Da molti mesi non passa quasi giorno senza che il
Bangkok Post e il The Nation lo mettano in prima pagina, gli altri quotidiani
si adeguano e seguono la scia tracciata dai due leader principali, le
televisioni dedicano alla vicenda un
sacco di spazio e sono più unici che rari i thailandesi che quando si
pronunciano parole come Dhammakaya e Dhammajayo non sanno di cosa si tratta ma
tali parole rimangono per lo più un enigma per la maggior parte dei farang,
quelli che hanno sentito del tempio
difficilmente sanno spiegarne qualcosa, tranne che esso è spesso associato a
polemiche. In pochi sanno cosa rende esattamente questo tempio così controverso.
Wat Phra Dhammakaya, è un colossale tempio di 405 ettari in Thailandia, è un tempio buddista o wat
che si trova nel distretto di Khlong Luang, in provincia di Pathum Thani, a
nord di Bangkok. Il tempio dedica il 5% dei terreni della sua zona ad attività
religiose con il restante 95% è utilizzato per la Fondazione.
E' stato fondato nel 1970 dalla maechi o suora
Chandra Khonnokyoong e da Luang Por Dhammajayo ed è il più noto e il più rapido
tempio per crescita del Movimento Dhammakaya e fra tutti i wat del Paese. Vi si
esercita la meditazione nella tradizione Dhammakaya, il movimento è stato
avviato da Luang Pu Sodh Candasaro all'inizio del XX secolo.
Il tempio è parte della confrraternità Mahanikaya,
esso sottolinea la rinascita dei valori buddisti tradizionali, ma lo fa attraverso
metodi e tecnologia moderna, il che ha portato a polemiche e alla risposta del
governo. Nonostante queste polemiche, il tempio ha continuato a svolgere un
ruolo di primo piano nel buddismo thai, ed è stato descritto come "il
volto del moderno bhuddismo thailandese". Il tempio sottolinea e ricerca
la trasformazione personale, espressa attraverso il suo slogan "pace nel
mondo attraverso la pace interiore".
Sul suo sito web, la fondazione elenca i seguenti obiettivi:
- Insegnare meditazione Dhammakaya;
- Promuovere e sostenere studi buddisti;
- Promuovere e sostenere l'istruzione Dhamma sia
per i monaci che per i laici;
- Fornire supporto alle persone che vivono nel
tempio;
- Costruire e mantenere il World Dhammakaya
Centro;
- Costruire e mantenere il tempio;
- Costruire e mantenere un istituto accademico che
offra tutti i livelli di istruzione, dalla scuola materna all'università, in
cui l'istruzione Dhamma viene fornito insieme al programma di studi normale.
- Fornire strutture per l'insegnamento della
meditazione e lo studio della cultura che sta alla base della pace nel mondo;
- Creare la virtù nella società instillando la
morale, con particolare attenzione alle giovani generazioni;
- Promuovere il riconoscimento e la lode di eccezionali
virtù sociali;
- Produrre materiali a stampa e per altri mezzi di
comunicazione per promuovere la pace, l'armonia sociale, la virtù e la morale;
- Fornire servizi umanitari.
Wat Phra Dhammakaya diffonde una prassi religiosa
volta ad ottenere meriti attraverso il fare buone azioni e la meditazione, così
come una visione etica della vita. Il tempio promuove una comunità di
kalyanamittas o 'buoni amici' per compiere la sua opera e diffondere la sua
cultura. Anche se il tempio sottolinea i valori buddisti tradizionali, vengono
utilizzati moderni metodi di espansione così come moderni metodi di gestione
come ad esempio una stazione di televisione satellitare e una università di
apprendimento a distanza.
Inizialmente, il tempio fu fondato come centro di meditazione,
dato che Maechi Chandra e il monaco Luang Por Dhammajayo non potevano più
ospitare il crescente numero di partecipanti alle loro attività a Wat Paknam
Bhasicharoen. Una delle attività
principali del tempio, dal momento dei suoi esordi, è stata la cerimonia di
'onorare il Buddha col cibo' che si tiene ogni prima domenica del mese. Questa
cerimonia è stata di tale importanza che le persone venivano da tutto il paese per
partecipare, da vicino e da lontano, sia da aree urbane che rurali.
Il tempio ha un ampio sostegno dalla Sangha thailandese
ed è stato per lungo tempo tollerato dal governo, anche se a volte questi ha
chiesto al tempio di limitare le proprie assemblee di massa.
