Ovunque andiate... che i vostri piedi non inciampino, che le vostre braccia non si indeboliscano e che le vostre parole siano veritiere. Allora le vostre speranze saranno esaudite e le vostre iniziative avranno successo (Fabio, da una Preghiera tribale del nord Thailandia).

venerdì 11 marzo 2011

05/11/2010, colazione.

Registrazione I parte.
Registrazione II Parte.

*       Ah ce n’e’ poco e niente.
*       Di che?
*       Di latte.
*       Non ne voglio ne lasci un po’ per Sanga, no, Simone non lo prende, se te lo prendi, io non lo voglio. Mi fai il caffe’.
*       Ma per la Sanga c’e’, c’e’ ne rimane un po’ anche per te.
*       No, no, non lo voglio, non mi interessa. Mi fai il caffe’. Figurati. Sarebbe bella che quando sono in casa la dovessi correre subito faccio dei chilometri. Faccio.
*       Boh, volevo andarlo a prendere laggiu’ Ma dico se levano la luce la macchina giu’...
*       Ma scherzi? Maaa... maaa... ma...
*       Non si apre, non si apre, se non c’e’ la luce.
*       .......................
*       Oh Dio mio, ho sempre tanti di quei pacchetti. Li ho finiti anche quelli.
*       Ma te ti preoccupi per niente, ti preoccupi... Io se mi manca qualcosa la ci vado poi domani, ci vado. Non corro mica subito. Si sarebbe proprio bella dovessi correre subito.
*       .......................
*       Manca una cosa si beve qualcos’altro, senza problemi.
*       .......................
*       .......................
*       .......................
*       .......................
*       .......................
*       Ah, c’e’ questo, lasciane un po’ per la Sanga, meta’, le basta, prendi l’altra meta’.
*       Lo puoi prendere te.
*       Oh io.
*       Tu non prendevi il latte al mattino? lo puoi prendere te, io prendo il caffe’.
*       Io poi lo prendo cosi’, poi mangio qualcosa.
*       Io prendo il caffe’ per me e’ lo stesso.
*       .......................
*       Attento eh.
*       .......................
*       Mettane appena un po’. Lo hai messo tutto il caffe?
*       Si, appena, appena un po’, basta, basta, basta.
*       Questo alla Sanga mettiamo quello li, va’. E io prendo questo qui, dopo ci metto il te...
*        Ah gli ha fatto prendere un accidente alla Sanga. Ha fatto... (ridendo).
*       Cosa?
*       ......... l’altro giorno eravamo a Porretta, eravamo li che parlavo con uno di quei due che vogliono venire in Thailandia il nove di coso, di gennaio e la Sanga si e’ vista tirare la borsa, Brummm. Porca miseria si e’ girata: “Chi e’ che mi ruba la borsa” eeehhh (risata), era ........., era.
*        Ho.
*       Era ........., era. Che l’avevo trovato li di fronte all’edicola, mi ero fermato a parlare con lui. E’ arrivato ......... ha fatto finta di rubare la borsa a Sanga. Eeehhhh (risata). Gli e’ preso un accidente, gli e’ preso.
*       .......................
*       .......................
*       .......................
*       .......................
*       .......................
*       Buongiorno, mama’.
*       Buongiorno Sanga. Eh dove va stamattina?
*       Eh?
*       Veniva da la?
*       No, no, non veniva da la.
*       Eeeehhhh (risata).
*       No, no, non veniva da la.
*       A adesso due secondi poi e’ pronto.
*        .......................
*       .......................
*       .......................
*       .......................
*       .......................
*       Ah adesso alle otto telefono se posso andare a prendere il latte, poi possiamo andare a Porretta, a fare un giro, vado a prendere quel po’ di roba che mi manca. A se volete venire?
*       Ah si, si, si va bene. Ma gli hai telefonato?
*       Dove?
*       Gli hai telefonato ieri laggiu’ al latte?
