Ovunque andiate... che i vostri piedi non inciampino, che le vostre braccia non si indeboliscano e che le vostre parole siano veritiere. Allora le vostre speranze saranno esaudite e le vostre iniziative avranno successo (Fabio, da una Preghiera tribale del nord Thailandia).

sabato 23 aprile 2011

Regole dei monaci.

Lo scopo di tutte le regole che provengono dal tempo in cui il Buddha era in vita e’ di liberare i monaci in modo da permettere loro di praticare il pensiero buddhista. Ci sono 227 di queste regole che variano da quelle molto serie, ka cui sanzione comporta la perdita dell’abito senza possibilita’ di essere ordinato di nuovo, a quelle che appaiono dettate dall’etichetta e che permettono a persone di differenti culture di vivere insieme. La sangha e’ un ordine di celibato perche’ il Buddha penso’ che il non trattenersi dalle attivita’ sessuali produceva molti problemi nella societa’: prostituzone, violenza sessuale, adulerio, seduzione e altri innumerevoli atti sessuali che in generale erano proibiti a coloro che intraprendevano l’isegnamento del Buddha e in generale erano puniti con l’espuksione dalla smentre si trova nella sangha a un monaco sono probite relazioni sessuali con uomini, donne, animali e fantasmi. La letteratura buddhista e’ molto dettagliata in tutto questo. Se un upmp non e’ capace di rispettare il celibato o qualsiasi altra regola della vita comunitaria monastica egli e’ libero di rinunciare, di lasciare l’abito e tornare laico.
Altre regole riguardano le relazioni che devono essere mantenute con le persone laiche evitando situazioni produttive di mancanza di rispetto. Naturalmente gli insegnamenti base devono essere seguiti dai monaci come la pribizione contro l’uccisione di altri esseri, il furto, il bere alcool, l’uso illegale di sroghe o il dichiarare di avere speciali poteri come indovino. D’altro canto se il traguardo del Buddha per i suoi seguaci e’ sviluppare chiarezza di mente e’ chiaro che essi non possano usare sostanze che l’addormentano.
Il monacato richiede un semplice modo di vestire e per i capelli il Buddha raccomando’ di raparli una volta al mese e non permettere loro di crescere piu’ alti di tre dita. I monaci buddhisti oggi radono testa e sopracciglia una volta ogni 15 giorni nel giorno che precede la luna piena. Tutte queste regole hanno lo scopo di semplificare la vita di un monaco mentre sta’ nell’ordine.
Alcune regole di etichetta sono stupefaventi ma dobbiamo farle risalire al tempo in cui furono date, 2,500 anni fa. Ad esempio i monaci quando mangiano non possono emettere strani suoni con la bocca, non possono mettere le loro dita nella ciotola del cibo e poi appoggiarle nel grembo. Un monaco serio non deve fare stupidi scherzi o giochi, neppure agli altri monaci.
Un nuovo monaco deve ricordare le 227 regole per tenere un comportamento corretto. I Thai in generale sono piu’ familiari con il tenore di queste regole che con il loro specifico contesto e intento. Per esempio tutti i Thai sanno che una donna non puo’ toccare un monaco, cosa essi non sanno e’ che questa regola e’ indirizzata piu’ ai monaci che alle donne. La regola realmente dice che un monaco non puo’ toccare, carezzare o coccolare una femmina con la mente piena di lussuria. Le aurorita’ ecclesiastiche riconoscendo che un osservatore non puo’ dire lo stato della mente del monaco in quel momento hanno interpretato questa regola come: “i monaci non tocchino le donne e le donne non tocchino i monaci.”
Le donne non devono creare problemi ai monaci mettendo entrambi in una situazione che puo’ essere criticata, se il contatto sessuale e’ il frutto di una perdita di testa nell’evitare la situazione il monaco puo’ essere cacciato dalla sangha e la donna cade in disgrazia agli occhi di tutti.




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