Mentre l’ignoranza di un visitatore per cio’ che riguarda le norme di cortesia dei Thai puo’ essere da questi scusata come comportamento strano, rude, inappropriato modo di fare dovuto a ignoranza da parte di uno straniero un deliberato o intenzionale insulto a cio’ che i Thai considerano sacro non e’ facilmente dimenticato e sempre porta problemi. Comportarsi in modo irrispettoso in un tempio Thai o verso un monaco Thai e’ considerato tabu’. Il tempio buddhista Thai, il wat, puo’ essere semplice o elaborato. Nei piccoli villaggi il wat puo’ consistere semplicemente del bot, la sala centrale di quasiasi wat che ospita l’immagine principale del Buddha e dove avvengono le ordinazioni, e case in legno per uno o due monaci. Nei centri piu’ grandi il wat puo’ anche includere un sala, dove si riuniscono i laici per funzioni sociali, per cerimonie come il Sukhwan Nak, , il rituale laico che precede l’ordinazione come monaco, i funerali, e anche per votazioni durante le elezioni. Da qualche parte nell’area del wat ci puo’ essere un albero della bodhi. Ad ovest nell’area dei grandi templi e’ il crematorio, in piu’ ci puo’ essere una libreria e uno o piu’ chedi. L’area del wat e’ tagliata fuori dal mondo esterno da un muro. Alcuni dei wat in e attorno a Bangkok sono cosi’ grandi che essi assomigliano a piccole citta’ stato con strade, sentieri, blocchi di case e centinaia di monaci, suore e aiutanti laici e negozi e bancarelle che vendono bibite rinfrescanti. Il che non deve sorprendere dato che in ogni parte della Thailandia, il wat serve come luogo di pacifica ricreazione e sono piu’ le funzioni che il wat svolge come centro sociale della comunita’ di quelle che svolge come centro religioso.
Non ci sono restrizioni per le donne a visitare un wat, esse possono andare dovunque, cio’ sebbene esse possano emtrare nelle case dei monaci solo in speciali circostanze. A diffrenza dei temp;i induisti non ci sono restrizioni neppure se la donna ha le mestruazioni. Abiti normali, cio’ inteso all’interno delle norme di etichetta Thai, sono normalmente accettabili in molti wat, tuttavia i wats reali rifiutano l’ingresso a donne in pantalone e a uomini e donne con abiti corti e T-shirt.
L’ambiente dei war puo’ sorprendere i visitatori cristiani che sono portati a credere di essere in una specie di chiesa. Essi devono ricordare che le adorazioni e venerazioni buddhiste sono principalmente una attivita’ individuale e che le persone sono libere di venire e andare in qualsiasi momento. Le attivita’ sociali non sono chiaramente distinguibili dalle attivita’ religiose e i visitatori devono di conseguenza non sorprendersi di vedere alcune persone, compresi monaci, fumare sigarette, bere te’ e, molto raro oggi, masticare betel e palare tranquillamente duramte un sermone o una cerimonia mentre altre siedono in devota attenzione. Sputacchiere sono spesso poste attorno e sono usati per la saliva, per la cenere di sigaretta e per l’immondizia in generale.
Non esistono nella religione buddhista giorni particolari della settimanma dedicati alle pratiche religiose come succede nel Cattolicesimo, nell’Islam o nel Giudaismo, non si svolgono messe o qualsiasiasi altro tipo di liturgia celebrata da un prete o altro leader religioso anche se i buddhisti ascoltano i discorsi sul buddhismo tenuti dagli abati e cercano spesso il consiglio dei monaci e delle suore per i loro problemi quotidiani. Essi sono liberi di visitare un wat quando credono e fanno le loro preghiere e adorazioni personalmente piuttosto che in gruppo. Ci sono comunque giorni favoriti per la visita ai templi che sono quelli di luna piena o di luna nuova.
Il modo piu’ semp;ice di sedere in un tempio, dove in molti casi non troverete sedie, e’ quella di sedere sul pavimento, a gambe incrociate. Questo e’ quello che fanno i monaci ma non e’ permesso ai laici che devon sedere in posizione corretta, i piedi sono in Thailandia la parte piu’ umile del corpo e quindi come non possono essere puntati contro nessuna persona a maggior ragione non possono essere puntati contro il Buddha, quindi occorre sedersi a gambe incrociate ma con i piedi rivolti verso il proprio corpo, quindi opposti all;’immagine di Buddha. Questa posizione e’ inconveniente e stancante anche per gli stessi Thai, non c’e’ nessuna ragione prer cui non possiate cercare di aiutarvi appoggiandovi con una mano.
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