Quando gli archeologi cominciarono a scavare l'antica capitale di Sukhothai furono trovate nascoste un gran numero di tavolette votive, lo stesso doveva accadere con Wat Ratburana in Ayutthaya dove ne furono trovate 100,000, in entrambi i casi molte erano in terracotta, altre in argento, altre in oro. Tutte avevano una caratteristica in comune tutte riproducevano immagini di Buddha. Erano tutte icone portabili di Buddha e Sukhothau e Ayutthaya non furono i soli posti dove vennero trovate, tavolette votive furono trovate seppellite nelle parti sacre di molti complessi templari e nelle grotte usate per le meditazioni e all’interno di stupa.
Uno degli aspetti piu’ interessanti delle tavolette votive e’ come esse si siano trasformate da iniziali oggetti devozionali buddhisti nei moderni amuleti, la distinzione fra i due non e’ perfettamente chiara anche se molti dichiarano che molti amuleti venduti sui mercati ai giorni nostri non sono altro che le antiche tavolette votive. Tuttavia non e’ perfettamente chiaro a che uso servissero queste tavolette. Si sa che erano un piu’ di oggetti souvenir portarsi a casa da parte dei primi pellegrini che si recavano a visitare luoghi santi. Quali souvenir di luoghi religiosi le tavolette votive venivano e vengono considerati oggetti sacri. Una pratica che veniva seguita, specie nel sud Thailandia era quella di mescolare le ceneri dalle cremazioni di monaci anziani e riveriti maestri religiosi all’argilla usata per lo stampo. Questo naturalmente contribui’ al recente culto degli amuleti e alimento’ la credenza che tali tavolette votive hanno speciali poteri.
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