Ovunque andiate... che i vostri piedi non inciampino, che le vostre braccia non si indeboliscano e che le vostre parole siano veritiere. Allora le vostre speranze saranno esaudite e le vostre iniziative avranno successo (Fabio, da una Preghiera tribale del nord Thailandia).

mercoledì 9 marzo 2011

Il problema del traffico.

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La caotica crescita di Bangkok e lo spaventoso problema della congestione del traffico sono spiegati dalla storia della citta'. La citta' non fu mai disegnata per il traffico su strada, anche nella prima meta' del secolo scorso viaggiare in barca era la norma.
"Le antiche strade principali dell'Europa qui trovano il loro parallelo nei canali" scriveva Ernest Young all'inizio del secolo scorso "L'acqua e' la vera casa dei Siamesi ed e' in questo, loro elemento nativo, che essi hanno mostrato il loro vero carattere e il genio."
Bangkok inizio' come citta' nata dall'acqua e la sua storia e' fermamente ancorata ai suoi canali che a lungo servirono come vie per i trasporti, per le processioni religiose e per le cerimonie di stato. Le barche sono servite come case, come negozi galleggianti, come luoghi di piacere e ricreazione e anche come principale mezzo di trasporto. Data la posizione della citta' in una bassa pianura alluvionale e le conseguenti inondazioni per cinque mesi all'anno, quanto detto era naturale. La terra paludosa impediva anche un'espansione verticale e cosi' la citta si allargo' mostruosamente.
Allo sviluppo della citta'; non poteva pero' corrispondere un parallelo sviluppo delle vie d'acqua. L'ultimo canale inportante della citta' fu costruito nel 1895 e sebbene piu' tardi fossero aggiunte alcune estemsioni la costruzione dei canali di Bangkok cesso' nel 1915. Nella corsa al moderno alcuni canali furono pavimentati per formare strade mentre altri, eccetto quelli che adornavano il palazzo reale divennero sudici e trascurati dalla mancanza d'uso. Nello stesso tempo la crescita del traffico stradale fu inesorabile
Negli utimi decenni sono sorte nuove aree residenziali e commerciali su aree precedentemente destinate alle coltivazioni, cio' sia nord che a est. Oggi la citta' vera e propria si estende per circa 1500 kmq., una citta' con dozzine di centri tutti uniti da strade congestionate, su cui le persone normali viaggiano dalle proprie case che normalmente si trovano nei sobborghi al distretto centrale degli affari affrontandob questo tragitto frustante due volte al giorno.
Il governo ha posto il problema del traffico come priorita'costruendo anche uno Sky Train ma e' gia evidente che cio' che e' stato fatto non e' sufficiente. Nel frattempo sono state anche costruite elevate tangenziali che circondano e si snodano attraverso la citta' e si ha netta la sensazione che c'e' un'importante parte del passato che sta svanendo. Ma nonostante il traffico e l'inquinamento Bangkok e' una citta' che seduce sia col suo spirito che con le sue vibrazioni. Come Alec Waugh scisse agli inizi degli anni '70, ritornando a Bangkok dopo una lunga assenza:
":Nessun posto rimane lo stesso per sempre. Ma Bangkok e' stata cosi' amata perche' e' un'espressione degli stessi thai, del loro amore per il bello, della loro reverenza per le tradizioni , del loro senso di liberta', della loro stravaganza, della loro devozione ai loro credi… Caratteristiche che sono costanti e continuative in per se stesse. Bangkok ha sempre fatto questo: io penso che contiera' per questa strada, non credo che questa citta' possa essere spogliata."


< Le provincie. < Bangkok.  


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