*       No, perche’ se dopo telefono mi dicono di si, andiamo giu’ per prendere la macchina non c’e’ la luce non si apre mica la serracinesca. E allora non ho telefonato dico: vado a prenderne un cartoccio qui. Io ogni tanto lo prendo anche qui qualche cartoccio. Poco latte stamattina, Sanga.
*       No problem, mama’.
*       Ah non e’ un problema neanche per lei, figurati.
*       .......................
*       .......................
*       ....................... (a questo punto ricordo a Sanga quello che avevo appena raccontato a mia madre su ....... e Porretta, Sanga ricordando ride).
*      
*       Grazie mama’.
*       Oh via, adesso aspettiamo... Basta?
*       Basta, basta.
*       Allora adesso prepariamo a Simone l’acqua.
*       .......................
*       La. Mangero’ un biscotto perche’ e’ un po’ forte. Poco latte, poco latte qui, poco  latte li.
*       Mama’ guarda...
*       Me lo hai voluto dare a me il latte se...
*       Ah ma quel pochino.
*       Se lo tenevi ti avevo detto a me non mi interessa. Potevo prendere il caffe’, il caffe’ si prende tante volte, non c’e’ mica problema.
*       Ah io senza latte non lo prendo mica mai.
*       Io si, per quello che ti ho detto non e’ un problema. Se quel giorno li non ho il latte, perche’ l’abbiamo finito, come e’ successo a te oggi, non corro mica a prendere il latte subito eh. L”ho distante chilometri il primo supermercato non corro senz’altro a prendere il latte subito. Non corro. Magari ci vado il giorno dopo o due giorni dopo. 
*       Prendiamo un po’ di yogurt per lei, due o tre cartocci di latte... boh poi qualcosa: lo zucchero, un po’ si farina... quello che si tiene. Dell’olio no, che ne ho cinque o sei bottiglie. Tutte le volte che viene su porta una bottiglia di olio anche. Va la che, ho belle brontolato abbasta. Tanta di quella roba che metto in cantina.... Domani e’ sabato?
*       Si.
*       Farei anche un polpettone, farei i tortellini, non li ho neanche fatti ancora.
*       Oh be’.
*       Ne avevo fatto un sacchetto prima che arrivaste, che ce li ho giu’. Mi porto’ un pezzo di carne da fare i tortellini che ne ho fatti cosi’ tanti. Oh Dio Mamma’. Poi prendero’ un po’ di tortine di Porretta, un po’ di quei plum cake, Tanto e’ tutta roba che si tiene.
*       .......................
*       .......................
*       .......................
*       .......................
*       ....................... (io e Sanga parliamo delle medicine).
*        Ah questo latte qui scadeva il 14 gennaio del 2011.
*       Ebbe’ fra due mesi. 14? Dicembre... gennaio... fra due mesi.
*       Si e’. Ah l’avevo preso poi che... l’avevo preso qui quel cartoccio li. L’avevo preso. Laggiu’ costa tanto meno, costa la meta’. Non e’ di Granarolo che e’ dell’Alta Italia ma e’ sempre latte uguale.
*       Ah si e’ la stessa cosa.
*       .......................
*       Prenderemo un po’ d’acqua, che c’ho poche bottiglie anche di quella, ne prenderemo due, due o tre cartocci.
*       .......................
*       Chissa’ stamattina se viene presto o tardi a mangiare?
*       Boh. Unnn.
*       Secondo quanto e’ stato in giro ieri sera.
*       Anche se deve andare prima giu’ o no.
*       Ah tanto non sta,’ puo’ stare fino a mezzanotte se sta. Avete sentito tirar su la serracinesca ieri sera?
*       No, anche se... Anche se deve andare giu’ prima o no. Anche se deve andare...
*       Tira... (rivolta a Sanga).
*       Uuunnn (risatina)
*       Uuunnn (risatina)
*       Oh Dio mio, oh mi da’ l’idea che ho da comprare diverse cose... mi sembrava di dover comprare poco... L’acqua bisogna che ci ricordiamo la carichiamo subito.
