Ovunque andiate... che i vostri piedi non inciampino, che le vostre braccia non si indeboliscano e che le vostre parole siano veritiere. Allora le vostre speranze saranno esaudite e le vostre iniziative avranno successo (Fabio, da una Preghiera tribale del nord Thailandia).

lunedì 10 gennaio 2011

Delle deleghe, dei contratti, delle firme e di altre cose parte II.

Io 21/06/2008 ore 10:49.
“Fin qui io ti seguo, dove non riesco a seguirti e’ che io non dico niente se l’appartamento e’ stato sopravalutato. Ci ha guadagnato Xxxxxxx ed amen, pace all’anima sua. Ma che dopo averci guadagnato lui o chi per lui, possa venire a dirti: “O vendi al mio prezzo che e’ caro e come dimostrano le altre valutazioni e’ al di fuori del mercato o mi paghi la differenza”. E’ questo che io non credo, come non contento di guadagnarci con una supervalutazione ora vuoi impiccarmi che non posso vendere al prezzo che mi pare? Ci sentiamo la prossima settimana”.
Io 21/06/2008 ore 12:08.
“Sto pensando a Xxxxxxxx e mi viene in mente. Io e te vogliamo fare una donazione e regaliamo l’appartamento a un ente caritatevole, il prezzo quindi e’ o! Vuoi dire che dobbiamo ridare a Xxxxxxx circa 90,000 euro e lui se la cava pagando l’albergo poco e niente? Nota, io posso credere che e’ quanto c’e’ scritto e’ da vedere se giuricamente uno scritto del genere ha valore. E’ nel valore giurico dello scritto che io non credo. Non rispondere ti sto solo dicendo quello che penso se vuoi parlarne con Xxxxxx. Ci sentiamo la prossima settimana”.
Io 22/06/2008 ore 20:02.
“Io ti devo dire quello che penso perche’ senno’ ci divento matto. Ci penso in continuazione e scusami riesce un po’ difficile, penso che chiunque la vedrebbe in questo modo, credere a cio’ che dici. Quello che mi credi di credere e’ questo: tre anni fa una persona firma un contratto importante da cui dipende in pratica buona parte per non dire tutta la sua vita futura. Un contratto che fa la differenza fra una vecchiaia tranquilla e l’incertezza assoluta. Ora cosa fa quella persona? Firma il contratto, non lo legge, lo mette in un cassetto, non ne parla neppure in famiglia, se lo avesse fatto qualcuno si sarebbe accorto dell’errore. Quel contratto e’ importante, di quelli che cambiano una vita ma con tutto questo non ne discute ne’ con la moglie, ne’ col marito, ne’ con i figli. A questo punto mi chiedo cosa significhi la parola famiglia. Semplicemente lo mette in un cassetto e via.....” (1)
Io 22/06/2008 ore 20:02.
“Qua ho seguito un consiglio, mi hanno detto e me l’ha detto una donna: “Mai fidarsi di un avvocato donna” e ho cambiato. Quando vado dal nuovo e devo firmare qualcosa mi chiede cosa voglio, mi tiene anche due orefinche’ non e’ sicuro che ho capito. A quel punto mi dice di tornare dopo due o tre giorni. Lima, cancella, rivede. Quando torno mi spiega il documento finche’ non l’ho capito. Una volta ci sono volute circa tre ore, quando alla fine gli dissi: “Va bene, mi fido” mi sentii rispondere che a lui di quelle parole non importava niente e che sarei rimasto li finche’ non io ma lui fosse stato sicuro che avevo capito, solo allora mi avrebbe permesso di firmare. Si e’ comportato cosi’ in tutti i casi: per l’acquisto e la vendita delle case, per il testamento mio e di Sanga e per le altre carte. Capisco che in Italia un avvocato non si puo’ comportare in modo uguale ma almeno spiegare cio’ che chiede al cliente di firmare dovrebbe”.