Il centro è diventato un tempio ufficiale nel
1977, è cresciuto in modo esponenziale nel corso degli anni ‘80, durante il
boom economico asiatico, guadagnando grande popolarità quando i programmi di
formazione del tempio sono diventati ampiamente conosciuti tra la classe media
urbana ben istruita e imprenditoriale, per lo più proprietari di piccole
imprese e tecnocrati di origine sino-thailandese. Reali e funzionari di alto rango
iniziarono a visitare il tempio, tra cui i generali Arthit Kamlang-Ek e
Chaovalit Yongchaiyuth.
A metà degli anni ‘80, il tempio già attirava fino
a cinquantamila persone durante le grandi cerimonie. Il programma di coordinamento
Dhammadaya inizio’ con sessanta partecipanti nel 1979; nel 1986 erano oltre un
migliaio. Nel 1990, il tempio aveva 260 monaci, 214 samaneras (novizi) e 441
dipendenti a tempo pieno. Nel 1995, Wat Phra Dhammakaya catturo’ l'attenzione
della nazione, quando una festa Magha Puja fu trasmessa in diretta televisiva,
con l'allora principe ereditario Vajiralongkorn come presidente della
cerimonia.
Nel 1984, con l’espansione di Wat Phra Dhammakaya iniziarono anche i
problemi, Il tempio voleva espandere la sua area a duemila rai (3,2 kmq). Il terreno
circostante fu acquistato da un proprietario terriero, che vendette a
condizione che il tempio si mettesse d’accordo con i sessantuno agricoltori che
avevano in affitto la terra. Il tempio offrì ai contadini l'opzione di
terminare anticipatamente il contratto e ottenere un risarcimento, o rimanere
fino a quando il contratto si fosse concluso e poi andarsene. Sette agricoltori
furono in disaccordo con entrambe le proposte e il tempio aumento’ la sua offerta, ma senza alcun risultato. I
contadini che resistevano organizzarono una protesta, a cui si aggiunsero un
centinaio di affittuari di terra provenienti da altri luoghi, persone che si
sentivano ingiustamente trattate dalle società immobiliari.
La protesta apparve su tutti i principali giornali thailandesi, gli
affittuari consegnarono una lettera ad un ufficio governativo, chiedendo
giustizia. Il governo indago’ il caso, ma concluse che il tempio aveva agito
legittimamente. Indignati per il risultato, un certo numero di manifestanti
distrusse alcune parti di Wat Phra Dhammakaya, e il leader fu arrestato e imprigionato. Il comune locale
convinse alcuni dei coltivatori ad accettare la proposta del tempio.
Wat Phra Dhammakaya si amplio’ e fu avviata nella
sua area la costruzione di uno stupa enorme (pagoda). Nel suo grande complesso il tempio ospita
numerosi monumenti e memoriali, e nella sua costruzione disegni di concetti
buddisti tradizionali sono rappresentati in forme moderne, e il tempio è visto
come un centro spirituale globale.
Un incidente simile si verifico’ nel 1988 in provincia di Chiang Rai, qui
gli abitanti si sentivano minacciati dalle attività in espansione dei quaranta
monaci del tempio. Alla fine i monaci hanno dovuto lasciare a causa del
violento conflitto scoppiato.
Nel 1986, la Fondazione Dhammakaya divenne una organizzazione non
governativa accreditata delle Nazioni Unite,a partire dal 2015 ebbe ruolo consultivo
presso il Consiglio economico e sociale.
La fondazione inizio’ a costruire molte relazioni con le organizzazioni
buddiste al di fuori della Thailandia, tra cui Fo Guang Shan a Taiwan e il
Monastero dei Diecimila Buddha a Hong Kong. DaL 1992 il tempio ha cominciato a costruire i
suoi centri all’estero negli Stati Uniti, Giappone e Taiwan. Nel 1999 il tempio
aveva 13 centri fuori del Paese.
Il tempio ha continuato la cresciuta nel tempo ed
è diventato noto per le sue attività in materia di istruzione, promozione etica
e progetti di borse di studio.
Nel 2007, il seguito del tempio è stato stimato in
un milione di professionisti in tutto il mondo. Oggi ha milioni di seguaci, una stima parla di 10
milioni tra cui alcuni politici di alto livello, uomini d'affari e molti altri
strati della società thailandese. E’ di gran lunga il più influente tempio
buddista in Thailandia, il Paese con più
numerosa popolazione buddista Theravada del mondo, con centri di meditazione in
tutte le 77 province della nazione, università e club buddisti.
A partire dal 2015, il tempio aveva ventotto
centri in Thailandia, e ottanta centri all’estero. Le cerimonie del tempio
erano spesso guidate da monaci del Consiglio Supremo della Sangha o da altri
monaci leader. Nelle maggiori festività, il numero dei praticanti raggiungeva
le 300.000 persone.
