Un articolo di Francesco Tortora in data 27/01/2014.
Sconfinamenti
Indonesia vs Australia
Dopo la vicenda dello spionaggio
del novembre scorso, ritorna la tensione
Bangkok - L’Australia
s’è scusata, venerdì scorso, per aver invaso le acque territoriali indonesiane
con proprie imbarcazioni impegnate nell’impedire l’accesso ad alcuni migranti
illegali senza averne chiesto preventivamente l’autorizzazione. Ma la cosa non
fa altro che aggiungere benzina sul fuoco delle relazioni diplomatiche già
alquanto compromesse tra le due Nazioni. Bisogna ricordare, infatti, che non più di
due mesi fa l’Indonesia ha ancor più marcatamente ristretto le proprie
relazioni diplomatiche con l’Australia dopo la crisi scatenatasi a proposito
delle intercettazioni effettuate dai servizi segreti australiani ai danni del
Presidente indonesiano Susilo Bambang Yudhoyono,
sua moglie ed alcuni membri del suo più ristretto novero di collaboratori nel
2009. L’Ufficio del Ministro per l’Immigrazione e per la Protezione dei
Confini, di cui è a capo Scott Morrison,
ha confermato che un atto di scuse ufficiali da parte del Governo australiano
sarebbe stato inoltrato presso l’Ambasciata d’Australia a Jakarta già nella
stessa giornata di venerdì. Le Agenzie Stampa ufficiali
riportano che anche l’Alto Comando Navale d’Australia ha già presentato scuse
ufficiali alla propria controparte indonesiana, mentre il Ministro per gli
Affari Esteri ha tentato –senza successo- di contattare la propria controparte,
ora il Ministro per gli Esteri è impegnato in attività ufficiali all’estero. Ma
la frittata è fatta.
L’Indonesia ha degradato il
livello delle relazioni diplomatiche con l’Australia nello scorso mese di
novembre a causa dello scandalo delle intercettazioni attuate dai servizi di
spionaggio australiani, uno scandalo che si è inserito in quello
più complessivo dei servizi di spionaggio occidentali –in primis degli USA- che
hanno determinato fratture di varia entità e gravità non solo nelle relazioni
diplomatiche tra Occidente e resto del Mondo ma anche all’interno del blocco
stesso delle Nazioni occidentali, come ben ricordiamo a proposito della
scoperta attuata in Francia, Germania e Italia del continuo operato di
spionaggio attuato in modo capillare e continuativo da parte degli USA da
svariato tempo. Da quel momento, l’Indonesia ha sospeso ogni attività congiunta
di intelligence che era in essere in precedenza congiuntamente col Governo
australiano, compreso il settore oggi pietra dello scandalo, ovvero il monitoraggio
degli spostamenti illegali di individui nei tratti di mare tra i due Paesi e in
zone attigue. Potrebbe essere questo uno dei motivi per cui il Ministro degli
Esteri indonesiano non solo s’è fatto negare visto che è in Malaysia per
discutere di vari aspetti, compresi gli spostamenti transfrontalieri illegali,
un dramma parecchio diffuso anche in questo quadrante Sud Est asiatico e
difficile da gestire, un po’ come accade in Europa, soprattutto circa le annose
e penose discussioni sui migranti nei tratti di Mare del Mediterraneo tra la
Costa Nord Africana e Lampedusa o altri tratti meridionali dell’Europa. (Per la notizia completa di Francesco Tortora vedi l'articolo sull'Indro).
Francesco Tortora e' l'autore di "Da Thaksin a Yingluck: la Saga dei Shinawatra", il suo ultimo libro e dei precedenti "Note asiatiche", "Asian Diary. Storie di popoli e di individui nei Paesi dove sorge il sole", "Livin' in BKK. Everyday Life in Bangkok between Modernism and Tradition". per una sua breve biografia vedi: "Il mio diario - Francesco Tortora". Francesco Tortora e' il corrispondente asiatico dell'Indro.
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