Suchinda Kraprayoon nacque il 6 agosto 1933 in
Thonburi, Siam, figlio di Juang e Sompong Kraprayoon, è di discesa cinese e mon.
Suchinda ha
frequentato la scuola di Wat Rajabopit, successivamente la scuola Amnuayslip.
Ha studiato medicina presso la Chulalongkorn
University di Bangkok per 12 mesi prima di entrare e laurearsi alla Chulachomklao Royal Military
Academy.
Ha frequentato il General Staff Course del
reggimento artiglieria, a Fort Sill, in Oklahoma,, e il General Staff Course a
Fort Leavenworth, Kansas.
Suchinda è sposato con Khunying Wannee Kraprayoon
(Noonpakdee). Ha due figli: Jerdwut Kraprayoon e Janewit Kraprayoon, e cinque
nipoti: Jomphob Kraprayoon, Polchate Kraprayoon, Chyatash Kraprayoon, Titipat
Kraprayoon, e Jittisa Kraprayoon.
Suchinda torno’ in Thailandia nel 1953 per
cominciare la sua carriera militare come sottotenente nella Royal Thai Army.
Il 25 gennaio 1958 era responsabile di un
reggimento di artiglieria di fanteria.
Fu a poco a poco promosso a gradi di maggiore
responsabilità fino a che divento’
Comandante in capo della Royal Thai Army il 29
aprile 1990 e Comandante in capo del Comando Supremo il 1 ottobre 1991.
Suchinda fu un leader del Consiglio Nazionale per
mantenere la pace che porto’ al periodo noto come Maggio Nero o Maggio di
Sangue,
Tutto comincio il
23 febbraio 1991, quando Suchinda Kraprayoon. comandante dell'esercito, rovesciò
il governo di Chatichai Choonhavan. I golpisti, che si definivano Consiglio Nazionale
per mantenere la pace (NPKC), nominarono Anand Panyarachun primo ministro. Il governo
ad interim di Anand promulgo’ una nuova costituzione e le elezioni parlamentari
furono previste per il 22 marzo 1992.
Una coalizione di governo formata dai partiti Rassadorn,
Justice Unity, Social Action, Thai Citizen, Chart Thai raccolse il 55% del
parlamento che nomino’ il generale Suchinda primo ministro. Seguirono immediatamente
proteste pubbliche massive.
Il 9 maggio, Suchinda rispose dicendo che sarebbe stato
a favore di un emendamento costituzionale che rendeva le persone che non erano state elette
in parlamento ineleggibili per la premiership.
Le tensioni dissiparono, ma la tregua fu di breve
durata.
Il 17 maggio 1992, i due principali partiti di governo
annunciarono che, mentre avevano sostenuto la modifica costituzionale, avevano
anche favorito clausole transitorie che permettevano a Suchinda di diventare
primo ministro per la durata del parlamento.
Come apparve chiaro i partiti di governo non
avrebbero onorato la loro parola, cominciarono i piani per uno sciopero domenica
17 maggio.
Ovviamente preoccupato per la rabbia che montava nella
gente, il ministro degli Interni ordino’ ai governatori provinciali di impedire
alla gente di recarsi a Bangkok per unirsi alla manifestazione.
Suchinda minaccio’ di licenziare il governatore di
Bangkok con l'accusa di aver aiutato le manifestazioni anti-governative delle
settimane precedenti.
Intanto l'esercito frettolosamente organizzo’ una
competizione, un " Festival Musicale contro la siccità", da tenersi
presso l'auditorium dell’esercito. Dalle stazioni radio furono bandite le
canzoni di diversi cantanti popolari che avevano espresso il loro sostegno alle
manifestazioni.
Tuttavia, il raduno fu il più grande dalla caduta
del regime Thanom nel mese di ottobre 1973. Al suo apice, 200.000 persone riempiro
Sanam Luang e le strade circostanti.
