Ovunque andiate... che i vostri piedi non inciampino, che le vostre braccia non si indeboliscano e che le vostre parole siano veritiere. Allora le vostre speranze saranno esaudite e le vostre iniziative avranno successo (Fabio, da una Preghiera tribale del nord Thailandia).

lunedì 28 marzo 2011

L'ananas.

E’ una pianta che non e’ nativa della Thailandia ma e’ originaria del sud del Brasile e del Paraguay dove esistono altre piante selvaggie correlate. Furono portate a nord dagli indiani, attraverso attraverso l’America del sud e centrale e raggiunsero le Indie occidentali prima che Colombo arrivasse. Nel 1493 Colombo trovo’ il frutto nell’isola di Guadalupe e lo porto’ in Spagna e da qui si diffuse in tutto il mondo su navi che lo caricavano per proteggersi contro lo scorbuto. Gli spagnoli lo diffusero nelle Filippine e da qui prese la via delle Hawaii, dello Zimbawe e di Guam nei primi del XIX secolo. Questa la storia dell’ananas in due parole: vera o non vera? C’e’ da chiedersi questo perche’ al Museo Nazionale di Roma, presso la sede di Palazzo Massimo alle Terme, al terzo piano c'è un pavimento a mosaico di epoca romana collocabile fra il I secolo a.C. ed il I secolo d.C. In questo mosaico appare chiaramente un cesto di frutta, fin qui niente di strano, ma osservatelo bene, fra quella frutta c'e' un ananas, perfetto per il colore, le inflorescenze e le scaglie. Come puo' stare li' in base a quanto detto prima e cioe' che questa frutta fu portata in Europa da Cristoforo Colombo? Come puo' quell'artista aver conosciuto questo frutto circa 1300 anni prima del suo arrivo in Europa?
Il nome ananas e’ l’originale nome del frutto e viene da Tupi, Rio delle Amazzoni, Brasile, dove era chiamato nanas, “frutta eccellente”, come riportato da André Thevenet nel 1555. Cosmosus "a ciuffo", si riferisce allo stema della pianta. Molti linguaggi usano il termine ananas, e’ cosi’ chiamato in molti paesi dell’America latina che sono stati colonie spagnole, che usano il termine ananá, ananás in Argentina. Ha molti nomi in India anaasa in telegu, in malese e’ conosciuto come kaitha chakka, ma le parole "nanas" o "nenas" sono conosciute. Nel linguaggio maldiviano di Dhiveli e’ conosciuto come alanaasi. Altri nomi comuni sono: Pineapple, Nanas, Pina.
Nel mondo scientifico ci troviamo qui: regno: Plantae, (non classificato): Angiosperme, (non classificato): Monocote, (non classificato): Commelinide, ordine: Poalee, famiglia: Bromeliaceae, sottofamiglia: Bromelioideae, genus: Ananas, specie: Ananas comosus e/o Ananas sativus. Sinonimi: Ananas sativus. Specie correlate: Pina de Playon (Ananas bracteatus). Affinita’ lontane: Pingwing (Aechmea magdalenae), Pinguin (Bromelia pinguin), Pinuela (Karatas plumier).
Ananas (Ananas cosmosus) e’ il nome comune per una pianta tropicale o subtropicale che normalmente puo’ tollerare brevi esposizioni a 13/18◦C, tanto che in condizioni controllate puo’ crescere anche in zone temperate. Condizioni climatiche basse non devono essere prolungate perche’ cio’ ritarda la crescita, provoca ritardi nella maturita’ e causa che la frutta sia piu’ acida. Gli ananas sono piante tolleranti anche all’acqua e producono frutti sotto un tasso di precipitazioni annuali che va da 63.5 a 381 cm. Le piante giovani si adattano facilmente alle condizioni delle serre. Le condizioni migliori per la sua crescita sono comunque temperature intorno ai è di 28-30 °C, mentre con 22-24 °C nel periodo in cui fruttifica si ottengono le qualita’ migliori. Alta nuvolosita’ e alte temperature, quindi condizioni simili a quelle che si hanno all’equatore sviluppano lo sviluppo della pianta. No ama i terreni compatti perche’ l’asfissia che questi possono provocare la rende sensibile ai parassiti, preferisce terreni sciolti di medio impasto e abbastanza acidi.
