Ovunque andiate... che i vostri piedi non inciampino, che le vostre braccia non si indeboliscano e che le vostre parole siano veritiere. Allora le vostre speranze saranno esaudite e le vostre iniziative avranno successo (Fabio, da una Preghiera tribale del nord Thailandia).

lunedì 14 aprile 2014

Truffe e imbrogli: il sistema dei doppi prezzi.

Da Dual Price System in Thailand
Vicino all'hotel lei aveva visto un piccolo mercato notturno..
"Compriamo un po' di frutta?" chiese lei "Se stanotte abbiamo fame...".
L'idea sembro' buona anche a Franco: "Andiamo".
"No, vado da sola, tu mi aspetti qui, non ti muovere. Si meglio che vada da sola". 
Franco non aveva capito perche’ doveva essere lei, che era donna, ad andare. Stava a lui che era uomo, glielo avrebbe chiesto appena fosse tornata.
Noi non ebbe problema a spiegare, non c’entrava uomo o donna, c’entrava thai o non thai. Quella differenza era una realta’ che tutti i farang in Thailandia conoscevano : il sistema dei doppi prezzi nel Paese era cosi' generalizzato che addirittura musei, parchi a tema, attrattive turistiche lo applicano, figuriamoci se un farang andava al mercato da solo. Il sistema dei doppi prezzi era sicuramente una delle piu' odiate truffe in Thailandia, una truffa che pero' il Paese aveva ufficializzato, tanto che si contano a centinia i luoghi il cui il sistema si applica. Esso interviene in tutte le semplici trasazioni commerciali che coinvolgono farang all’interno dei mercati, baracchine, piccoli negaozi, venditori di abiti, di generi alimentari, di qualsiasi cosa. Grazie a questo sistema e senza paura di sbagliare ogni persona thai che ha un'attivita' in questo Paese si sente autorizzato ad imbrogliare il primo turista a portata di mano.
Se si e’ soli, l'unica cosa che si puo’ fare e' contrattare ed abbassare il piu' possibile il prezzo, che rimarra' comunque sempre superiore a quello che avrebbe pagato un thai, altrimenti si puo’ andare in un centro commerciale o in un supermercato tipo 7 eleven che sono a prezzo fisso, uguale per thai e farang, anche se per i centri commerciali non e' detto.
Una soluzione piu' efficace e' qualla di mandare un thai di cui ci si fida a fare acquisti. Essi al normale sanno dove e a che prezzo comprare. Era quello che Noi aveva fatto, se fosse andato lui il prezzo sarebbe sicuramente aumentato.
le parole di Noi lo avevano incuriosito: "Da quanto c'e' questo sistema?"
"Che sappia io e' sempre esisitito".
Franco aveva letto che una volta negli anni '60 e '70 in Italia era la stessa cosa, c'erano due  prezzi uno per gli italiani, uno per i turisti. Non aveva  pero' mai sentito parlare di due prezzi per visitare le attrattive publiche. Le agenzie tedesche, dei Paesi nordici e degli altri stati i cui cittadini trascorrevano le vacanze in Italia gridarono allo scandalo e consigliarono i loro turisti di non passare le vacanze nel Bel Paeese, il sistema dei doppi prezzi fini' in breve. Come mai qua non era successo? Quale era la potenza dell'industria turistica thailandese? Una potenza che allora l'Italia non aveva...
Alla mattina dopo Franco le disse che era stanco di Bangkok che aveva voglia di andare al mare. La vide farsi seria all'improvviso. Stava pensando che voleva liberarsi di lei, che gia' si era stancato.
"Si hai ragione, fai bene, tu vai a Pattaya, io torno a lavorare, e' ora".
"No, ma cosa hai capito? Io al mare vorrei andarci con te, altrimenti resto dove sono".
"No, sei tu che non hai capito. E' finita la vacanza, io torno a lavorare da domani, quando tu te ne vai. Non posso fare diversamente. Ho sbagliato a volerti conoscere. Ho sbagliato a lasciarmi coinvolgere. Io non sono in pista per pensare all'amore, lo sono per farmi fottere e mandare cosi' soldi alla mia famiglia". Lo aveva detto con la massima calma ma era stata terribilmente acida.
