Ovunque andiate... che i vostri piedi non inciampino, che le vostre braccia non si indeboliscano e che le vostre parole siano veritiere. Allora le vostre speranze saranno esaudite e le vostre iniziative avranno successo (Fabio, da una Preghiera tribale del nord Thailandia).

mercoledì 9 marzo 2011

Un fiume corre attraverso tutto questo.

Per una maggiore comprensione degli argomenti trattati  vedi le foto su Pinterest. Questa sezione è attualmente divisa in: 
Il catalogo completo contiene attualmente circa 8.500 bellissime foto suddivise in 82 board (o argomenti).
Si aprirà una finestra a parte.
-----------------------------------------------------------------------------------------
Il fiume Chao Phraya che si smoda serpentino attraverso Bangkok e’ stato chiamato con molti appellativi nel corso degli anni: la Broadway di Bangkok, il Mississipi della Thailandia, il fiume dei re. Sebbene e’ difficile immaginare la citta’ galleggiante che una volta affascinava i visitatori il Chao Phraya ancora e’ l’emblema distintivo della citta' e continua a giocare un importante ruolo nel commercio e nei trasporti.
Fino al secolo scorso il Chao Phraya fu la principale arteria per arrivare in Siam e i visitatori ricevevano la loro prima impressione di Bangkok standosene sul fiume. Tutti rimanevano stupiti. Il Marchese di Beauvoir, nobile francese in esilio arrivando nel 1867 scriveva:
“Dietro una curva del Maenam (Madre delle Acque) l’intera citta’ di Bangkok appare alla vista. Non credo ci sia al mondo veduta piu’ magnifica e piu’ sorprendente. Questa Venezia acquatica mostra tutte ;e sue meraviglie su un’estensione di otto miglia. Il fiume e’ ampio e grande e piu’ di sessanta vascelli sono all’ancora”.
Joseph Conrad ne fu ugualmente entusiasta in una visita del 1887, si dice rimase cosi’ stupito da abbandonare il comando della sua prima nave:
“Una mattina, presto, attraversammo per sbarcare e quando comincio’ ad albeggiare.... passammo sotto l’ombra di buna grande pagoda dorata e raggiungemmo la periferia della citta’. Era li, che si allagava su entrambe le rive, la capitale orientale che mai nessun bianco aveva conquistato. Un’estesa di case scure di bambu’, di stuoie, di foglie, di uno stile architettonico vegetale, che si ergeva dal suolo marrone delle sponde del fangoso fiume”.
Sebbene le strade si siano impadronite dei trasporti questo e’ chiaramente ancora un fiume dove lavorare come e’ stato fin dalla fondazione della capitale. Il militare inglese FA Neale arrivando nel 1840 osservava:
“L’acqua era letteralmente punteggiata da vascelli e battelli di tutte le forme e dimensioni navi, barche, brigantini, navi a vela, scialuppe, giunche, canoe.”
E oggi anche un’affascinante varieta’ di motoscafi e oltreche’ barche dalla lunga coda ci sono barche in tealk che caricano materiali da costruzione, batteli che trasportano passeggeri, traghetti che portano da una parte all’altra e tutti i grandi alberghi in riva al fiume hanno la loro navetta.
Battelli espresso offrono servizio di tassi su e giu per il fiume dalle 06:00 alle 18:00, tutti i giorni. I prezzi dipendono dalla distanza attraversata e partono da circa 10 baht. Le barche fanno frequenti fermate lungo il fiume e partono circa ogni 20 minuti. Il viaggio dall’Oriental Hotel a Nonthaburi prende circa un’ora. Ci sono vie simpatiche ed economiche per osservare la vita sul fiume ed e’ senz’altro un mezzo migliore per muoversi delle strade congestionate dal traffico.
I battelli espressi partono da Thanon Tok, vicino al ponte Krungthep e risalendo il fiume arrivano fino a Pak Kret nella provincia di Nonthaburi. Il ponte Krungthep data dagli anni ’50 e fu per lungo tempo il ponte piu’ a sud del fiume cioe’ fino alla costruzione del ponte sospeso Rama IX nel 1987.
Sulla sinistra vicino al Marriott Royal Garden Hotel si trova la Prima Chiesa Presbiteriana. Sulla parte destra del fiume ci sono le molte entrate a un’estesa rete di canali che circondano Thonburi, la citta’ sorella di Bangkok. Centinai di miglia di canali, conosciuti localmente come khlong formano una ragnatela in quest’area, alcuni non sono neanche mappati. Alcuni sono ancora in uso sebbene siano stati costruiti brutti ponti sull’acqua al fine di alleviare le inondazioni durante la stagione delle piogge da luglio a novembre.
Passando sotto il ponte Sathorn il vecchio quartiere europeo si allarga sulla riva destra. Il Sangri-La Hotel, la brillante facciata dell’East As atic Company, l’Oriental Hotel, il Royal Orchid Sheraton e River City, dopo il quale si slanciano le snelle torri bianche della Chiesa del Santo Rosario. Dopo e' la casa della Vecchia Dogana che risale al periodo di ama V. Fu per lungo tempo il principale uffucio doganale, termino’ la sua funzione quando il porto di Klong Toey fu costruito giu’ per il fiume. Oggi e’ di proprieta' dei vigili del fuoco.
Molti templi furono costruiti lungo le rive del fiume o nei molti klong che si diramano da esso. Thonburi riflette il fatto che si pensa che il Buddha era seduto sulla riva di un fiume quando ottenne l’illuminazione. Notevoli templi visibili dal fiume comprendono Wat Rakang e Wat Suwannaram.
Continuando ad andare avanti si arriva a Tha Rachawong che e’ il portale di Chimnatown, segue poi Sapan Phut (il Ponte alla Memoria) e sulla sinistra si alza inaspettata la cupola della Chiesa di Santa Cruz costruita dai portoghesi residenti e distrutta dopo la caduta di Ayutthaya. Fu ricostruita qui dal vescovo Pallegoix nel 1834. Il presente edificio data dal 1913.
Dopo, a sinistra, si scorge Wat Arun. Il Tempio dell’Alba, uno dei monumenti piu’ famosi della citta’.
Opposto a Wat Arun e’ il mercato di Pak Klong, il maggior mercato di vendita all’ingrosso della citta’. Segue poi il quartiere reale e subito le origini di Bangkok come citta’ costruita in funzione del fiume diventano evidenti.

Nessun commento:

Posta un commento

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...