Il tempio è stato indicato come l'unica
organizzazione influente in Thailandia che deve ancora essere sottomessa dalla
giunta, che ha fermato la maggior parte dell'opposizione da quanto ha preso il
potere.
Ma più che un’organizzazione, di qualsiai tipo,
diventa grande e popolare più attira anche nemici e intorno ad essa cominciano
a nascere le più bizzarre teorie così il tempio è stato accusato di volta in
volta di nazismo, di comunismo, di
utilizzare incantesimi o di stregare il suo enorme numero di fedeli o di voler
istituire il suo dominio del mondo.
Naturalmente ci sono critiche molto più serie, una
va alle cerimonie imponenti del tempio e
al fatto che tali eventi promuovono il buddismo come religione organizzata,
piuttosto che un modo di vita.
Un'altra preoccupazione dei critici riguarda le grandi folle che le attività del Dhammakaya
attirano. Molti thailandesi preferiscono l'atmosfera accogliente di piccoli
templi ma in realtà, la Thailandia sta attraversando una grave epidemia di
monaci e ci sono molti tempio in abbandono. Vedere il proprio tempio andare in abbandonato
non è una vista facile da sopportare quindi molte persone potrebbero pensare di
dare la colpa a Wat Dhammakaya per questa situazione. Ma invero è questo un
problema che il Dhammakaya riconosce e ha fatto sforzi per invertire, anche con
sostegno di templi in zone di crisi, incoraggiando i membri a sostenere e
partecipare agli eventi del loro tempio locale, così come a quelle di Wat
Dhammakaya.
Un'altra accusa comune da cui è gravato il Dhammakaya
è quella di legami politici col famoso gruppo politico thailandese delle camice
rosse. Tali accuse farebbero credere che il Dhammakaya è attivo in politica, ma
ascoltando il canale televisivo del tempio, anche per tutte le 24 ore che rientrano in un giorno non si trova
neppure una vaga idea di avallo politico. Mentre alcuni gruppi religiosi
moderni non ufficialmente si schierano sulla politica.Dopo tutto, lo scopo del
tempio è di attirare molti seguaci e sarebbe controproducente allontanare un
gruppo di potenziali seguaci con la scelta di una parte con cui schierarsi, sia
questa le camice rosse o quelle gialle ma la comunità Dhammakaya è composta da
persone di tutte le provenienze e opinioni. L'ultima cosa che chiunque si
aspetterebbe in un tempio è vedersi
chiedere l’appartenenza politica prima di entrare nel tempio.
Nel novembre 1998, i media thailandesi cominciarono
una campagna di critiche ad un livello nazionale, un dibattito molto intenso sullo
stato del Buddismo thai e generale, e Wat Phra Dhammakaya in particolare. La
campagna duro’ un tempo insolitamente lungo, dieci mesi. I critici credevano
che Wat Phra Dhammakaya, e il Buddismo thai in generale, erano diventati una
impresa commerciale.
Nel 1999 e di nuovo nel 2002, Luang Por Dhammajayo
è stato accusato di frode e appropriazione indebita da parte dei media
thailandesi e più tardi di alcune agenzie governative, quando donazioni di
terra sono state trovate in suo nome. Wat Phra Dhammakaya nego’, affermando che
era intenzione dei donatori dare la terra all'abate e non al tempio. Sotto la
pressione del clamore pubblico e della critica, nel gennaio 1999 il Consiglio
supremo della Sangha avvio’ un'indagine, il Consiglio dichiaro’ che Wat Phra
Dhammakaya non aveva infranto nessuna legge e non aveva commesso gravi reati
contro la disciplina monastica o Vinaya che fossero causa di riduzione allo
stato laicale ma quattro direttive furono date al tempio per migliorare la
situazione.
Durante il primo periodo Luang Por Dhammajayo è
stato rimosso dalla carica di abate. Nel 2006, le accuse sono cadute e lui è
stato rinominato abate e alcuni media thailandesi si scusarono per la calunnia.