"Di quanto avresti bisogno per i tuoi o meglio quanto guadegneresti in un mese?"
"Cosa vorresti fare? Vorresti pagarmi? Da te non voglio soldi!"
"Ma e' l'unica soluzione, non riesco a vederne altre".
"Ma tutto cambierrebbe fra noi non lo capisci?"
"E perche'? Continueremmo a stare insieme come ora il che e' certo una soluzione migliore di quella di lasciarci. Partiamo domani, ok".
Quando ando' lei a fare il bagno, Franco scese si fece aprire la cassaforte e ne prese 25.000 baht. Non sapeva se erano troppi o se erano una miseria, solo in seguito, dopo molto tempo, avrebbe imparato che se voleva una donna con lo charme di Noi poteva guadagnare veramente tanto. Per una donna cosi' stupenda 2 short time al giorno erano possibili e poiche' era nuova e per la sua bellezza tutti la volevano poteva alzare tranquillamente i prezzi, fino ad arrivare a quelli dei migliori club privati, quelli dove quando si entra si mostra una tessera, luoghi che i turisti neppure sanno che esistono, perche' i miliardari thai che li frequentano non li vogliono vicino. Li chiedere 2.000/3000 baht per uno short time era possibile. A quella somma si aggiungevano 7.000/10000 bath al mese come topless dancer, piu' almeno 30 baht per ogni drink del cliente, si capiva quanto oi poteva mandare a casa, ma Franco non sapeva niente di cose di questo genere.   
Torno' in camera lei era ancora in doccia, prese un foglietto e una penna e scrisse un messaggio in inglese stentato:
"Con amore. Vorrei tu stessi con me".
Mise il tutto nella sua borsetta.
Lei usci' dal bagno che lui stava controllando le email.
"Ti vesti? Usciamo".
"Dove andiamo?"
"Stiamo vicini, cosa ne dici del Parco Dusit? Tu poi dovresti gia' avere il biglietto".
"Va bene".
"Ricordati di disdire la camera, domani partiamo".
"Vieni con me allora? Lo faccio quando scendiamo".
Lui era sicuro che lei non aveva ancora aperto la borsetta, aveva deciso mentre era in bagno.
"Ho fame, andiamo a far colazione".
"Pochi minuti e sono pronto".
Lei pose il rossetto e la cipria nella borsetta. Li vide.
"Cosa sono questi?"
Lesse il biglietto.
Lui non rispose.
"Sei sicuro? Non e' che rovianimo tutto? Sei sicuro che dopo questo gesto tutto sara' come ora? Sei l'unica cosa pulita della mia vita e ho paura. Tu mi rinfaccerai di aver preso questi soldi, sono certa".
"Non accadra' mai sono sicuro e ora smettiamo di parlare di questo".
Lei gli stampo’ un lungo bacio sulla bocca, si strinse di piu’ al suo corpo voleva fargli sentire che era sua.
Non ne parlarono piu’, al tassista dissero di andare prima in banca, poi al Parco Dusit.
Sapevano che sarebbe stata una visita piuttosto lunga. Franco aveva letto sulla guida che il Parco Dusit compende circa una ventina di edifici. Ne visitarono alcuni non tutti ammirarono la statua equestre a Re Rama V, furono affascinati da palazzo Vimanmek, il piu' grande edificio in teak al mondo, continuarono con l'Abhisek Dusit Throne Hall, Museo SUPPORT, Museo Nazionale degli elefanti reali, Mostra fotografica di Sua Maesta’ Re Bhumibol, Museo delle stoffe antiche. Il principale di questi edifici e’ il palazzo Vimanmek, ma rimasero impressionati anche dal Museo della famiglia reale, con ritratti della famiglia e dal Museo delle carrozze reali, con carrozze e altri veicoli usati dai re del paese nel corso degli anni. Videro i diversi piccoli ristoranti con aria condizionata che offrono un limitato menu’ thai, ma non avevano fame. Il biglietto che Franco aveva comprato al Gran Palace comprendeva tutti gli edifici che si trovano nell’area e lo spettacolo di danze classiche thailandesi che si tiene a meta’ mattina e meta’ pomeriggio, si inforarono a quali orari, dato che potevano variare. Il biglietto perr essere valido deve avere una data inferiore alla settimana.