*       Mama’ pai supermaket today?
*       Yes, we go with her. Ah ieri mattina e’ venuto presto.
*       Eh?
*       A tutte le mattine alle sette, ieri mattina e’ venuto alle sei e mezzo, quando e’  venuto... si vede che e’ andato giu’ prima. E’ andato giu’. Che e’ andato a lavorare prima.
*       Ah si si vedrai che alle sette e mezzo era belle giu’. Sara’ andato giu’ alle sette e cinque da qui.
*       Si vede che hanno del lavoro oh...
*       Si arrangino mo’. Ah ma glielo avevano detto che dopo settembre cominciava il lavoro. Si vede che sapevano di averne.
*       Ah bene eh...
*       A ma loro lavorano per tutta l’Europa eh...
*       Lavorano per tutta l’Europa?
*       Ah credo, io sai...
*       Ah e quello la come va? .........? ...........? ......... e ..........? Questo va bene a quello che capisco. ...... mi han detto che va bene perche’ ha aperto due fabbriche anche all’estero.
*       Ha perso...
*       Ha perto, ha aperto. Una fabbrica in Polonia e un’altra...
*       Chi?
*       ...........
*       Ah, in Polonia. 
*       Una in Polonia e una in un’altro paese. Due. Smpre in quei paesi la’ dell’est eh. Quelli che una volta erano sotto l’area comunista, sempre in quei paesi li. E coso liggiu’ come va? ..........? ...........?
*       .........? Ah io non lo so’ aveva da chiudere quando abbiamo chiuso noi. Diceva basta non voglio piu’ lavorare poi.. invece sono sempre aperti.
*       Abbe’ oh, sio vede che hanno lavoro allora, meglio. In un momento come questo, in un momento.
*       ........ li in Polonia e’ andato quello piu’ vecchio, poi c’ha un magazzino li a Silla, nella diritta di Silla di legname, di roba. Ah non so’ non vedo mai nessuno di quelli li.
*       Poi un’altra fabbrica...
*       A quello piu’ piccolo di ......... si e’ diviso che e’ tanto dalla moglie e’ gia’ sara’ cinque, sei anni che si e’ diviso. Lei lavora sempre li lo stesso, perche’ e’ padrona anche lei, e’ azionista anche lei.
*       Uhhmmm.
*       E sta a Gaggio, ha comprato un appartamento a Gaggio e viene a lavorare li e lui c’ha una di Bologna, si chiama .......... mi sembra.
*       Ah so’ che ha aperto due fabriche la, mi han detto che ci va poi sempre il figlio mi han detto, non ci va piu... non ci va ........., e’ il figlio che va a vedere queste due fabbriche.
*       E’ il figlio che sta la, non che va la.
*       Ah sta la proprio?
*       Aoh, chi tiene dietro alla fabbrica? Poi va la qualche volta anche la moglie quando ha qualche giorno di ferie, perche’ lei lavora alla Daldi. Fossero dei gran signori verrebbe via dalla Daldi.
*       Ma vuoi che con tre fabbriche, due all’estero non abbiano i soldi ma sarebbe proprio bella.
*       Ah ma...
*       Allora uno mette su le fabbriche per cosa?
*       A quel piccolo li aveva pur comprato quell’elicottero.
*       Ma ce lo deve avere ancora.
*       Si, si.
*       Perche’ ieri...
*       Ah non era mica lui che gira. Lui gira in agosto quando e’ in ferie una volta o due, il tredici, il quindici di agosto per far vedere e basta.
*       Eppure ieri c’era un elicottero quando siamo andati....
*       Ah ieri si, ma ogni tanto c’e’ degli elicotteri che girano. Adesso poi se viene la neve li vedi quasi tutti i giorni perche’ c’e’ sempre qualche d’uno che si fa male su di la’.
*       Ahhhh.