E’ nel 2013 la nascita dello scandalo più gtosso. Klongchan Credit Union
Cooperativa (KCUC) inizialmente aveva un capitale di esercizio di 21 miliardi
di baht. Il problema nasce quando viene permesso di utilizzare 11,37 miliardi
di baht (307.200.000 di euro) in prestiti, favorendo così il formarsi di uno
stato di illiquidità e di mancanza di fondi sufficienti per soddisfare i suoi
obblighi. Ciò ha portato ad un deficit di prevenire La cooperativa aveva
carenza di fondi disponibili per la circolazione, mettendosi a rischio di
fallimento. La cooperativa non avrebbe dovuto permettere al Dipartimento
Investigazioni Speciali, l’equivalente thailandese dell’FBI, di intervenire e
sporgere denuncia di riciclaggio di denaro. Se questo fosse accaduto le operazioni
finanziarie della cooperativa avrebbero
dovuto essere sospese e questo avrebbe aumentato le probabilità di fallimento,
un minor numero di istituti finanziari avrebbero rischiato in prestiti alla
cooperativa, aggravando ulteriormente la situazione. Molte persone anziane
avevano messo tutti i loro risparmi di una vita lì.
Sotto la giunta militare 2014, l'abate e il tempio
furono messi sotto accusa e Luang Por Dhammajayo fu accusato di aver ricevuto
denaro rubato da un sostenitore. A gennaio 2017, non aveva ancora riconosciuto
le accuse, come i mandato di arresto emessi.
Il 29 ottobre 2015, la DSI ha dichiarato che Supachai Srisuppa-aksorn,
allora presidente del Klongchan Credit Union Cooperative, aveva fraudolentemente
autorizzato 878 assegni del valore di 11,37 miliardi di baht (307.200.000 di euro), di
cui una parte totale di oltre un miliardo di baht (27.027.000,000 euro) è stato
rintracciata a Wat Phra Dhammakaya. Il problema era iniziato nel mese di aprile
2013, quando si è scoperto che Supachai aveva preso in prestito denaro dalla
cooperativa di credito per la sua gestione, e doveva congelare i conti di
cinquantamila suoi membri, così come posticipare i pagamenti di settanta. I
membri adirati fecero molte proteste e l'Unione di credito cito’ Supachai. Il
tempio fu implicato . In difesa, il portavoce di Wat Phra Dhammakaya spiego’
che Luang Por Dhammajayo non era a conoscenza che le donazioni erano state ottenute
illegalmente perché Supachai aveva detto
al tempio di aver gestito diverse imprese di successo, e il tempio non aveva i mezzi
per verificare la provenienza di denaro ottenuto illegalmente.
I sostenitori di
Wat Phra Dhammakaya capirono la gravità della situazione e raccolsero oltre 600
milioni di baht in fondi per rivitalizzare la cooperativa e impedire a 53.000
membri di andare in bancarotta. Essi riconobbero lo stato economico e che l’indebolimento
della cooperativa sarebbe stato visto come un segno che banche comunitarie di considerevoli dimensioni
dovevano essere eliminate dal mercato. Il problema diventa più grave quando le
Investigazioni speciali accusano l'abate
di Wat Phra Dhammakaya di riciclaggio di denaro. I sostenitori del tempio, che
avevano generosamente raccolto fondi in un atto di buona volontà, si sentivano
preoccupanti perchè si sentano traditi
dalla cooperativa, pensavano che le le Investigazioni speciali avessero preso di mira Wat Phra Dhammakaya e i
membri della cooperativa vennero indotti erroneamente a credere che tutti i 11,37
miliardi di baht possono essere richiesti al tempio. La verità era che devono
essere pagati da sette gruppi.
Nel 2015, in un accordo scritto con l'Unione di Credito, i sostenitori del
tempio decidono di dare 684 milioni di baht per Wat Phra Dhammakaya alla KCUC.
Il denaro veniva dato a condizione che l'Unione di credito avrebbe ritirato le
accuse, e il denaro sarebbe stato restituito al tempio se le donazioni di
Supachai al tempio si fossero dimostrate legali. L'Unione di credito uso’ i
soldi per compensare i suoi membri, rilascio’ una lettera di apprezzamento al
tempio, e si ritirò come concordato. Nel frattempo, il caso penale contro
Supachai andava avanti, Supachai era accusato di appropriazione indebita e
frode. Altri 370 milioni di baht legati al tempio furono scoperti quando l’Ufficio
Antiriciclaggio e quello per
Investigazioni Speciali indagarono ulteriormente. I donatori del tempio
donarono i restanti 370 milioni di baht per lil tempio all’Unione di credito.
Ma il procuratore Khajornsak Phutthanupharp parlo’
con Supachai Srisupa-aksorn alla prigione centrale di Bangkwang in Nonthaburi, Supchai
dissee a Khajonrnsak che Phra Dhammajayo
era implicato nel furto. La sorprendente rivelazione fu fatta nell’ambito della
cooperazione di Supachai con le autorità dell'Ufficio del procuratore generale e
il Dipartimento di Investigazioni Speciali.
