Un articolo di Francesco Tortora in data 03/02/2014.
La cronaca del voto
Votazioni in Thailandia
Urne presidiate, minacce,
violenze, proiettili vaganti
Bangkok - Per
tutta la giornata di domenica, la Polizia ha continuato a rassicurare che non
ci sarebbero stati atti di violenza in occasione del voto. In particolar modo
il Centro per il Mantenimento della Pace e dell’Ordine ha ripetuto questo
mantra più per convincere se stesso che per dare serenità al più vasto uditorio
thailandese.Ma
tutti sapevano che la Capitale Bangkok e la stragrande maggioranza delle
Provincie del Centro e del Sud sarebbero state aree considerate sensibili dal
punto di vista del mantenimento della sicurezza. In molti hanno
già guardato oltre la scadenza del 2 Febbraio fondamentalmente perché si
partiva dall’assunto che le elezioni possano essere invalidate.
Al momento di scrivere le fonti governative dichiarano che il
voto espresso è sufficiente per dichiarare la vittoria, visto che il voto è
stato condotto nell’89 per cento della Nazione attraverso 375 Collegi
Elettorali ma non mancano i dubbi, dopo una così lunga fase di proteste e di
boicottaggio spinto che potrebbero ancora determinare un voto nullo. Vi è da
registrare, infatti, un basso dato di affluenza anche nelle Provincie del Nord,
notoriamente roccaforti dei supporters delle “Magliette Rosse” e quindi forze
pro-governative. Nelle Provincie del Sud, quelle vicine ai “Democrats”, le
affluenze si sono fermate tra il 20 e il 30 per cento dei potenziali votanti,
un dato più basso delle elezioni precedenti. L’afflusso è stato di poco
superiore al 40 per cento a Chai Nat, meno del 50 per cento a Phichit, circa il
50 per cento ad Ayutthaya la vecchia e antica Capitale della Thailandia, almeno
stando ai dati ufficiali che affluiscono da fonte pubblica.
I dati resocontati ad una prima spunta
segnalano molti “Non Voto” in molte Provincie, dato che molti votanti hanno
scelto l’opzione posta più in basso nella scheda elettorale che riportava
“Nessuno dei candidati più sopra esposti”. La gran parte dei Non-Voto sono
stati riscontrati a Bangkok e nelle aree a più alto livello di urbanizzazione
di altre Provincie, come peraltro era stato già ampiamente previsto. Il voto potrebbe essere
raggiunto senza particolari problemi in 59 Provincie, in 83.669 delle 93,952
postazioni di voto disponibili, secondo quanto afferma lo stesso
Segretario Generale della Commissione Elettorale, il dato ufficiale quindi
potrebbe essere comunicato già nella mattinata di lunedì 3 febbraio. A Bangkok,
tanto per dare un dato a mò di esempio, 516 seggi erano indisponibili tra le
6.671 disponibili. I supporters del fronte delle “Magliette Rosse” hanno anche
installato delle urne elettorali realizzate in proprio creando delle aree
estese all’aperto, dei seggi elettorali concentrati e in regime di sicurezza a
vista, pur di sostenere l’area del voto. (Per la notizia completa di Francesco Tortora vedi l'articolo sull'Indro).
Francesco Tortora e' l'autore di "Da Thaksin a Yingluck: la Saga dei Shinawatra", il suo ultimo libro e dei precedenti "Note asiatiche", "Asian Diary. Storie di popoli e di individui nei Paesi dove sorge il sole", "Livin' in BKK. Everyday Life in Bangkok between Modernism and Tradition". per una sua breve biografia vedi: "Il mio diario - Francesco Tortora". Francesco Tortora e' il corrispondente asiatico dell'Indro.
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