L'articolo
sul giornale parlava di un tedesco che dopo anni di soggezione alla moglie
thai, anni fatti di truffe e imbrogli da parte di lei e di tutta la famiglia di
lei l'aveva fatta finita, l'aveva uccisa a colpi di accetta. L'articolo si
dilungava sugli inganni a cui era stato soggetto nel corso degli anni, truffe che l'avevano mandato in rovina. In quell'articolo abbastanza lungo
erano descritti tutti gli inganni e le truffe che una donna puo' mettere in
atto contro un uomo. Aveva cominciato ancora prima di sposarsi, in quel periodo
lui, lo seppe solo in seguito, non era altro che uno dei tanti fidanzati che
ogni mese le mandavano soldi, poi c'era stata la madre che stava male e
occorrevano soldi, a 10.000 baht a volta. Era poi stata la volta di un falso
parto, c'erano problemi sanitari e ancora soldi per il dottore, i soldi che
lui aveva mandato non erano serviti a niente il bimbo era nato morto. Non bastava, si ruppe il furgone del padre,
cosi' lui non poteva lavorare, gli costo' 300000 baht (6670 euro circa),
un'altra bugia, un altro inganno. Inutile andare
avanti, quel tedesco ne aveva passate tante. L'aveva ammazzata quado l'aveva
trovata col ragazzo thai, non riusciva a scusarla perche' l'aveva sposata. Quando un giornalista gli aveva chiesto se
sapeva a cosa andava incontro, mostrando il massimo disprezzo e senza alcun
rimorso aveva dichiarato:"Meglio
la prigione che la vita di prima!"
Noi
usci' in quel momento dal bagno:
"A
che ora partiamo domani?"
"Non
abbiamo fretta, ci alziamo , facciamo colazione e andiamo. Ho un'idea, tu sai
guidare? "
"Si,
cosa vuoi fare?"
"Io
qui non sono capace, in Thailandia avete la guida all'inglese. Noi in Italia
guidiamo a destra, voi a sinistra".
"Questo
per me non e' un problema".
"Affittiamo
una macchina?"
"Si
mi sembra una buona idea".
Lei
durante la notte gli chiese dolcemente :
"Io
ti seguo a Pattaya ma tu promettimi che non dovro' dividerti con nessuna. Ci
sono troppe tentazioni per un uomo in quel posto".
"Stai
certa che con te vicina non guardero' altra".
"Prometti..."
Lui
promise.
"Va
bene, a questo punto se vai con un'altra te lo taglio, lo metto in un vasetto
che poi metto davanti al letto, cosi' lo vedi tutte le sere".
Al
mattino chiesero in reception cosa dovevano fare per affittare una macchina.
Gli
spiegarono che in Thailandia c'erano diverse agenzie di autonoleggio
internazionali come Budget e Avis e altre agenzie locali a prezzi piu'
ragionevoli, compresa Northern Wheels. Ma che in ogni caso occorre essere consapevoli
che solo Insurance Commercial First Class fornisce una copertura completa su
auto a noleggio, al contrario le altre assicurazione si limitatono a coprire i
danni personali o di terzi. La maggior parte delle agenzie di auto noleggio
internazionali offrono quell'assicurazione, alcune pero' solo a chi e' in
possesso di una valida patente di guida internazionale o una patente thai,
mentre aziende locali possono o non possono offrirla. Al momento di firmare il
contratto e' consigliabile richiedere una copia della propria polizza
assicurativa e accertarsi che vi sia scritto "for commercial use". Li
coprirono di consigli e raccomandazioni come ispezionare i veicoli a noleggio
prima di confermarli e di guidare con prudenza, in quanto il traffico in
Thailandia può essere molto confuso, soprattutto per l'abitudine di molti
piloti thai di guidare dal lato sbagliato della strada. Gli chiesero a quale
agenzia di noleggio preferivano affidarsi.
Chiesero
quale fosse l'agenzia piu' rapida nel consegnare il mezzo, tutto dipendeva da
quale auto sceglievano, cioe' se era disponibile. Dissero qualsiasi auto basta
che la consegna fosse rapida, avrebbero tenuto l'auto per un mese.
Si
meravigliarono furono molto rapidi, in due ore consegnarono l'auto presso
l'albergo. Avevano gia' pagato il conto
e partirono.