Nel mese di marzo 2016 , Supachai, di 58 anni, si
dichiaro’ colpevole davanti alla Corte penale per l'accusa di appropriazione
indebita di 12-miliardi di baht e la sua condanna fu quindi dimezzata. Fu’ inoltre
accusato di riciclaggio di denaro per la firma sugli assegni per Phra Dhammajayo.
Dal sorgere di questo scandalo l’abate è stato
accusato di diversi altri reati, recentemente ha ricevuto il quarto mandato di
arresto per invasione di area forestale protetta, dopo che si è constatato che
una zona di meditazione di Wat Dhammakaya, chiamata Muktawan, si trova in una
foresta protetta di Ko Yao di Phangnga.
Finora, la polizia di Pathum Thani ha perseguito
un totale di 175 casi penali contro Wat Phra Dhammakaya e la sua gente, di cui
16 riguardano presunte violazioni della legge forestale, 20 con presunte
violazioni della legge sui trasporti terrestri e altre 127 con presunte
violazioni della legge di controllo degli edifici.
Per fare ulteriori pressioni su Luang Por
Dhammajayo, la DSI ha posto la sua attenzione su altri centri di Wat Phra
Dhammakaya, come quelli di Nakhon
Ratchasima, Chiangmai, Kanchanaburi, Loei, e Tak che sono stati indagati e
accusati di invadere riserve naturali.
Diverse centinaia di agenti di polizia e delle
Investigazioni Speciali circondano il tempio in Pathum Thani da mesi in un
apparente tentativo di arrivare all’interno e arrestare l'ex abate, che si
crede si trovi nascosto lì. Quattro mandati di perquisizione sono stati emessi
per l'operazione, ma essi non sono stati effettivamente utilizzati.
Questo perchè ogni tentativo di arrestare il
monaco del tempio da parte delle Investigazioni è stato inutile, il 16 giugno i
discepoli si sono riuniti in massa e hanno impedito alle autorità di entrare. I funzionari hanno criticato il tempio per
l'utilizzo di discepoli come scudi umani.
L’elusivo Phra Dhammajayo ha sempre rifiutato di arrendersi, scomparendo
alla vista del pubblico per almeno otto mesi. Allo stesso tempo, la polizia e
funzionari del Dipartimento investigazioni speciali (DSI) hanno fatto diversi
tentativi falliti di catturarlo in modo che dovesse affrontare le accuse.
Analisti dichiararono che la polizia non è in
grado di arrestare l'abate a causa della complessità del terreno del tempio, della
flessibilità e della quantità di operatori, e del pericolo imminente di un
violento scontro. Altro motivo importante che impedisce di intervenire, temendo
l’uso della forza è il potenziale contraccolpo
internazionale che puo’ essere generato dai numerosi centri internazionali di Wat
Phra Dhammakaya. I seguaci internazionali hanno già presentato una petizione
alla Casa Bianca e al Congresso degli Stati Uniti per quanto riguarda il caso,
citando preoccupazioni per i diritti umani.
Ieri, il 16/02/2017 il primo ministro generale
Prayuth Chan-Ocha, nella sua qualità di presidente del Consiglio Nazionale per
la Pace e l'Ordine ha dichiarato il tempio Dhammakaya zona di controllo
speciale. Prayuth Chan-Ocha
ha potuto far questo ricorrendo alla Sezione 44 che sembrava avrebbe risolto un
caso così a lungo rimandato da
permettere alle le persone dubitano dell'efficacia dei funzionari coinvolti.
Con il potere speciale utilizzato, il tempio è stata transennata come un'area
strettamente controllata e prima dell'alba di ieri, mentre una forza combinata
di polizia provinciale, militari e funzionari DSI ha condotto un raid ed è
entatata nel tempio nel tentativo di arrestare il monaco che semplicemente era
scomparso. Le autorità non hanno trovato alcun ostacolo da parte dei seguaci del tempio
durante la loro ispezione e non ci sono stati scontri con i seguaci, ma il
monaco tanto ricercato non è stato trovato.
Oggi. 17/02/2017 migliaia di
agenti sono coinvolti nella ricerca del 72enne monaco Phra Dhammachayo, che si
crede si sia rintanato nei vasti giardini del tempio. Nella sua ricerca, sotto la costruzione
principale la polizia ha trovato un tunnel sotto la struttura principale. Il
tunnel, di 1,5 km, ha un solo ingresso, ma non va al di fuori del tempio.
Così il gioco è sempre più bizzarro, simile alle battaglie fra gatto e
topo, con i poliziotti sempre più frustrati, dopo mesi su mesi di attesa e
sorveglianza, per un secondo giorno consecutivo senza risultato.
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