Ovunque andiate... che i vostri piedi non inciampino, che le vostre braccia non si indeboliscano e che le vostre parole siano veritiere. Allora le vostre speranze saranno esaudite e le vostre iniziative avranno successo (Fabio, da una Preghiera tribale del nord Thailandia).

giovedì 28 aprile 2011

I vihan.

Il vihan e’ l’edificio del tempio in cui e’ posta una statua di Buddha per essere utilizzata per ruti religiosi e cerimonie. La struttura e’ una sala delle assemblee secondaria, dove i devoti affluiscono per onorare un’immagine di Buddha. E’ anche utilizzato come sala dei sermoni per monaci e laici. Essi mancano delle pietre consacrate di confine ma ma moro struttura puo’ essere circondata da un chiostro, cio’ avviene frequentemente nei grandi complessi, come Wat Pho in Bangkok. In essi si trovano statue di Buddha, ditro le quali vi sono, a volte, risplendenti murali che rappresentano la vita di Buddha, storie Jataka o il Ramakien. Le immagini all’interno del wat possono ospitare ceneri di devoti. La ricchezza deigli esterni e dei murali interni spesso rivaleggia con quella del bot fino al punto che, a un’occhiata sommaria, puo’ essere difficile riconoscere i due edifici.
Mel tempo in cui viveva il Buddha la parola vihan significabva dimora. Durante la stagione delle piogge i primi monaci buddhisti trovavano riparo negli arams, giardini di fiori e alberi da frutta appartenenhti a ricchi uomini laici, standlo quindi nei loro vihans, dimore.
Nel terzo secolo dell’era buddhista, re devoti cominciarono a costruire arams che erano dedicati esclusivamente all’;uso da parte dei monaci. I vihans furono furono quindi costruiti come loro quartieri abitativi.
Trecento anni dopo questo, quando divenne popolare costruire sculture di Buddha il vihan divenne il posto dove i monaci si riunivano a celebrare riti religiosi di fronte al Buddha.
Le forme architettoniche dei vihan come sono costruiti in Thailandia differiscono molto da qyelli dell’India. I primi vihan del periodo di Sulhothai furono a forma rettangolare. Il pavimento era sollevato dal suolo su una terrazza. Attorno colonne in laterite sostenevano un tetto in legno a piastrelle. La struttura non aveva mira e solo un basso muro a balaustra teneva lontano gli intrusi. Vicino a una parte finale c’era un podio sollevato per l’immagine del Buddha. L’accesso all’edificio era normalmente attraverso una scalinata semicirtcolare posta a ciascun lato. I vihan di Sukhothai erano molto piu’ grandi degli ubosoth dato che alla maggioranza dei riti che si svolgebano all’interno di essi partecipavano sia monaci che laici. Anche i vihan del periodi di Ayutthaya furono piu’ grandi e piu’ imponenti degli ubosoth. Furono aggiunte pareti con porte di entrata sul davanti e sul retro, e fessure di ventilazione foravano le pareti interne. Durante questo periodo divenne popolare la costruzione di piccoli vihan posti a intervalli nell’area del tempio. Essi ospitavano statue di Buddha rappresentante il patrono che li aveva costruiti.
La costruzione di vihan continuo’ nel periodo di Rattanakosin fino al quarto regno. Da quel momento la sala kan parien che serviva a scopi generali fu ritenuta piu’ utile al tempio. La costruzione di vihan continuo’ solo nei templi regali. Alla fine in alcuni templi del quinto regno, notevoli Wat Ratchabophit e Wat Benchamanophit il vihan fu sostituito dalla libreria del tempio.
Diversi differenti tipi di vihan si trovano nei templi di tutto il paese.
Il vihan luang, e’ quello che e’ costruito di fronte a uno stupa o un prang.
I vihan thit sono posti ai punti cardinali del compasso di fronte all’;ubosoth per ospitare statue di Buddha.
I vihan rai sono strutture molto piccole simili a padiglioni costruiti fuori dall’area consacrata segnata dalle pietre sima, erano usati sia per ospitare immagini di Buddha vhe per tenere riti religiosi.
Vihan moi sono piccoli edifici che si innalzanp liberi all’interno dei quali sono ospitate importanti statie di Buddha,
Vihan kod sono costruiti lungo le pareti di confine del tempio, spesso agli angoli dove sono poste statue minori di Buddha.
Vihan klaep, sono le costruzioni piu’ piccole che ospitano statue di Buddha che commemorano un importante personaggio.
Non esistono viharn in legno del periodo di Sukhothai, si puo’ avere un’idea di come erano recandosi recandosi al parco archeologico della citta’, dove e’ esposta una riproduzione. Avevano pianta rettangolare, erano aperti, coperti da tetti con i due versanti sostenuti da colonne ornate da capitelli lotiformi. , caratteristi anche del periodo di Ayutthaya. Il loto era il simbolo della purezza spirituale ed e’ un elemento ricorrente nell’iconografia buddhista.
Fra i viharn piu’ famosi esistenti in Thailandia si possono ricordare:
Viharn di Wat Suthat: e’ una delle costruzioni meglio conservate dell’inizio del periodo di Bangkok. Si presenta come una struttura tripartita, un’alta navata centrale fiancheggiata da altre due navate laterali piu’ strette, di eleganti proporzioni. E’ munito di otto porte precedute da portici e coperte da un doppio tetto.
Viharn del Wat Chiang Khong, questo santuario, originario di Chiang Rai ma trsferito alla “Citta’ Antica”, nei pressi di Bangkok, presenta le principali caratteristiche dell’architettura religiosa del Lan Na: vasto nimpiego del legno, solo il basamento e’ in mattoni, tetti a piu’ piani e abbassati, tripla navata aperta.
Viharn Laikam del Wat Phra Singh. Questo edificio dell’inizio del XX secolo testimonia l;a riutilizzazione, nel periodo tardo dell’arte del Lan Na, delle forme architettoniche di Rattanakosin. La struttura, coperta da alti tetti e’ chiusa, con muri di mattoni e facciata di legno. 

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