Ovunque andiate... che i vostri piedi non inciampino, che le vostre braccia non si indeboliscano e che le vostre parole siano veritiere. Allora le vostre speranze saranno esaudite e le vostre iniziative avranno successo (Fabio, da una Preghiera tribale del nord Thailandia).

sabato 4 gennaio 2014

Il difficile 2014 della Thailandia (Un articolo di Francesco Tortora).

Un articolo di Francesco Tortora in data 3/01/2014.

Nubi all’orizzonte
Il difficile 2014 della Thailandia
Pesa l’incertezza politica, telefonia mobile, 
mercato auto e sistema bancario di fatto fermi

Bangkok - Il 2014 si presenta con tutti i crismi della sfida più aperta in ambito economico per una Thailandia ancora una volta dilaniata al proprio interno da scissioni sociali prima ancora che politiche e nel quadro di una più ampia crisi globale che ben difficilmente si risolverà nel breve termine.

Questo è ciò che caratterizza fin dai suoi primordi quello che è stato battezzato L’Anno del Cavallo. Già tutte le agenzie governative e ministeriali preposte al settore hanno attivato i propri Centri Studi per delineare le linee d’azione in materia macroeconomica ma soprattutto per individuare i punti di forza e di debolezza dello scenario thailandese. Il Dipartimento della Promozione del Commercio Internazionale ed il Centro di Analisi Economica e degli Affari hanno sottolineato l’ampia incertezza del quadro economico nazionale dovuta al conflitto politico e sociale in atto, inclusa la possibilità di un governo ad interim di non breve durata, oltre alla estrema volatilità dei tassi di cambio delle monete ed una attuale contrazione del lavoro in molti comparti industriali. Vi è da considerare inoltre l’innalzamento dei costi di produzione, dell’energia in generale e dell’elettricità in particolare, dei trasporti così come dell’intero comparto manufatturiero e delle esportazioni. Vi è da calcolare, inoltre, il rischio di disastri naturali, una realtà sempre dietro l’angolo in queste lande, il che potrebbe rivelarsi un’arma doppia dove causerebbe sia l’aumento dei prezzi sia un taglio della produzione più in generale ed allo stesso tempo.

Stesso discorso per quanto riguarda il settore automobilistico, dove si sono intravisti segni di miglioramento, lo scorso anno, non appena ci si è resi definitivamente conto che la politica a favore dell’acquisto della prima auto sostanzialmente è fallita. I produttori di auto locali ed i grandi marchi internazionali sanno bene che sostanzialmente sono tre i fattori che determinano la propensione all’acquisto di una automobile oltre che la fissazione dei tassi di acquisto di questo bene, ovvero, la fiducia dei consumatori, le fluttuazioni nell’economia locale oltre che in quella internazionale, le turbolenze della politica thailandese. A ben vedere, si tratta di tre fattori-base sui quali –al momento- nessuno Compagnia automobilistica può dire alcunché in termini di previsione. La politica della prima automobile, cioé incentivi statali per l’acquisto di una prima auto in famiglia, è di fatto fallita stante la sempre più diffusa scarsa capacità di mantenere i pagamenti mensili con regolarità, il che ha di fatto messo le case automobilistiche nelle mani delle agenzie di credito, delle banche e delle finanziarie. Nonostante tutto, alle automobili i thailandesi non intendono rinunciare, come dimostra l’astio che si diffonde quando non si può circolare in città, magari per delle manifestazioni, oppure dopo aver visto il successo di presenze e la ricchezza della proposta variopinta e multiforme del mercato automobilistico all’ultima edizione thailandese del Motor Expo Internazionale. Da una parte i produttori confidano nello spirito thailandese volto al non voler rinunciare all’auto, dall’altra vi la ben più triste realtà, per la quale più di 132.000 acquirenti di prima auto stanno cancellando gli ordini e le industrie automobilistiche si ritrovano circa 60.000 automobili abbandonate negli stock disponibili. Potrebbe correre in soccorso l’export, sebbene si prevedano 1.3 milioni di modelli importati, quelli esportati ammonterebbero a 1.25. (Per la notizia completa di Francesco Tortora vedi l'articolo sull'Indro).

Francesco Tortora e' l'autore di "Da Thaksin a Yingluck: la Saga dei Shinawatra", il suo ultimo libro  e dei precedenti "Note asiatiche", "Asian Diary. Storie di popoli e di individui nei Paesi dove sorge il sole", "Livin' in BKK. Everyday Life in Bangkok between Modernism and Tradition". per una sua breve biografia vedi: "Il mio diario - Francesco Tortora". Francesco Tortora e' il corrispondente asiatico dell'Indro.





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