Io 22/06/2008 ore 20:03.
“Comunque torniamo alla nostra persona che e’ stata da un avvocato che non le ha spiegato niente e che non viene neppure assalita dalla curiosita’. Prende le carte e le mette in un cassetto. Li’ le dimentica per tre anni fino al giorno in cui le vengono richieste quelle carte. Allora si ricorda: deve leggerle e manda un messaggio “Leggo e poi spedisco”. La persona che deve ricevere e’ sorpresa: “Legge? Cosa legge? Quelle carte dovrebbe saperle a memoria”. Tu crederesti a una storia come questa? Pensi che qualcuno ci possa credere?”.
Io 22/06/2008 ore 20:03.
“Tu penseresti che e’ pazza quella persona se ragiona in quel modo? Ma quella persona ha un cervello fatto a modo suo e non puo’ smettere un momento di pensare, anche se a pensare a volte fa male.
Mamma un volta mi disse: “Ma a te non basta la pensione?” dal tono della voce era come che dicesse che con quella venivo liquidato. Fui cosi’ certo che aveva voluto dite quello che telefonai immediatamente a Bologna, venni tranquillizato.
Questo, mi sembra, prima di venire in Italia ma quando arrivai li (2005) cosa significava l’altra frase: “Tu non hai nessun diritto!” se le metto insieme il quadro si fa preoccupante. Alla luce di quanto so’ ora non avevano un significato quelle frasi? Sara’ anche follia ma a me sembra lucida”.
Io 22/06/2008 ore 20:03.
“Ma quella persona continua: in un messaggio recentemente mi e’ stato scritto che quelle carte potevo vederle quando ero in Italia (2005). Io ricordo il fatto in un modo completamente differente, ricordo che mi fu detto di tenere giu’ le mani da quelle carte. Era mattino e c’era il problema dell’Anchisa, arrivo’ una telefonata a mamma per cui doveva controllare qualcosa fra le carte riguardanti il castagneto, mamma non trovava niente , mi offrii di aiutarla, quando ritelefonammo mi presi questa risposta. Quelle carte saranno anche state disponibili per altri ma non per me, io non dovevo assolutamente toccarle, non dovevo vederle tanto e’ vero che siamo andati dal notaio quando il notaio non c’era e mamma ha pagato alla Xxxxxx. (2) E’ cosi’ folle quella persona se continua nei suoi ragionamenti”.
Io 22/06/2008 ore 20:04.
“Ancora:
Mi era sempre stato detto che il mio debito avrei dovuto pagarne una parte alla vendita della villa e una a quella dell’appartamento. Venduta la villa mi sento dire: “Voglio tutto e subito!” Qual’e’ il motivo? Io non ne vedo. Se e’ certo che si vende l’appartamento e’ anche certo che la mamma avra’ indietro tutti i suoi soldi (3). Ma non basta quando racconto a cosa ha portato il comportamento di mamma (del 2005) mi vedo arrivare un messaggio con scritto: “hai un debito ne paghi la meta’ non vedo cosa vuoi”. Come ne pago la meta’? Ne pago la meta’ ora e una meta’ alla vendita dell’appartamento! Ne pago la meta’ in un sol caso: che non si abbia nessuna intenzione di vendere l’appartamento! e infatti segue la proposta dell’affitto, che io non posso assolutamente accettare perche’ io voglio i miei soldi qui dove vivo e non a piu’ di 8,000 km. di distanza”.
Io 22/06/2008 ore 20:04.
“Alla luce di quanto sopra e con molte cose che lo dicevano chi e’ che puo’ accettare il fatto che tu hai letto quella parte solo l’altro giorno? Nessuno io credo. Cambia posizione, fai finta di essere per un momento un’altra persona, non quella coinvolta nei fatti e rifletti, tu ci crederesti?
