(io) Ti aiuto a prendere quella?
(Santi Fiorenza) No, aspetta pure che voglio pulire.
(Mamma) Ho gia’ pulito io.
(Santi Fiorenza) Allora voglio vedere dove devo infilare la presa che ho fatto tanto in fretta che non ho capito... fammi mo vedere qui.... prima. A allora ecco qui da questa parte... l’appoggiamo e poi dopo infilo prima la presa, prima di metterla in la. Non adesso aspetta che metti prima il...
(Mamma) Ma lo sai che l’altra volta, quando sono venuti quelli la hanno tirato giu tutto... hanno tirato giu tutto...
(Santi Fiorenza) Hai sentito cosa ha detto che chi fa da se fa per tre.
(Mamma) Metti...
(io) Ti aiuto.
(Santi Fiorenza) No metti il tappetino. No, ma non e’ mica pesante sai.
(io) Ma se la devi tener li.
(Mamma) No, no non la deve tenere perche’ e’ belle a posto.
(Santi Fiorenza) Allora, adesso aspetta eh.
(Mamma) In due hanno tirato giu’ tutto, tutti quei tubi li sotto li hanno tolti tutti, ci sono stati dalla mattina alla sera in due e poi non hanno finito.
(Santi Fiorenza) Era cosi’ mamma? Era girata cosi’?
(Mamma) Si, si va bene.
(Santi Fiorenza) Allora aspetta mo, mettiamo il filo, perche’ da quell’altra parte non va bene. Adesso prima di avvicinarla infilo la presa.
(Mamma) Ah io se non lo chiamavi te io non insistevo mica.
(Santi Fiorenza) Eh, ma scherzi dopo si rovina che da’...
(Mamma) Ah lo so io ma come dovevo fare e’ tre anni che tribolo. Tre anni...
(Santi Fiorenza) Cosi’ va bene? Vedi questa volta ha deciso di venire lui, perche’... perche... prova mo’. Non, volevo che avevo spostato...
(Mamma) L’altra volta era che aveva cambiato la caldaia...
(Santi Fiorenza) Si, beh si, aveva cambiato la caldaia. Quello li e’ la stessa cosa che l’altra volta sono stati qui una giornata.
(Mamma) Si, in due.
(Santi Fiorenza) In due. E lui cosa c’ha messo un’ora da solo.
(Mamma) Ma lui e’ il padrone.
(Santi Fiorenza) E capisce qualche cosa
(Mamma) Gli altri son garzoni. Quello poi li che e’ venuto ieri l’altro, quando e’ venuto? Che sapiente!
(io) Ma di dove e’ lui li?
(Santi Fiorenza) Di Ponte della Venturina.
(io) E tutti quelli la, che c’erano una volta, ci sono ancora, Fiore?
(Mamma) Chi?
(io) Uno non mi ricordo come si chiama, uno veniva certe volte con uno del tribunale a mangiare, era un costruttore edile.
(Mamma) Oh, dio, dio.
(Santi Fiorenza) A una buona parte con questa crisi qui vedrai che hanno chiuso.
(io) Ha costruito anche quassu’, veniva a mangiare alla sera, c’era lui con un cancelliere, mi sembra, della pretura di Bologna. Non lo so’...
(Santi Fiorenza) E’ troppo in qua, mamma? La tieni piu’ indietro? E’ troppo in qua?
(Mamma) Non. No. no. dopo poi la sposto...
(io) E ............?
(Mamma) La muovo io, qua e la... L’hai gia’ bloccata, e Fiore?
(io) Anche lui li va male?
(Santi Fiorenza) Ah, non avra’ lavoro, Fabio.
(Mamma) L’hai gia’ bloccata?
(io) Poi ho rivisto quegli altri.
(Santi Fiorenza) ............. quando qui si voleva, che ero andata a sentire anche da lui, lui faceva qui, basta che andassimo in banca a prendere ottocento milioni che li mettevamo e poi lui veniva a costruire. .............!
(Mamma) Ah, ..................., si.
(Santi Fiorenza) eeee... (risata).
(io) Ho visto uno di quei tre fratelli.
(Santi Fiorenza) ..........? No.
(io) Erano tre fratelli facevano tutti e tre gli impresari edili.
(Santi Fiorenza) No? ............?
(Mamma)Ah e’ fuori. ..............
(Santi Fiorenza) ................
(io) ............., brava.
(Santi Fiorenza) .............., adesso...
(io) ............, quello un po’ piu’ giovane.
(Santi Fiorenza)A non ho mica... Ah si, si ah son tutti bravi alle chiacchere. Non lo so’, forse si, forse si... Si, si l’avevo gia’ preparato.