Per
strada lei chiese se voleva proprio scendere in un albergo di Pattaya o se
andava bene anche Jomtien. Lui non sapeva niente di Jomtien. Lei gli spiego' che
e' una citta' balneare che si trova 3 km a sud di South Pattaya, situata sulla costa
orientale del Golfo di Thailandia dista circa 165 km da Bangkok, come Pattaya
e' in provincia di Chonburi, come a Pattaya vi sono molti ristoranti, bar e
negozi. Li lei conosceva un ottimo hotel poco caro se dicevano che si fermavano
un mese: il Jomtien Longstay Hotel. Aveva belle e spaziose camere con balcone e
tutti i comfort, aria condizionata, TV
LCD da 32 pollici, frigorifero, vasca da bagno, acqua calda, TV via cavo, wifi
accesso a Internet, deposito bagagli, parcheggio, guardia di sicurezza privata.
piscina, non volendo uscire alla sera aveva un ottimo ristorante. Vicino aveva
tutto cio' che si puo' desiderare. Era a soli 300 metri dalla spiaggia.
Il
tempo del viaggio passo' rapido, chiaccherando. Lei gli disse che le era piaciuta
l'idea di noleggiare una macchina. Da quando l'avevano derubata odiava
l'autobus. Era stato un evento particolarmente drammatico e spaventoso, pensare
che qualcuno era stato vicino a lei impunemente per derubarla aveva annientato
l'idea che il suo Paese fosse un luogo sicuro. Non aveva avuto piu' fiducia di
tante persone anche perche' aveva capito che il furto non sarebbe potuto
succedere senza la complicita' dell'autista e del personale a bordo
dell'autobus.
Viaggiava
da Khon Kae a Bangkok, arrivata a destinazione erano scomparsi tutti gli
oggetti di valore. La borsa del palm top che conteneva anche il telefonino e un
tablet, valore totale 45.000 baht. Da li cominciarono a parlare dei furti sugli
autobus. Lei quando le era successo aveva letto abbastanza sull'argomento e
racconto' quello che sapeva a Franco.
Con
questo furto il ladro puo' colpire indifferentemente i thai e i farang, in
molti casi non sa' neppure a chi dei due appartenga la roba. In effetti questo
non e' una truffa o un imbroglio e' un furto che avviene principalmente su
autobus che percorrono lunghe distanze. Il furto coinvolge per lo piu' le
valige che si trovano nel compartimento bagagli dove il ladro si insinua.
Naturalmente in fatto che avvenga su autobus che coprono grandi distanze non e'
casuale. Mentre l'autobus arriva a destinazione il ladro ha tutto il tempo per
aprire borse e valige, cercare nei bagagli e rimuovere gli oggetti di valore.
Ci sono molte le persone che compiono questi viaggi di notte, certi autobus VIP
lasciano un sacco di posto fra una poltrona e l'altra, le poltrone si possono
reclinare e il posto per gambe e piedi si puo' alzare, e' una bellezza dormire
e arrivare a destinazione quando spunta l'alba.
In casi
straordinari il ladro si introduce nel compartimento passeggeri e cerca nei
bagagli delle persone che per quanto detto dormono tranquillamente, era quello
che era capitato a Noi. Dato che questi autobus offrono cibo e vivande c'e' chi
dice che queste siano drogate e contengano sedativi, i passeggeri si addormentano
e il ladro e' libero di agire.
Essendo
d'accordo con l'autista e il personale il ladro, una volta compiuto il furto
non ha nessun problema per fuggire. Questi autobus fanno molteplici fermate
lungo la strada ma normalmente a bus terminal o a stazioni di servizio, una
fermata in un luogo differente da questi dovrebbe mettere in sospetto.
Il
tutto e' giocato sul fatto che normalmente il derubato si accorge che gli
mancano oggetti preziosi solo quando arriva a destinaizione o meglio quando e' a casa
o in albergo. Ovviamente la compagnia e' rintracciabile, i derubati andranno a
lamentarsi e il personale della compagnia degli autobus fara' orecchie da
mercante. Le vittime si accorgeranno in breve, che come per i furti negli alberghi, non
c'e' nessuna forma di risarcimento per fatti come questo in Thailandia. Inoltre
dovranno stare bene attenti a quel che fanno perche' dentro, potrebbero finirci
loro e non il ladro infatti per la legge thailandese non potranno nominare la
compagnia e gettare vergogna su di essa e' quindi la stessa legge thai che
permette a queste compagnie di continuare a compiere furti indisturbate.
Si
fermarono a mangiare qualcosa per strada
in un ristorantino, che lei conosceva, vicino a Sri Racha, avevano
viaggiato per 120 km a sud est di Bangkok, e li erano gia' in provincia di Chon
Buri. Il ristorante era specializzato in pesce:
"Fame?"
"Si
e non poco"
"Faccio
io? Quanti piatti ordino? Tre pensi che siano sufficienti?"
Ordino'
ho malaeng pu op mo din, kaeng jeut pla meuk, poi si fermo':
"Vuoi
l'ho mok thale?"
Lui fu
gradevolmente sorpreso da quella quella domanda, lei si era ricordata che quel
piatto "Curry di pesce al vapore" gli piaceva.
