Ovunque andiate... che i vostri piedi non inciampino, che le vostre braccia non si indeboliscano e che le vostre parole siano veritiere. Allora le vostre speranze saranno esaudite e le vostre iniziative avranno successo (Fabio, da una Preghiera tribale del nord Thailandia).

martedì 15 aprile 2014

Truffe e imbrogli: i furti negli autobus.

L'articolo sul giornale parlava di un tedesco che dopo anni di soggezione alla moglie thai, anni fatti di truffe e imbrogli da parte di lei e di tutta la famiglia di lei l'aveva fatta finita, l'aveva uccisa a colpi di accetta. L'articolo si dilungava sugli inganni a cui era stato soggetto nel corso degli anni, truffe che l'avevano mandato in rovina. In quell'articolo abbastanza lungo erano descritti tutti gli inganni e le truffe che una donna puo' mettere in atto contro un uomo. Aveva cominciato ancora prima di sposarsi, in quel periodo lui, lo seppe solo in seguito, non era altro che uno dei tanti fidanzati che ogni mese le mandavano soldi, poi c'era stata la madre che stava male e occorrevano soldi, a 10.000 baht a volta. Era poi stata la volta di un falso parto, c'erano problemi sanitari e ancora soldi per il dottore, i soldi che lui aveva mandato non erano serviti a niente il bimbo era nato morto.  Non bastava, si ruppe il furgone del padre, cosi' lui non poteva lavorare, gli costo' 300000 baht (6670 euro circa), un'altra bugia, un altro inganno. Inutile andare avanti, quel tedesco ne aveva passate tante. L'aveva ammazzata quado l'aveva trovata col ragazzo thai, non riusciva a scusarla perche' l'aveva sposata.  Quando un giornalista gli aveva chiesto se sapeva a cosa andava incontro, mostrando il massimo disprezzo e senza alcun rimorso aveva dichiarato:"Meglio la prigione che la vita di prima!"
Noi usci' in  quel momento dal bagno:
"A che ora partiamo domani?"
"Non abbiamo fretta, ci alziamo , facciamo colazione e andiamo. Ho un'idea, tu sai guidare? "
"Si, cosa vuoi fare?"
"Io qui non sono capace, in Thailandia avete la guida all'inglese. Noi in Italia guidiamo a destra, voi a sinistra".
"Questo per me non e' un problema".
"Affittiamo una macchina?"
"Si mi sembra una buona idea".
Lei durante la notte gli chiese dolcemente :
"Io ti seguo a Pattaya ma tu promettimi che non dovro' dividerti con nessuna. Ci sono troppe tentazioni per un uomo in quel posto".
"Stai certa che con te vicina non guardero' altra".
"Prometti..."
Lui promise.
"Va bene, a questo punto se vai con un'altra te lo taglio, lo metto in un vasetto che poi metto davanti al letto, cosi' lo vedi tutte le sere".  
Al mattino chiesero in reception cosa dovevano fare per affittare una macchina.
Gli spiegarono che in Thailandia c'erano diverse agenzie di autonoleggio internazionali come Budget e Avis e altre agenzie locali a prezzi piu' ragionevoli, compresa Northern Wheels. Ma che in ogni caso occorre essere consapevoli che solo Insurance Commercial First Class fornisce una copertura completa su auto a noleggio, al contrario le altre assicurazione si limitatono a coprire i danni personali o di terzi. La maggior parte delle agenzie di auto noleggio internazionali offrono quell'assicurazione, alcune pero' solo a chi e' in possesso di una valida patente di guida internazionale o una patente thai, mentre aziende locali possono o non possono offrirla. Al momento di firmare il contratto e' consigliabile richiedere una copia della propria polizza assicurativa e accertarsi che vi sia scritto "for commercial use". Li coprirono di consigli e raccomandazioni come ispezionare i veicoli a noleggio prima di confermarli e di guidare con prudenza, in quanto il traffico in Thailandia può essere molto confuso, soprattutto per l'abitudine di molti piloti thai di guidare dal lato sbagliato della strada. Gli chiesero a quale agenzia di noleggio preferivano affidarsi.
Chiesero quale fosse l'agenzia piu' rapida nel consegnare il mezzo, tutto dipendeva da quale auto sceglievano, cioe' se era disponibile. Dissero qualsiasi auto basta che la consegna fosse rapida, avrebbero tenuto l'auto per un mese.
Si meravigliarono furono molto rapidi, in due ore consegnarono l'auto presso l'albergo.  Avevano gia' pagato il conto e partirono.