(Mamma) L’avevi gia’ preparato?
(Santi Fiorenza) Si, si l’avevo gia’ preparato. Allora... la giacca ce l’ho la.
Dove?
(Santi Fiorenza) Ce l’ho la, la borsa l’ho gia’ messa in macchina, qui c’ho il telefono... che non prendo il tuo. E le scope, mamma...
(Mamma) Oh, ma lascia pure...
(Santi Fiorenza) No, aspetta ti volevo mettere
(Mamma) No, devo mettere anche quell’altro li.
(Santi Fiorenza) Voglio levare l’acqua per vedere se ne viene ancora.
(Mamma) No, le scope le metto poi a posto domani.
(Santi Fiorenza) Ah.
(Mamma) Perche’ stasera non ci metto niente li, perche’ noi poi le adoperiamo anche da li. Che stamattina ho spazzato io, oggi ha spazzato la Sanga, sicche’.
(Santi Fiorenza) Si, perche’ vedi qui, fa una goccia ma mi ha detto che ora e’ bagnato sopra, hai capito?
(Mamma) Si, si
(Santi Fiorenza) Pero’ voglio essere sicura, eh.
(Mamma) Si, si.
(Santi Fiorenza) Alora te domani ci guardi, domattina, poi me lo dici. Ah, devo rimettere qui, senno va sempre, aspetta. No, l’avevco messo per farlo partire adesso l’ho rimesso nell’automatico.
(Mamma) “Temperatura ambiente” ci deve essere.
(Santi Fiorenza) Si, si c’e’ gia scritto.
(Mamma)C’e’ gia’ scritto. Allora lasciamo li. Ah, qui leva perche’ se volete mettervi a giocare li. Vado giu’ che lei va fuori dalla serracinesca...
(io) Ah, vai te?
(Santi Fiorenza) Si, si.
(io) Ciao.
(Santi Fiorenza) Ciao, saluta la Sanga, se si e’ addormentata...
(io) Ah no, ma adesso la sveglio perche’ facciamo una partita a carte.
(Santi Fiorenza) No, ma tanto venerdi’ penso che torno che Beppe deve venire e vedere con tutto quel traffico...
(io) Cosa?
(Santi Fiorenza) Col comune che vuole vedere...
(io) Cosa vuole il comune?
(Santi Fiorenza) Vengono a vedere se uno ha fatto delle modifiche ai progetti che hanno in comune. Che non le ha fatte nessuno.
(io) Beh, e io cosa devo dire che... che... che..
(Santi Fiorenza) No, dico...
(Mamma) No, niente, stiamo zitti.
(io) Ah, io sto zitto sicuro, non so’. Eeeehhhh (risata)
(Santi Fiorenza) Vengono solo dentro a vedere se uno...
(io) Ma perche’ non puoi fare modifiche neanche all’interno?
(Santi Fiorenza) No, si le puoi fare....
(io) Ma come se io voglio buttar giu’ quel muro...
(Santi Fiorenza) No, devi fare un progetto in comune e fare la pratica. Loro vogliono...
(io) Ma stai scherzando?
(Santi Fiorenza) Ah, be, scherzi?
(io) Per buttare giu’ un muro interno?
(Mamma) A beh io ho lasciato com’era.
(Santi Fiorenza) Qui lasciamo aperta questa ma questa e’ smontabile, non possono mica, se uno qui, ad esempio...
(io) Cioe’ tu vuoi buttar giu’ quel muro e non lo puoi fare?
(Santi Fiorenza) No. Puoi farlo se il comune ti da’ l’approvazione, devi fare un progetto che...
(io) Cioe’ per conto tuo, che...
(Santi Fiorenza) No, no, no, no. Quello che loro vogliono vedere e’ che se uno...
(io) Ma quello li e’ per fregare le persone, per prendere su dei soldi, non c’e’ mica altro, eh.
(Santi Fiorenza) Abe’ oh, ma ogni stato ha le sue regole.
(io) Ma all’interno, capisco l’esterno. L’estetica, roba del genere. Ma all’interno faccio quello che mi pare.
(Santi Fiorenza) No, devi presentare il progetto che... se vuoi cambiare devi fare... vogliono sapere uno...
(io) Ma... Comunque si arrangiano loro... Ciao, Fiore, saluta Beppe, saluta la mamma di Beppe che ci ho parlato l’altro giorno e la Foscai.
(Santi Fiorenza) Si, si, si, tanto deve venir su anche Beppe.
(io) Va bene.
(Santi Fiorenza) Ci vediamo.