In tutto questo ricevo un messaggio che dice: “Se si vende 90,000 prendi 45,000se si vende 85,000 42,500, se 80,000 40,000”. Ma lo sai cosa mi stai dicendo? Quei tre prezzi rappresentano tre differenti alternative temporali: mai, a lungo termine, a breve. Quanto devo ancora aspettare per realizzare il mio sogno?”
90,000 non lo realizzero’ mai. La villa ha dimostrato che se si prova a vendere a un prezzo superiore al prezzo di mercato non si vende. Puoi vendere a meno, ma a piu’ no! Se la villa non basta ci sono altri esempi, come la casa di Xxxxxx, Xxxxxxx amava Castelluccio ma di fronte a un prezzo troppo alto e’ andato a comprare a Montecatini e Xxxxxx ha venduto ma a meno, la casa sotto il xxxxxxxx e’ stata in mostra sotto i portici del Pavaglione a Bologna per anni, quando hanno abbassato il prezzo, come sopra venduto. Tu insisti con 90,000 a quel prezzo non venderai mai”.
Io 22/06/2008 ore 20;38.
“85,000 e’ il prezzo di mercato potresti vendere anche subito ma potresti anche vendere fra un anno o fra due e per me ogni mese che passa e’ un 3% in meno su cio’ che posso prendere.
80,000 l’appartamento e’ venduto a buon mercato, chi compra ci fa un affare, prende il tutto: appartamento, posto auto e cantina. A quel prezzo penso si possa vendere in fretta. Ci fa l’affare lui ma lo faccio anch’io per prima cosa vendo solo apparentemente a 40,000 in realta’ vendo a 45,000 che e’ il tuo prezzo massimo, pago mamma e l’agenzia mi restano intorno ai 35,000 che investo subito al 3% al mese. Questo e’ l’unico modo per realizzare il mio sogno e passare il tempo che mi rimane tranquillamente. Che garanzie puoi offrirmi che agli altri due prezzi si venda e si venda in fretta come voglio io?”.
Io 22/06/2008 ore 20:39.
“Ok, aspettiamo pure che tu vada da Xxxxx, aspettiamo qualche giorno, intanto questi pensieri mi tormentano la testa e non so’ neppure se ho fatto bene a dirteli.
Fiorenza Santi  22/06/2008 ore 23:04.
“Ti chiamo domani”.
Fiorenza Santi  23/06/2008 ore 19:53.
“Domani vado da Xxxxx poi ti dico”.
Io 23/06/2008 ore 20:42.
“Comunque io ci ho pensato. Quando ho fatto qualcosa di male io ho pagato. Quando babbo mi ha dato i soldi mi sono sentito dire che dovevo ripristinare la situazione precedente. Non ho mai fatto storie e l’ho fatto. Questa volta devi farlo tu”.
Io 23/06/2008 ore 20:43.
“Se io non posso vendere al mio prezzo che e’ ottimo per entrambe le parti tu devi mettermi in grado di farlo e penso che sai benissimo come”.
Fiorenza Santi  24/06/2008 ore 14:57.
Parlato con Xxxxxx, mette a 83,000 per avere un margine di trattativa”.
Io 24/06/2008 ore 15:06.
“E pensa che a quel prezzo in breve si possa vendere ed eviatare il rogito? In modo che se ne ricavi 45,000 a testa, gli hai detto che la condizione per un prezzo cosi’ basso e’ quella?”.
Io 24/06/2008 ore 15:10.
“Penso di si e mi hai fatto prendere un nsaccco di paura per niente. Mi sembrava impossibile avesse valore uno scritto del genere”.
Fiorenza Santi l 24/06/2008 ore 15:15.
“Se si vende a 83000 si prendono 41500 € a testa”.
Io 24/06/2008 ore 15:35.
