Le autorità arrabbiate per l'etichetta "Isola della morte" affibiata a Koh Tao

Nel tentativo cancellare il srannome affibiato a Koh Tao di "Isola della morte", dovuto al fatto che alcuni stranieri sono morti e scomparsi sull'isola, le autorità di Surat Thani hanno tenuto ieri un briefing per informare dettagliatamente di tutte le morti e i casi di persone scomparse, dicendo che la maggior parte dei casi non erano correlati a crimini e sono stati risolti.

Il briefing è avvenuto in quanto il capo del distretto di Koh Tao ha depositato accuse penali contro un sito web di notizie locale, Samui Times, per aver affibiato alla popolare destinazione quel nome.
Hanno partecipato al briefing il generale Thanet Pin-ngammuang, l'assistente capo della polizia nazionale che sovrintende alla regione; il governatore di Surat Thani Uanchai Intanak; E il capo della polizia di Surat Thani, maggior-generale Apichart Boonsrirote. Thirawat Pitpayan dell'ambasciata belga a Bangkok era anche presente.
Il capo della polizia di Surat Thani, Apichart, ha dichiarato di aver esaminato tutte le morti: il britannico Nick Pearson, 25 anni (1 gennaio 2014), il francese Dimitri Povese, 24 anni (1 gennaio 2015), la britannica Christina Annesley, 23 (21 gennaio 2015) Luke Miller, 26 (9 gennaio) e di essere arrivato alla conclusione che le morti  per non sono legate alla criminalità e le loro famiglie hanno concordato con questa conclusione.
Il caso della russa Valentina Novozhyonova, 24 anni, scomparsa nel febbraio di quest'anno sull'isola, è ancora aperto perché il suo corpo non è stato trovato, mentre la morte di Elise Dallemagne, 30 anni, belga, è stata riaperto nonostante l'autopsia concludesse che aveva commesso suicidio.
Solo le morti di David Miller, 24 anni e Hannah Witheridge, 23 anni, il 15 settembre 2014, sono stati reati e gli assassini sono stati condannati a morte dai tribunali di primo appello.
Parlando allo stesso briefing, il governatore di Surat Thani Uanchai ha affermato che i turisti e le persone posono essere sicure della sicurezza sull'isola poiché tutte le autorità locali hanno fatto il loro meglio per prendersi cura di persone e turisti.
Il governatore ha affermato di aver già istruito il capo distrettuale a presentare denunce penali contro Samui Times, dopo che questi  aveva fattou uscire un articolo il mese scorso, che metteva in discussione le dichiarazioni della polizia sulla morte della Dallemagne e ha soprannominato Koh Tao come "Death Island".
L'AFP ha riferito che le autorità dell'isola stanno ora denunciando il sito di notizie online per aver violato la legge sul crimine informatico, che vieta l'invio di informazioni false sul web. Il sindaco di Koh Tao Chaiyan Thurasakul ha detto che il sito è accusato di "danneggiare la reputazione di Koh Tao chiamandola "Isola della Morte".
Le accuse sono state depositate giovedì dal capo distrettuale locale Krikkrai Songtanee, che ha dichiarato che la relazione aveva causato "panico" ai turisti e molti avevano annullato le loro prenotazioni ".
Samui Times, che ha detto che non era ancora stato contattato sulle accuse, ha difeso la sua segnalazione in un post online. "Il Samui Times ritiene che sia nel migliore interesse di qualsiasi visitatore dell'isola essere consapevole delle numerose morti turistiche e del fatto che molte famiglie di coloro che sono morti sull'isola non sono soddisfatti delle indagini della polizia", ha detto.

FONTE: http://www.nationmultimedia.com/news/national/30320196

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