(io) Ciao, ciao.
(Santi Fiorenza) No, aspetta pure che voglio pulire.
(Mamma) Ho gia’ pulito io.
(Santi Fiorenza) Allora voglio vedere dove devo infilare la presa che ho fatto tanto in fretta che non ho capito... fammi mo vedere qui.... prima. A allora ecco qui da questa parte... l’appoggiamo e poi dopo infilo prima la presa, prima di metterla in la. Non adesso aspetta che metti prima il...
(Mamma) Ma lo sai che l’altra volta, quando sono venuti quelli la hanno tirato giu tutto... hanno tirato giu tutto...
(Santi Fiorenza) Hai sentito cosa ha detto che chi fa da se fa per tre.
(Mamma) Metti...
(io) Ti aiuto.
(Santi Fiorenza) No metti il tappetino. No, ma non e’ mica pesante sai.
(io) Ma se la devi tener li.
(Mamma) No, no non la deve tenere perche’ e’ belle a posto.
(Santi Fiorenza) Allora, adesso aspetta eh.
(Mamma) In due hanno tirato giu’ tutto, tutti quei tubi li sotto li hanno tolti tutti, ci sono stati dalla mattina alla sera in due e poi non hanno finito.
(Santi Fiorenza) Era cosi’ mamma? Era girata cosi’?
(Mamma) Si, si va bene.
(Santi Fiorenza) Allora aspetta mo, mettiamo il filo, perche’ da quell’altra parte non va bene. Adesso prima di avvicinarla infilo la presa.
(Mamma) Ah io se non lo chiamavi te io non insistevo mica.
(Santi Fiorenza) Eh, ma scherzi dopo si rovina che da’...
(Mamma) Ah lo so io ma come dovevo fare e’ tre anni che tribolo. Tre anni...
(Santi Fiorenza) Cosi’ va bene? Vedi questa volta ha deciso di venire lui, perche’... perche... prova mo’. Non, volevo che avevo spostato...
(Mamma) L’altra volta era che aveva cambiato la caldaia...
(Santi Fiorenza) Si, beh si, aveva cambiato la caldaia. Quello li e’ la stessa cosa che l’altra volta sono stati qui una giornata.
(Mamma) Si, in due.
(Santi Fiorenza) In due. E lui cosa c’ha messo un’ora da solo.
(Mamma) Ma lui e’ il padrone.
(Santi Fiorenza) E capisce qualche cosa
(Mamma) Gli altri son garzoni. Quello poi li che e’ venuto ieri l’altro, quando e’ venuto? Che sapiente!
(io) Ma di dove e’ lui li?
(Santi Fiorenza) Di Ponte della Venturina.
(io) E tutti quelli la, che c’erano una volta, ci sono ancora, Fiore?
(Mamma) Chi?
(io) Uno non mi ricordo come si chiama, uno veniva certe volte con uno del tribunale a mangiare, era un costruttore edile.
(Mamma) Oh, dio, dio.
(Santi Fiorenza) A una buona parte con questa crisi qui vedrai che hanno chiuso.
(io) Ha costruito anche quassu’, veniva a mangiare alla sera, c’era lui con un cancelliere, mi sembra, della pretura di Bologna. Non lo so’...
(Santi Fiorenza) E’ troppo in qua, mamma? La tieni piu’ indietro? E’ troppo in qua?
(Mamma) Non. No. no. dopo poi la sposto...
(io) E ............?
(Mamma) La muovo io, qua e la... L’hai gia’ bloccata, e Fiore?
(io) Anche lui li va male?
(Santi Fiorenza) Ah, non avra’ lavoro, Fabio.
(Mamma) L’hai gia’ bloccata?
(io) Poi ho rivisto quegli altri.
(Santi Fiorenza) ............. quando qui si voleva, che ero andata a sentire anche da lui, lui faceva qui, basta che andassimo in banca a prendere ottocento milioni che li mettevamo e poi lui veniva a costruire. .............!
(Mamma) Ah, ..................., si.
(Santi Fiorenza) eeee... (risata).
(io) Ho visto uno di quei tre fratelli.
(Santi Fiorenza) ..........? No.
(io) Erano tre fratelli facevano tutti e tre gli impresari edili.
(Santi Fiorenza) No? ............?
(Mamma)Ah e’ fuori. ..............
(Santi Fiorenza) ................
(io) ............., brava.
(Santi Fiorenza) .............., adesso...
(io) ............, quello un po’ piu’ giovane.
(Santi Fiorenza)A non ho mica... Ah si, si ah son tutti bravi alle chiacchere. Non lo so’, forse si, forse si... Si, si l’avevo gia’ preparato.