Possibile che ho scritto un sacco di messaggi e non sono riuscito a spiegarmi? 80,000 per tutto e’ basso o no? Se e’ basso, come penso, qual’e’ lo scopo? Evitare il rogito. Se si evita quello e’ logico che prendi 41,500 da chi compra, ma risparmiando i 5,000 in realta’ guadagni 46,500. Se Xxxxxx non si sente di vendere a breve neppure a quel prezzo sono guai perche’ in realta’ p[rendiamo 36,500. Avresti dovuto spiegarglielo”.
Fiorenza Santi  24/06/2008 ore 15:46.
“Pensa si possa vendere a breve come fra molto ora e’ un momento di rallentamento vendite”.

Decido che e’ arrivato il momento di telefonare a Xxxxxx.

1) Quello che a me non torna in questo e' che come si vedra' in seguito lei da sola senza dire niente alla persona da cui ha una delega ha firmato e lo dice lei, lei ha contrattato e lo dice lei anche se dopo si vedra' vuole correggere con: "Ho firmato" ma non puo' farlo perche' non puo' coreggere come "Dato che ho contrattato e non ho cacolato il calo prezzi" con "dato che ho firmato e non ho calcolato il calo prezzi". Quindi la persona di cui utilizza la delega all'oscuro di tutto fino na questo momento, due anni e piu' dopo, e cosa ha fatto mio padre, se non ha firmato e non ha contrattato. A me sarebbe andata bene una delle due ipotesi:
a) Lei  ha fatto la contrattazione e mio padre l'ha approvata firmando.
b) mio padre ha fatto la contrattazione e morton lui lei avvertendomi, perche' doveva firmare anche con la mia, firmava.   
Non e' successo niente di tutto questo, ha fatto contrattazione e firma tutto da sola e rispetto alla persona di cui utilizzava la firma, utilizzandone la delega, io, nascondendo tutto e, come si sente da quanto ho registrato da ottobre chissa' cosa altro nasconde (e' a dirlo e' lei, come vedremo in seguito). 
2) In questo momento non sapevo che il fatto che il notaio avesse spedito in Thailandia era tutta una balla e che il notaio per prassi non e' tenuto a farlo, l'ho imparato in ottobre.
3) Come infatti li ha avuti, tengo chiaramente a specificare che al giorno d'oggi io non ho un bebito.

Telefonata con Xxxxxx del 25/06/2008.

Soliti saluti iniziali.
• Ascolta una cosa, ieri e’ venuta da te mia sorella .
• Si.
• Mi spieghi un po’ quello che ti ha detto
• Ma niente, mi ha detto che... praticamente di mettere in vendita l’appartamento a 80000 € e io ho detto 83 per avere un piccolo margine di trattativa. Tutto li. Poi mi ha chiesto nel caso poi che vadano a venderlo invece a un prezzo superiore se c’e’ da pagare delle tasse, le ho detto che se lo vende a 89000 chi lo compra deve pagare delle tasse in piu’ per cui non so, non so’ poi se dopo c’e’ la convenienza.
• Ok, ti spiego io perche’ avevo dubitato ti avesse detto poco. Allora quel discorso di quell’appartamento li sta in questi: il rogito deve essere, per forza, fatto da Xxxxxx.
• Si, non so’.
• Allora il rogito scade a ottobre mi ha detto Mia sorella , va bene?
• Si mi sembra di si, non so.
• No, ti dico il perche’... Il prezzo di 80000 e’ basso.
• Beh, insomma basso. Adesso e’ un mercato un po’ bloccato, comunque adesso staremo a vedere, via.
• Il prezzo... Cioe’ e’ stato valutato 85000 piu’ garage e cantina. Io intendo vendere il tutto a quella cifra,
• Certo, certo. Con garage.
• Certo con garage. Perche’ c’e’ un posto auto effettivamente.
• Posto auto, posto auto.
• E cantina. Quell’appartamento li e’ stato valutato non da un’agenzia, da uno che era su in villeggiatura a Castelluccio, amico di persone di li, che fa il tuo stesso lavoro.