Per strada lei chiese se voleva proprio scendere in un albergo di Pattaya o se andava bene anche Jomtien. Lui non sapeva niente di Jomtien. Lei gli spiego' che e' una citta' balneare che si trova 3 km a sud di South Pattaya, situata sulla costa orientale del Golfo di Thailandia dista circa 165 km da Bangkok, come Pattaya e' in provincia di Chonburi, come a Pattaya vi sono molti ristoranti, bar e negozi. Li lei conosceva un ottimo hotel poco caro se dicevano che si fermavano un mese: il Jomtien Longstay Hotel. Aveva belle e spaziose camere con balcone e tutti i comfort,  aria condizionata, TV LCD da 32 pollici, frigorifero, vasca da bagno, acqua calda, TV via cavo, wifi accesso a Internet, deposito bagagli, parcheggio, guardia di sicurezza privata. piscina, non volendo uscire alla sera aveva un ottimo ristorante. Vicino aveva tutto cio' che si puo' desiderare. Era a soli 300 metri dalla spiaggia.
Il tempo del viaggio passo' rapido, chiaccherando. Lei gli disse che le era piaciuta l'idea di noleggiare una macchina. Da quando l'avevano derubata odiava l'autobus. Era stato un evento particolarmente drammatico e spaventoso, pensare che qualcuno era stato vicino a lei impunemente per derubarla aveva annientato l'idea che il suo Paese fosse un luogo sicuro. Non aveva avuto piu' fiducia di tante persone anche perche' aveva capito che il furto non sarebbe potuto succedere senza la complicita' dell'autista e del personale a bordo dell'autobus.
Viaggiava da Khon Kae a Bangkok, arrivata a destinazione erano scomparsi tutti gli oggetti di valore. La borsa del palm top che conteneva anche il telefonino e un tablet, valore totale 45.000 baht. Da li cominciarono a parlare dei furti sugli autobus. Lei quando le era successo aveva letto abbastanza sull'argomento e racconto' quello che sapeva a Franco.
Con questo furto il ladro puo' colpire indifferentemente i thai e i farang, in molti casi non sa' neppure a chi dei due appartenga la roba. In effetti questo non e' una truffa o un imbroglio e' un furto che avviene principalmente su autobus che percorrono lunghe distanze. Il furto coinvolge per lo piu' le valige che si trovano nel compartimento bagagli dove il ladro si insinua. Naturalmente in fatto che avvenga su autobus che coprono grandi distanze non e' casuale. Mentre l'autobus arriva a destinazione il ladro ha tutto il tempo per aprire borse e valige, cercare nei bagagli e rimuovere gli oggetti di valore. Ci sono molte le persone che compiono questi viaggi di notte, certi autobus VIP lasciano un sacco di posto fra una poltrona e l'altra, le poltrone si possono reclinare e il posto per gambe e piedi si puo' alzare, e' una bellezza dormire e arrivare a destinazione quando spunta l'alba.
In casi straordinari il ladro si introduce nel compartimento passeggeri e cerca nei bagagli delle persone che per quanto detto dormono tranquillamente, era quello che era capitato a Noi. Dato che questi autobus offrono cibo e vivande c'e' chi dice che queste siano drogate e contengano sedativi, i passeggeri si addormentano e il ladro e' libero di agire.
Essendo d'accordo con l'autista e il personale il ladro, una volta compiuto il furto non ha nessun problema per fuggire. Questi autobus fanno molteplici fermate lungo la strada ma normalmente a bus terminal o a stazioni di servizio, una fermata in un luogo differente da questi dovrebbe mettere in sospetto.
Il tutto e' giocato sul fatto che normalmente il derubato si accorge che gli mancano oggetti preziosi solo quando arriva a destinaizione o meglio quando e' a casa o in albergo. Ovviamente la compagnia e' rintracciabile, i derubati andranno a lamentarsi e il personale della compagnia degli autobus fara' orecchie da mercante. Le vittime si accorgeranno in breve, che come per i furti negli alberghi, non c'e' nessuna forma di risarcimento per fatti come questo in Thailandia. Inoltre dovranno stare bene attenti a quel che fanno perche' dentro, potrebbero finirci loro e non il ladro infatti per la legge thailandese non potranno nominare la compagnia e gettare vergogna su di essa e' quindi la stessa legge thai che permette a queste compagnie di continuare a compiere furti indisturbate.
Si fermarono a mangiare qualcosa per strada  in un ristorantino, che lei conosceva, vicino a Sri Racha, avevano viaggiato per 120 km a sud est di Bangkok, e li erano gia' in provincia di Chon Buri. Il ristorante era specializzato in pesce:
"Fame?"
