Ovunque andiate... che i vostri piedi non inciampino, che le vostre braccia non si indeboliscano e che le vostre parole siano veritiere. Allora le vostre speranze saranno esaudite e le vostre iniziative avranno successo (Fabio, da una Preghiera tribale del nord Thailandia).

venerdì 8 aprile 2011

Plabuthong.

C’era una volta un pescatore di nome Setthi che aveva due mogli. La prima moglie si chiamava Kanittha, la seconda Khanitthi, la prima aveva una figlia di nome Eui, la seconda aveva due figlie di nome Ay e Eu.
Al pescatore non piaceva la prima moglie e sua figlia, cosi’ spesso le malediva e tutti i giorni le obligava a lavorare pesantemente. Al contrario Kanitthi e le sue fuglie conducevano una vita confortevole e non dovevano lavorare molto duramente come le altre due donne. A Kanittha e sua figlia, tuttavia, non piacevano ne’ Kanitthi ne’ le sue due figlie, erano gelose di loro e cercavano di molestarle tutte le volte che potevano.
Tutte le mattine il pescatore andava a gettare una rete nel fiume ed era assistito dalle due mogli che a turno si assumevano il dovere di guidare la barca per lui. Dopo aver pescato pesce a sufficienza per mangiare quel giorno essi vendevano il resto al mercato e tornavano a casa.
Un giorno era il turno di Khanittha di guidare la barca per il marito e sebbene questi tentasse di catturare del pesce commestibile riusciva solo a catturare un pesce oro che commestibile lo era ma era poco buono. Il pescatore tento’ per tutto il giorno, per tutto il giorno prese solo quel tipo di pesce. Ogni volta lo rilasciava ma rapidamente il pesce tornava nella rete. Il pescetore ai arrbbio’ moltissimo ma non nsapeva cosa fare. La moglie gli chiese di conservare quel pesce per la figlia, ma egli sempre piu’ furente non l’ascoltava, lo pescava e continuava a buttarlo via. Alla fine fu cosi’ arrabbiato dalle insistenze della moglie che la picchio’ e la spinse nel fiume. Dato che sapeva nuotare la moglie annego’.
Il pescatore torno’ cosi’ a casa da solo e incontro’ Eui che aspettava il ritorno della madre, Quando fu interrogato dalla figlia egli rifiuto’ di dire qualsiasi cosa. Spronato continuamente dalla figlia alla fine rispose che la madre era andata a vivere sott’acqua e che sarebbe tornata in tre giorni, le ingiunse di smettere di piangere altrimenti la madre non sarebbe piu’ tornata.
La giovane ragazza non capi’
Cio’ che il padre diceva e pensando che la madre era in grave pericolo comincio’ a piangere convulsamente. Il pescatore ebbe paura del divulgarsi di qualche brutta notizia sulla scomparsa della moglie, chiese alla figlia di smettere di piangere e visto che non otteneva nessun risultato comincio’ aq picchiarla. I vicini intervennero e chiesero al pescatore dove era la moglia. Questi menti’ e rispose che era scappata con il suo amore. Nessuno gli credette, tutti sapevano che a lui non piaceva la prima moglie e amava la seconda. Ma essi non potevano essere molto d’aiuto, non c’era nessuna prova di quanto il pescatore poteva aver fatto e cosi’ poterono solo consolare Eui.
Il giorno seguente il padre e la matrigna le dissero di fare i lavori di casa , lei non stava ancora bene, era ancora segnata dal dolore e chiese un po’ di tempo per riposare, la coppia rifiuto’ e non volle sentir ragioni. Nel frattempo alle sorelle non fu chiesto di far niente e passarono il loro tempo andando a divertirsi.
Dopo la morte Khanittha era rinata come pesce oro e nuotando di fronte al molo vicino a casa aspettava che Eui si recasse in quel luogo. Quando questo accadde il pesce racconto’ a Eui tutta la verita’ su quella triste storia. La ragazza amava molto la madre e fu felice nel rivederla anche se sotto forma di pesce, ogni giorno le portava cibo e parlavano insieme, senza poter dimenticare le sofferenze.
Dopo un po’ di tempo Ay imparo’ tutto questo e lo riporto’ alla madre che penso’ di uccidere il pesce. Un giorno Eui fu mandata a sorvegliare le mucche nei campi e con l’aiuto delle figlie Kanitthi catturo’ e cucino’ il pesce. La madre diede le ossa a cani e gatti e butto’ via le spine. Presa da simpatia per Eui un’oca conservo’ le spine per lei. Quando torno’ a casa incapace di trovare la madre la ragazza chiese a cani e gatti ma questi si rifiutarono di rispondere.. L’anatra venne a consolarla e le consegno’ le scaglie della madre pesce. Eui fu molto amareggiata, brucio’ le spine della madre nella foresta e desidero’ che la madre rinascesse come pianta. Con l’aiuto degli dei la pibta’ subito germino’ alta. Di nuovo felice Eui si reco’ ogni giorno a rendere rispetto e a parlare alla pianta.
Di nuovo Ay vide tutto quanto e riporto’ alla madre, consigliando poi di sradicare la pianta e mangiarne i frutti. Dopo averli mangiati esse sputarono lontano i semi, di nuovo l’anatra li conservo’ per consegnarlki a Eui che fu molto addolorata dell’accaduto. Nuovamente la ragazza brucio’ i semi ed espresse il desiderio che la madre rinascesse come albero bodhi in modo che tutti dovessero tributarle rispetto. Con la benedizione delle divinita’ la painta germino’ all’istante.