• Si, si.
• E’ stato valutato 85000 piu’ posto auto, Percio’ il prezzo e’ basso.
• Si.
• Un prezzo cosi’ basso ha un unico scopo...
• Di venderlo in fretta.
• Di venderlo in fretta e di evitare il rogito.
• E di?
• Evitare il rogito.
• Beh, come si fa ad evitare il rogito? Comunque vuole rogitato.
• L’appartamento e’ sempre intestato a Xxxxx!
• No, L’appartamento e’ intestato a voi.
• No, noi non abbiamo mai rogitato con Xxxxxxx.
• E’ intestato a voi!
• No.
• Come fa ad essere intestato a Xxxxxxx???!!!
• No.
• Io cio’ il compromesso dove... dove... e voi...? Nel compromesso che e’ sottoscritto, e’ un compromesso c’e’ un prelinare di...
• Va bene... Va bene... Pero’...
• Non e’ possibile...
• Pero’ quel preliminare di vendita li... Noi dobbiamo acquistare da Xxxxxx.
• No!
• Insomma...
• Adesso io ti mando... Ma tu ce l’hai il preliminare?
• Io non ho niente. E’ tre anni, e’ da allora che glielo chiedo a Mia sorella .
• Ti mando il prelinare io guarda, ti mando...
• C’e’ questo discorso qui, ascoltami. Mia sorella  me l’ha venduta cosi’. Va bene? Mia sorella ... che se noi non riusciamo a prendere e a vendere entro la fine dell’estate...
• Potete perderlo!
• Esatto e allora c’e’ da pagare la bellezza di 5000 € a testa.
• E’ vero! E’ vero!
• E’ vero?
• Si, e’ vero!
• Allora...
• Si, e’ vero! Perche’ praticamente c’e’ il 10% di imposta di registro piu’ il notaio.
• Allora un prezzo cosi’ ha come scopo di vendere effettivamente a 90000 perche’...
• Si ho capito cosa vuoi dire... 10000 ce li risparmiamo per cui...
• Si pero’ se noi arriviamo al rogito, a quell’intestazione, rogito io adesso non so’... allora non c’e’ piu’ la convenienza
• Sono d’accordo.
• Sei d’accordo?
• Sono d’accordo, sono d’accordo perche’ se voi pagate i 10000 €, dopo anche se lo vendete a 90000 viene venduto a 80000.
• Ma hai capito il mio discorso?
• Ti ho capito perfettamente.
• Vendiamo a 80000 che e’ poco pero’ quello che incassiamo e’ 90000.
• Perche’ ci guadagnate quei 10000 che dovete pagare.
• Hai capito come? Perche’ gli 80000...
• Ti sei spiegato benissimo!
• Mi sono spiegato benissimo? Ti ha detto niente di questo?
• No, non ne abbiamo parlato. Forse, a dir la verita’ non ci e’ neanche venuto in mente.
• Le avro’ mandato 200 messaggi spiegandole questo!!! Va bene? Le avro’ mandato...
• Comunque ha un gran senso.
• Ha un gran senso, si o no?
• Ha un gran senso!
• Ci fa l’affare chi compra che puo’ dire: “Ma questi sono scemi a vendere cosi’ con una valutazione regolare di 85000 piu’; garage e cantina”. No, non siamo scemi...
• Hai perfettamente ragione al 100%.
• Concordi al 100%? Io ci prendo 45.000, Nemmeno con la valutazione arrivo a 45000.
• No, voglio dire... Voglio dire se voi andate a vendere a 90000 e’ come ne aveste presi oggi 80000.
• Esatto solo che gli 80000 se arriviamo a pagare e’ un prezzo troppo basso.
• Certo, certo sono d’accordo. Vi mangiate 10000 €. Certo, certo.
• Sei d’accordo su questo?
• Sono d’accordo, sono d’accordo. Fabio, ci risentiamo.

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