Li vicino si trovava anche lo zoo Dusit, furono attratti dagli animali rinnoceronti, scimmie, elefanti, tigri e orsi e altre specie indigene che comprendono il gaur, una specie di bue, e il serow, antilope, ospitati in aree il piu’ vicino possibile al loro ambiente naturale. Gioirono nell'udire il canto di centinaia di uccelli ma lei spaventata non volle visitare l’estesa collezione di rettili. Il luogo era piacevole e ombreggiato tagliato da diverse decorative vie d’acqua. si fermarono a consumare qualcosa in uno dei piccoli caffe’ vicino al lago.
Sulla guida lesse la storia dello zoo. Come per molto altro nel parzo del Dusit fu creato da Re Chulalongkorn, che si ispiro’ a una serie di visite ai giardini zoologici d’Europa, nella massima convinzione che gli zoo fossero un ottimo strumento di educazione.
Il Re viaggio’ in Europa nel 1909 e compro’ alcuni cervi a stelle. Essi furono portati a Bangkok e fu loro permesso di ruminare nei giardini del privato parco botanico reale.
Dopo il colpo di stato del 1932 il nuovo governatore chiese al re di trasferire la proprieta’ dei giardini e dei parchi al municipio di Bangkok perche’ potessero essere usati usati da tutte le persone invece di rimanere privata riserva della famiglia reale.
Lo zoo fu aperto nel 1938 ma era limitato ai cervi a stelle e a pochi altri animali.
Le autorita’ di Bangkok prontamente aggiunsero specie rappresentative della Thailandia e in pochi anni lo zoo ebbe anche scimmie bianche, orsi e uno stagno per i coccodrilli.
Lo zoo fece una grande espansione dopo la creazione dell’Organizzazione Zoologica di Thailandia nel 1954. Questa organizzazione comincio’ ad aprire altri zoo come quello in Chiang Mai e lo zoo aperto di Khao Khieo, nella provincia di Chonburi.
Franco volle vistare anche Wat Benchamabophit, era li vicino e sapeva che una parte era stato costruito con la consulenza di un artista italiano. Consulto' la solita guida. Il tempio era noto ai turisti come il Tempio di Marmo, ma era stato in precenza chiamato anche  Wat Laem o Wat Sa Thong. Re Rama IV lo ribattezzo' Wat Benchabophit dopo un restauro co-sponsorizzato da cinque principi. Nel 1898 Re Rama V costrui’ il suo palazzo Suan Dusit e dovette smantellare due vecchi templi, cosi’ il re compenso’ questa azione riprovevole allargando questo tempio, dandogli piu’ spazio e aggiungendo costruzioni nuove, il nome fu cambiato in Wat Benchamabophit.
La costruzione inizio’ nel 1899 il fratello del re, Krom Phraya Naris, che era un artista disegno’ il bot e lo schema generale del tempio, seguendo i consigli dell’architetto italiano Ettore Manfredi. Re Rama V mori’ nel 1910, quando il tempio stava ormai per essere completato. Il lavoro continuo’ sotto il nuovo regno fino alla sua conclusione.
Il tempio guarda a est, dentro Nakhon Pathom Road e il canale Premprachakorn. La sezione del bot e’ nella parte nord mentre io quartieri dove vivono i monaci sono a sud, con un piccolo fosso che corre fra loro.
Re Rama IX passo’ qui i suoi giorni come monaco prima dell’incoromazione.
Soddisfatti, tornono in albergo, prima di entrare lei disse che voleva comprare una rivista, le aveva viste in un negozio li vicino. Non c'erano quotidiani in italiano ma c'erano due quotidiani in inglese, Bangkok Post e The Nation. Lei gli disse che il Post era il migliore, che tutti i farang in Thailandia acquistavano quello.
Era  ormai sera, erano stanchi, lei fu la prima a entrare nella doccia, lui si mise a leggere il Post. Fu il primo articolo ad attirare i suoi occhi, anche se non era il principale della prima pagina: "Farang in preda all'ira uccide la sua ragazza".



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