Ovunque andiate... che i vostri piedi non inciampino, che le vostre braccia non si indeboliscano e che le vostre parole siano veritiere. Allora le vostre speranze saranno esaudite e le vostre iniziative avranno successo (Fabio, da una Preghiera tribale del nord Thailandia).

sabato 23 aprile 2011

Suore o mae chi.

Per non fare confusione occorre subito dire che ci sono sia uomini che donne in abito bianco. Le donne, per mancanza di un termine migliore in italiano, le possiamo chiamare “suore”. In pali il nome upasika significa “donne laiche eccezionalmente devote”. Le donne diventano suore tagliandosi i capelli, indossando abiti bianchi e ottendo il permesso di vivere nel quartiere delle suore all;’interno dell’area del tempio, dove osserveranno gli 8 precetti. Esse ottengono quanto necessitano dai laici che offrono loro cibo, oggetti per la vita quotidiana e soldi.
Sebbene ci si aspetti che conducano una buona vita e restino nubili esse non sono legate ai loro voti nello stesso modo dei monaci e non celebrano alcun ritualesebbene possano naiutare in periodi di particolare affollamento dei templi, in questo caso esse siedono vicino ai monaci e pongono il sacro filo ai polsi della gente. Durante le cerimonie esse non siedono vicino ai monaci ma con i laici. Inoltre esse devono sottostare al taboo che esiste contro le donne di non poter toccare i monaci ne’ la loro roba e non possono dare loro niente direttamente. Questo taboo inoltre non e’ esteso a loro, sia i maschi che le femmine che vogliono dare loro qualcosa possono farlo direttamente.
Esse cercano liberta’ dalle richieste della vita studiando e praticando gli insegnamenti buddhisti, ma esse non rappresentano veramente un ordine di vere suore buddhiste. In Thai queste donne sono chiamate mae chi, che e’ piu’ vicino all’italiano suore. Solo oggi queste donne devote cominciano a ricevere parte del rispetto che esse meritano.
I India una volta c’erano due diverse linee monastiche buddhiste una per gli uomini, una per le donne. Le suore pienamente ordinate venivano chiamate bhikkhuni e osservavano piu’ regole dei monaci 311 contro 227. Quest’ordine di donne viaggio’ dal suo posto natale in India a Sri Lanka attorno al II secolo dopo la vita di Buddha, circa meta’ del IV secolo avanti Cristo, portate li dalla figlia di re Ashoka, Sanghamitta Theri. Tuttavia lsa tradizione mori’ a causa delle invasioni degli indu’ Chola, nel XIII secolo. Monaci dal Siam piu’ tardi viaggiarono a Sri Lanka per restaurare la sangha maschile. Ma poiche’ non c’erano bikkhuni ordinate in Thailandia in quel tempo, il bikkhuni sangha nell’isola fu reswtaurato solo recentemente. Fino sa questo momento il moderno equivalente delle bikkhuni sono le mae chi, donne che vino una vita monastica come atthasila, seguendo gli otto precetti.
Bel febbraio 2002 mae chi Varangghana Vanavichayen subi’ una ordinazione samanera per diventare monaca novizia buddhista a Wat Songthamkalayanee , in Nakhom Pathom. L’ordinazione fu condotta in stile singaleseda otto bhikkuni arrivate da Sri Lanka, Indonesia e Taiwan. Quattro anni prima due donne Thai erano state ordinate in Sri Lanka, ma questa vera la prima ordinazione femminile mai avvenuta in suolo thailandese. La tradizione aveva ripreso vita in Sri Lanka attraverso ordinazioni fatte da suore della religione biddhidta mahayana.
I leader religiosi thailandesi piblicamente criticarono l’ordinazione come contraria alla tradizione ma non fecero niente per opporsi alla cerimonia o alle ordinazioni annuli che ne seguirono lascxiando a molti pensare che la gerarchia vedeva il nuovo liniaggio come inevitabile.
Esse sono largamente in sottonumero rispetto ai monaci, un’alta percentuale di 46 a 1. Le suore thai si rasano la testa, si vestono di bianco e prendono i voti in una procedura di ordinazione simile a quella dei monaci. Genericamente parlando, l’ordine delle mae chi non e’ considerato, in Thailandia, cosi’ nprestigioso come l’ordine dei monaci. Ka maggioranza dei thai buddhisti si da’ un gran da fare per offrire abiti e oggetti per la casa ai monaci ma rende poca attenzione alle suore. Questo e’ donuto principalmente al fatto che le suore generalmente non celebrano cerimonie a favore dei laici , cosi’ essi hanno minor incentivi per fare loro offerte. Inoltre molti thai paragonano il numero di precetti osservato dai monaci con quello osservato dalle mae chi e il numero di 8 sembra molto basso rispetto a quello di 227.
C’e’ un altro tipo di donne che vivono nei templi sono ragazze che diventano suore per un certo numero di giorni, cio’ per adempiere a un voto fatto in un periodo di malattia o perche’ hanno bisogno che mentalita’ e sicieta’ le assolvano da un periodo di cattive azioni, op per problemi presenti o per sfortuna. Questo tipo di suore non si tagliano i capelli ma questo non vuol dire niente perche’ possono essere piu’ serie di altre.
Ci sono anche uomini in abito bianco, vengono chiamati in pali upasaka, pronunciato in Thai come upasok. Non cosi’ numerosi come i bhikku, non cosi’ onorati dal;la societa’, un upasaka prende uno stato che e’ poco sotto a quello di un monaco, senza farsi carico di molte regole. Un soprannome comune per essi e’ pho khao, “padre bianco”.
I giovani ragazzi che non hanno l’eta’ per qualificarsi come monaci a pieno titolo sono chiamati novizi, in Thai nane, ed essi aspettano la piena ordinazione che otterrano quando avranno l’eta’ di 20 anni. Non c’e’ un equivalente moderno per le ragazze giovani.
Tutti monaci, mae chi, upasaka e nane sono persone ordinarie che soddisfano i requisiti per ottenere l’ordinazione. Questi requisiti comprendono: essere un essere umano, non essere uno schiavo e non avere debiti, non soffrire per bolle o brutti enzemi, tubercolosi o lebbrosi, non essere sfigurati con marchi o tagli alle orecchie o al naso, un tempo una punizione per diversi reati, non avere altro che renda loro difficile raccogliere il proprio cibo. Da notare che non ci sono requisiti professionali come diplomi di seminari o di istituti di istruzione come si trova in molte religioni giudaico-cristiane. 


Nessun commento:

Posta un commento

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...