Verso le 20.30, Chamlong Srimuang e il dottor San
Hatthirat guidarono i manifestanti in una marcia di due chilometri alla Casa
del Governo, per chiedere le dimissioni di Suchinda.
Quando raggiunsero l'intersezione di Rachadamnoen
e Rachadamnoen Nok Avenue, furono fermati al ponte Phan Fa, che era stato
barricato con filo spinato dalla polizia.
Alle 23:00 un gruppo di manifestanti tento’ di
sfondare la barricata, ma furono respinti dai cannoni ad acqua di quattro camion
dei pompieri che bloccarono la strada. I manifestanti cercarono di requisire
uno dei camion dei pompieri, ma furono respinti dalla polizia anti-sommossa
armata di manganelli. I manifestanti risposero con pietre e bottiglie molotov.
Chamlong uso’ un altoparlante per sollecitare i
manifestanti a non attaccare la polizia, ma le sue parole furono ignorate. In
questo scontro iniziale, circa 100 manifestanti e 21 poliziotti rimasero
feriti.
A mezzanotte due camion dei vigili del fuoco erano
stati dati alle fiamme, e la situazione era fuori controllo. Circa 700 soldati furono
impegnati in combattimenti vicino al
ponte Phan Fa.
Alle 00:30 Suchinda dichiaro’ lo stato di
emergenza, rendendo gli assembramenti di più di dieci persone illegali. Il
governo esorto’ la gente a tornare a casa.
Chamlong rimase vicino al ponte Phan Fa e al Monumento
alla Democrazia.
Alle 04:00, i soldati minacciarono quasi 40.000
manifestanti sparando in aria con fucili M16.
Un'ora e mezzo più tardi cominciarono a sparare di
nuovo. Entro la mattina, l'esercito porto’ più truppe, e la folla crebbe in
altre zone della città.
All'inizio del pomeriggio del 18 maggio, Suchinda
accuso’ pubblicamente Chamlong di fomentare la violenza e difese l'uso della forza
da parte del governo.
Poco dopo, le truppe che sparavano continuamente in
aria si mossero per circondare Chamlong che fu ammanettato e arrestato.
La folla, però, non si disperse, e la violenza
salì. La proteste si sposto’ alla Ramkhamhaeng Università nella parte orientale
della città. La sera del 19 maggio, circa 50.000 persone si erano radunate lì.
La mattina presto del 20 maggio, la popolare principessa
Sirindhorn affronto’ il Paese in televisione, per chiedere la fine delle violenze.
Il suo appello fu ritrasmesso per tutta la giornata. Alla sera, il fratello, il
principe ereditario Vajiralongkorn, trasmise un appello simile.
Infine, alle 21:30, fu mostrata una trasmissione
televisiva con re Bhumibol Adulyadej,
Suchinda, e Chamlong, in cui il re chiedeva ai due uomini di mettere fine al
confronto e lavorasssero insieme attraverso procedure parlamentari. Un'ulteriore
escalation fu evitata grazie all'intervento di re Bhumibol.
La repressione militare del Maggio di sangue aveva
provocato 52 morti ufficiali confermati, molte sparizioni, centinaia di feriti,
e oltre 3.500 arresti. Molti degli arrestati furono torturati.
Suchinda rilascio’ Chamlong e annuncio’
un'amnistia per i manifestanti. Chamlong chiese ai manifestanti di disperdersi,
cosa che fecero.
Suchinda si dimese dalla premiership il 24 maggio
1992. Il vice primo ministro, Meechai Ruchuphan, divenne primo ministro per un
periodo transitorio fino a quando fu eletto un nuovo governo. Gli succedette
Anand Panyarachun.
Dopo le dimissioni, il generale Suchinda fu nominato
presidente di Telecom Holdings, una compagnia tenuta da Telecom Asia. Telecom
Asia si era aggiudicata una concessione senza precedenti, per la costruzione di
2 milioni di linee telefoniche a Bangkok quando il Consiglio Nazionale per
mantenere la pace prese il potere.
Nessun commento:
Posta un commento