(Mamma) L’avevi gia’ preparato?
(Santi Fiorenza) Si, si l’avevo gia’ preparato. Allora... la giacca ce l’ho la.
Dove?
(Santi Fiorenza) Ce l’ho la, la borsa l’ho gia’ messa in macchina, qui c’ho il telefono... che non prendo il tuo. E le scope, mamma...
(Mamma) Oh, ma lascia pure...
(Santi Fiorenza) No, aspetta ti volevo mettere
(Mamma) No, devo mettere anche quell’altro li.
(Santi Fiorenza) Voglio levare l’acqua per vedere se ne viene ancora.
(Mamma) No, le scope le metto poi a posto domani.
(Santi Fiorenza) Ah.
(Mamma) Perche’ stasera non ci metto niente li, perche’ noi poi le adoperiamo anche da li. Che stamattina ho spazzato io, oggi ha spazzato la Sanga, sicche’.
(Santi Fiorenza) Si, perche’ vedi qui, fa una goccia ma mi ha detto che ora e’ bagnato sopra, hai capito?
(Mamma) Si, si
(Santi Fiorenza) Pero’ voglio essere sicura, eh.
(Mamma) Si, si.
(Santi Fiorenza) Alora te domani ci guardi, domattina, poi me lo dici. Ah, devo rimettere qui, senno va sempre, aspetta. No, l’avevco messo per farlo partire adesso l’ho rimesso nell’automatico.
(Mamma) “Temperatura ambiente” ci deve essere.
(Santi Fiorenza) Si, si c’e’ gia scritto.
(Mamma)C’e’ gia’ scritto. Allora lasciamo li. Ah, qui leva perche’ se volete mettervi a giocare li. Vado giu’ che lei va fuori dalla serracinesca...
(io) Ah, vai te?
(Santi Fiorenza) Si, si.
(io) Ciao.
(Santi Fiorenza) Ciao, saluta la Sanga, se si e’ addormentata...
(io) Ah no, ma adesso la sveglio perche’ facciamo una partita a carte.
(Santi Fiorenza) No, ma tanto venerdi’ penso che torno che Beppe deve venire e vedere con tutto quel traffico...
(io) Cosa?
(Santi Fiorenza) Col comune che vuole vedere...
(io) Cosa vuole il comune?
(Santi Fiorenza) Vengono a vedere se uno ha fatto delle modifiche ai progetti che hanno in comune. Che non le ha fatte nessuno.
(io) Beh, e io cosa devo dire che... che... che..
(Santi Fiorenza) No, dico...
(Mamma) No, niente, stiamo zitti.
(io) Ah, io sto zitto sicuro, non so’. Eeeehhhh (risata)
(Santi Fiorenza) Vengono solo dentro a vedere se uno...
(io) Ma perche’ non puoi fare modifiche neanche all’interno?
(Santi Fiorenza) No, si le puoi fare....
(io) Ma come se io voglio buttar giu’ quel muro...
(Santi Fiorenza) No, devi fare un progetto in comune e fare la pratica. Loro vogliono...
(io) Ma stai scherzando?
(Santi Fiorenza) Ah, be, scherzi?
(io) Per buttare giu’ un muro interno?
(Mamma) A beh io ho lasciato com’era.
(Santi Fiorenza) Qui lasciamo aperta questa ma questa e’ smontabile, non possono mica, se uno qui, ad esempio...
(io) Cioe’ tu vuoi buttar giu’ quel muro e non lo puoi fare?
(Santi Fiorenza) No. Puoi farlo se il comune ti da’ l’approvazione, devi fare un progetto che...
(io) Cioe’ per conto tuo, che...
(Santi Fiorenza) No, no, no, no. Quello che loro vogliono vedere e’ che se uno...
(io) Ma quello li e’ per fregare le persone, per prendere su dei soldi, non c’e’ mica altro, eh.
(Santi Fiorenza) Abe’ oh, ma ogni stato ha le sue regole.
(io) Ma all’interno, capisco l’esterno. L’estetica, roba del genere. Ma all’interno faccio quello che mi pare.
(Santi Fiorenza) No, devi presentare il progetto che... se vuoi cambiare devi fare... vogliono sapere uno...
(io) Ma... Comunque si arrangiano loro... Ciao, Fiore, saluta Beppe, saluta la mamma di Beppe che ci ho parlato l’altro giorno e la Foscai.
(Santi Fiorenza) Si, si, si, tanto deve venir su anche Beppe.
(io) Va bene.
(Santi Fiorenza) Ci vediamo.
(io) Ciao, ciao.
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