Un articolo di Consuelo Cannas in data 11/03/2014.
Post Kunming
Pechinesi volontari nelle pattuglie contro il crimine
Il piano Prevenzione di Massa come deterrente per i terroristi
Pechinesi volontari nelle pattuglie contro il crimine
Il piano Prevenzione di Massa come deterrente per i terroristi
Mentre
si piange per l’atroce attacco terroristico dello scorso sabato nella città di Kunming,
provincia dello Yunnan, dove una gang armata di coltelli ha fatto irruzione in
una stazione del treno uccidendo una dozzina di viaggiatori, molti si chiedono
perché sia accaduto proprio in questa città. Soprattutto ci si chiede
perché il bersaglio non fosse invece su Pechino, dove pochi giorni dopo si
sarebbe riunita l’assemblea legislativa. La teoria del terrorismo è
che per manipolare l’opinione pubblica, i terroristi spesso ricercano e
identificano un bersaglio con alta visibilità pubblica ed esposizione
mediatica. E Pechino è una città che riflette perfettamente questo modello.
Quindi
perché Kunming? Una risposta potrebbe essere che la capitale cinese ha una
forza di polizia metropolitana formidabile, che impiega decine di migliaia di
ufficiali e che vanta il miglior team SWAT nella nazione. La
polizia di Pechino però sostiene che in una città di più di 20 milioni di
cittadini, intrisa di bersagli ad alto rischio di terrorismo, la forza di
60.000 addetti alla polizia è già considerata al limite e non è sufficiente. Ma
i dati sono soggetti a cambiamenti repentini dal momento che alla grande armata
della capitale vengono aggiunte decine di migliaia di cittadini che si
travestono da volontari per la pubblica sicurezza. Inoltre, è stato stimato,
che ogni anno vengono mobilitati più di 700.000 volontari per assicurare
l’ordine pubblico durante i due più importanti avvenimenti politici: gli
incontri consultivi e l'assemblea legislativa.
Secondo
un resoconto, durante i due avvenimenti nel 2010, volontari armati di cinturini
rossi vennero piazzati a 30 metri dagli hotel dove alloggiavano i
politici, ogni giorno dalle 7 del mattino alle 10 di sera. Questa
armata di cittadini, sicuramente non sono un deterrente abbastanza forte al terrorismo,
ma certamente hanno costruito una elaborata rete intelligente contro il
crimine. Ad ogni quartiere vengono assegnati degli informatori pagati
dal governo, mentre 15.000 ispettori fanno la ronda ogni giorno tra rioni ed
emigrati per rilevare anche solo il minimo problema. Ogni 25 volontari, uno di
loro è responsabile della raccolta informazioni. (Per la notizia completa di Consuelo Cannas vedi l'articolo sull'Indro).
Consuelo Cannas e' l'autrice
di "Il controllo politico di internet in Cina". Grande viaggiatrice
ha vissuto e lavorato per lungo tempo all'estero, Cina e Singapore, oggi vive
stabilmente a Londra e serve da consulente ad imprese interessate
all’import-export con la Cina. Per una sua breve biografia vedi: "Il miodiario - Consuelo Cannas". E' la sinologa e l'esperta sulla Cina per
l'Indro.
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