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Una citta’ sorse nel luogo dove oggi si trova Thonburi durante il periodo di Ayutthaya per servire come luogo di sosta per i vascelli che erano diretti alla capitale, che si trovava che si trovava 88 km. piu’ su. Barche piu’ profonde erano forzate a sostare alla bocca del canale Bangkok Noi e i carichi erano posti in barche piu’ leggere che li portavano a Ayutthaya. Oltre a queste barche da scarico la citta’ provedeva altri servizi ai naviganti. C’era anche una dogana che diede il nome a Thonburi, Citta’ della Ricchezza.
Dopo la caduta di Ayutthaya la citta’ servi’ come capitale della nazione per 15 anni. Thonburi fu comunque subito esclissata dalla rapida ascesa di Bangkok e per molto tempo rimase poco piu’ di un sonnolento villaggio sull’acqua. La costruzione di ponti e lo sviluppo hanno portato una recente modernizzazione a Thonburi ma l’area ha conservato molto del suo suo stile di vita in balia dell’acqua. Molta della ragnatela di canali intorno a Thonburi e’ virtualmente intatta e in uso attivo.
La costruzione di canali ebbe i suoi giorni di gloria intorno agli ultimi 25 anni del XIX secolo. La rapida espansione del commercio internazionale favorita dal Trattato Bowring porto’ a una massiccia crescita della coltivazione del riso, della frutta e dello zucchero. Nel 1860 l’area intorno a Bangkok era largamente sottosviluppata e l’espansione esterna fu attraverso lo sviluppo , dei campi di riso, delle piantagioni di zucchero e dei frutteti che necessitavano di canali di drenaggio e trasporto. Klong Mahasawat che conduce fuori Klong Bangkok Noi collegandosi col fiume Tha Chin fu costruito nel 1857 come via per trasportare lo zucchero prodotto nella regione a ovest. Negli anni alla meta’ del 1860 a uno dei nobili principali fu dato il diritto di scavare il Klong Damnoen Saduak, una delle maggiori vie d’acqua che portava a sud ovest.
L’onnipresente mezzo di trasporto via acqua , in Thilandia, sono i famosi battelli dalla lunga coda. Invenzione puramente thai queste slanciate barche hanno un motore da macchina trapiantato legato a una cinghia sul retro, attaccato a un lungo albero propellente utile per sollevarsi dall’acqua evitando giacinti d’acqua e permttere ai barcaioli curve di 70 gradi. La passione thai per le decorazioni ha reso piu’ interessanti e piu’ divertenti queste barche. La lunga prua curva della barca e’ usualmente decorata con ghirlande di buon auspicio e gioiose sete, mentre i fianchi sono tinti con colori e diegni che danno allla barca un’aria da festa.
Le barche dalla lunga coda possono essere noleggiate ai maggiori moli lungo il fiume Chao Phraya, compreso Tha Chang, River City, Nonthaburi.e Nonthaburi per circa 300-400 baht l’ora. Dato che il network di canali intorno a Thonburi e’; un luogo alquanto complesso ed e’ quasi tutto non mappato si consiglia di assumere, almeno per le prime volte, una qualche forma di guida. Le attrattive normali sulla rotta comprendono il Museo barche reali, la Fattoria dei serpenti e dei coccodrilli di Thonburi, il mercato galleggiante di Taling Chan e coltivazioni di frutta e Wat Arun. River City e’ un buon punto di partenza per esplorare Klong Dao Khanong nella parte sud di Thonburi.
Viaggiare con barche dalla lunga coda non e’ per i deboli di cuore, non e' per coloro a cui tremano le ginocchia ma per coloro che desiderano provare e’ un’esperienza unica, per gli altri sono disponibili le normali barche da escursioni.
All’entrata di questo klong non lontano dal ponte Phra Pin Klao si trova il Museo delle Barche Reali.
Altro popolare canale e’ Klong Bangkok Yai opposto al mercato di Pak Klong. L’entrata a questo canale e’ segnata dall’elevarsi dei tetti a piu’ livelli di Wat Kalyanimit. Viaggiando lungo Klong Bangkok Yai si raggiungono gli alti tetti rossi di Wat Pak Nam. Da questo wat puo’ essere preso un battello che porti piu’ a sud lungo Klong Phasi Charoen.
Un viaggio attraverso i canali rimane indimenticabile con autentiche scene di vita thai durante tutto il percorso. Terre e acque sembrano unirsi e la luce ha una chiarezza che non si vede nella citta’ da decenni. Santuari e case degli spiriti stanno come sentinelle agli approdi delle barche mentre in alcune aree deserte la vegetazione che si estende ovunque da' una sensazione da apocalisse, con klong misteriosi che escono da ogni parte e si dirigono nessuno sa dove.
E’ qui che si trova la Thailandia degli brochures di viaggio, case in legno, santuari inghirlandati, case degli spiriti, venerabili templi che si ergono nel verde, palme di cocco, scintillanti sfere, battelli carichi di fiori e profusione di frutta e verdure.
La Thailandia e' famosa anche per i mercati galleggianti e questi giocarono un importante ruolo nel passato. Carl Block attraversando il fiume nel 1882 descrive queste zone commerciali come:
“una sorta di acquatuico Convent Garden”.
Deplorevolmente l’originale mercato galleggiante a Wat Sai e’ oggi piu’ uno spettacolo teatrale piu' che un luogo di commercio, molti dei venditori si mettono in posa sotto le telecamere dei turisti, deviando da quello che potrebbe essere un atteggiamento normale: un wai e un sorriso. Chi rimane rappresenta male un falso spettacolo che ha come scenario lo sfondo dei negozi di souvenir.
C’e’ comunque un certo numero di autentici mercati galleggianti nella zona di Thonburi ma la maggior parte dei turisti preferiscono visitare Damnoen Saduak nella provincia di Ratchaburi.
Il cammino al poco visitato Wat Hong Ratamanaram, “Tempio del Cigno Ingioiellato”, che si trova dietro il Tempio dell’Alba e’ un invito che passa attraverso supermercati, vassoi di peperoncino rosso che si secca al sole, una moschea che serve la grande area della locale comunita’ mussulmana. Un tempio ha occupato questo luogo fin dal periodo di Ayutthaya e gli edifici attuali furono restaurati da Re Taksin quando fece di Thonburi la sua capitale. Nei giorni non dedicati a feste religiose si ha il luogo in esclusiva, scene di tranquillita’ e serenita’, ci si accorge allora che il bianco cortile contrasta con il colore degli abiti dei monaci. Dietro grate di acciaio si trova l’immagine di un Buddha d’oro in stile Sukhothai che risale al 1422 e che si salvo’ dalla distruzione portata dai birmani grazie al fatto che era stato ricoperto di intonaco, in seguito, circa 30 anni fa, per un incidente l’intonaco si ruppe rivelando cosa stava sotto.
Molte delle attrattive che si trovano ai lati del fiume, come la Chiesa di Santa Cruz possono essere essere esplorate da Thonburi. Molti dei cristiani di Thonburi erano di discendenza euroasiatica, figli di portoghesi che avevano sposato donne thai. Andando avanti si passa il chedi a forma di cono di Wat Prayoon e si arriva al Ponte all Memoria che offre una bella vista del fiume.
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