Un po’ di tempo dopo re Bhommathat si trovo’ nel luogo dove era cresciuta la pianta la giudico’ bellissima e volle che fosse ripiantata nel suo palazzo, chiese deel proprietario e mando’ a chiamare Eui che racconto’ al re l’intera storia. Sapendo di essere di fronte a un re molto buono e giusto dono’ la pianta al re ma questi con tutti gli sforzi possibili e immaginabili anche con l’aiuto dell’intero esercito non fu capace di sradicarla. Cosi’ chiese a Eui di prendere la pianta per lui. Dopo aver chiesto il permesso alla madre la ragazza pote’ facilmente sradicare la pianta. Il re ne fu sorpreso, dove aveva fallito tutto il suo esercito era riuscita quella donna, cio’ significava sicuramente era una persona di grandi meriti adatta a essere la sua regina. Fu colpito da grande simpatia e affetto il re le chiese di sposarlo.
Nello stesso tempo la matrigna e le figlie erano gelosissime del fatto che Eui fosse diventata regina, chiesero consigli a una donna anziana che suggeri’ di mandare alla regina notizie di una grave malattia del padre. Appena ricevuta la notizia la regina corse a visitare il padre. Ma prima che entrasse in casa la matrigna le disse di togliersi gli abiti reali e di farsi un bagno prima di incontrare il padre. Entrando nella stanze interne l’innocente regina cadde in una pentola d’acqua bollente che era stata nascosta sottoterra dall’invidiosa matrigna. La regina mori’ all’istante.
Ay prese in fretta si vesti’ con gli abiti da regina e torno’ a palazzo trasformata in sua sorella. Ando’ incontro’ al re ma questi capi’ che qualcosa non andava ma Ay uso’ una parola magica datale dall’anziana donna per controllare il re. Tuttavia anche cosi’ il continuo’ a sospettare di tanto in tanto, dato che la pianta bodhi era diventata secca e senza vita.
Dopo essere stata uccisa Eui rinacque come un pappagallino dal petto rosso. Dato il grande affetto che aveva per il re, l’uccello volo’ a incontrarlo e lo informo’ dell’intero episodio. Dopo di questo il re chiuse il pappagallino in una gabbia d’oro e gli parlo’ ogni giorno. Un giorno Ay venne a sapere di questo e mentre il re era lontano, nella foresta, a caccia di elewfanti bianchi la finta regina tolse tutte le piume al povero uccello e lo mando’ alle cucine reali perche fosse cotto. Dato che l’uccello sembrava morto la cuoca non gli presto’ molta attenzione e lo lascio’ in cucina da solo in attesa di usarlo per il curry il pomeriggio.
L’uccello senza piume e sofferente vide una possibile via di fuga e si nascose nella tana di un topo. Incapace di ritrovare l’uccello e per paura della pena la cuoca si procuro’ un altro uccello e cucino’ questo per la regina che riconoscente le regalo’ uno scialle come riconpensa.
Il povero uccello stiede con il topo finche le piume non ricrebbero completamente sul suo corpo. Poi saluto l’animaletto che si offri’ volontario per scortarla nella foresta. C’erano pericoli nella foresta e una volta capito’ loro di esser vicini a far da pranzo a un grosso serpente, questi pero’ fu ucciso da un grosso uccello.
Incontrarono poi un saggio che provo’ simpatia per il povero pappagallo e lo trasformo’ in una bellissima donna. Il saggio trattava Eui come figlia adottiva ma noto’ che questa sembrava sentirsi sempre sola. Decise allora di comportarsi in questo modo, le mostro’ molti ritratti di donne e le domando’ quali di quelli avrebbe voluto essere, Eui scelse e detto e fatto. Poi le fece scegliere il ritratto di un giovane uomo e utilizzo’ una parola magica per trasformare il ritratto in essere umano appena nato. Lop fu il nome dato a questo bambino dal saggio.
Quando Lop raggiunse sette anni chiese quale fosse il nome del padre e Eui gli racconto’ tutta la storia. Il bambino disse allora che voleva incontrare re Brommathat. Eui costrui’ allora una ghirlanda di fiori che raccontasse la sua storia e la pose al collo di Lop in modo che il re sapesse tutto di lei.
All’arrivo in citta’ Lop chiese dove si trovasse l’albero bodhi. La gente fu sorpresa di vedere quel giovane ragazzo con quella bellissima ghirlanda intorno al collo. La notizia volo’ di bocca in bocca e arrivo’ alle orecchie del re che penso’ che tramite quel bambino poteva ottenere notizie su Eui. Lo fece chiamare e imparo’ l’intera storia. Il re voleva con tutto se stesso incontrare Eui ma aveva paura della parola magica posseduta da Ay, dichiaro’ cosi’ che voleva visitare la foresta per ik proprio piacere, appena arrivato alla capanna del saggio e vide la sua regina si senti’ immensamente felice. Il saggio aiuto’ poi il re liberandoloo dell’influenza della parola magica La coppia fu felice di essere riunita ma amareggiata dato che dovevano perdere Lop che doveva tornare da dove era uscito entro tre giorni dalla loro riunione, condizione stabilita da un saggio in precedenza.
Il re ordino’ che le cerimonie di benvenuto per il ritorno della regina durassero sette giorni, ordino’ anche la pena di morte per la falsa regina ma Eui chiese pieta’ e il re acconsenti’ ma Ay avveleno’ se stessa. Il re puni’ i genitori di Ay mandando loro un curry cucinato con la carne della figlia, un gesto per punire le loro crudelta’ precedenti. In quel periodo Phra Boddhisattava un Buddhas a venire rilascio’ un sermone per il re e l;a regina. Disse alla coppia reale di cinquistare l’odio con l’amore e di non cercare vendette, lsa regina aveva sofferto grandi pene a causa delle cattive morti nelle vite precedenti,
Cosi’ il re perdono’ il pescatore e la moglie, li invito’ a vivere a palazzo e tutti furono felici e contenti. 



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