L’ananas e’ una pianta perenne erbacea, sempreverde, di corta vita che cresce da 1 a 1.5 mt. Nel primo anno di crescita l’asse si allunga e si addensa mostrando numerose foglie a spirale vicine. Dopo 15/20 mesi lo stema cresce in un’influorescienza simile alla cima di una lancia lunga piu’ di 15 cm. con piu’ di 100 foglie, lunghe da 30 a 100 cm., disposte a spirali, che possono arrivare a essere anche 30, queste foglie sono formate da fiori trimereus ognuno sospeso a una brattea. Queste foglie sono generalmente aculeate. I fiori sono in ricche spighe e il loro colore dipende dalla varieta’ della pianta, va dal color lavanda al porpora lucente, al rosso. Il frutto e' lungo fino a 35 cm, simile a una pigna e sormontato da un ciuffo di foglie (corona), è propriamente un sincarpio formato dai singoli frutti saldati fra loro, con polpa dolce-acidula, profumatissima, ricca di vitamine. Le ovaie si sviluppano in bacche che si coagulano in un frutto di grandi dimensioni compatte. Il frutto di un ananas è organizzato in due eliche a incastro, otto in una sola direzione, tredici nelle altre, ciascuna comincia con un numero di Fibonacci. L’ananas produce solo un frutto e poi muore. La pianta svolge la fotosintesi clorofilliana, che fissa l’anitride carbonica, durante la notte e la immagazzina, per poi rilasciarla durante il giorno, aiutando la fotosintesi.
Per la formazione dei semi e’ richiesta l’impollinazione che serve alla formazione dei semi, ma la presenza di semi negativi influisce sulla qualita’ della frutta. In alcune zone dove la produzione agricola e’ intensa l’importazione di certi uccelli e’ vietata per questa ragione. Certi pipistrelli impollinatori visitano gli ananas solo quando aprono i fiori di notte.
Gli ananas sono l’unico frutto della famiglia delle Bromeliaceae a coltivazione diffusa. La popolarita’ e’ dovuta al suo gusto dolce-agro, L’ananas contiene il 15% di zucchero e acidi malico e citrico, contiene molto manganese. Contiene anche molta vitamina B1, B2, B6 e C. La sua proteina digestiva l’enzima bromelina sembra aiuti la digestione alla fine di un pasto con molte proteine. Il suo succo puo’ quindi servire per preparare marinate e intenerire la carne. L’enzima puo’ interferire con la preparazione di gelatine. Il consumo di ananas e’ sconsigliato a persone che soffrono della sindrome di Ehlers Danlos o che hanno problemi di fegato o di reni. L'ananas ha un effetto diuretico, combatte la ritenzione dei liquidi ed è un buon digestivo e possiede una azione antinfiammatoria sui tessuti molli. Viene usato nelle terapie contro la cellulite.
La Thailandia è uno dei più grandi produttore sud-est asiatico ed esportatore di ananas in forma di ananas in scatola e succhi di frutta. Se la produzione un certo anno e’ in eccesso gli ananas vengono essiccati al sole, e trasformati in confetture e caramelle. L’ananas, grazie alla sua fragranza aggiunge dolcezza naturale e contribuisce all'armonia dei sapori, che è la caratteristica distintiva della cucina thailandese. E’ comunemente utilizzato come aromatizzante o contorno in piatti salati, per esempio, ananas al curry come Kaeng Sapparote, Saow Nam Khao o Ob Sapparote, riso al forno con ananas. Puo’ essere mangiata fresca, inscatolata o come succo. E’ usata in modo comune come insalate, contorni di piatti di carne, dessert e nei cocktails di frutta.
Ci sono due varietà distinte di ananas coltivati in Thailandia, una con polpa estremamente dolce e succulenta con colore giallo limone più morbido di quello di altre specie chiamata ananas di Siracha e una qualita’ di ananas croccante e con un delicato sapore dolce. Un pizzico di sale è spesso strofinato sull’ananas fresco tagliato a fette per compensare il suo morso.
L’ananas di Siracha e quello di Phuket crescono nel Sud, nelle province di Surat Thani e Hua Hin. Una nuova varietà di ananas in miniatura dell’ananas di Phuket cresce ora grazie al progetto delle reali stazioni sperimentali agricole nel nord della Thailandia.
La pianta puo’ essere coltivata con scopi ornamentali, specie per le foglie sulla cima. Alcune fonti dicono che la pianta fiorira’ in circa 24 mesi e produrra’ un frutto nei seguenti sei mesi, altre fonti prendono in considerazione un periodo totale di 20 mesi.


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