"Si e non poco"
"Faccio io? Quanti piatti ordino? Tre pensi che siano sufficienti?"
Ordino' ho malaeng pu op mo din, kaeng jeut pla meuk, poi si fermo':
"Vuoi l'ho mok thale?"
Lui fu gradevolmente sorpreso da quella quella domanda, lei si era ricordata che quel piatto "Curry di pesce al vapore" gli piaceva.
"No, grazie comunque per averlo chiesto, mi sei tanto cara, ma avro' tempo di mangiarlo a Jomtien".
Lei gli sorrise e gli mando' un bacio.
Il terzo piatto fu pla plin si. Aveva ordinato cozze in pentola di terracotta, zuppa di calamari stufati, pesce persico al vapore con brodo.  Lui si stava innamorando della cucina thai, grazie a lei.
Prima che arrivassero i piatti, lei si alzo' e si sedette vicino a lui, il tavolo era per quattro. Franco se ne chiese il motivo, lo imparo' quando arrivarono i piatti. Lei gli tolse le posate e inizio' a imboccarlo, quando le sue labbra erano sporche lei le puliva col tovaglialo. Al primo gesto lui si scherni': "L'aveva preso per un bambino?". Lei chiese umile ma risoluta di lasciarla fare. Lo imboccava e gli puliva la bocca, lentamente, dolcemente, era qualcosa che nessuna donna italiana aveva mai fatto per lui, in quei gesti, antichi certamente, c'era non solo sottomissione ma anche desiderio, i suoi occhi dicevano solo una cosa: "Sono tua, amami. Puoi fare di me quello che vuoi". Il suo corpo si muoveva come quello di una pantera, non stava portando cibo alla sua bocca ma offerte d'amore, in quel momento lui era il suo dio e lei lo venerava. Chi aveva detto che gastronomia e sesso vanno a braccetto doveva aver visto qualcosa del genere.
Franco si alzo' di scatto: "Basta, altrimenti ti salto addosso e ti prendo qui di fronte a tutta questa gente".
"Quale gente?" Nel ristorante non c'era anima viva.
"Al personale, quello ci sara' almeno".
Si quello c'era e Noi penso' che non poteva andare avanti: 
"Va bene ma ricordati che riprendiamo stasera in camera e con l'aggiunta di un extra". 
Franco sorrise accondiscendente, anche lui lo voleva.
Finirono di mangiare e tornarono alla macchina, ormai rimaneva poca strada, la maggior parte se l'erano lasciata dietro. Lei continuo' quanto gli stava raccontando.
Ovviamente la prima soluzione per fuggire a un furto su un autobus e' quella di non mettere oggetti di valore nelle valige che restano nello scompartimento apposito, come nel suo caso puo' non servire a niente, con lei il ladro era entrato nello scomparto passeggeri, ma dato che e' altamente piu' probabile che il ladro si nasconda nel deposito bagagli cosi' facendo si limitano le probabilita' del furto.
Da curare e' poi quello che si indossa, abiti che abbiano molte tasche possibilmente con zip sono ideali, permettono di suddividete gli oggetti di valore. Il palm top non va messo nel portabagli in alto, e' meglio tenerlo di fronte fra le gambe. E' meglio prenotate in anticipo e scegliere le prime due poltrone davanti in modo che tutti siano dietro. Questo ha due motivi li, davanti, il posto e' maggiore e si e' piu' distanti dall'uscita, puo' darsi che il malandrino non si curi di quei posti, dovrebbe fare troppa strada per scappare..
Non toccare il cibo e le bevande che danno a bordo e' un'altra regola, e' bene comprarne di proprie.
Se si deve andare al bagno e' bene prendere con se la propria roba. 
I bagagli che finiscono in deposito vanno chiusi, e' bene usare lucchetti e aggiungere pellicola trasparente, costa pochi baht. A quel punto se il ladro vorra' aprire i bagagli dovra' romperla. Controllare i bagagli e se ci si accorge che la pellicola e' stata manomessa, farlo presente agli altri passeggeri, ci saranno sicuramente thai che conoscono l'inglese nel bus, consigliateli di controllare i bagagli. Difficile che se hanno tentato con uno non abbiano tentato con gli altri. Avere thai infuriati dalla propria parte agevola chiunque. Chi ha organizzato la truffa non vuole un autobus di passeggeri infuriati.
Arrivarono verso le quattro e trenta. Una volta che lui aveva acconsentito lei aveva telefonato e li attendevano. Franco capi' subito che Noi non aveva sbagliato, l'albergo gli piaceve. Diedero loro una camera all'ultimo piano che guardava verso il mare, lo spettacolo era magnifico.

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