*       E il figlio li del figlio piu’ grande, lui si chiama ............., quell’altro li non so’ come si chiama, perche’ c’ha un figlio che mi avevano detto che era andato a fare il corso di aviatore, poi l’hanno buttato via. non so’ se adesso e’ andato in Polonia con suo babbo, dove e’ andato. Non si sa’ perche’ non si vede piu’ in giro. Perche’ anche quello....
*       Ma la produrranno per l’Italia non produrranno mica per il mercato di la, eh? 
*       Ah quello poi...
*        Va be che ora...
*       Io e’ tanto che non ho npiu’ sentito dir niente...
*       Come in Russia ci saranno dei ricchi anche in Polonia potrebbero anche produrre per la.
*       Ah io e’ tanto che non ho piu’ sentito... Allora questo via, questo via... questo... questa... preparo quello li... Ah io ho sentito parlare una volta di loro li e poi non ho piu’ sentito niente. A fare gli aviatori non si deve essere mica balenghi. Non so’ se e’ andato in Polonia con suo babbo, non so’.
*       La Polonia poi e’ vicina e... non e’ che sia lontana, ........ aveva un fratello in Polonia.
*       Chi?
*       ......... .......... della ...................
*       Si, si ho capito.
*       Lui aveva un fratello in Polonia ci andava due volte all’anno roba del genere. Me lo disse lui. Ora chissa’? Non e’ che sia lontana, non e’ che sia.
*       In Polonia non c’e’ anche quella li che e’ li al bar l’...........?
*       Non lo so di dove sia l’..........
*       Mi sembra che sia della Polonia. Dove c’era il papa di prima non e’ in Polonia.
*       Si.
*       Ecco.
*       Il papa di prima era polacco si. Si, il papa di prima era polacco, Papa Woytila. Ah ora ce n’e’ credo...
*       Eh?
*       Ora ce n’e’ di quelle zone li della Russia, roba del genere cosi’, l’altro giorno c’era uno che guidava la corriera...
*       A della Croazia.
*       Della Moldavia.
*       Eh?
*       Della Moldavia, perche’ ce n’e’ due, uno e’ della Croazia e uno della Moldavia.
*       E’ stato a lavorare anche da ........ uno di quelli li.
*       Uno e’... Uno e’  della Croazia e uno della Moldavia. Mi raccontava mi chiedeva quanto si spende di biglietto aereop da qua a la, ma allora e’ pochissimo. Lui e’ dovuto andare che gli era morta la madre a me mi sembra quasi impossibile solo di andata gli hanno preso, gliel’ho detto che mi sembra esagerato, “Eppure” mi ha detto “E’ quello che ho pagato”. Gli hanno preso 590 euro, solo di andata. Ho detto bah?
*       Il biglietto per andare a casa?
*       Beh di aereo.
*       Ah in aereo?
*       Si.
*       Ah non lo so’.
*       Ah qua lo so’ che i prezzi dei biglietti sono piu’ cari, pero’ 590 solo andata mi e’ sembrata un’esagerazione.
*       Avra’ fatto un biglietto veloce.
*       Ah si perche’ gli e’ morta la madre ha dovuto andare in fretta.
*       Ah, allora.
*       E’ dovuto andare.
*       Quelli li fanno pagare eh!
*       E’ dovuto andare in fretta certo, gli e’ morta la madre cosi’ all’improvviso mi ha detto. In poco tempo ha dovuto prendere il biglietto. Ha dovuto prendere. Oggi la ......... mi ha detto: “Ordinali piu’ lontano che puoi i biglietti, perche’ piu’ vicino che vai e piu’ te li fanno pagare”. Ah quelli dell’agenzia poi hanno rivoluto altri 40/50 euro a testa.
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*       Buonogiorno Simone.
*       Ciao.
*       Buongiorno Simone.
*       Buongiorno Simone.
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*       Ci sei stasera? Si? Va bene.
*       Ciao.
*       Ciao.
*       Ciao.
*       Ciao.
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*       Allora domani si lavora.
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*       Allora, adesso aspettiamo.
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