capofila nel proporre soluzioni che tendessero alla armonizzazione prima dei mercati e poi degli Stati nell’intero scacchiere Sud Est asiatico. Da questo punto di vista ed in considerazione del fatto che nel dialogare con l’Unione Europea è stato finora più facile interfacciare con le singole identità nazionali piuttosto che gli organismi dell’Unione nella sua interezza, la Thailandia ha avviato un discorso anche in questo caso tendente all’armonizzazione. Ad esempio, ha proposto di intavolare con alcuni Paesi Membri UE un dialogo teso alla creazione di un’area mercantilizia facilitata, sulla base dell’esperienza positiva avviata proprio all’interno dell’ASEAN stessa. Attualmente i 10 Membri ASEAN hanno un Accordo di Libero Scambio con Australia, Cina, India, Giappone, Corea del Sud e Nuova Zelanda.
Nella giornata di ieri l’altro, attraverso la visita della Premier Yingluck Shinawatra in Italia, nella splendida cornice della città capitolina, nello specifico, si è compiuto un ulteriore passo in avanti nelle già buone relazioni diplomatiche tra le due Nazioni. Anche alla luce dell’esperienza appena citata dell’Accordo di Libero Scambio.
La Premier thailandese ha incontrato la sua controparte italiana ed entrambi hanno avuto così modo di approfondire i temi riguardanti un aspetto cruciale per l’Italia nelle relazioni con la Thailandia, ovvero la Partnership Regionale Economica Onnicomprensiva RCEP che potrebbe comprendere anche l’Italia, attraverso negoziazioni successive alla fondazione dell’Unione degli Stati del Sud Est Asia. Le agenzie stampa thailandesi - anche nella giornata di ieri - hanno sottolineato questa importante iniziativa, se coronata dal successo, infatti, potrebbe creare un blocco economico di transazioni e di commercio di proporzioni molto interessanti sulla scena internazionale. (Per la notizia completa di Francesco Tortora vedi l'articolo sull'Indro).
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