Ovunque andiate... che i vostri piedi non inciampino, che le vostre braccia non si indeboliscano e che le vostre parole siano veritiere. Allora le vostre speranze saranno esaudite e le vostre iniziative avranno successo (Fabio, da una Preghiera tribale del nord Thailandia).

lunedì 31 marzo 2014

Pechinesi volontari nelle pattuglie contro il crimine (Un articolo di Consuelo Cannas).

Un articolo di Consuelo Cannas in data 11/03/2014.

Post Kunming
Pechinesi volontari nelle pattuglie contro il crimine
Il piano Prevenzione di Massa come deterrente per i terroristi


Mentre si piange per l’atroce attacco terroristico dello scorso sabato nella città di Kunming, provincia dello Yunnan, dove una gang armata di coltelli ha fatto irruzione in una stazione del treno uccidendo una dozzina di viaggiatori, molti si chiedono perché sia accaduto proprio in questa città. Soprattutto ci si chiede perché il bersaglio non fosse invece su Pechino, dove pochi giorni dopo si sarebbe riunita l’assemblea legislativa. La teoria del terrorismo è che per manipolare l’opinione pubblica, i terroristi spesso ricercano e identificano un bersaglio con alta visibilità pubblica ed  esposizione mediatica. E Pechino è una città che riflette perfettamente questo modello.


Quindi perché Kunming? Una risposta potrebbe essere che la capitale cinese ha una forza di polizia metropolitana formidabile, che impiega decine di migliaia di ufficiali e che vanta il miglior team SWAT nella nazione. La polizia di Pechino però sostiene che in una città di più di 20 milioni di cittadini, intrisa di bersagli ad alto rischio di terrorismo, la forza di 60.000 addetti alla polizia è già considerata al limite e non è sufficiente. Ma i dati sono soggetti a cambiamenti repentini dal momento che alla grande armata della capitale vengono aggiunte decine di migliaia di cittadini che si travestono da volontari per la pubblica sicurezza. Inoltre, è stato stimato, che ogni anno vengono mobilitati più di 700.000 volontari per assicurare l’ordine pubblico durante i due più importanti avvenimenti politici: gli incontri consultivi e l'assemblea legislativa.
Secondo un resoconto, durante i due avvenimenti nel 2010, volontari armati di cinturini rossi vennero  piazzati a 30 metri dagli hotel dove alloggiavano i politici, ogni giorno dalle 7 del mattino alle 10 di sera. Questa armata di cittadini, sicuramente non sono un deterrente abbastanza forte al terrorismo, ma certamente hanno costruito una elaborata rete intelligente contro il crimine. Ad ogni quartiere vengono assegnati degli informatori pagati dal governo, mentre 15.000 ispettori fanno la ronda ogni giorno tra rioni ed emigrati per rilevare anche solo il minimo problema. Ogni 25 volontari, uno di loro è responsabile della raccolta informazioni. (Per la notizia completa di Consuelo Cannas vedi l'articolo sull'Indro).


Consuelo Cannas e' l'autrice di "Il controllo politico di internet in Cina". Grande viaggiatrice ha vissuto e lavorato per lungo tempo all'estero, Cina e Singapore, oggi vive stabilmente a Londra e serve da consulente ad imprese interessate all’import-export con la Cina. Per una sua breve biografia vedi: "Il miodiario - Consuelo Cannas". E' la sinologa e l'esperta sulla Cina per l'Indro.





 


 

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