"No,
grazie comunque per averlo chiesto, mi sei tanto cara, ma avro' tempo di mangiarlo a
Jomtien".
Lei gli
sorrise e gli mando' un bacio.
Il
terzo piatto fu pla plin si. Aveva ordinato cozze in pentola di terracotta,
zuppa di calamari stufati, pesce persico al vapore con brodo. Lui si stava innamorando della cucina thai, grazie a lei.
Prima
che arrivassero i piatti, lei si alzo' e si sedette vicino a lui, il tavolo era
per quattro. Franco se ne chiese il motivo, lo imparo' quando arrivarono i
piatti. Lei gli tolse le posate e inizio' a imboccarlo, quando le sue labbra
erano sporche lei le puliva col tovaglialo. Al primo gesto lui si scherni':
"L'aveva preso per un bambino?". Lei chiese umile ma risoluta di
lasciarla fare. Lo imboccava e gli puliva la bocca, lentamente, dolcemente, era
qualcosa che nessuna donna italiana aveva mai fatto per lui, in quei gesti, antichi
certamente, c'era non solo sottomissione ma anche desiderio, i suoi occhi
dicevano solo una cosa: "Sono tua, amami. Puoi fare di me quello che vuoi". Il suo corpo si muoveva
come quello di una pantera, non stava portando cibo alla sua bocca ma offerte
d'amore, in quel momento lui era il suo dio e lei lo venerava. Chi aveva detto
che gastronomia e sesso vanno a braccetto doveva aver visto qualcosa del
genere.
Franco
si alzo' di scatto: "Basta, altrimenti ti salto addosso e ti prendo qui di
fronte a tutta questa gente".
"Quale
gente?" Nel ristorante non c'era anima viva.
"Al
personale, quello ci sara' almeno".
Si
quello c'era e Noi penso' che non poteva andare avanti:
"Va bene ma ricordati che riprendiamo stasera in camera e con l'aggiunta di un extra".
Franco sorrise accondiscendente, anche lui lo voleva.
"Va bene ma ricordati che riprendiamo stasera in camera e con l'aggiunta di un extra".
Franco sorrise accondiscendente, anche lui lo voleva.
Finirono
di mangiare e tornarono alla macchina, ormai rimaneva poca strada, la maggior
parte se l'erano lasciata dietro. Lei continuo' quanto gli stava
raccontando.
Ovviamente
la prima soluzione per fuggire a un furto su un autobus e' quella di non
mettere oggetti di valore nelle valige che restano nello scompartimento
apposito, come nel suo caso puo' non servire a niente, con lei il ladro era
entrato nello scomparto passeggeri, ma dato che e' altamente piu' probabile che
il ladro si nasconda nel deposito bagagli cosi' facendo si limitano le
probabilita' del furto.
Da
curare e' poi quello che si indossa, abiti che abbiano molte tasche
possibilmente con zip sono ideali, permettono di suddividete gli oggetti di
valore. Il palm top non va messo nel portabagli in alto,
e' meglio tenerlo di fronte fra le gambe. E' meglio prenotate in anticipo e
scegliere le prime due poltrone davanti in modo che tutti siano dietro. Questo
ha due motivi li, davanti, il posto e' maggiore e si e' piu' distanti dall'uscita,
puo' darsi che il malandrino non si curi di quei posti, dovrebbe fare troppa strada per scappare..
Non
toccare il cibo e le bevande che danno a bordo e' un'altra regola, e' bene
comprarne di proprie.
Se si
deve andare al bagno e' bene prendere con se la propria roba.
I bagagli
che finiscono in deposito vanno chiusi, e' bene usare lucchetti e aggiungere
pellicola trasparente, costa pochi baht. A quel punto se il ladro vorra' aprire
i bagagli dovra' romperla. Controllare i bagagli e se ci si accorge che la
pellicola e' stata manomessa, farlo presente agli altri passeggeri, ci saranno
sicuramente thai che conoscono l'inglese nel bus, consigliateli di controllare i
bagagli. Difficile che se hanno tentato con uno non abbiano tentato con gli
altri. Avere thai infuriati dalla propria parte agevola chiunque. Chi ha
organizzato la truffa non vuole un autobus di passeggeri infuriati.
Arrivarono
verso le quattro e trenta. Una volta che lui aveva acconsentito lei aveva
telefonato e li attendevano. Franco capi' subito che Noi non aveva sbagliato,
l'albergo gli piaceve. Diedero loro una camera all'ultimo piano che guardava verso il mare, lo
spettacolo era magnifico.
Indietro: il sistema dei doppi prezzi.
Indietro: il sistema dei doppi prezzi.
Avanti: la truffa delle moto.
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